La tassa del cretino sta raggiungendo livelli veramente notevoli.
Sarebbe più semplice per il comune chiedere ai propri residenti dei soldi in più sulle loro case o più banalmente farsi dare dei soldi come hanno fatto quelli del comune di Roma che hanno bussato presso lo Stato e per ragioni non ben specificate sono fatti dare 6 milioni di euro.
La perdita di tempo e le tratte percorse in più per evitare la trappola C sono due variabili da considerare in maniera attenta per quanto riguarda il costo sul Pil prodotto all'interno della città meneghina.
Nonostante tutto, nonostante proclami non esistono prove che appoggino i vaneggiamenti a proposito del sindaco odierno di Milano su una fantomatica riduzione dell'inquinamento.
Più volte i dati si sono rivelati approssimativi, non scientifici come standard, sono state fatte estrapolazioni pindariche e paragonati dati Campionati in maniera difforme.
Per esempio: grazie all'aumento di qualche mese fa nella benzina si è registrato in tutt'Italia una riduzione del traffico circolante, secondo la società autostrade la diminuzione del traffico ha raggiunto quasi il 10%.
Ovviamente con una riduzione ben inferiore coloro i quali desiderano che questa tassa prosegua nel suo iter hanno pubblicato tutta una serie di dati riguardanti una diminuzione ben inferiore sbandierandola come grande traguardo raggiunto. oserei dire che sono o molto furbi o molto stupidi.
Interpolando questi traguardi con i dati che provengono da altri osservatori quello che in realtà ha ottenuto la gabella è certamente un innalzamento del traffico e uno spostamento dello stesso nelle aree adiacenti alla zona incriminata.
Quello di sparare dati a casaccio è una malattia tipica italiana supportata da movimenti di persone completamente acritiche nei confronti di ciò che dice il leader. Il fatto che venga utilizzata anche in questo campo non deve sorprendere è la naturale conseguenza di decenni a parlare di incrementi decrementi dei posti di lavoro, energia sui tetti insieme ai gatti e altre amenità.
Ovviamente il Consiglio di Stato ha cercato di lavarsene le mani in quanto uccidere la gabella vorrebbe dire sottrarre al comune di Milano un paio di milioni di euro al mese che ovviamente aspettando di riceverli saranno già stati impegnati in qualche cosa.
Per esempio: grazie all'aumento di qualche mese fa nella benzina si è registrato in tutt'Italia una riduzione del traffico circolante, secondo la società autostrade la diminuzione del traffico ha raggiunto quasi il 10%.
Ovviamente con una riduzione ben inferiore coloro i quali desiderano che questa tassa prosegua nel suo iter hanno pubblicato tutta una serie di dati riguardanti una diminuzione ben inferiore sbandierandola come grande traguardo raggiunto. oserei dire che sono o molto furbi o molto stupidi.
Interpolando questi traguardi con i dati che provengono da altri osservatori quello che in realtà ha ottenuto la gabella è certamente un innalzamento del traffico e uno spostamento dello stesso nelle aree adiacenti alla zona incriminata.
Quello di sparare dati a casaccio è una malattia tipica italiana supportata da movimenti di persone completamente acritiche nei confronti di ciò che dice il leader. Il fatto che venga utilizzata anche in questo campo non deve sorprendere è la naturale conseguenza di decenni a parlare di incrementi decrementi dei posti di lavoro, energia sui tetti insieme ai gatti e altre amenità.
Ovviamente il Consiglio di Stato ha cercato di lavarsene le mani in quanto uccidere la gabella vorrebbe dire sottrarre al comune di Milano un paio di milioni di euro al mese che ovviamente aspettando di riceverli saranno già stati impegnati in qualche cosa.
Sopprimere la gabella dei cretini vorrebbe sostanzialmente dire oltre ad avere qualcuno che ha milioni di ragioni per arrabbiarsi con voi ritrovarsi ad avere un buco di bilancio in uno dei comuni più importanti d'Italia di dimensioni colossali.
Ora ci sono anche tutta una serie di approfittatori che si sono legati in qualche maniera alla gabella perché ha una parvenza di ecologia. Chissà cosa è per loro l'ecologia, io andrei a cercarla sul vocabolario fossi in loro.
La più, non so come definirla, pazzesca è quella del Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori.
Il CodACons Si è già distinto molte altre volte per non avere la più pallida idea di cosa sia la fisica, la chimica e l'ambiente.
Costoro forse dovrebbero andare alle elementari e ricordarsi che l'inquinamento non è un orco cattivo nelle favole ma sostanzialmente è spesso un prodotto di combustione o sono degli scarti di lavorazione industriale o casalinga. Non si tratta di entità sovrannaturale, di spiriti o cose cattive ma sono solo scarti.
Il gruppo di geni ovviamente non poteva rimanere indietro dal battage che si era formato, pubblicità gratis, e quindi ha dovuto intervenire e per farsi sentire ha dovuto sparare una cartuccia formato gigante dimostrando l'immensità della propria ignoranza.
Il gruppo di furbi ha così buttato sul tavolo una grande idea che sarebbe quella di estendere l'area del pagamento della gabella sostanzialmente la città intera.
la richiesta nasce dalla legittima aspettativa, di tutti i cittadini milanesi, di vivere in un ambiente meno inquinato e godere di un traffico veicolare più fluido. I benefici emersi dai dati scientifici circa la diminuzione dei fenomeni inquinanti prodotti dalle auto circolanti all’interno dell’area C, legittimano i residenti al di fuori di tale area a beneficiare dello stesso provvedimento comunale
Viene da chiedersi se si rendono conto di quello che hanno proposto.
Ammettendo per assurdo che Milano si dotasse di almeno altri 10 linee di metropolitana e quadruplicassero le linee di superficie ci sarebbe comunque una riduzione consistente del Pil.
Si creerebbero anche degli enormi anelli di traffico attorno alla ricerca di un punto d'ingresso nella cittadina. Le zone di interscambio verrebbero prese d'assalto concentrando il traffico pendolare.
Immediatamente cittadine già assaltate OGGI da questo tipo di movimento prenderebbe in considerazione, visto che è legale, lo stesso tipo di provvedimento e diverrebbe a pagamento anche l'ingresso di Sesto San Giovanni, Cinisello, Rho e così via.
Lo scenario successivo sarebbe solo una diminuzione mostruosa degli stipendi e un aumento dei disoccupati poiché per tantissimi lavori è necessario transitare e a quel punto un idraulico o un rappresentante spenderebbero veramente tanto.
Ora ci sono anche tutta una serie di approfittatori che si sono legati in qualche maniera alla gabella perché ha una parvenza di ecologia. Chissà cosa è per loro l'ecologia, io andrei a cercarla sul vocabolario fossi in loro.
La più, non so come definirla, pazzesca è quella del Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori.
Il CodACons Si è già distinto molte altre volte per non avere la più pallida idea di cosa sia la fisica, la chimica e l'ambiente.
Costoro forse dovrebbero andare alle elementari e ricordarsi che l'inquinamento non è un orco cattivo nelle favole ma sostanzialmente è spesso un prodotto di combustione o sono degli scarti di lavorazione industriale o casalinga. Non si tratta di entità sovrannaturale, di spiriti o cose cattive ma sono solo scarti.
Il gruppo di geni ovviamente non poteva rimanere indietro dal battage che si era formato, pubblicità gratis, e quindi ha dovuto intervenire e per farsi sentire ha dovuto sparare una cartuccia formato gigante dimostrando l'immensità della propria ignoranza.
Il gruppo di furbi ha così buttato sul tavolo una grande idea che sarebbe quella di estendere l'area del pagamento della gabella sostanzialmente la città intera.
la richiesta nasce dalla legittima aspettativa, di tutti i cittadini milanesi, di vivere in un ambiente meno inquinato e godere di un traffico veicolare più fluido. I benefici emersi dai dati scientifici circa la diminuzione dei fenomeni inquinanti prodotti dalle auto circolanti all’interno dell’area C, legittimano i residenti al di fuori di tale area a beneficiare dello stesso provvedimento comunale
Viene da chiedersi se si rendono conto di quello che hanno proposto.
Ammettendo per assurdo che Milano si dotasse di almeno altri 10 linee di metropolitana e quadruplicassero le linee di superficie ci sarebbe comunque una riduzione consistente del Pil.
Si creerebbero anche degli enormi anelli di traffico attorno alla ricerca di un punto d'ingresso nella cittadina. Le zone di interscambio verrebbero prese d'assalto concentrando il traffico pendolare.
Immediatamente cittadine già assaltate OGGI da questo tipo di movimento prenderebbe in considerazione, visto che è legale, lo stesso tipo di provvedimento e diverrebbe a pagamento anche l'ingresso di Sesto San Giovanni, Cinisello, Rho e così via.
Lo scenario successivo sarebbe solo una diminuzione mostruosa degli stipendi e un aumento dei disoccupati poiché per tantissimi lavori è necessario transitare e a quel punto un idraulico o un rappresentante spenderebbero veramente tanto.
Fare acquisti vorrebbe dire per uno della zona milanese venire spolpato poiché tutti prodotti sarebbero molto cari.
Molti uffici si sposterebbero fuori dalla zona ma a quel punto per le grosse aziende converrebbe magari sposarsi in zone dove non esiste questa problematica e se altre città del calibro di Padova, Bergamo o Torino manifestassero intenzioni similari sarebbe molto semplice per tante aziende spostarsi addirittura fuori dall'Italia come hanno già fatto per quanto riguarda le attività produttive massacrate da coloro i quali volevano aumentare gli impiegati... a costo di licenziarli!
Il gruppo di furbi usano al solito sistema: fa un'affermazione che nella sua bellezza è brutto contraddire.
Chi non vuole vivere in un ambiente meno inquinato e godere di un traffico veicolare più fluido?
Chi quando il vicino ha un vantaggio, reale o meno, non lo vuole anche lui?
Certo che però non si può e' la botte piena la moglie ubriaca: se i milanesi sono finiti a Milano per perché è un bel posto per guadagnare, dimostrato dal fatto che almeno il 90% dei residenti non è certo meneghino, non possono aspettarsi che contemporaneamente abbia l'aria del sud Italia mentre ovviamente continuando a guidare la loro automobilina (serve per quello la fluidificazione, no?).
Volere danari e volere la campagna sono due cose diverse, se si vuole la seconda l'Italia è piena di zone senza popolazione e comune addirittura che sono diventati fantasma con magari 20 anime ancora in vita.
Molti uffici si sposterebbero fuori dalla zona ma a quel punto per le grosse aziende converrebbe magari sposarsi in zone dove non esiste questa problematica e se altre città del calibro di Padova, Bergamo o Torino manifestassero intenzioni similari sarebbe molto semplice per tante aziende spostarsi addirittura fuori dall'Italia come hanno già fatto per quanto riguarda le attività produttive massacrate da coloro i quali volevano aumentare gli impiegati... a costo di licenziarli!
Il gruppo di furbi usano al solito sistema: fa un'affermazione che nella sua bellezza è brutto contraddire.
Chi non vuole vivere in un ambiente meno inquinato e godere di un traffico veicolare più fluido?
Chi quando il vicino ha un vantaggio, reale o meno, non lo vuole anche lui?
Certo che però non si può e' la botte piena la moglie ubriaca: se i milanesi sono finiti a Milano per perché è un bel posto per guadagnare, dimostrato dal fatto che almeno il 90% dei residenti non è certo meneghino, non possono aspettarsi che contemporaneamente abbia l'aria del sud Italia mentre ovviamente continuando a guidare la loro automobilina (serve per quello la fluidificazione, no?).
Volere danari e volere la campagna sono due cose diverse, se si vuole la seconda l'Italia è piena di zone senza popolazione e comune addirittura che sono diventati fantasma con magari 20 anime ancora in vita.
in campagna il traffico e' fluido, l'aria e' buona e potete inquinare senza pagare pegno.
Andateci!
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