martedì, settembre 01, 2020

hollywood, miniserie





Hollywood e' una miniserie prodotta e scritta da chi ha fatto pose.
Uno si aspetta grandi cose.
E in parte e' cosi': il cast e' sublime, la storia e' convincente, la fotografia stratosferica e le prime 2 puntate sono incredibili...
Poi ti incazzi
Perché e' vero, la macchina e' rodata,
il plot e' scritto divinamente,
la Fotografia e' eccellente,
L'illuminazione e' tanta roba,
Gli attori attoreggiano e non sembrano muratori in vacanza,
ma quello che non va e' che e' un sogno del gay come evoluzione finale.

Come abbiamo visto in pose non me ne frega un cazzo dei gay, nel senso se uno e' gay buon per lui se e' felice di esserlo, basta che non mi sbatta in faccia a tutti i costi ille suoe pene. Altrimenti non e' molto diverso dalle mamme pancina che incontri e debbono parlarti 40 minuti di seguito delle abilita' eccezionali del loro bebe' facendoti sentire vicino ad  Erode, forse era cattivo, ma doveva avere molte conoscenti pancine, immagini.

Ad un certo punto, piano piano, con grande maestria, un affare eccellente vira su “sogno masturbatorio turpe di un gay e della  Hollywood che potrebbe essere stata se i gay fossero stati cool”
 
Ovviamente per evitare che si vedesse che la questione e' una masturbazione fine a se stessa hanno aggiunto altre chicche, come negri e donne, stesso motivo della dolce virata: se non sei troppo sveglio non capisci che ti stai trovando in un manifesto gay e lo stai prendendo in bocca senza opporti.

Capisco che molti del set sono attivisti gay, ma questo non e' far sembrare simpatici i gay, ma farli sembrare rompicaxxo. I rompi non sono simpatici, io lo so bene,  come non sono simpatici quelli che cercano di imporre le loro idee. 
Dopo non lamentiamoci se qualcuno vuole randellare i gay: i randellatori lo fanno per il piacere puro della violenza e devono scegliere un bersaglio, secondo voi sceglieranno chi si impone ed e' antipatico o una minoranza che non rompe?

Mi dispiace, quello che e' partito come estremo amore verso  Hollywood e il cinema (e si vede che l'ambiente e' amato e riconoscibile) e diventa un “i gay sono fighi e  Hollywood e' tutta gay, solo che non lo sai: accetta di essere gay pure tu” non e' una cosa bella.

Quella che ha rischiato di essere una delle piu' belle cose mai prodotte sul mondo  Hollywoodiano si riduce ad un suffle' che si e' seduto male: una medda. 
Ed e' un vero incredibile peccato perche bastava poco, veramente poco, per poter lasciare anche troppa gaytudine senza diventare questo schifo.

Pose e hollywood sono l'esempio di come e' possibile parlare di gay a centinaia senza dar fastidio, persino in storie non belle, che gia' sarebbero difficili da digerire, e' una miniserie che definire perfetta e' poco e pur con meno gay essere troppo gay. 
Altro esempio e' AJ and the Queen, molto gay e senza i mezzi di costoro, ma molto delicata e divertente (ne parleremo).




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