ogni tanto penso di fare dei bei post, ma poi capita che l'articolo che leggo fra i tanti per informarmi dice gia' tutto.
Nel fare un articolo sulle medicine alternative scopro di un tizio che vende terra paludosa (in pratica foglie morte, cacca di animali e vermi vari defunti) come rimedio totipotente.
Le scimmie si spalmavano questa roba sul corpo, la bevevano, la usavano come sali da bagno e ancora adesso e' roba ambita sulla baia con una valutazione 4.9, come dire, usando una recensione, AWESOME!
Ora bersi roba raccolta in una palude, si narra di migliaia di confezioni al mese, vedute fra i 50 e i 110$ cadauna per 125g, quasi 1000E al Kg fa ben capire che il consumatore va protetto suo malgrado nonostante tutto.
Se uno e' disposto a mangiare la terra, letteralmente, e chiede alle aziende di procurare terra in una confezione molto trendy e' chiaro che la scimmia non e' in grado di prendersi cura di se stessa.
Lo stato quindi deve mettere dei limiti, per esempio agire contro il venditore di fango da bere, vietare i monopattini sulla strada, fare mettere una scritta "pericolo" su suv e sigarette eccetera.
del resto se ci sono furbetti che stanno pompando i BTC e ci sono idioti che ci cascano si dovra' anche prendere atto che bisogna intervenire anche sui BTC.
O su altre cose che apparentemente non dovrebbero venir normate, come gli inutili 4-8K.
Io sarei per un libero mercato, un libero mercato presupporrebbe che il libero mercato sia composto sia da simmetria informativa, sia da umani.
Quando l’asimmetria informativa campa ci sono molte stranezze e quando e' accompagnata da legioni di scimmie che non meritano un libero mercato il mercato si deforma ad immagine della scimmia divenendo merda.
Ecco perche', pur essendo per un libero mercato, penso che un entita' come lo stato dovrebbe essere in grado di mettere freni e sanzioni... purtroppo le scimmie votano e mettono dimaio al governo, essendo esso stesso un libero mercato per la ricerca di manager pubblici.
Cosi' ai governi non sempre ci sono umani e anche i venditori di fango ci si mette decenni a fermarli e nascono tv 8K, monopattini e altre castronerie.
Mangiamo il fango, fa bene!
https://www.nbcnews.com/news/magic-dirt-internet-fueled-defeated-pandemics-weirdest-mlm-rcna6950
beh, niente, quando uno e' disposto a mangiare fango e' proprio finita.
6 commenti:
L'acqua di mare viene venduta a peso d'oro in farmacia in botticini da pochi cc da prima che nascessi, non mi stupirei se la diluissero anche un pò.
Il sale da cucina si può vendere anche a 10.000 € al kg, ma non bisogna aggiungerci malocchio e mazzi di carte altrimenti ti arrestano (W. Marchi docet).
Fra questi due estremi, diventa facile muoversi in modo da restar puliti.
Due analisi per confermare che non faccia male, ci scrivi sopra i miracoli che vuoi e lo classifichi come cosmetico.
.. e per della terra cotta non servono neanche analisi
Paolo
E pensa a tutti quelli che leccano il c**o per poter mangiar merda!
E pagano anche!
La simmetria informativa non può esistere, dal momento che se pure tutti avessero accesso sempre alle stesse informazioni (il che vorrebbe anche dire conoscere le stesse persone, mangiare negli stessi ristoranti, andare nelle stesse palestre e trombare le stesse persone), i sistemi cognitivi sono comunque tutti diversi e recepiscono ed elaborano in modo differente i dati in input, portando a valutazioni diverse.
La teoria del valore è un ottimo esempio.
Il mercato può essere libero lo stesso, anzi, et proprio la libertà del mercato che rende irrilevante l'asimmetria. In un mercato non libero, si crea un'asimmetria di posizione (si veda ad esempio la differenza tra lavoratori statali e non, o tra i cosiddetti garantiti e non, che derivano da un mercato del lavoro non libero e sono sostanzialmente immutabili).
io non concordo col concetto di stato-bambinaia
bisogna lasciare lavorare Darwin in modo tale che gli idioti si estinguano
Io la penso esattamente come Quasar.
Che ognuno paghi personalmente per le proprie scelte.
Anche con la vita se scellerate.
A volte ringrazio di essere ignorante, nel senso che per fortuna ignoro l'esistenza di certi prodotti.
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