lunedì, marzo 08, 2021

lo scenario puxxana

 


Ultimamente ci sono i segni per l'arrivo di una tempesta perfetta.

Da un lato abbiamo una massa di gente che senza preparazione si sta lanciando in investimenti veri o slot-machine mettendo sul piatto soldi a palate.

Dall'altro abbiamo una situazione economica che potrebbe andare a cercare situazioni di possibile ribaltone dell'economia attuale

ricordiamoci che, nonostante quello che dicono gli amanti del Bitcoin, l'inflazione è esageratamente molto bassa in questo momento.

Contemporaneamente il costo del denaro è altrettanto basso.

È ormai più di un decennio che le banche centrali comprano tutta una serie di prodotti finanziari, Bond, per cercare di rilanciare l'inflazione (quantitative easing, QE) non riuscendoci e avendo delle situazioni abbastanza ridicole come l'obbligazione giapponese che ha rendimenti negativi.
Cioe' la finanza e' disposta a PAGARE per prestare soldi ai jap essendo la moneta deflattiva.

Il basso costo del denaro fa un grande favore a chi, come l'Italia, ha enormi debiti.
Ovviamente al ripartire dell'economia per lo Stato italiano saranno volatili per diabetici.

Basso costo del denaro e la forte acquisizione di obbligazioni da parte delle banche centrali fa sì che alcune di queste abbiano rendimenti e solidità superiori a quello che sarebbe in condizioni normali.

Le banche centrali hanno comunque fatto sapere che la storia del QE non andrà avanti all'infinito, ma si prevede a breve un rallentamento della politica monetaria. 

Questo ha prodotto già degli effetti sui Bond particolarmente lunghi che, se dovesse venire a mancare parte della richiesta, dovrebbero essere mantenuti fino a scadenza per poterli riscattare a prezzo vantaggioso.
Ricordiamo che in Bond può essere scambiato prima della sua naturale fine e in alcuni casi è anche vantaggioso dal punto di vista finanziario, non è raro scambiare obbligazioni ad un valore superiore a quello di facciata.

Gli Stati, e le banche centrali connesse, si trovano oggi ad aver fatto grandi spese, ovvero grandi debiti, e questi debiti sono ovviamente trasformati in obbligazioni emesse.
Gli Stati che non avevano grossi traumi in atto lo hanno fatto a cuore leggero, per quanto si possa definire miliardi di debiti in tal maniera, altri come l'Italia già esposta in maniera drammatica dovranno per forza nei prossimi anni ridurre drasticamente le spese.

A questo punto è ovvio che parte soldi che oggi le banche centrali hanno immesso sul mercato, insieme ai soldi immessi sul mercato dagli Stati per fermare gli effetti negativi sull'economia del COVID,  hanno fatto sì di avere una situazione unica e fantastica di vista economico, ma si trasformerà in maniera abbastanza veloce e netta.
Parte dei soldi delle banche centrali finiranno a finanziare quei debiti che oggi si stanno facendo, dall'altra parte vorrà dire una espulsione di altro tipo di titoli da parte delle banche centrali ovvero meno QE e piu' BOND sul mercato.

A questo si somma la gia' prevista riduzione del QE in programma che non può certo andare all'infinito, salvo che vogliamo trasformare tutta l'economia in economia statale.


Ricapitolando, sarà probabile aumento netto dell'inflazione che si scaricherà soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione soprattutto se queste si saranno esposte indebitandosi pesantemente, approfittando del bengodi, come gli italiani con i mutui di cui siamo il numero uno.

Questo porterà sicuramente a spostare grandi capitali dall'economia finanziaria all'economia reale potrebbe avere effetti benefici a lungo termine mentre breve, a breve intendo quando smetterà il QE e a lungo quando l'economia manifatturiera risale, ci potrebbero essere degli scossoni.

 

In in tutto questo contesto ricordiamoci una cosa molto divertente, in Europa comunque nella maggior parte del mondo occidentale, si è evoluto spostare la manifattura in Cina, cosa che aveva già provocato la genesi poi maturata nell'albero dei subprime.

Ora vi chiederete perché ho scritto tutta questa roba qui che a molti di voi non interessa un tubo, a me interessa perché se i megapixel sono divertenti, meno gli idioti che li vogliono sui TV,  che si mangia è con questa roba.

Non sono un genio dell'economia ma alcune cosette negli anni le ho previste con un certo anticipo e sicuramente meglio dei nostri giornali nazionali che tanto se la tirano.

A questo scenario di oscillazioni importanti a breve e a lungo termine vorrei che si prestasse un occhio a quello che sta succedendo nel mondo dei giocattoli per decerebrati chiamati Bitcoin.

Nell'anno precedente molte nazioni, fra cui l'Italia, hanno regalato dei soldi ai dipendenti.

Da un lato la misura può avere un senso, dall'altro per fare in fretta prendere voti come in Italia, si è dato una quantità di soldi veramente impressionante.

In taluni casi per i lavoratori dipendenti che non hanno più spese tranne vitto e alloggio si arriva a cifre che sfiorano l'80% dello stipendio standard e comunque raramente inferiori al 65%.

Parlo anche in questo caso di cifre italiane per due ottimi motivi, da un lato le conosciamo bene, dall'altro siamo un paese simbolo di come non bisogna fare cose e saremo più sensibili ad eventuali scossoni.

Come si è visto storiella della catena di negozi in odore di fallimento gamestop, l'investitore consumer caccia soldi dove vi è un marchio reclamizzato/conosciuto senza pensare a quello che il valore reale dell'oggetto che sta acquistando. Del resto è il modo comune di fare dell'operaio che compra Fiat punto con il marchio Jeep pagandola il triplo o anelando per il tv 4k (qualunque cosa voglia dire quel simbolo).

Come visto già in altre situazioni uno dei simboli attuali più amati dagli imbecilli è il Bitcoin.

Al momento attuale il token a un valore presunto di circa 700 miliardi e sebbene si può calcolare esattamente quanti soldi sono stati immessi nel sistema possiamo grossomodo quantificarli in 1/3 circa visto che la maggior parte degli scambi sono avvenuti più di recente.

Questo vuol dire che è stato prelevato dall'economia mondiale un valore di circa 300 miliardi e bruciato nelle centrali a carbone.

Ma non è neppure questo il problema peggiore

il problema nasce dal fatto che se avremo dell'infrazione vera e le banche sono state svuotate di titoli facilmente acquistabili e stabili buon rendimento come conseguenza diretta potrebbe addirittura succedere che lasciare in deposito dei soldi potrebbe  darci degli interessi tanto bassi da doverci pagare dei costi. 

e fino a qui mi pare banale.

Senza arrivare alla situazione italiana degli anni 80 in cui lasciavi dei soldi e dopo un anno ne trovavi la metà, è chiaro che all'operaio senza istruzione questa situazione non solo non gli sta bene, cosa fino a qui lecita, ma troverà qualcosa che gli risolva il problema senza accendere il cervello che non possiede o che sarebbe faticoso trovare.

In quest'ambito il Bitcoin sembra la soluzione per gli imbecilli perfetta.

Prendiamo questa domanda che è stata fatto sui forum in varie salse ma scritta così è estremamente chiara:

“Ho 51 anni e ho investito 12.000 dollari in Bitcoin circa 6 mesi fa, quando il bitcoin era a $ 3.500. Quanto pensi che avrò quando andrò in pensione, tra 16 anni?”

Vediamo che questo povero stupido sta facendo delle supposizioni assolutamente assurde o non verificabili.

Costui dà per scontato che andrà in pensione tra 16 anni quando, se i calcoli non sono sbagliati, sarà ampiamente collassato sistema pensionistico italiano, oppure sarà stata presa una quantità di soldi immani dalla fiscalità generale aumentando ulteriormente le tasse o, a scelta, smetteranno di prendere soldi le regioni del sud.

Altra cosa che da assolutamente per scontato il povero ignorante è che tra 16 anni esisterà ancora Bitcoin e che avrà un qualche valore.
Non e' un BOND di intel per cui intel garantisce, e salvo stranezze, ci sara' ancora qualcuno per pagare un debito.

Ora facciamo una previsione drammatica e un po bizzarra.
Molto azzardata, ma ha una logica.
La previsione e' reale in base alla quantita' di stupidita' umana.

Proviamo ad immaginare che all'inizio dell'inflazione tutti questi poco furbi spostino parte dei loro averi che vengono erosi dall'inflazione nel token.
Per un idiota ha un senso: "i soldi perdono valore"
Dopotutto anche le obbligazioni perdono appeal.

In poco tempo il valore presunto del token potrebbe raggiungere e superare i 100 o 200K o persino il milione di euro per Bitcoin (e le altre token altrettano inutilmente pericolose via dicendo).

Come ha dimostrato Gamestop più facile trovare qualche migliaio di stolti che arriva con 10.000 € che singolo investitore che arriva con 1 milione di euro.
L'effetto è lo stesso ma cambia la dimensione.

Se milioni di persone decidessero di entrare in Bitcoin la cifra immessa nel sistema potrebbe arrivare a bilanci da grande stato.
Se oggi sono stati immessi circa 300 miliardi e ha un valore presunto di 700 miliardi con un'etichetta di soli 50.000 $ proviamo ad immaginare cosa su succede in caso arrivano sul sistema 50 o 200 milioni di persone che spostano li i propri averi bancari.

Come minimo si passerebbe ad avere uno zero in più. Sono cifre da follia.

Il problema di questa situazione e' che in automatico, togliendo tutti quei soldi dalla raccolta bancaria e un contemporaneo deflusso da parte delle banche agli investimenti si creerebbe anche una crisi reale e una fiammata del costo del denaro diventando piu' difficile da raccogliere. Questo comporterebbe maggiori aggravi per chi e' esposto (in Italia quelli che hanno un mutuo, per es)
Cisi che con 300 miliardi sta gia' succedendo, al momento solo sul lato industriale e siccome e' globale e' in sordina.

Questa situazione, nei paesi in cui inizierebbe, causerebbe una fuoriuscita di capitale dal sistema dei Bitcoin dove di capitale esiste solo quello che sta entrando e nel sistema è lo zero assoluto.

Nel giro di poche settimane, massimo mesi, non solo i token sprofonderebbero, che uno potrebbe anche sorridere, ma trascinerebbe con sé l'ovvia sparizione di qualche decina di migliaia di miliardi (qualche decina di Bilioni).

Se capitasse questa cosa nel momento l'inflazione diventerebbe mostruosa perché sarebbe necessario da parte del bancario un aumento drastico dei prestiti, gia' costosi e difficili da raccogliere,  con perdite molto più alte ovvero costi di raccolta mostruosi, con distruzione di valore che il covid o la crisi del 29 sono al confronto passeggiate in una soleggiata primavera.

Lo scenario che ho descritto non e' solo credibile ma e' gia' in pista da evidenze varie.

O qualcosa ferma gli stoltocoin o avremo una della piu' grandi crisi finanziarie dell'umanita' se non la piu' grande in assoluto.

Il problema che non puoi vietare ad un cretino di sniffare la colla a casa sua. Il BTC, come la colla, la puoi fare e gestire fuori dal controllo.

Anzi vietarlo potrebbe far pensare ai meno dotati che e' una “cospirazione” degli stati, banche eccetera, perche' a loro da fastidio.

Non a caso si cerca di normarli in qualche maniera, ma e' difficile normare i contenuti di una email o il contenuto del cassetto di casa.

divertente come scenario, nevvero?

Lo trovate credibile quanto me?

sono riuscito a descrivere chiaramente la sequenza di eventi e perche' (almeno quelli puramente economici sulla rinascita inflattiva&c) probabilmente accadranno?

Divertente perché fantasia o preoccupante perché potenzialmente reale?

come vedete il futuro (il tal caso il fuxxuto)?


9 commenti:

maas75 ha detto...

Lo scenario sembra plausibile ma vorrei sperare che le banche centrali, gli enti regolatori ed i governi più o meno competenti si sveglino per dare un giro di vite a questa follia delle cripto. La finanza dovrebbe servire allo sviluppo reale, se diventa gioco d'azzardo va regolato di conseguenza.

Danilo ha detto...

Il rendimento dei "minatori", sta diventando di mese in mese sempre meno attraente.

Secondo me, presto (mesi? anni?) diventera' antieconomico minare, i minatori smetteranno di minare e, di conseguenza, diventera' sempre piu' complicato fare transazioni bitcoin (chi fa funzionare il bitcoin sono i minatori).

Le persone si spaventeranno, iniziera' il fuggi fuggi e il crollo del bitcoin, che trascinera' con se le altre TRUFFA-valute.

La cosa e' praticamente certa.
Spero solo che non intervenga lo stato a "rimborsare" le persone, usando i soldi delle MIE tasse.

risparmiatore ha detto...

Beh, in generale sono d'accordo con l'analisi. Dopotutto è da anni che metto via soldi e non rendono quasi nulla (le banche non hanno bisogno di aumentare la raccolta dai correntisti, ma di aumentare i prezzi dei servizi bancari. Gli stati non hanno bisogno di prestatori, ci sono banche centrali che comprano già tutto).
E che me ne faccio allora dei soldi che metto via?
Beh, se riesco a sconfiggere l'inflazione sono messi via per quando andrò in pensione e non mi daranno nulla (io pagho però, per una cosa che non potrò usare mai).

Non sono però così preoccupato dei bitcoin: solo perchè una cosa è pericolosa e complessa non puoi renderla illegale.
Voglio dire... le detrazioni irpef nella dichiarazione dei redditi dovrebbero essere reato penale allora.

Anacardo ha detto...

Analisi sicuramente interessante, quantomeno come potenziale futuro su cui riflettere. Vedo i bitcoin ed affini come pura speculazione: niente in contrario a farlo, ma per lo meno bisogna tenere conto della reale possibilità di perdita totale del capitale. Il problema dal mio punto di vista è che le criptovalute hanno una barriera d'ingresso pari a zero e ciò comporta ignoranza totale nell'uso. In pratica speculazione da ignoranti, nel vero senso del termine, in quanto molti comprano senza tante preoccupazioni di cosa ci sia dietro.
Nella società contemporanea, dove istruirsi e capire è una perdita di tempo, non vedo molte speranze da ambo i lati: i governi nel riuscire a far passare il messaggio che forse buttare risparmi indispensabili in bitcoin non è il caso, ma anche ma anche il sistema delle criptovalute nel trovare un'applicazione pratica ed un equilibrio.
In parole povere, i soldi veri meglio tenerli fuori dalle criptovalute se non si vuole finire a fare il gioco delle due auto che si corrono incontro e vince chi svolta al momento giusto...perché l'altro finisce contro il muro.

PS: prima volta a commentare, grazie di scrivere!

Stefano ha detto...

@maas
" La finanza dovrebbe servire allo sviluppo reale, se diventa gioco d'azzardo va regolato di conseguenza."

Ma la finanza E' gioco d'azzardo: tutti i derivati, CDS e compagnia bella non sono altro che scommesse su come andra' un certo titolo, un asset, una azienda, financo gli utenti di una assicurazione: esattamente come scommettere sui cavalli.

La finanza delle azioni, delle aziende e dei "fondamentali" delle stesse e' ormai una parte marginale delle contrattazioni. Ora si basa tutto su analisi tecnica, curve, algoritmi e HFT. Scommesse, per l'appunto.

Per quanto riguarda l'inflazione, nel pieno di una deflazione da debiti, e' assolutamente improbabile nel breve-lungo termine. Il Giappone sono quasi trent'anni che ci sta provando iniettando tonnellate di yen ma non c'e' nulla da fare. Se il cavallo non "beve" (l'economia non prende i soldi per investire o per acquistare beni) e' inutile continuare a versare acqua. Non per niente, in un mare di liquidita' non c'e' circolazione monetaria.

Stefano ha detto...

Aggiungo che si e' anche fatto di tutto per non regolare le attivita' di borsa e intervenire solo in casi di forte squilibrio speculativo, lasciando quindi mano libera a grossi gruppi predatori, con potenza di fuoco inarrivabile per altri operatori, di manipolare e sfruttare il Mercato ai propri fini, distruggendo la concorrenza e dirigendolo dove le loro strategie politico/finanziarie indicano.

Un po' come se nella societa' attuale non ci fossero regole che proibiscono al piu' forte di picchiare i piu' deboli e razziare i loro patrimoni, fino a che uno ancor piu' forte lo pesta e prendo tutto. Oggi i piccoli risparmiatori sono "fregati" dalle banche, che a loro volta sono sotto scacco delle grandi banche di affari, a loro volta vittime dei grandi gruppi di potere politico/economico mondiale.
Senza un minimo controllo e' la legge della giungla che comanda. Ma anche qui esiste sempre l'attivita' regolatrice di madre Natura, che uccide senza pieta' chi si approfitta troppo delle risorse del proprio territorio.
Fischiano le orecchie, eh?

Celso ha detto...

Che il BTC possa essere il catalizzatore che farà scoppiare la bolla del 2021 (o anni successivi) può essere una ipotesi credibile.

L'immissione di liquidità e l'inflazione sono cose strane invece... immetti migliaia di miliardi, ma finché questi soldi non si trasformano in spesa non hai inflazione.
In Italia ha fatto capolino nei primi due mesi di quest'anno, ma credo che la cosa dipenda principalmente dal ribilanciamento del paniere fatto a gennaio, e poi dal rush del greggio... forse in America sono messi peggio di noi, con esplosioni conclamate di alcune materie prime (legname).

In ogni caso, se scoppierà la bolla e alla crisi finanziaria seguirà anche quella economica (magari a traino di un anno o due), difficile che avremo inflazione vera, semplicemente perché chi non ha soldi non compra - e non parlo dell'1% di megaricchi che saltano lo struscio del weekend da Prada, ma di chi fa la spesa tutti i giorni al supermercato.

In sintesi:
> Sono d'accordo che la "everything bubble" probabilmente scoppierà, sul quando non ho idea.
>Sull'inflazione non sono così sicuro... potrebbe risalire a breve, per poi tornare a zero con l'eventuale scoppio della bolla suddetta.
>Riguardo il Bitcoin, quella di una moneta sovranazionale e libera da controlli è un'esigenza condivisa da molti, sia per buoni che per cattivi motivi... se questa moneta sia effettivamente il Bitcoin, se la speranza che gli Stati nazionali non interverranno quando si sentiranno minacciati sia fallace, quanto salirà ancora e quando eventualmente crollerà, su quanto di questo sia motivato o motivabile e quanto invece pura irrazionalità speculativa, non ho risposte al momento, solo vaghissime e labili supposizioni.

blu-flame ha detto...

Danilo il rendimento dei "minatori" no sta diventando di mese in mese sempre meno attraente, ovvero e' sempre piu' difficile per via del protocollo (piu' CPU piu' e' difficile) ma cio' e' compensato ampiamente dal fatto che i ribamba comprano a qualunque cifra (ora 54K$)

x risparmiatore

“è da anni che metto via soldi e non rendono quasi nulla”
Dipende, non essendoci svalutazioni anche rendimenti minimi sono ottimi. Oggi e' molto buono un 4%, che e' il 3% senza far nulla.

“le banche non hanno bisogno di aumentare la raccolta”
non e' vero, parte delle crisi bancaria italiana e' data dai costi di raccolta. Il problema e' che hanno concorrenti disposti a pagare di piu'.
“ma di aumentare i prezzi dei servizi bancari”
Questo e' dato dalla diminuzione del prezzo del denaro e dal fatto che lo stato le ha caricate di tasse mascherate.

“E che me ne faccio allora dei soldi che metto via?”
Qualche ETF?

“Non sono però così preoccupato dei bitcoin”
Hai un'idea di quanto e' grande?
Confrontala con la terribile blackrock. Poi trema.

X stefano---

“ la finanza E' gioco d'azzardo”
No. Altrimenti e' d'azzardo qualsiasi lavoro non pubblico.

I derivati sono un ottimo sistema che permette tante cose. Per esempio pararsi il didietro in caso di esposizioni critiche. Per esempio potrei fare un derivato a leva impegnato pochi soldi per compensare un eccessiva esposizione in un singolo settore in un mio paniere.
Poi, ovviamente, essendo aggeggi molto complessi, soprattutto possono far perdere molto, sopratutto se usati da un ignorante che pensa di usarli come investimento primario.
Nessuna scommessa, sono strumenti.
In alcuni casi senza derivati alcuni settori, come il cibo, non avrebbero investimenti.

Il giappone ha delle caratteristica anomale: aveva poco debito e ha un'econima in recessione da 20 anni e questo fa si che le aziende non chiedano prestiti e la gente non spenda come prima. Il fatto che i giapponesi sono CONVINTI di essere fermi. Inoltre il debito pubblico e' quasi tutto in mano a privati giapponesi che sottraggono soldi all'imprenditoria.

“lasciando quindi mano libera a grossi gruppi predatori”
inanzia a tutto alla gente piacciono le aziende predatorie, samsung dice nulla?, e sul mercato ormai vi e' una contrazione dei marchi.
Pensa solo all'auto oggi in EU abbiamo la piccola BMW, stellantis e l'altra piccola, mercedes. (salvo considerare noble o aston che fanno 2 auto al mese). Nelle TV non abbiamo preticamente piu' nessuno.
Anche nella finanza e' successo lo stesso.

“Oggi i piccoli risparmiatori sono "fregati" dalle banche“
Diciamo che in italia come STATO abbiamo “fregato” le banche e queste si stanno rivalendo per non fallire.

X celso
“quella di una moneta sovranazionale e libera da controlli è un'esigenza condivisa da molti, sia per buoni che per cattivi motivi...”
Una moneta, per la stessa definizione di moneta, non puo' essere libera.
Se vuoi ci sono molti modi per fare una transazione “non controllata” come del resto e' non controllata in italia quella dei trasfert usati dagli extra (noi veniamo arrestati dai piddini se abbiamo in tasca 1000E e un extra bypassa tutto perche “amico”).
Nel momento che una valuta divenisse assolutamente libera non sarebbe garantita e' perderebbe di stabilita'. A quel punto perche non usare come mezzo di scambio un metallo qualsiasi come il platino, rutenio o il rodio. Esiste anche l'economico oro.

Schnibble ha detto...

Rivedo la stessa vicenda della new economy degli anni attorno al 2000, quando tutti pensavano di capirci di borsa e Tiscali volava superando il valore della Fiat. Ma volava verso il sole con le ali di Icaro con il risultato dell'immancabile tonfo da tuffo a bomba lasciando in mutande tutti gli pseudo-smart-risparmiatori.