È
parecchio tempo che mi chiedo quale sia il futuro dei giornali, in
particolare di quelli cartacei. Non è solo una mia fisima ma è un
argomento che sta sempre più occupando delle discussioni on-line e
post di varie redazioni.
Ovviamente
i giornali on-line scrivono sicuri che quelli off line sono destinati
a morire a breve e si fregano stupidamente le mani come se fosse una
pacchia e comunque si, è una cosa che sta capitando.
Ma
forse sta capitando anche la crisi dei giornali in toto...
Il
problema, a mio giudizio, dell'informazione giornalistica e' che
proviene da una dimensione che era rimasta identica alla nascita
quando cioè è nato il giornalismo moderno grazie ad un'innovazione
tecnologica, prima la stampa e poi le rotative, ed una diffusione di
massa della capacità di leggere e scrivere sommata all'importanza
dell'epoca precedente. Aggiungere un sito dove pubblicare non cambia
la sostanza. La scrittura e' tale anche se viene impressa sul papiro.
In
pratica, nel paesino dove risiedevano la maggior parte di persone,
per sapere qualcosa “del mondo”, quantificabile come qualcosa
oltre il fatto che la cognata se la intendeva con il marito della
Carla che filava con Giuseppe, si doveva ricorrere alla carta
stampata che sovente proveniva dalla “grande citta'”.
I
giornali così si definivano importanti in base alla grandiosità
delle notizie che trattavano: il giornale di provincia parlava delle
cose locali che difficilmente erano così ambiziose e i giornali
nazionali parlavano di cose come le guerre in paesi lontani o i
politici al Parlamento (che sembrava cosi' lontano).
Comunque
sia la notizia doveva essere in qualche maniera “seria” perché
comunque il lettore era innanzitutto una persona istruita che
leggeva, ancora negli anni 60 non tutti andavano a scuola in nazioni
arretrate come la nostra, e poi se si voleva sapere del filarino
della Carla qualcuno glielo raccontava di certo.
Il
Cliente del giornale era una persona acculturata i cui interessi non
erano certo quelli del volgo e viaggiavano verso gli interessi del
ceto alto che voleva trovarci notizie che potevano cambiare il
proprio status come leggi, situazioni commerciali e altro che
derivavano dalle necessita' ben lontane dall'orizzonte di
Puzzocalabro: ridente accampamento toscano di 100 anime disperse in
una remota valle che deve il nome al formaggio DOCDcFrG (non il
contrario..).
Questa
impostazione così seria ha fatto sì che al giornale venisse
associata una qualche dimensione morale che effettivamente avrebbe SE
avesse ancora una qualche istituzionalita'.
Per
reggere alla concorrenza del giornale di citta i giornali erano in un
certo senso collegati e si scambiavano notizie come figurine e questo
permetteva al quotidiano locale notizie da lontano e il giornale “di
citta'” poteva avere la notizia che a puzzocalabro una frana aveva
fatto secchi i 20 minatori locali. Perche delle sorti del formaggio
locale che da il nome alla profumata cittadina prodotto in miseri
10Kg giornalieri non frega a nessuno al di fuori dei paesini in scia.
Una tassa sull'import del ferro e' cosa diversa per un industriale.
Con
l'avvento della televisione e della radio i giornali si sono messi in
competizione, sbagliando, per la notizia fresca. Era una gara mutuata
per dimostrare chi aveva i link migliori.
Il
sottolineare che la notizia è nuova, fresca e frizzante ha creato
l'abitudine a considerare la notizia approfondita una cosa
secondaria, vecchia. Forse hanno fatto meglio i settimanali attenersi
agli approfondimenti.
Comunque
sia la televisione implica un'erogazione di servizio localizzato,
inteso che per usufruirne devi essere in quel punto specifico dove
si trova l'apparecchio.
La
radio di converso raramente si presta ad approfondimenti perché se
non fatti in maniera esemplare, come radio24 per esempio, diventano
automaticamente noiosissimi. Anzi anche nei casi migliori spesso si
cade nella noia.
I
tre media principali che distribuivano notizie si erano ricavati una
nicchia ben precisa, specifica.
In
questa visione il giornale rappresentava ancora una qualche dignità
più derivante piu' dal passato che altro. Il mercato si stava
spostando e non era piu' sufficiente per stipendiare torme di
cacciatori di notizie ma comunque la tv che voleva sostituirsi aveva
altri collaboratori e le notizie spesso passavano una volta raccolte
da un media all'altro.
In
questa maniera comunque si è garantito per decenni una grande
copertura del territorio che ha portato a un'acquisizione di notizie
veramente capillare. Ma oggi con la crisi della notizia i giornalisti
che non stanno all'interno dell'ufficio sono ormai degni del WWF. Un
articolo viene pagato 5E (cinque!) solo se pubblicato. Appare ovvio
che nessuno ci campa.
Abbiamo
creato un mare di notizie scritte da hobbysti.
Per
un ulteriore tassello basti vedere qual'è la composizione delle
vendite in Italia:
Una
grossa fetta della popolazione legge la gazzetta dello sport (terzo
posto) con 300.000 copie stampate. Oserei dire che questi non sono
clienti in cerca della notizia “seria” ma al più gli basta
sapere se la palla rotola verso sinistra o verso destra.
Al
sesto posto ancora un giornale che esiterei a definire impegnato: il
corriere dello sport. Anche questo parla del rotolamento di palle.
Roba pallosa, insomma e di nessuna utilita'.
Insieme
questi due giornali macinano come nessun'alta singola testata puo'
permettersi. Avete capito bene due inutili giornaletti di sport
insieme macinano piu', molto di piu', di qualsivoglia testata seria e
rappresentano da soli quasi il 20% del venduto nel mercato del
quotidiano.
Più
o meno allo stesso vendere, Ovvero al Quarto posto, troviamo un
giornale semispecialistico: Il Sole 24 Ore. Se ci pensate e' il vero
erede del giornale antico destinato a chi ha una certa cultura e
censo, anche se ultimamente sta scendendo parecchio.
Prima
di questi con al primo posto il corriere della sera (470.000), non
certo un giornale che verifica sempre le notizie.
Al
secondo posto il giornale la Repubblica (450.000) che per la
precisione delle sue notizie e' una barzelletta mondiale. Ci prendono
per il culo a 10.000Km di distanza.
Al
quinto posto troviamo la stampa, un giornale che sinceramente non ho
mai seguito, non mi è mai capitato di leggere attentamente e per
questo qualsiasi mio giudizio sarebbe sbagliato.
Dopo
di questi abbiamo un sacco di nomi che quantitativamente sono molto
staccati da questi primi 6 posti che complessivamente fanno più
meta' delle tirature complessive. Comprese quelle che regalano alla
metropolitana ma secondo me non fanno testo in quanto non è l'utente
che va a ricercare il giornale fino a volerlo pagare ma
sostanzialmente se lo trova in mano. Possiamo dire con buona
approssimazione che se in Italia vedete uno con in mano un giornale e
non è un giornale specialistico probabilmente ha in mano un affare
dello sport (inteso pero' come calcio visto che sulla gazzetta&c
sono banditi altri sport dal 90% delle pagine) o qualcosa del genere.
Giusto
per capirci: su 115 giornali se Topolino fosse un quotidiano si
piazzerebbe al SESTO posto. Topolino e' piu' importante e ha maggior
impatto sulla popolazione della maggior parte dei quotidiani.
Comincia
apparire chiaro che alla popolazione sostanzialmente non interessa
sapere se domani mattina avranno ancora un lavoro ma preferiscono
conoscere se la squadra di calcio gialloverderossoblù ha dato più
calci alla palla di quella arancionerosso.
Ecco
cominciamo a capire le vere necessità del pubblico odierno. Ma non
abbiamo ancora visto nulla.
Vi
presento il secondo girone degli idioti.
Visto
che abbiamo citato il topolino come pietra di paragone guardiamo le
statistiche dei settimanali. Alcuni hanno fatto la storia o comunque
almeno un paio di loro hanno spesso fatto articoli di un certo peso e
preso meno svarioni.
Al
primo posto c'è una sorpresa: con praticamente un milione di
acquisti settimanali SORRISI E CANZONI TV.
Nell'epoca
di Internet basta vedere su un qualsiasi sito quali saranno i
programmi della serata ma evidentemente esistono ancora 1.000.000 di
persone che scendono in edicola si comprano il giornaletto per vedere
cosa c'è in televisione nonostante il televideo, Internet e il fatto
che i programmi televisivi delle reti più importanti sono scritti
anche sui giornali quotidiani.
Un
milione di ottenebrati che non sanno accendere il pc o usare il
televideo.
In
pratica basta solo questa testata per brutalizzare l'intero vanto di
serieta' dell'editoria.
Al
secondo posto, non ci crederete mai, SETTIMANALE DIPIU'.
Ho
dovuto andare a cercare cosa fosse questo settimanale che comprano
più di 700.000 persone ogni settimana: racconta delle tette finte
vere e o presunte e degli amori veri o presunti di persone più o
meno famose nell'immaginario collettivo. Uno di quei cosi di carta
con tante foto grandi i caratteri alti quattro dita ideali per chi è
quasi analfabeta e deve scorrere le parole con le dita carattere per
carattere.
Un'altro
vanto editoriale, insomma. La grande notizia, il grande giornalismo
d'inchiesta evidentemente è questo. La tetta finta della Gina
Bertolazzi conduttrice del programma “depilarsi meglio depilarsi di
piu'”.
Al
terzo posto anche questo con oltre mezzo milione di acquirenti
TELESETTE. Un altro aggregatore di programmi televisivi.
Al
quarto posto DIPIU' TV decretando quindi la sconfitta
dell'intelligenza sulla terra: un altro aggregatore di programmi
televisivi.
Se
fate due conti avete appena capito che questi quattro giornali a
tiratura settimanale macinano più di tutta la stampa giornaliera.
Anzi,
visti i numeri, SONO LA STAMPA.
In
pratica all'utente medio, al cittadino, interessa molto di più
sapere che cosa verrà trasmesso in tivù stasera che qualsiasi altra
notizia.
Qualcuno
puo' far notate che un giornale quotidiano in una settimana macina
sette volte la tiratura ma se facciamo il conto del numero di pagine
o della persistenza in casa...
Se
questo non vi getta nello sconforto la http://www.fieg.it
certifica settimanalmente la morte cerebrale degli italiani parlando
di milioni di altri pezzi venduti di caricature giornalistiche come
io donna, gente,Novella 2000 e simili.
Perché
è questo ritratto la realtà del giornalismo.
Mensili?
Ridiamo
amaro?
Ai
primi due posti ci sono due mensili che sono legati a un qualche tipo
di fidelizzazione e quindi non contano poiché la gente non va, non
decide, di acquistarli e quindi non ha senso in questo ambito.
Il
primo mensile è quattroruote. Quasi mezzo milione di acquisti tutti
i mesi. Evidentemente cambiare auto, o sognare di farlo, è più
importante di qualsiasi altra notizia. Però almeno qui c'è una
qualche utilità. Forse. O forse e' il solito fesso che sogna la
ferrari (un'auto che non e' certo comoda, silenziosa o FACILE) visto
che le foto non rispecchiano certo il venduto... e neppure la
realta'.
Poi
abbiamo il mensile focus che si potrebbe definire “come spiegare
della roba quasiscientifica a dei rimbambiti totali facendolo
scrivere da quest'ultimi”. Uno di quei giornali che quando leggi
che vien voglia di guardare verso il cielo per la grande quantità di
svarioni presenti.
Però
almeno esiste la voglia di imparare e le grandi figure e le scritte
con i caratteri grossi aiutano chi non è avvezzo a leggere. Magari
un bambino impara a sognare con tutte quelle figure colorate.
Ancora
riviste automobilistiche, questa volta con tante immagini e le
scritte per dementi come “al volante” e “auto mese”.
E
poi tutta la sequela di roba di arredamento, spesso cataloghi di
arredamento o poco piu', o di diete varie.
Astra
vende da sola 200.000 copie al mese. Il doppio del national e quasi
il triplo del “le scienze”. Eccoci tornati nell'anno di grazia
1121 con pozioni d'amore e maghi che fanno filtri che filtrano meno
di coppertone.
Ancora
convinti che la stampa abbia dignita' e non sia controllata dal
peggior NWO esistente, il consumatore leso al cervello?
Adesso
appare ovvio perché se un grillino ti parla delle scie chimiche non
viene coperto di insulti e non viene richiesta la destituzione dal
governo per incapacita' di intendere?
Mentre
se un premio Nobel dice che forse qualche centrale nucleare va fatta
(Magari per produrre cio' che serve negli ospedali come radionuclidi)
non riesce neppure a finire la frase perché hanno già chiamato il
mago Zobel per fargli una fattura ma senza fatturarla?
Il
90% della carta stampata e' degno al massimo di essere usato per il
fondo della lettiera del gatto. Sempre che non si impressioni per le
tette a baloon.
Con
queste premesse cominciamo a porci la domanda di qual è il ruolo del
giornalista.
Già,
il ruolo del giornalista.
Siamo
abituati a pensare al giornalista, in forza anche a tutta una serie
di premi, film eccetera, che il giornalista abbia una forza morale,
investigativa eccetera.
In
teoria dovrebbe essere così il lavoro del giornalista consisterebbe
nel trovare le notizie ed investigarle soprattutto oggi che esistono
macchine in grado di fare il lavoro da scimmia che poteva essere
necessario una volta quando, non essendoci altri mezzi, vi erano
pure scribacchini da scrivania che fungevano da centro di raccolta
delle notizie che arrivavano da tutto il mondo.
Infatti
nessun giornale poteva oggettivamente avere notizie da ogni dove e
attraverso le redazioni sparse per il mondo (e giornali locali)
arrivavano un un mare di notizie che poi venivano selezionate da
costoro.
Oggi
esistono delle macchine che fanno esattamente le stesse cose che
possono fornirci questa selezione di notizie generiche che arrivano
da lontano.
Il
lavoro del giornalista adesso è sicuramente quello della ricerca e
approfondimento, due cose che una macchina non potrà mai fare.
Almeno fin quando l'intelligenza artificiale non diverrà una realtà
consolidata.
Un
giornale oggi dovrebbe essere quindi una sistema di approfondimento
con dei giornalisti molto preparati che smontano e rimontano la
notizia in maniera da aggiungere qualche particolare che non
dovrebbero essere gia' nella cultura popolare in maniera che chi
legge sia in grado di comprendere quelle che spesso sono delle realtà
complesse.
Oppure
andare a cercare e scovare delle notizie che non sono le solite.
Perché
se crepa l'attore famoso per la notizia in se basta Facebook. O
novella 2000.
Invece
i giornali si stanno sempre più richiudendo su se stessi e danno le
notizie esattamente come le darebbe un qualsiasi aggregatore
meccanico.
Ovviamente,
come cercare di fare il tiro alla fune con un trattore, si esce
perdenti.
La
macchina vince. Sempre.
Sì
perché anche in Italia finalmente è arrivata Internet e non solo è
arrivata a su quelli che sono i computer da tavolo che hanno lo
stesso difetto della televisione, essere presenti in un luogo ben
preciso, ma ormai ci sono tutta una serie di modalità di lettura che
sono al rasente l'indossabile.
Facebook
è diventata onnipresente. E dà le notizie che la gente vuole: il
video del bambino che sbatte contro l'armadio, le tette in tutte le
forme possibili, le immaginette ridicole e soprattutto la cronaca
locale dei nostri amici che finalmente e' tornata: non abbiamo più
il parrucchiere che ci parla del filarino della Carla perché
abitiamo una grossa città ma è stato sostituito da una macchina.
FB.
Il
problema che i giornali sono un'impresa che deve fare soldi
altrimenti chiude, come ha dimostrato l'unità. Una cosa che non
hanno capito bene fan del giornaletto rosso che si lamentavano del
fatto che un'azienda piena di debiti dovesse chiudere, ma mentre lo
dicevano leggevano tv e sorrisi per vedere se replicano l'ignobile
Lost.
Così
visto che alla gente non interessa conoscere le notizie, quelle
comunemente definite come notizie “vere” o “serie”, tutti i
giornali stanno sempre più calcando su delle cose assurde. Ci si sta
muovendo verso giornali piu' simili ai consumatori, ripieni di nulla.
Un
elenco di programmi TV. Essenziale. Non manca mai.
Lo
sport perché in Italia chiamiamo così il calcio. Il calcio e'
importante è la colonna che tiene alte le vendite se non c'è questo
il giornale non si vende. Se poi qualcuno cerca uno sport diverso
dovrà cercarlo tra le pagine delle notizie generiche sperando di
aver fortuna.
L'oroscopo:
una cosa che in una società tecnologica come la nostra non dovrebbe
neanche passare dall'anticamera del cervello di rubare dello spazio
con una cosa così stolta. Eppure se tutti lo pubblicano vuol dire
che gli utenti lo leggono, lo vogliono e lo pagano.
Le
tette della soubrette, perché può finire in prima pagina o anche in
seconda per tenere alte le vendite perché questo realtà che
l'utente cerca. Come insegna Repubblica online.
Le
firme stanno sparendo perché anche quando esistono solo dei signor
nessuno o al massimo come capita nella ridicola “Repubblica”
servono per identificare il più scemo del villaggio degli stolti.
Ma
forse forse Repubblica non è proprio scema come sembra, ANZI,
soprattutto nella versione on-line sta capendo come saranno i
giornali di domani....
Il
giornale ideale dovrà avere tanta pubblicità mascherata da notizia
perché poi alla fine la cosa che interessa è il prezzo del sugo
pronto.
Sempre
come notizie sarà importante mettere molte bufale che alla gente
piace sentirsi importante quando si scopre un qualche Gomplotto che
non esiste come le scie chimiche che sono tutti i giorni viste sui
siti simbolo più della tiratura complessiva della maggior parte dei
giornali.
Il
giornale Repubblica per esempio lo ha capito benissimo e durante lo
tsunami si è inventata un olocausto nucleare che ha prodotto milioni
di visite e relativi introiti pubblicitari. Bastardi che lucrano
sulla pelle dei morti, questo ha dimostrato di essere “la
repubblica”.
I
giornali di domani saranno fatti come esattamente la gente vuole che
siano fatti: senza notizie.
Se
vi sembra follia basta che guardate i conteggi dei vari clic e ci
sono in giro. Un qualsiasi sito pubblicando in evidenza una
stupidata come le tette della cantante puo' fare in una giornata più
visite della tiratura di tutti i giornali italiani messi insieme.
Ancora
una volta per capirlo basta vedere dove la gente va a leggere, uno
dei siti piu' letti e' un blog è un comico che si è inventato
Messia e spara un sacco di testo che contraddice la matematica, la
fisica e la chimica.
Roba
non discutibile se uno e' sano di mente.
Senza
parlare delle lucide follie dei forum annessi dove scie chimiche&c
sono la norma di un gruppo di ottenebrati. Queste elucubrazioni,
parto della mente di questi accoliti a un numero di visite che nessun
giornale oggi on-line o cartaceo potrebbe anche lontanamente sognare.
Le scorenge chimiche genovesi di un comico fanno piu' audience delle
notizie “serie”.
Ricapitolando:
la
gente legge più roba di fantasia che i giornali.
Quando
legge i giornali preferisce notizie false.
La
gente guarda più il pallone e le tette di qualsiasi altra cosa.
La
gente crede all'oroscopo e alle scie chimiche.
Alla
gente non frega nulla se quest'inverno moriremo di freddo nelle case!
Importa che la skoda a1 (40KE) ha il lettore mp3 di serie (50E di
roba) pur essendo identica alla skoda fabia (13KE) che non lo
possiede.
La
casalinga non vuole sapere se il marito perdera' il lavoro per una
crisi energetica: vuole sapere se la signora in giallo sara' sempre
trasmessa a mezzogiorno e per saperlo compra tv e sorrisi.
Ecco
forse rimarrà da qualche parte qualche piccola realtà che
continuerà a parlare di notizie intese come quelle che possono
informarci di come la realtà del mondo sta andando. Ma come
faranno?
Perche'
rimane una domanda:
Se
i giornalisti sono pressoche' scomparsi a favore degli aggregatori
(meccanici e umani) le notizie da dove arrivano?
Ecco
la sorpresa:
da
altri media e da altri giornali. Che fanno da aggregatori.
Ovvero
spesso i giornali sono notizie aggregate pescate da altri aggregatori
che a loro volta... in un loop infinito.
La
domanda nasce da se: ma allora, quando nascono, da dove arrivano le
notizie?
Ecco
la risposta piu' spaventosa: NON ARRIVANO.
In
pratica oggi le cosiddette notizie vengono generate dai comunicati
stampa delle aziende (aka pubblicita'), un po meno dai comunicati
stampa da organi istituzionali ed infine rubacchiate da interdette
(FB, twitter, siti sconosciuti, sentito dire). Tanto che spesso i
quotidiani presi dalla fame nera ingurgitano qualunque “notizia”
gatti in bottiglia compresi.
Le
notizie sono ormai quelle che vengono spedite via email da chi e'
oggetto della notizia senza repliche prendendo atto che sia giusto e
a posto (abbiamo fatto questo, abbiamo detto questo, e' morto caio)
senza perche', percome e contesto.
Le
notizie sono pubblicita' (abbiamo fatto la radio con le lucine
verdi!)
e
volendo differenziare (un comunicato e' inviato a tutti, cosa puo'
scrivere tizio diverso da caio?) o si inventa di sana pianta come il
corriere con una centrale elettrica che CONSUMAVA energia, oppure si
usa, come fa repubblica regolarmente, un qualsiasi testo preso in
rete senza neppure controllare che il sito e' una burla e la notizia
e' banalmente una barzelletta scambiata per notizia dalla volpe di
turno.
Cosi'
i giornali sono degli yesman poiche' se parlassero male dei “forti”
non solo avrebbero le solite conseguenze ma anche il fatto di non
ricevere l'email dal soggetto della notizia, ovvero essere tagliati
fuori.
Dimostrazione?
Quando il genio di turno paragona una centrale da 10TWh con una
produzione di 0,04TWh definendole equivalenti in conferenza stampa
chi ha dato dell'imbecille all'impostore? NESSUNO! Perche' “la
conferenza stampa” era una mail per il 99% dei giornali! Immagino
che ci siano conferenze stampa con il pubblico che sia composto dai
familiari del relatore e i giornali pubblicano perche' e' arrivata
l'email
Chi
alla presentazione del nuovo, fantastico, motore, nessuno ha fatto
notare che e' un affare che ha 20 anni ma era montato (ed e'
prodotto) da un'altra azienda? Non si puo' uscire dalle grazie.
Dove
dovrebbe essere la serieta' dell'informazione? Piu' corretto
chiamarla PSICHEDELIA?
Dai
non scherziamo: le notizie non esistono piu'.
Al
piu' esistono comunicati.
Come
del resto si e' visto nella crisi Ukraina dove le uniche “notizie”
partivano dal territorio statunitense. Se vi sembra un po strano
allora avete capito perche' il volo di linea sembra colpito da una
batteria di missili missile terra-aria molto molto complesso
(il passo dopo e' il saturn...), da un arma a spalla, da un sukhoi
25 e da una fionda di un certo Davide.
Stesso
discorso sui combattimenti (si,no,boh!).
Semplicemente
non ci sono giornalisti.
Ma
non solo non ci sono qui, in italia, ma anche in francia eccetera.
Non ci sono neppure la in Ukraina.
Parliamoci
chiaro: se uno e' cosi' folle da rischiare la vita in una guerra
dall'altra parte del mondo deve farlo pure pagando di tasca propria?
Con 2E ad articolo non e' che ci paghi la cosa.
Lo
avevamo gia visto nella guerra del golfo quando la cosa non era
sospetta: i giornalisti stavano in albergo e intervistavano chi
andava da loro. Raramente il contrario.
Parliamo
di qualcosa di meno esagerato? Tutti i giornali affermano di essere
stati con i propri inviati alla presentazione del nuovo cellulare con
videogame (sai che notizia...) e di aver intervistato come minimo il
CEO.
Ora,
se tale notizia fosse vera e tizio avesse risposto a 20 domande per
ognuno dei dichiaranti ci sarebbe una notiziona bomba: il CEO usa la
macchina del tempo!
Perche' ha fatto almeno 4000 interviste nel
weekend. Oltretruto per i 100-200 giornalisti italiani che si sono
recati in america il volo e' stato sicuramente pagato da quei potenti
2E ad articolo. Nella realta' delle cose nell'Email ricevuta ci sono
le domande e risposte che il giornalista AVREBBE POTUTO PORRE e
relative risposte preparate dal team di pubblicitari e poi
"rimaneggiate" dal "giornalista".
Ecco
perche apple o microsoft fanno un'evento mediatico in streaming: per
dare possibilita' agli aggregatori di dire di esserci stati. In
realta' hanno guardato la TV (chiamala come vuoi ma e' TV).
Cosi'
come hanno guardato la tv fatta con i cellulari quando parlano di
ukraina e se qualche volta vedono un pube con il commento di youtube
che dice che e' un animale nuovo pubblicheranno la foto della tv che
inquadra un pube.
Il
giornalismo e' morto, non esiste piu'.
Da
TAAAANTO tempo.
Chiedersi
se i giornali stanno morendo e' un po come chiedere se Napoleone sta
morendo.
Stanno
camminando mano nella mano con i telegiornali da allegri deceduti.
Sono
Zombies.
7 commenti:
Ma ti sei autocensurato che il post è scritto nero su nero? :)
Il posto è scritto nero su nero e senza il clearly di turno non si può leggere.
Oltre a ciò è un articolo veramente ben fatto, approfondito e documentato (come sempre d'altronde) e stavolta anche piuttosto lineare nella lettura (non sempre ci riesci :)
Quindi doppi complimenti e se non ti spiace ne salvo una copia nel mio evernote da far leggere (o leggergli) al deficiente di turno che si sollazza con articoletti su FB et smilia.
p.s. cambiare tema al blog? saranno 2 clic con Blogger.
Ciao
adesso il post dovrebbe essere a post.
:-)
articolo veramente ben fatto, approfondito e documentato
GRASSIE.
e stavolta anche piuttosto lineare nella lettura
Si lo so sono un cagnaccio. Rognoso.
ne salvo una copia nel mio evernote da far leggere al deficiente di turno
Se lo corredi di link sono solo contento.
cambiare tema al blog? saranno 2 clic con Blogger.
Vediamo: mi piace serioso e preferico l'inverse (aka fondo scuro caratteri chiari).
Questo assolutamente e' senza fronzoli ed e' in inverse.
Comunque anche paolo attivissimo pur essendo paperwhite e' molto plan.
Odio tutti i temi che distraggano dalla lettura, i fondi non uniformi con troppi cambi colore...
>Si lo so sono un cagnaccio. Rognoso.
Diciamo che bisogna concentrarsi per leggerti... :)
>>ne salvo una copia nel mio evernote da far leggere al deficiente di turno
>Se lo corredi di link sono solo contento.
certamente!
>>cambiare tema al blog? saranno 2 clic con Blogger.
>Vediamo: mi piace serioso e preferico l'inverse (aka fondo scuro caratteri
> chiari). Questo assolutamente e' senza fronzoli ed e' in inverse.
> Comunque anche paolo attivissimo pur essendo paperwhite e' molto
> plan. Odio tutti i temi che distraggano dalla lettura, i fondi non
> uniformi con troppi cambi colore...
Ecco, Attivissimo, perfetto! Tema base di blogger senza fronzoli. Inverso o white non è un problema ma secondo me sarebbe azzeccato un carattere più grande e senza "serif". Assolutamente d'accordo sul fatto che debba essere di facile lettura.
Ovviamente IMHO...
bah giornali italiani, il giornalismo italiano...
Splenndido post.
giusto 2 centesimi.
Si sono battuti gli ultimi anni fa.
Sarà per questo che leggo giornali esteri pure per le notizie italiane, le poche.
A dire il vero,sono pressapochisti un pò ovunque e ovviamente di parte... ma almeno non si nascondono dietro un dito, quantomeno non come i nostri.
Saluti Zero
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