lunedì, dicembre 21, 2020

Queen's Gambit

  




Queen's Gambit 

La regina degli scacchi 2020

Sono appena uscito da una discussione con un idiota su un forum.
Uno di quelli che ha la bizzarra idea che i filmati si possono fare con le fotocamere.
Capiamoci, se non hai altro, se non devi farlo di mestiere, se...
Altrimenti hai ENORMI limiti. Limiti che poi si vedono.
Una delle teorie bislacche del tizio, che si spacciava per pro&figo (probabilmente 2 filmatini in croce per il negozietto sotto casa d mettere su jojotube) e' che gli zoom non si usano piu'.
Non si usano a pompa di bicicletta come le produzioni di medda, ma, cavolo se si usano!
Come del resto si usano i dolly, i binari, le steady e le panoramiche.
Il fatto che con le fotocamere non puoi proprio usare lo zoom e' un tuo limite, non una scelta narrrativa.

Del resto come visto in curon e boris il prodotto italiano fa abbastanza pena, arrivano persino a cannare le foto della locandina.

Adesso mostriamo come si fa a rendere interessante un gioco che non interessa al 99% della popolazione, una roba da nerd schifosi, un contesto di merda, una produzione senza effettoni e senza fronzoli e farlo diventare un foxxuto successo mondiale con giornali economici che ne parlano. 


Basterebbe dire: "serve avere cultura" e in realta' smetterla subito, al massimo infilare un calzino in bocca a chi non la possiede come il Franceschini, ma andiamo per ordine.

1) un plot perfetto senza sbavature con un eroe old-fashion che parte svantaggiato, ma senza la perfezione e i danari di batman e soci.

2) evitare errori: paghi un consulente (cultura) ed eviti di fare figure di medda con pedoni che vanno in retro e pezzi che compaiono e scompaiono a caso

3) l'attore (cultura) si e' impratichito giocando a scacchi, non che sia diventata brava, ma ormai sa che il pedone non e' una palla da ping pong

4) curi i dettagli. Per dire la crescita del personaggio  non solo e' data dai vestiti, incredibili, ma pensino dal taglio di capelli. Nel paese in cui fare un tinta e' un problema non arriviamo a capire che persino il taglio di capelli puo' essere cultura e storia. Il latino e' utile se stiamo facendo un film su Roma, altrimenti serve a poco.
Una povera bimba che perde sua madre viene che è sgombrata e le vengono tagliati i capelli.  Quell'orribile piccolo taglio di capelli che hanno ricevuto tutti gli orfani.
Tutti i capelli che sono stati fatti per The Queen's Gambit sono d'epoca. Non solo come ispirazione: con rulli caldi e impostazione notturna  gli strumenti del periodo. Non c'è modo di aggirarlo se vuoi essere convincente

5) avere molta cultura storica del periodo, andando a consultare libri, riviste e giornali dell'epoca. Io oggi non saprei dover leggere un giornale fisico del 1950 italiano, uno di NYC si.

6) ogni scena essere curata allo spasimo in maniera ineccepibile.

Tutto questo lo sai fare se il tuo personale e' acculturato.
Prendiamo un direttore luci o fotografia italiano, che non sia tuo cuGGino.
In italia se e' laureato ha fatto il liceo (ha perso tempo 5 anni e ha dovuto imparare, se lo ha fatto, come hobby) poi ha fatto 3 anni di universita' dove se e' fortunato ha iniziato ad armeggiare con i PC e le telecamere per 2 anni. Perche abbiamo solo 2 corsi in Italia, uno appena  discreto e uno dubbioso.
Prendiamone uno USA: alle superiori montava i film, aveva l'aula informatica e si sciroppava per 4 anni la questione. Poi andava al college dove continuava per altri 4 anni.
8 anni di cultura del saper fare contro 2, 3 al massimo.

E' chiaro che quando hai decine di persone che hanno 8 anni di capacita' contro di te che sei autodidatta come il sottoscritto o quasi sei foxxuto. Come entrare in pista in F1 con un ciao smarmittato.

Vediamo cosa fanno le persone che hanno cultura

NB, i pc tarati le immagini le vedono piu' scure e morbidi che i TV, e i cinokoreani li vedono molto piu' contrastati e chiari. 

 



notate il contrasto morbido la scena buia, una scelta, non un "mi e' successo cosi caxxo", l'uso della diagonale, lo spazio davanti al viso e i colori d'epoca e coordinati: i colori cambiano con l'umore, con un girotondo che ha il verde, i due marroni, il panna e il BN che sono sempre gli stessi, come vedremo.


ancora il verde, ancora il marrone della valigia, la quinta scura evidenzia il soggetto illuminato, riconoscete i colori?


che colori vediamo, come hanno evidenziato il soggetto?


e qui, posa perfetto, spazio davanti allo sguardo del soggetto, diagonale dei tavoli che porta il vostro vedere agli occhi della tipa, che colori ci sono?
No, non ditemelo...


due soggetti, anche qui uno dei due spostato per far corere lo sguardo, immagine perfetta ed equilibrata.

Colori? indovina un po....


immagine perfetta, incredibile.
Manca lei, manca il verde.

L'uso delle quinte, piani sfalsati, spazi negativi  QG e' un manuale di cinematografia ed e' un telefilm. I nostri FILM sono il manuale di quello che non va fatto.



Parlavamo di piani? questa potrebbe essere un'immagine di quelle che ci fanno i poster da 5000$ cad.
Notate la luce che scade aumentando il peso della diagonale delle bibe che indicano il soggetto, il bicchiere, insieme al tizio nero fuorifuoco perché non e' nella narrazione fotografica.


ragazzi non ho mai visto cosi' tanti esempi, per di piu' eccellenti, in nessun manuale di fotografia.
La vedete la diagonale da basso sx agli occhi che parte con dei "cosi" appoggiati apparentemente a caso ma dei colori giusti e che fanno partire il proiettile del vostro interesse verso gli occhi?
vedete l'illuminazione perfetta del viso e del sotto del libro con la scacchiera perfetta in secondo piano ma davanti?
Provate ad immaginarla senze le carte a sx (o metteteci una mano sopra), bella, ma non e' da voto 10++


La domanda e': ma quanto caxxo sono bravi?
la simmetria porta agli occhi, la luce pure e i colori vi devo dire quali sono?

il window roof crea la dinamica la prospettiva bla bla bla (ormai siete piu' esperti di quelli che hanno girato tutti i telefilm italiani). Lo vedete il verde che fa da fil rouge?



la diagonale che punta allo sguardo e bla bla bla

 


diagonale, non hanno trovato la gondola verde, solo carta da zucchero.


tanta roba.


immagine pesata perfettamente, il verde e illuminazione monstre.

tanta roba, vedete?

poi


lei (notate l'uso dello sfocato)

diventa la regina delle nevi.

perché le luci cambiano durante tutte le 7 puntate e cambiano vestiti, acconciature e trucco.

Ma, oltre alla bravura dell'attrice che ha sfruttato la questione, dopo 7 puntate di diagonali sullo sguardo ormai e' diventato magnetico e perforante e siete pienamente convinti che lei possa tagliare i lamierati con uno sguardo, ecco siete ipnotizzati: la regina e' arrivata.
La magia del cinema e il perche' e' arte...

adesso e' chiaro perche' non basta regalare i milioni ad uno sfigato come Moretti che dovrebbe rimanere relegato al circolo arci visto che non riesce a fare neanche i trailer senza mettere errori d'esposizione e errori d'inquadratura a raffica o altri ignoranti che si sentono benedetti perche' hanno fatto il classico e sono convinti, all'interno del loro circolo di adepti latino e altre ideologie powered.

Mentre noi parliamo di circoli di sfigati alimentato da conoscenza, latino e soldi pubblici gli altri studiano.
Fare scuole superiori che si interessino di cinema (no, non i covi di drogati come il liceo artistico vicino a casa mia dove fanno lezione di rollo canne)


17 commenti:

Oliver ha detto...

Un riuscito parallelo fra due approcci alla cultura molto differenti... commentando una riuscita trasposizione televisiva di un libro, tutt'altro che scontata. Concordo su tutta la linea e le stesse carenze istruttive sulla cinematografia possono essere tristemente applicate ad ogni ambito tecnico "insegnato" in Italia. Ho trovato la miniserie gradevole, un motivo per non disdire l'abbonamento di Netflix la cui offerta, personalmente, ha perso molto interesse anche paragonato all'economico (ancora per poco) PrimeVideo.

Stefano ha detto...

Piu' seguo i tuoi commenti e piu' capisco quanto durissimo lavoro e perche' si spende cosi' tanto tempo (e soldi in attrezzature, personale...) a fare film degni di essere chiamati tali. Quale studio, setup e ricerca maniacale della luce prima del "Ciak... Azione!"
Tutta la spiegazione delle luci, delle diagonali, dei colori, del contesto narrativo, sono fermamente convinto che quello che io (ma penso anche tu) guardano con un "Oooohhhh" per chi e' abituato a lavorare in quel modo non dico sia "facile", ma che diventi una abitudine, un modo di lavorare che e' cresciuto e che alla fin fine diventa un paradigma "normale" dell'ambiente, in cui prodotti del genere e' "normale" che vengano cosi', e' cosi' che si deve lavorare e cosi' si fa. Sono convinto che se il semplice macchinista dovessero fare le foto della recita di classe le farebbe COSI', perche' e' cosi' devono essere fatte e non saprebbe farle in modo diverso.

Veri celoduristi della fotografia.

E noi rimaniamo li', con il nostro barzottino, con i nostri video fatti da cellofonisti, i soliti cinepanettoni o commediole ritrite all'infinito per poi sblaterare e insultare il mondo che non capisce la nostra "arte" che altro non e' che la mediocre espressione di una societa' mediocre con cultura mediocre insegnata in modo mediocre da insegnanti mediocri e foraggiat da burocrati mediocri di uno Stato mediocre, tutti convinti, dall'ultimo al primo cittadino, di essere dei semidei per latino diritto di nascita.

Anonimo ha detto...

Proprio perfetto, no.
https://www.veryinutilpeople.it/2020-11-27-la-regina-degli-scacchi-un-fan-nota-un-errore-nella-serie-foto/

blu-flame ha detto...

Anonimo fammi capire:
in una serie che percorre un decennio, con curca un milione di particolari per te va storto che non siano riusciti a trovare 30 fumetti del 1963 da mettere su di un espositore che sembrassero nuovi (non ingialliti) ma solo di quelli del 1980 che hanno un lettering credibile?

Sai quanto costa un fumetto mint del 63?
Sai che non lo crederesti mai nuovo perché i colori sono virati?
E' come i dipinti passati che tutti pensano avere quei colori o le statue classiche che gli amanti del latino pensano bianche perche, non sapendo un razzo di chimica, non sanno che in 2000 anni i colori sono andati.

Del resto, come ho fatto notare, la gondola espositiva non e' del colore corretto ma solo simile.



una cosa e' un errore, altro e' una necessita'

Anonimo ha detto...

>Sai quanto costa un fumetto mint del 63?
>Sai che non lo crederesti mai nuovo perché i colori sono virati?
Io sì, alcune copertine dei miei Urania più vecchi hanno dei colori che si ripetono... in quasi tutti i numeri. In alcuni al posto del rosso c'è il rosa o ci sono altri colori "strani": per anni ho pensato che fossero così, poi ho capito. Ma dov'è il limite del "normale"? Una lucertola blu con uno scafandro rosa è normale per esempio? :)

Pensiero da non esperto: per girare il film non sarebbe stato più semplice far stampare da una tipografia le copertine e il dorso dei fumetti? una scansione degli originali di troverà, no? e se non si trova prendiamo delle copie in bassa conservazione, smontiamole, scansioniamo copertina e dorso, photoshoppiamo per correggere i colori e poi stampiamo e reincolliamo (con dei fogli bianchi in mezzo).

blu-flame ha detto...

"per girare il film non sarebbe stato più semplice far stampare da una tipografia le copertine e il dorso dei fumetti? una scansione degli originali di troverà, no? e se non si trova prendiamo delle copie in bassa conservazione, smontiamole, scansioniamo copertina e dorso, photoshoppiamo per correggere i colori e poi stampiamo e reincolliamo"

Quello che non e' ovvio a chi non si e' occupato di produzione e' il flusso e se rallenti il flusso per un operazione ti costa piu' del prezzo del particolare.

Hai da montare una scena, hai un tempo per farlo e questo tempo e' danaro.
La semplice visita in quel negozio sara' costata circa 50.000E come minimo, forse il doppio.
Hai dovuto verniciare i muri, mettere gli espositori compatibili, far sparire tutto quello che e nato dopo il 1960.
E' semplice fare cio' che dici, del resto il libro che compra e' esattamente creato cosi', ma ha un tempo di produzione che rallenta la baracca e costi, se ben fatto, non indifferenti. Magari lo fai per i giornali che sono piu' grandi.
Un buon ritoccatore puo' chiederti 500E a copertina e un rilegatore altri 50 e ce ne sono quasi un centinaio.
Quanto ci metti a farlo?
Riesci a coordinarlo?
Riesci a non rallentare perché il rilegatore arriva con un giorno di ritardo?
Il gioco non vale la candela per un'immagine di sfondo, ricordati che dal momento che ricevi i soldi in prestito dalle banche un giorno di ritardo sono valanghe di soldi che perdi.

Anonimo ha detto...

"Anonimo fammi capire:
in una serie che percorre un decennio, con curca un milione di particolari per te va storto che non siano riusciti a trovare 30 fumetti del 1963 da mettere su di un espositore che sembrassero nuovi (non ingialliti) ma solo di quelli del 1980 che hanno un lettering credibile?"
Sono l'anonimo e ti rispondo.
Al paese mio, che indovina un po' è anche il tuo (pianeta terra) questo si chiama anacronismo.
Ritieni normale trovare un oggetto che sarà prodotto nel futuro?
Io lo chiamo errore non mecessità.
"Hai dovuto verniciare i muri, mettere gli espositori compatibili, far sparire tutto quello che e nato dopo il 1960"
Appunto!
Ops, abbiamo dimenticato qualcosa!

Stavolta mi firmo.
Buona giornata
Tony

blu-flame ha detto...

tony, e' anacronismo, d'accordo, ma e' una sbavatira che e' in secondo piano, di qualcosa che puo' comprendere un impallinato di una specifica brache di una specifica branca solo se e' molto attento.

La mia morosa ha trovato di piu' nei vestiti, ma e' comunque una sbavatura.
Non e' lo schienale dell'LCD nel film sugli anni 70 italiano o le piastrelle che all'epoca non esistevano. Per non parlare della cordina sul bagno che non e' arrivata certo negli anni 60.

Stiamo parlando di piccole sbavature che sono anche giustificabili in un ottica di tempistiche e il fatto che esteticamente sono compatibili.

Non stiamo parlando di errori crassi e notevoli di produzioni alla carlona dove per risolvere basta prendere il tv e portarlo fuori dalla stanza o tagliare un caxxo di cordino.

Piccoli errori ci saranno sempre
come diceva David Benioff a proposito della tazza di caffe', che manco ho notato, in GOT:
“Nell’arte del ricamo dei tappeti persiani è tradizione commettere un piccolo errore”, ha spiegato Benioff, “perché solo Dio può fare qualcosa di perfetto”. “Lasciare lì il caffè è stata una dichiarazione della nostra imperfezione”, ha aggiunto il socio di scrittura.
Poi di due si sono fatti più seri.
“Eravamo talmente concentrati che non abbiamo visto quella tazza di caffè in mezzo alla scena. All’inizio non volevo crederci, ma alla fine è stato divertente. Un errore che ora è qualcosa che ci diverte.”

Anonimo ha detto...

Ma per carità, sono d'accordo che è un errore di secondo piano. Avevo solo postato un link che lo indicava. Niente di più, niente di meno.
E sono d'accordo che se ne accorgerebbe solo chi, come dici tu, è impallinato per una specifica branca, cosi come tu ti accorgeresti di una macchina fotografica che non appartiene a quell'epoca.
E, difatti, a volte basta rimuovere un oggetto e buonanotte.
Certo che su dei fumetti ci sarà la data di stampa da qualche parte o no? Possibile che a nessuno è balenato in mente di dare un'occhiata? In questo caso non serviva interpellare e pagare un esperto e neppure scomodare google.
Non è un errore eclatante, piuttosto è eclatante che lo abbiano commesso, nonostante fosse facilmente evitabile.
Saluti.
Tony

blu-flame ha detto...

caro tony il problema e' che se metti una brownie lo sai subito anche tu che non e' degli anni 70, ma precedente.
Se metti una pentax e' difficile sapere, se non leggi il modello o vedi come e' fatta la calotta, se e' del 60, 70 o 80. Idem un obbiettivo o una nikon FM: fra fm, fm2 e similia possiamo sorvolare. Parliamoci chiaro: se metti un dito sulla scritta FM2 riesci a distinguerle al volo? io no.

Certo che se sono in fermo immagine e magari intravedo la scrittina...
Costui sa che e' quel fumetto solo perche ne ha appena letto uno, ha fatto il fermo e ha guardato con calma le copertine. Non e' un errore visto, e' una sbavatura cercata perché voleva vedere se possedeva l’oggetto dell'aMMore.
Perche i fumetti hanno comunque quel lettereing, non e' che e' come aver messo una canon di colani: vecchia ma immediatamente riconoscibile come nuova, tanto che nessuno la usa nei film anni 80.

Certo che in produzione lo sapevano, ma come ho detto sistemarlo e' molto costoso per varie motivazioni e nessuno, nessuno che non sia uno su un 10 milioni, lo vede.

nikon del 78
https://en.wikipedia.org/wiki/Nikon_FM
nota che la mia aveva la scritta FM come la seguente
nikon del 1982
https://it.wikipedia.org/wiki/Nikon_FM2
nikon del 1998
https://it.wikipedia.org/wiki/Nikon_FM2n
dopo questa data un'occhio allenato vede la differenza, ma non tutti
La FM "vera" divenne su ordinazione e sostituita fino al 2007 da una cosina rebrand, dopotutto anche alcune canon furono prodotti cosina rimarchiati. L'aumento dell'integrazione con la CPU delle ottiche e il digitale spinsero cosina fuori dal mercato (la cosa divertente e' che se dicevi che ti piacevano le cosina ad un paossessore di cosina-canon ti dava del pirla, ma erano identiche e costavano un terzo)
https://en.wikipedia.org/wiki/Nikon_FM10

E non parliamo di pentax che xostruisce reflex moderne da piu' tempo con veri masterpiece durati decenni come noccioline (sp-k1000 e LX)che solo un tossico saprebbe di che anno e'.

Se usassero una fm2n negli anni 70, anche se e' del 2000, non mi sembrerebbe un problema, ci puo stare, io non ci farei caso, salvo inquadrare il modello in primo piano.
Alla fine e' questo che hanno fatto: usare roba simile nello sfondo.

Se per te e' un errore grave non si salva nessuno. :-P

Anonimo ha detto...

Volevo solo fare i complimenti per l'articolo.
Illuminante.
Guardavo le foto, mi dicevo accattivanti, equilibrate, belle, ma non capivo perché. Lo hai spiegato benissimo.
Grazie.
Roberto.

Fabio ha detto...

l'altro giorno ero di passaggio da mia suocera e in tv c'era una fiction intitolata "il paradiso delle signore", ho dato una guardata veloce e ho potuto notare (in quei pochi secondi che ho visto) applicati gli stessi concetti espressi nell'articolo.
forse che qualcuno in italia sa cosa fare?
(non mi pronuncio sulla recitazione, ho visto troppo poco oltre a non intendermene abbastanza)

blu-flame ha detto...

unknow a giudicare da questa ricerca banale
https://www.google.it/search?q=il+paradiso+delle+signore&tbm=isch&sxsrf=ALeKk03fBJPh7MSqf84wa41lCPTXu-XwBQ:1609175237394&source=lnms&sa=X&ved=0ahUKEwiKt5_zlPHtAhU9wAIHHczwDJQQ_AUIESgD&biw=1067&bih=743&dpr=1.2

direi che la trabant ha 4 ruote come il GT-R.
Diciamo che magari una gli e' venuta bene per errore.

Fabio ha detto...

ah ah paragone calzante!

Jessica L. Smith ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Ficusretusa ha detto...

sto guardando Vis a Vis ... pure gli spagnoli lavorano meglio di noi

Anonimo ha detto...

Riprendo questo post un po' datato, per dire che lo stesso identico gioco di colori (rosso e verde) si ritrova in Birdman