L'imu mi pare la discussione fra fessi.
Il sugo della storia è che le tasse devono pagare
coloro i quali hanno i soldi.
Non le possono pagare coloro i quali non li hanno per ovvie e banali ragioni come il cavar sangue da una rapa.
Abbiamo già visto che su questa affermazione
alcuni gruppi politici ci hanno campato fino ad demonizzare coloro
i quali posseggono o spendono ingenti quantità di danaro.
Evidentemente l'invidia è una brutta cosa.ed è facile utilizzarla per scopi pubblicitari.
Il problema nasce quando categorie molto ampie
tutto sommato hanno tanti soldi anche se magari il loro stile di vita
non è certo quello del jet set.
Si e' molto polemizzato in questi tempi su di una
tassa sugli immobili.
Secondo molte forze politiche, e per assurdo
quelle più a sinistra che hanno sempre fatto l'equiparazione soldi
uguale bambino cattivo su questo argomento si comportano esattamente
l'opposto.
Il problema nasce dal fatto che in Italia sembra
che lo Stato voglia a tutti i costi che i cittadini comprino casa, una
linea di pensiero che non ha equivalenti in altre parti del mondo.
Per questo motivo esiste una serie di agevolazioni sulla prima casa
che vengono poi sfruttate in maniera bizzarra da tutta una serie di
persone, parliamo di milioni di persone, che intestano la seconda o
addirittura la terza casa ai figli raccontando che vivono lì da soli
quando invece ciò non avviene.
Abbiamo quindi due facce di questa medaglia: la
spinta verso la proprietà di un immobile pagata parzialmente dallo
Stato (vedi l'IVA scontata, mutui scaricabili&c) e un'evasione
fiscale assai notevole.
Questo già si scontra con l'uguaglianza fiscale.
Adesso viene fuori che si vuole tassare la
proprietà.
Nulla di nuovo.
Il caro monti Aveva già illustrato che chi
possiede un'automobile con più di tot cavalli annualmente debba
essere tassato così tanto che in alcuni casi il valore della tassa
annuale rasenta il valore residuo dell'autovettura.
Lo Stato ci ha già spiegato che avere dei soldi
in banca è da tassare.
In tutte le maniere possibili il nostro stato
vampiro ci racconta che possedere una barca, magari di quarta mano,
anche se vale poche migliaia di euro presuppone che il possessore sia
un magnate dell'acciaio.
Questi sono solo alcuni degli esempi in cui lo
Stato verificando il possesso di cose decide di imporre una tassa
poiché il possessore di queste cose ha sicuramente dei redditi che
non sono stati tassati in altra maniera ovvero siccome la necessità
di danaro e' molta si va a prenderlo dove c'è.
In Parlamento c'è uno scontro molto forte fra chi
vorrebbe togliere l'imposta sulla casa, chi vorrebbe su tutte le case
ma soprattutto il metterla o toglierla sui possessori dell'abitazione
in cui abitano.
Questo è un ossimoro poiché se noi per assurdo
togliessimo una tassa sulla prima casa ma non sulle successive
accadra' un fatto molto rilevante: si passerebbe a tassare case in cui
ci abita gente che non ha i soldi per comprarsi la casa aumentandogli l'affitto.
In Italia vi è la moda di comprarsi la casa
poiché con tutti gli sgravi fiscali esistenti alla fine non è molto
più oneroso pagare un affitto che un prestito necessario
all'acquisto della casa stessa. Già questo indica una stortura.
Se si levasse la tassa sulla prima casa lasciando
la sulle altre ma verrebbe un fatto strano che chi ha rinunciato
all'acquisto della casa in cui risiede andrebbe a pagarla
indirettamente attraverso un aumento dei costi di affitto.In pratica la tassa sulla casa la pagherebbe chi è in affitto ma non chi possiede una casa.
In pratica si andrebbe a colpire non un ricco
possidente ma uno che non ha i soldi per comprarsi la casa mentre
invece chi è un po' più ricco poiché è riuscito nell'intento
dell'acquisto non verrebbe tassato.
Per giustezza sociale coloro i quali sono in
affitto dovrebbero ricevere dallo Stato un contributo pari allo
sconto che coloro i quali sono proprietari ricevono. E già che ci
siamo andiamo a farlo anche per tutte le altre cose che i “prima
casa” ricevono.
Questa si chiama equità fiscale il fatto di
togliere IMU alla prima casa Denota solamente che i nostri governanti
fanno operazioni di marketing poiché chi è alla prima casa di
proprietà sicuramente non è un poveraccio visto che per avviare un
mutuo bisogna dare delle garanzie visto che anche se uno ha un mutuo
relativamente basso gli acconti, il notaio, l'agenzia e tutte le
spese che ci vanno dietro una tantum all'acquisto della casa non sono
proprio una passeggiata ma si tratta sempre di migliaia di euro a
disposizione.
In questo scenario la sinistra sta facendo una
pessima figura perché sta difendendo i più ricchi e lasciando in
braghe di tela più poveri.
Se poi qualcuno mi facesse notare che per pagare
il mutuo alcuni fanno i salti mortali sinceramente non mi interessa
poiché conosco gente che fa salti mortali per potersi permettere un
piccolo veliero da 10 m che costa meno di molte autovetture medie
oppure gente che si svena per poter fare investimenti che poi un
domani gli daranno garanzia di una vita migliore ma tutte queste cose
vengono tassate.
Alcune in maniera cruenta.
Ecco perché è da sempre che io sono contrario
agli sgravi della prima casa e non ho mai capito il perché ci sia
una norma che spesso viene anche buggerata.
O le case si tassano o non si tassano.
Una via di
mezzo è assolutamente sconveniente dal punto di vista della
uguaglianza se non compensata da altri mezzi. Alcuni necessitanti di verifiche (AKA costi)
Poi ovviamente i ricchi sono gli altri.
4 commenti:
Io avrei una proposta diversa: tassazione a metri quadri con "fascia protetta" pro capite.
Ritengo che 30mq pro capite siano una misura dignitosa per vivere.
Hai una casa di 100mq e ci vivi da solo? Bene, su 70 ci paghi l'IMU.
Ci vivi in 4? Bene non paghi niente.
Ampliando il modello a chi possiede più case, non starei neanche a distinguere fra prima e seconda casa: prezzo a mq unico per tutti. Così sei libero di avere 4 case da 50mq o 1 da 200mq che tanto paghi uguale.
La formula? Sommi i mq di tutte le case che possiedi e togli a questi 30 mq per ogni persona che ci vive dentro (valgono anche gli affittuari o ad uso gratuito). Sull'eccedenza, paghi l'IMU.
E' un calcolo semplice, facile da verificare per il fisco, ed inoltre scoraggia gli affitti in nero.
E' un idea, pero' cosi' andrebbero a pagare l'IMU coloro i quali sono in affitto, no?
Come dicevo, io nel conteggio dei 30 metri includerei tutti quelli che vivono sotto un certo tetto. Proprietari, affittuari, uso gratuito non importa, l'importante è che vi abbiano fissato la residenza.
L'anagrafe ha un database che le permette di stabilire chi risiede in una certa unità abitativa, e d'altro canto il catasto conosce i metri quadri di ogni unità, quindi il calcolo potrebbe addirittura essere fatto direttamente dallo Stato.
Magari il mio è un modello un po' semplicistico che tralascia molti aspetti o genera effetti collaterali al momento non prevedibili (es. false residenze di gente che nemmeno esiste) però magari è una base su cui lavorare.
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