domenica, gennaio 28, 2018

grillini garantiti



 I grillini sono tutti gasati eccitati e contenti di aver fatto le primarie, ops, parlamentarie.
Perché come si addice a chi vende fuffa, il nome deve essere nuovo, provitaminico, cloud e 4k.
 
Il fatto e' che non riesco a trovare dati coerenti e sul sito del movimento sciachimista e' pieno a link che riportano a link e poi portano a mezze cose.

Sembrerebbe che, nonostante usino un server, debbano rifare il conteggio a mano.
Strano, alla chiusura dovrebbero avere gia' i dati e la statistiche. Al massimo con un paio di minuti di ritardo, se non in tempo reale.
Eppure a distanza di 10gg (scrivo domenica 28) non si sa cosa sia successo davvero.

Pero' ricordiamo che, a seconda del giornale, i grillini hanno votato in 30mila, 50 mila e, wow , 95.000. In un caso piu' di 8.7milioni di voti, ma pare che siano i voti totali mai registrati sul server 386sx con 512MB di ram della casaleggio.
Strano, no?
non 38911 o 30719 (chi ricorda?)

Comunque su  47.160.24 60 milioni di persone aventi diritto non e' un plebiscito.
Oltretutto con 1400 candidati.
Vuol dire che il candidato medio non ha convinto neppure il marito a votare.
Perche con 50.000 voti e 1400 obiettivi sono 35 voti a testa: basta che ci siano un paio di idrovore televisive come di maio o la amatissima cafona che si beccano qualche migliaio di voti per far si che la maggioranza dei candidati non sia votata neppure dalla mamma.
Ma alla fine e sesso angelico: non esiste un dato certo morire.

Beppe si congratula con se stesso: il GRANDE risultato



“C’è stata una grande partecipazione. Il voto si è svolto con regolarità e in sicurezza grazie alla verifica via sms di tutti coloro che hanno partecipato alle votazioni.

Abbiamo una prima ic_lata del popolo grillino. Adesso e' possibile sapere per una compaglia telefonica se siete o meno un grillino.
Addio privacy. Ecco perche si usano cose come la CNS che e' un certificato digitale.


Ci sono stati dei picchi di traffico soprattutto nella fase iniziale della giornata di ieri quando si è registrata una vera e propria corsa virtuale ai seggi di tutta Italia. Questo ha causato dei rallentamenti nell’accesso al sito, ma nulla di preoccupante visto che nella giornata di oggi l’afflusso è stato regolare e ben distribuito nell’arco della giornata”
Il tutto sulla piattaforma di una srl privata che è stata impallata per la maggior parte del tempo in cui era permesso votare.

Stando a informazioni dei giornali la piattaforma non solo ha avuto molti brividi ma il garante ha detto che non si poteva usare
Ma i grillini sono sopra la legge.
infatti il garante invia un  Provvedimento su data breach il 21 dicembre 2017 nel quale si dice:
1) che l'informativa alla privacy fa ridere
2) che il sito e' una merda esattamente come prima
3) che non e' chiaro quali dati vengano forniti a terzi e chi sono, per quanto alcune evidenze ci sono.
4) che si danno 30 gg per riparare il bidone (e implicitamente si vietano misure di voto)

Si noti che un soggetto "normale" beccato dal garante in cotanta bestialita' sarebbe gia' stato multato, e, vista la gravita' delle accuse di cui alcune penali, un bel processino era gia' in pista.
I grillini invece se ne fanno un'alzata di spalle e cosa fanno? 
fanno un'altra votazione che non ha senso.
pero' i cattivi sono quelli che parlano male dei grillini e del server che manco sa contare.

Del resto i grillini fuoriusciti (aka che non hanno paura di essere silurati) hanno piu' di qualche dubbio sul server grillino:

“quando ricevo la chiamata da Milano rimango di sasso. Era Filippo Pittarello che voleva avvertirmi che Daniele era nettamente in testa. Ero sorpreso perché questo significa che il software della Casaleggio permette a chi ha le password di osservare in tempo reale chi vota, come vota. Una situazione che apre la porta a qualsiasi sospetto, anche i peggiori."
[Agostini del MeetUp di Roma]

Provai a parlarne con Gianroberto ma fu irremovibile. Ma quello che mi sorprese fu altro. Quando gli chiesi se pensava di far verificare le votazioni online da un ente terzo la sua risposta arrivò come un maglio: ‘Col cazzo che faccio entrare una società estranea nel mio database…

Dimostrando quindi che le millantate societa' di revisione, come dimostrato nei post precedenti, non potevano verificare la corrispondenza fra DB e input.

È stato «un grande esercizio di democrazia mentre gli altri partiti decidono tutto nelle segrete stanze».
(dimaio)
 “la prova di democrazia diretta online che non ha eguali per dimensione e importanza in tutto il mondo e resa possibile grazie all'associazione Rousseau che ha seguito i processi della votazione” (cit.Blog delle stelle)


E a tutt'oggi non abbiamo ancora i numeri. Manco in russia.
Come sia possibile dire queste frescacce dopo nn aver dai le statistiche?
Se il referendum lombardo  ha dimostrato che il voto online "fatto bene" e' una minchiata poiche si sono persi piu' di un migliaio di voti figuriamoci cosa sta succedendo sullo ZX spectrum della casaleggio. Probabilmente stanno aggiustando i voti a mano per renderli coerenti (magari sistemandoli anche per i candidati piu' simpatici ai vertici)

che qualcosa non funzioni e' dato anche da una cosina: Sono circa duemila gli attivisti 5 Stelle esclusi dalle Parlamentarie e dalle liste che si sono rivolti a studi legali per ricorrere contro la loro esclusione dalla selezione per un seggio in Parlamento!
Si, perche' tu puoi fare un sitarello in cui tutti valgono (l'oreal) ma se poi li seghi senza apparente motivazione, poi si arrabbiano. Oltretutto, visto che non dovrebbe esistere leader, chi ha osato?
Sarebbe anche da pensare a chi e' chi.
Casaleggio figlio e' come i Re che propagavano i poteri verso i principeschi figli?
Il comico Beppe e' sempre leader fondatore con l'ultima parola (aka imperatore)?
Sapete, a me fa un pochino ridere vedere, come spesso succede di recente, un grillino che si lamenta dell'ingombranza della figura di berlusconi con queste premessucole di leadership.

Ogni giorno che passa i grillini mostrano sempre di piu' di essere peggio della poLLitica che li ha preceduti. Un livello che non pensavo di vedere.


martedì, gennaio 23, 2018

carica rapida auto!



Negli ultimi 10 anni cvi e' un fermento per far costare di piu' le auto.
Prima hanno fatto buffonate come le schifezze suvvizzate: Capiamoci , io trovo accettabile la fiat punto, ma pagarla anziche 9000E quasi 40KE fa un pochinello ridere.

Adesso si parla dell'elettrico.
Nel blaterare glissano su due punti, produzione e distribuzione.

Invece parlano in maniera ripetitiva di caricare le macchine VELOCEMENTE. Perche quello i peone lo vedono bene. 
Tipicamente parlano di 5, ma anche meno, minuti usando una batteria “speciale” che fa uso di cose arcane (nanocosi, protovitamina al cabonioohh, fullereni...).

Perche' da un lato per la mente dei mentecatti caricare un'auto equivale a caricare un cellulare, dopotutto fra 5W e 120.000W che differenza vuoi che ci sia!

Il problema e' che portiamo i problemi dell'infrastruttura gia visti anche a livello colonnina.

Se carichiamo una tesla con il supercoso tesla la pompiamo da zero un 2 ore usando l'esagerazione di 400V e 150A (60KW, dati tesla supercharger). E' stolto a livello di piazzola di ricarica ma con un cavo comodo come un tubo del gas condominiale si riesce senza essere tostati.

Se dovessimo fare la ricarica in 5 minuti del promesso 50%?
Oppure, peggio, un minuto come dicono i media sulla fisker in questi giorni?
WoW.
Parliamo di passare da una colossale quantita' a una enormissima.
Sono ALMENO 600KW.
Enel quelle potenze si rifiuta di portarle in BT ma solo in MT o AT.


L'aumento di tensione pero' non e' salutare.
Facciamo il caso di 120KWh in un 5 minuti:
1200KW.
Se dovessi caricare a 220V parliamo di KA come ridere. In pratica Spranghe grosse come un binario ferroviario saldamente ancorate a terra (auto compresa).
Roba del genere frantuma i muri quando non fissata e messa in esercizio.

Anche a salire a 400V non cambia molto. Giusto per capici un interruttore, un banale interruttore, da soli 1000A costa 20.000E.  
Non si scherza con un arco micidiale. 
In foto dovrebbe essere al versione piccolina da 500A, quello da 5000, necessario per i 5 minuti, non ci sta sul carrellino
 Per le ricariche  da un minuto...  ci vuole ben altro. Sono cavoli vostri.






Un cavettino comodo comodo (nb, ne servono 2) che pesando decine di Kg che infilerete nell'automobile con somma praticita' (dopotutto i cammelli passano per le crune, no?).

Prova immaginare di caricare 20 auto fisker tutte assieme su un piazzale, solo di interruttori e rame, cosa cavolo abbisogni.
E non abbiamo ancora iniziato con le cose costose come i trasfo. 
Parliamo di milioni di euro per piazzola.


Caso 2:
Ammettendo che all'interno dell'auto (AHAHA) non ci sono tutti questi caos la via piu semplice e' fornire 150KV. 
Quindi la stazione di servizio sara' fatta di box metallici (basta la maglia) con inserzione del cavo rigorosamente in zona protetta (basta un po di umido o sporco e vai con frankestin e urli "zi puo' fareeee"!) con un connettore grosso come un pallone da spiaggia. 
Ovviamente durante la carica nessuno deve stare in auto e nessuno puo' stare a meno di 3m dal box metallico dove verra' conservata l'auto durante il processo.
Alla connessione tutti fuori e si da energia. 
Poi un interruttore grande come una Fiat panda con spegniarco interverra' (ovviamente in un aiuola vuota a prova di rebamba). 
Se spendi solo 30.000E di interruttore. 
Oppure ci sono SCR della ABB in grado di farlo sulla semionda (ma non vuoi sapere cosa costano). 
Lascio immaginare costi e dimensioni di quelli d'emergenza. 
Come sono un un interruttore (due in foto per l'esattezza) da 150KV ai quale non potete avvicinarvi se non volete morire?


Perche', quando si aprono per qualche casino, un po' di arco lo possono fare :-)

A 150KV spendiamo meno in rame e carichiamo l'auto in 5 minuti con solo 10 A. Il cavo e' enorme per altri motivi, ma sara' "leggero" perche' di gomma. Solo qualche Kg.

In piu' il piazzale sara' pericoloso. 

Sapete, ci sono in giro i no TAV che amano diventare prosciuttini con 15KV figuriamoci con 150! Faranno la manifestazione CONTRO con tanti morti arrosticinati.

In  Milano immagino tutti questi enormi piazzali di rifornimento pieni di roba elettromeccanica ottenuti abbattendo gli inutili palazzi...


Non e' che NON esistono soluzioni. 
Ci sono eccome! 
Si usano nelle centrali elettriche da secoli. 
Il problema e' che stiamo parlando di dimensioni tanto ridicole che un banale interruttore diventa enorme e porta con se problemi a non finire. 
L'interruttore stesso deve essere lontano da costruzioni per una decina di metri o essere molto, molto blindato (e costare come un una lambo) 

Quando mi dicono che si puo' fare e ci sono le tecnologie, e' vero, ci sono. 
Ci sono anche quelle per andare sulla luna, non per questo andiamo sulla luna a farci un giro alla domenica. 
Non possono neppure scendere di prezzo, come quelle per andare a fare il WE lunare, perche' implicano costi "meccanici" che non possono essere bypassati da nuove tecnologie. 
Un interruttore generale per un distributore da 10 auto parliamo di 10KA con potenze da gestire immani. L'apertura di un simile interuttore puo' essere, letteralmente, esplosiva.
Tanto e' difficile aprire e chiudere tali contatti che generalmente un simile interruttore ha una vita limitata rispetto a quello a cui e' abituato un civile. Ecco perche' esistono  una serie di procedure per verificare lo stato dei contatti.  Alcuni hanno una CPU integrata per mantenere sotto controllo la cosa.
Molti interruttori prevedono un compressore ad aria con bombola che, letteralmente, spazzano via l'arco tipo colpo di cannone. Altri vanno caricati a mano, ma sono sempre piu' rari, con un manettino o una pompetta.

Vi do un bel video fatto da un'azienda seria che testa un'interruttore da 30KV: e' interessante per chi non e' avezzo.
https://www.youtube.com/watch?v=PKXPeTvmVQg

martedì, gennaio 16, 2018

comunicazione di servizio


Per il momento non voglio impegnare altre persone.
Ringrazio tutti per la disponibilita' e vediamo se la cosa ha un senso logico.
:-)

fiat multipla



Ode alla multipla stupenda auto!

 Ora sicuramente qualcuno pensera' che sono definitivamente andato fuori di zucca o che voglio provocare.

 Invece sono assai serio.

Certamente la fiat multipla era una vettura bruttina QUANDO VENNE IMMESSA SUL MERCATO.
nell'epoca precendente vi erano poche auto veramente brutte, totalpiu' tristi o banali e persino entrambe le cose come la DUNA. Anche la duna subi' le ingiurie al tempo, come dimenticare il dunaraduno, la sia forma banale e la mancanza di qualsivoglia accenno oltre alla mera funzionalita' di una onesta 3 volumi la relegavano alla gogna della mancanza di fantasia, alla bruttezza. Racchia, che si ribalta da sola, fantoziana... Alcuni degli epiteti.

Epiteti simili rivolti alla multipla: edicola, aborto, merdaccia... Sinceramente nel 1998 la trovavo strana, azzardata, molto studiata.
Non direi bella, certo, ma utile, .innovativa, coraggiosa e di rottura. Ma a quell'epoca esistevano gia' auto piu' brutte, come la lancia y o, molto peggio, la bmw X5.
Ma se la x5 e' decisamente peggiore sia tecnicamente che esteticamente (a riprova vederne girare una della prima serie e' una rarita' nonostante la voglia di SUV e lo sbavo provocato) veniva spacciata per elegante e di lusso. Il lusso di una yaris a cui hanno collegato il compressore di pippo: l'auto idonea al neoricco che scende dalla piccola toyota e trova il sapore di casa.
La multipla aveva delle furbate, il muso basso e i vetri ampi cosi' da avere un'enorme visualizzazione attorno, non come l'aborto della evoque che necessiterebbe di periscopio, il telaio era molto basso e nonostante cio' aveva lo spazio per bombole di metano o batterie per motori diversi nel sottoscocca. Sulle curve si comportava meglio della maggior parte di veicoli simili e molto meglio di molti aborti odierni come i quishquosh che vanno in retro tanto e' alto e ingombrante il muso.

Quindi la cosa che rimane? che e' che e' brutta?

No, anzi.
Dopo di lei il mercato e' stato invaso da cose che non solo sono oggettivamente orribili ma sono pure tecnicamente assurdi.
Quanto alla bellezza media di questi veicoli odierni la multipla fa un figurone.
Sembra bella anche la duna e persino la regata confronto certi aborti. Finestrature inesistenti per un veicolo ormai maggiorenne come la evoque: vedi meno di quello che vedresti con una lambo.

Assurdita' come il nissan Puke, piccolo dentro, grande fuori. L'unica auto che ha incrementato le visite in farmacia per rallentare moti intestinali. Se la multipla era brutta per questa doverebbero fare una manifestazione quelli della UIL.

Ridicolaggini come l'opel morchia, o la defecazione della  renegade:  la punto si puo' vendere al prezzo di un'onesta berlina nella versione autoribaltante.

Parliamo della mini cicciona?
Una mini che dopo un grave incidente, lasciata all'addiaccio, veniva usata come WC da un gruppo di elefanti. 
Se la multipla era brutta per questa doverebbero fare leggi per evitare che circoli, no?

Vogliamo parlare della ford ecosborr?
Non che il purGa fosse piu' bello della multipla ma probabilmente non era trucido a sufficienza. Cosi' hanno raggiunto la vetta del vomito incontrastato (nel senso che neppure gli antiemetici vi possono salvare).

Si potrebbe andare avanti molto, ma  la multipla appare oggi piu' vecchia che brutta.
Altre auto o furgoni sono invecchiati molto di piu'.

Oggi la multipla sarebbe un'auto bellissima. Sopratutto se venduta con un marchio di opere di rara bruttezza e caratteristiche come l'audi (il Ta-rocc dice nulla?). Perche l'etichetta, per gli imbecilli, conta.

A riprova le succedanee 500 Looser e 500 eXtramerda  enormi fuori, piccole dentro, brutte e, tutto sommato, inutili. Dopotutto sono la punto ricarrozzata. Mi compro una punto, a quel punto.

Perche', per molti, il brutto e' un valore da comprare. Poi si accorgono che e' brutto e cambiano l'auto appena finite le rate.

Ecco, la multipla non era bella ma neanche orribile. Era intelligente.
Grandi finestre, teneva la strada meglio dei SUV, aveva un muso basso per andare in citta', era pensata per il metano e gpl ed era innovativa. Molto innovativa.
Se la paragoniamo a certi aborti oggi molto venduti a caro prezzo, come il furgone finestrato da edile Q8, e' bellissima.

lunedì, gennaio 08, 2018

saccheeeetiiii



Per i sacchetti di plastica fatti in quasi plastica si sta generando un caos non da ridere.

Innanzi tutto devo ricredermi su quelli per la spesa. Il fatto di fornire quelli in materbi alle casse ha fatto si che la gente si attrezzasse diversamente. 
Il fatto di dare degli inutili cosi che si squagliano dopo solo una rampa di scale lanciando barattoli ovunque ha costretto all'uso dei sacchetti pesanti riutilizzabili.
Presumo che lo stesso risultato si sarebbe avuto dando dei sacchetti di banale plastica ma altrettanto delicati.
Sarebbe da quantificare il risparmio visto che per tanti usi oggi si usano piu' sacchetti di plastica specifici (spazzatura, scarpe ecc). Ad occhio direi che e' stato fatto un gran caos per un risparmio relativamente contenuto ma dal costo imponente. Qualcuno potrebbe ipotizzare meglio poco che nulla. Ma se nessuno fa i numeri mi viene da pensar male.

Qualche genio ha ora deciso che dovevano essere fatte 2 cose.
La prima e' che anche i sacchetti dell'ortofrutta “faidate” dovessero essere in materbi.
La seconda e' che il costo del sacchetto dovesse essere esposto.


Novamont e' uno spin-off di montedison e di proprietà sostanziale di BCI.
Il fatto che l'obbligo dell'uso della bioplastica non e' mai decollato come sperato per i motivi visti sopra.
Certo in francia sono passati anche loro ai sacchetti di materbi, ma comunque non vi e' stata “la conquista del mondo” come previsto.
Ad oggi il sacchetto compostabile, la plastica biodegradabile, e' un'esclusiva italiana che e' messa in discussione nei tribunali. La produzione e' circa 100KTon annue dando lavoro a 650 persone direttamente e sostenendo BCI.
BCI e' di banca intesa, una banca che ha dei crediti di favori da riscuotere presso il governo (atlante&simili, dice nulla?) come molte banche.
In pratica e' facile ipotizzabile che piu' che una manovra green, si sia vedendo una manovra economica.
Se fosse stato “green” si dovrebbe anche parlare della quantita' di risorse che costa il maledetto sacchetto, per un green, e se fosse green, sarebbe un doublewin. Ma se non ne parliamo non e' un win neppure col piffero.

La novamont piu' e piu' volte ci ha sfracassato dicendo che il processo era complesso e faticoso.
Per un sacchetto che e' leggero come l'aria di plastica e quello in mater bi, che si spera reggere un melone o, peggio, delle castagne alla fine di materiale ne devono cacciar dentro per evitare figure barbine.
Quanto petrolio si usa, alla fine, per ottenere il medesimo scopo?
La novamont non lo dice.
Segreto.

La norma dei sacchettini e' cacciata in tutta fretta nel decreto per il mezzogiorno il 12 agosto (poi dicono che il mezzogiorno e' lasciato a se stesso, forse sarebbe il caso...) per essere applicata solo 3 mesi dopo.
Lascio immaginare come saranno contenti coloro che fanno contratti di fornitura annuali e/o continuativi, con morti e feriti ma soprattutto con aggravio di costi. Quando non di liti.
Inoltre, guarda caso, uno degli stabilimenti (130 persone) e' a Terni dove in tempi recenti hanno avuto piu' di qualche problema.
Come fare per incrementare la produzione itaGliana della plastica “orgoglio degli italiani inventori du mundo”?
Semplice, nel decreto fumo, freddo e fastidio si piazza anche come deve essere composta sta plastica:
dal 1º gennaio 2018, possono essere commercializzate esclusivamente le borse biodegradabili e compostabili e con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 40 per cento dal 1º gennaio 2020, possono essere commercializzate esclusivamente le borse biodegradabili e compostabili e con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 50 per cento) dal 1º gennaio 2021, possono essere commercializzate esclusivamente le borse biodegradabili e compostabili e con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 60 per cento.

Qualcuno ha fatto notare che e' la radiografia della produzione nazionale (non ho sinceramente controllato la fonte)
Rimane il fatto che sembra piu' la manovra
“facciamo i sacchetti in italia”
che la manovra
“stiamo tutti verdi”.


Il cartellino del prezzo.
Il fatto che il governo attuale sia di sinistra e' evidente. La regolazione del libero mercato e' l'aspirazione del “compagni” perche' nulla deve essere lasciato al mercato ma tutto deve essere incasellato e normato nei minimi dettagli.
Il sacchetto deve essere pagato da tutti in maniera uguale.
Il costo del sacchetto e' fonte di educazione.
Sostituire il latino con la chimica, no?
Mah.

La maggior parte dei commenti si lanciano su assurde filippiche sul dannato costo dei sacchetti, un “pesante” 0,01E cadauno.
Cioè, non e' che prima non li pagavate o erano gratis, e' solo che il prezzo era mediato nel valore dell'acquisto.
0,01E comunque sono 5-10E annui che pagavate, grossomodo, anche prima.
Anzi probabilmente, oggi li pagherete molto di piu' del prezzo esposto perche il materbi e' un prodotto maledettamente costoso perche' brevettato e momopolizzato.
Lo 0.01/2 e' stato fatto perche e' il minimo registrabile dalle casse, un valore minore, PER LEGGE, la cassa lo arrotonderebbe a 0.

Il problema e' che gli 0.01E dimmerda sono l'ennesima goccia di una pioggia incessante.
Se e ' vero che per il 90% piove sulle partite iva, le subdole manovre per portare il soldo allo stato sanguinario ormai sono folli.
Imu, tari, tasi, e bolli a non finire coadiuvati da multe stradali ormai ai limiti del ridicolo.
Richieste, variazioni e annullamenti.
Tasse e canoni estorti.
Se fai una mangiata di fagioli e fai una loffa arriva la richiesta di pagamento per odori molesti.
Ovvio che quando arriva l'ennesima goccia si scatena il pandemonio.

Invece di lamentarsi per i 0,01E: tutti quei rossi sfegatati che si lanciano contro i monopoli delle aziende multinazionali bruciando simboli dove casso sono?
Oppure ci si lamenta (spaccando vetrine e bruciando auto) solo quando fa comodo, quando i leader di mercato sono aziende estere, magari amerikane, ma se toccano il nostro orticello spelacchiato stiamo tutti zitti e a testa bassa?

Il problema non e' il costo del sacchetto in se.
Il problema e' tipico dei nostri governi basati su delle ideologie biislacche e fin a se stesse:

i verdosky che basta che sia naturale, che sia arsenico non importa.
Che sia naturale e' la risposta jolly, confondendo, ovviamente, il significato della parola con “che mi piace e che sia vacanziero”

I rossi old style che basta che le aziende vengano uccise e gli operai glorificati. Dimenticando che gli operai sono tali solo se le azinede esistono

I newrossi, pensano che tutto cio che e' la dialettica sia tutto e solo imponendo la propria visione, fatta di assoluti, il mondo migliorera' per la grazia concessa dal fatto di essere “dalla parte giusta”

I destri sono sostanzialmente identici, ma sono meno assoluti. In teoria e' un bene. Il loro problema e' che pensano, come i newrossi, di essere nel giusto con le PROPRIE idee. E le idee sono tutte diverse, non essendo omologati per ogni argomento, ci sono 200 modi giusti per farlo e, a seconda dell'oratore, i restanti 199 sono errati. Peccato che sono tutti e 200 sbagliati, come quello dei precedenti gruppi.

Infine la new entry: un gruppo di idioti che pensano che urlando tutto andra' al loro posto. Inoltre immaginano un mondo dove a lavorare saranno gli altri, l'inquinamento lo fanno gli altri e loro potranno essere pagati per andare a spasso con la loro auto che, ovviamente, non inquinera' come quella che guidano gli altri. Se pensavate che i rossi piu' invasati, quelli sono motivo di imbarazzo persino dai loro compagni, erano il top, dovete ricredervi: questo e' tutto un piano nuovo di imbecillita'. In fondo al pozzo si puo' sempre scavare.

Appare ovvio, in questo contesto, che parlare della banalita' del costo/beneficio equivale a parlare di meccanica quantistica a una parratina.

mercoledì, gennaio 03, 2018

che cassi!


Che cassi!

Da tempo una domanda del caxxo mi attanaglia.
Ovunque io vada, in particolar modo in estiva stagione, i caxxi si assiepano attorno.
Non intendo i caxxoni, tipici portatori di caxxo che capiscono altrettanto, ragionando col medesimo.
Intendo peni di legno ad uso apribottiglie.
Ovunque posi l'occhio,
grandi cascate di centinaia di caxxi, di svariata dimensione e colore, principalmente scuri,
giacciono,
quasi in attesa di giacere,
in una serie di promiscue orge gay in negozi e bancarelle. 
Persino online e fair trade!

L'immaginazione galoppante si scatena, mi parte per tangenti ellittiche, mostra immagini strane:

torme di villeggianti di varia etnia e nazionalità che in coda immutabile aspettano con ansia il turno di possedere il desiderata ligneo e, soprattutto igneo.

Camion strapieni di membri allineati e pronti alla distribuzione di pubenda.

Cittadine impegnate nella lavorazione fallica, eruttanti pruriginosi trucioli.

Falegnami intenti, con moto alternato, nella lucidatura penosa. A due mani o alternata.

Ragazzi di bottega intenti nell'apprendimento dell'arte fallica.

Modelli, in posa plastica e oleati, neri e lucidi sullo sfondo color segatura, che mantengon la pressione mentre l'operaio, in tuta impolverata, avvicina il prodotto all'originale per controllar corrispondenza.

Viste le enormi montagne di caxxi, l'ovvieta' della produzione e distribuzione mondiale del prodotto pendulo in erezione legnosa, altre domande giungono spontanee e precoci:

Chi compra?
Quale e' la presa necessaria di un caxxo perche' sia efficace per aprire una corona?
La bottiglia eiacula sporcando la tovaglia?
L'acquisto e' autoerotismo?
Si regala come una proposta oscena o un consolidamento di un rapporto?

E poi, come non parlare di ergonomia?
Il caxxo come migliore impugnatura, mi pare un'immensa episcopale caxxata.
Quindi?
E' la fiererezza della monna lisa chiusa nell'armadio: si impugna il pene non proprio sentendo il bisogno di farlo nella realta'?
E' la donna che non riesce a trovare un uomo che la soddisfi e si limita ad impugnare un simulacro?

O, forse, e' il bisogno di un sex toy ,ma si e' pavidi e non si vuol entrare in un negozio specializzato?

Anche se mettersi nel Cu un affare di legno puo' dare problemi: meglio il sano silicone.

Alla fine, dopo l'eiaculazione fantastica, tornando alla banale realtà vi e' da chiedersi:
Ma chi caxxo compra un caxxo apribottiglie?
Parliamo di miliardi di pezzi.

Poi mi sovviene che, dopotutto, vendono il juke.