Westworld
prendete uno dei più acclamati scrittori di fantascienza che è riuscito a farsi passare per romanzo non di fantascienza.
Prendete un film fortemente voluto da quest'ultimo che all'epoca non era assolutamente male e rendetelo attuale.
Prendete una pacata di soldi, perché per fare le cose perfette come si vedono qui non le fate certo con il direttore della fotografia italiano reclutato con “ue', ma ti fa curricolo”. Poi serve altra gente professionista per realizzare il tutto.
versate un richiamo ossessivo e circolare alla trama come un un giorno della marmotta, ma su di un livello mostruoso e ampio.
Mezzo Kg di sapienza, dei costumisti, delle location, dei...
Mettete tutto in un mixer ad alta velocità con gli effetti speciali che si possono ottenere oggi a basso prezzo e mettetene un po', non troppi, ma abbastanza per far sembrare di trovarsi nella fantascienza, nel futuro.
Aggiungete a mo di guarnizione il fatto che oggi l'intelligenza artificiale si parla molto più che una volta dove anziché essere una cosa da svitati lettori di riviste americane è una cosa che si usa tutti i giorni ma che non se ne conoscono i limiti visto che è una roba appena agli inizi.
Come possiamo parlare di questo telefilm?
Per carita', puo' non piacere che la trama sia una serie di flashback e flashforward e molti, fino alla fine, non capite che lo sono. Stordente e difficile da seguire, diciamo che hanno esagerato, ma e' interessante notare il livello di complessita' raggiunta.
Puo' non piacere l'ossesssivita' della ripetitivita', del controllo, della circolarita'.
In pratica tutti i giochi e le leve che usa solitamente uno sceneggiatore con parsimonia dovuta alla fatica d'implementazione qui compaiono non in una o due presenze, ma a decine, non e' un piede di porco che apre la porta della narrazione, ma l'intero catalogo in vendita da “postal ladron”.
Esce fuori un prodotto estremamente di qualità.
Discretamente recitato e con una trama circolare veramente degna di nota, molto più complessa di quella che poteva fare un film di quell'epoca e di quella durata.
Se non lo avete visto dovete tuffarvi.
La prima serie' e' un Olimpo, la seconda si barcamena un pochetto, magari non era prevista.
Sottolinea in maniera esagerata che le serie televisive sono il prodotto di punta, non penose cose come thor, e punta il dito che nazioni senza cultura come la nostra non possono ambire a produrre tali cose.
Qui non sono solo i soldi, non basterebbero.
Ci sono gli sceneggiatori che hanno fatto una trama contorta, ma che si incastra,
ci sono i direttori della fotografia che sono mostruosi, i nostri fotografi anche in studio non tirano fuori meta' di quella roba,
gli attori che fanno gli attori, non sembrano operai che fanno il dopolavoro, ma pensano di essere una star
i cameraman che non pensano di essere degli dei ma fanno il loro sporco lavoro alla perfezione.
Se una inquadratura fa schifo e' perché deve fare schifo, non perché non ci siamo ricordati di accendere i fari perché oggi il tecnico luci oggi aveva un colloquio in un fast food.
A questi livelli di narrazione e realizzazione possiamo dire che il romanzo e' ormai sostituito, e confermato dai dati, secondario culturalmente ai telefilm.
Questa e' la cultura, e' generare nuove cose, nuovi contenuti.
Un prodotto come questo fa mettere il dito nella piaga della nostra italica ignoranza, mancanza di cultura, incapacita'.
Continuare a dire che siamo il paese della cultura perche', come la grecia, 2000 anni fa eravamo in gamba e durante il 1500 abbiamo avuto un periodo di produzione di arte e' bello.
Ma parliamoci chiaro: negli ultimi 50 anni cosa abbiamo fatto?
Una manciata di libri, una dozzina di film accettabili e una montagna di medda non degna di ricordo.
Westworld puo' non piacere, ma setta standard enormi e qualita' eccelsa e notevole.
Un poster delle possibilita' e produzione futura.
HBO, come al solito, mostra di avere le caratteristiche da outsider.
prendete uno dei più acclamati scrittori di fantascienza che è riuscito a farsi passare per romanzo non di fantascienza.
Prendete un film fortemente voluto da quest'ultimo che all'epoca non era assolutamente male e rendetelo attuale.
Prendete una pacata di soldi, perché per fare le cose perfette come si vedono qui non le fate certo con il direttore della fotografia italiano reclutato con “ue', ma ti fa curricolo”. Poi serve altra gente professionista per realizzare il tutto.
versate un richiamo ossessivo e circolare alla trama come un un giorno della marmotta, ma su di un livello mostruoso e ampio.
Mezzo Kg di sapienza, dei costumisti, delle location, dei...
Mettete tutto in un mixer ad alta velocità con gli effetti speciali che si possono ottenere oggi a basso prezzo e mettetene un po', non troppi, ma abbastanza per far sembrare di trovarsi nella fantascienza, nel futuro.
Aggiungete a mo di guarnizione il fatto che oggi l'intelligenza artificiale si parla molto più che una volta dove anziché essere una cosa da svitati lettori di riviste americane è una cosa che si usa tutti i giorni ma che non se ne conoscono i limiti visto che è una roba appena agli inizi.
Come possiamo parlare di questo telefilm?
Per carita', puo' non piacere che la trama sia una serie di flashback e flashforward e molti, fino alla fine, non capite che lo sono. Stordente e difficile da seguire, diciamo che hanno esagerato, ma e' interessante notare il livello di complessita' raggiunta.
Puo' non piacere l'ossesssivita' della ripetitivita', del controllo, della circolarita'.
In pratica tutti i giochi e le leve che usa solitamente uno sceneggiatore con parsimonia dovuta alla fatica d'implementazione qui compaiono non in una o due presenze, ma a decine, non e' un piede di porco che apre la porta della narrazione, ma l'intero catalogo in vendita da “postal ladron”.
Esce fuori un prodotto estremamente di qualità.
Discretamente recitato e con una trama circolare veramente degna di nota, molto più complessa di quella che poteva fare un film di quell'epoca e di quella durata.
Se non lo avete visto dovete tuffarvi.
La prima serie' e' un Olimpo, la seconda si barcamena un pochetto, magari non era prevista.
Sottolinea in maniera esagerata che le serie televisive sono il prodotto di punta, non penose cose come thor, e punta il dito che nazioni senza cultura come la nostra non possono ambire a produrre tali cose.
Qui non sono solo i soldi, non basterebbero.
Ci sono gli sceneggiatori che hanno fatto una trama contorta, ma che si incastra,
ci sono i direttori della fotografia che sono mostruosi, i nostri fotografi anche in studio non tirano fuori meta' di quella roba,
gli attori che fanno gli attori, non sembrano operai che fanno il dopolavoro, ma pensano di essere una star
i cameraman che non pensano di essere degli dei ma fanno il loro sporco lavoro alla perfezione.
Se una inquadratura fa schifo e' perché deve fare schifo, non perché non ci siamo ricordati di accendere i fari perché oggi il tecnico luci oggi aveva un colloquio in un fast food.
A questi livelli di narrazione e realizzazione possiamo dire che il romanzo e' ormai sostituito, e confermato dai dati, secondario culturalmente ai telefilm.
Questa e' la cultura, e' generare nuove cose, nuovi contenuti.
Un prodotto come questo fa mettere il dito nella piaga della nostra italica ignoranza, mancanza di cultura, incapacita'.
Continuare a dire che siamo il paese della cultura perche', come la grecia, 2000 anni fa eravamo in gamba e durante il 1500 abbiamo avuto un periodo di produzione di arte e' bello.
Ma parliamoci chiaro: negli ultimi 50 anni cosa abbiamo fatto?
Una manciata di libri, una dozzina di film accettabili e una montagna di medda non degna di ricordo.
Westworld puo' non piacere, ma setta standard enormi e qualita' eccelsa e notevole.
Un poster delle possibilita' e produzione futura.
HBO, come al solito, mostra di avere le caratteristiche da outsider.
6 commenti:
non c'è su Netflix o prime video, dove lo trovo legalmente? grazie
I diritti sono di sky.
Purtroppo siccome non ci sono altri accordi o compi sky o, come da loro desiderio, esiste e-mule.
Dispiace, ma se si sinsiste su questa strada la pirateria tornera'
http://allarovescia.blogspot.com/2019/11/come-aumentare-la-pirateria.html
sky, no. ok, grazie. ho già netflix e prime video.
come ho detto stanno chiedendo a gran voce un ritorno in grande di e-mule
Io stesso sono obbligato alla cosa.
Per esempio: io ho prime video ma se ho voglia di vedere bene devo usare emule per 3 motivi:
1) non sempre ho banda, non ho l'adsl e uso un link verso miei vicini perche telecom non mi da questo privilegio nella mia abitazione.
2) il mio sistea multimediale e' sotto linux e anche quando vi e' un po di birra viene limitato.
3) il player di amazonia fa pena, lo stesso bitrate e' un mondo diverso sotto VLC.
Netflix avrei gli stessi problemi.
Perche non posso precaricarli e vederli dopo, magari con un player dedicato che usa tutta la mia CPU e il sourrond come si conviene?
l'opzione DVD-BLU RAY non va bene?
all di la che il blu ray e' ottimo, ma:
costa 15E a stagione, converrai cne non e' regalato (la versione DVD arriva a 45E)
Costa la macchinetta che io non ho
Il BD non e' compatibile con il mio setup
l'HDCP mi lascerebbe lo schermo nero
il BD passerebbe un ora almeno del mio tempo (5minuti per episodio) a darmi del truffatore, ladro e pirata
Scusa se non lo considero neppure.
Se i produttori di contenuti desiderano il pirataggio, come i suvvisti di morire sui pali, chi sono io per impedirlo...
http://allarovescia.blogspot.com/2011/10/film-distributor-4.html
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