lunedì, settembre 12, 2016

tv story 1975




Finalmente si giunse a l’11 Agosto 1975 giorno in cui il Capo dello Stato emanò il Decreto Presidenziale N°452 con cui ufficializzava la scelta per il sistema tedesco PAL e dava tempo un anno per
l’inizio delle trasmissioni a colori nella povera italia...



Nel 1975 i giapponesi con la Sony produssero il primo videoregistratore consumer a larga diffusione. L'arco di volta di questo oggetto era nell'utilizzo di una singola testina rotante, grazie ad una linea di ritardo,  in maniera da contenere i costi e in un certo senso assomigliare al fratello grande u-matic: il betamax. Tra alterne vicende è un sistema che è durato parecchio ma soprattutto per il fatto che non poteva utilizzare cartucce più piccole di quelle di origine perché non poteva, fare il gioco della moltiplicazione delle testine che è venuto così bene allo standard VHS con la versione VHS-C.
Dal betamax fecero, nel 1982,  delle versioni PRO chiamate betacam con il nastro che girava a 6 volte la velocita' e con una straordinaria qualita'. Successivamente nel 93 fecero il  sistema per il video digitale a definizione PAL/NTSC il Betacam digital. Forte dei suoi 90Mbps brutalizza qualsiasi altro formato in circolazione.  Almeno fino all'anno successivo.





Sempre nel 1975 qualcuno fece la prima videocamera con un sensore a stato solido. Forse qualcuno non ricorda ma l'effetto cometa delle telecamere con i vari sensori saticon, vidicon eccetera e il fatto che consumavano come una petroliera rendendo le telecamere portatili a batteria oggetti piuttosto grossi e pesanti segnava un'epoca.
Perché comunque vogliamo raccontare la storia agli effetti pratici i sensori erano valvole, quindi riscaldate, che non potevano avere dimensioni microbiche.
È tanto importante questa scoperta, il CCD, che i creatori del sensore George E. Smith and Willard Boyle , nel 2006 ricevettero il Nobel.






La prima telecamera prototipale funzionante  e usabile con VTR allegato e' stata costruita da kodak con il sensore costruito da Farchild. Pesi massimi insomma.



Il CCD domino' il mercato successivamente grazie alla sony. Sono passati solo 10 anni da quando Sony riusciva si e no a fare un CRT rischiando il fallimento e avendo capito la solfa dell'epoca in cui se eri in grado di fare eri leader aveva investito una tonnellata di soldi per divenire una company leader.

Sony divenne grande per via del bassissimo tasso di guasti dell'epoca poiche una cosa e' vendere un TV nella lontana america e altro e fare una rete di assistenza in un territorio sterminato. Addirittura sostituiva gli apparecchi guasti pur di non doverci intervenire. Se era guasto ne avevi uno nuovo. Questa necessita' produsse quell'alone mistico che fara' portare il marchio in palmo di mano.

Come conseguenza investendo a lot of dane' per 10 anni riusci' ad arrivare sul mercato consumer prima di qualunque altro con apparecchi funzionanti e buoni. Il CCD V8 (lo vedremo poi)  non solo sara' il primo camcorder di dimensioni veramente compatte ma anche il primo dotato di CCD e in anticipo di anni su concorrenti divenendo una marca leader mondialmente. Ancora oggi la maggior parte di sensori di macchine fotografiche, celli, minicam, camcorder ecc. sono di fabbricazione sony.
Nokia, nikon, apple ecc sono tutti clienti dei sensori sony.

Il CCD dominera' incontrastato il mercato per 20 anni fino all'emergere di un sensore piu' economico che e' il CMOS soprattutto sulle attrezzature cheap.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Post sempre molto interessanti ma come mai hai messo un'immagine di un DLP Texas Instruments?

Anonimo ha detto...

La serieta' di Sony, fosse pure un calcolo commerciale, era proverbiale.
Acquistai un videoregistratore V8, quello che registrava anche, su una cassetta piccolina (costosetta, e' vero), sei tracce solo audio in digitale con una qualita' incredibile per l'epoca.
Orbene, il costosissimo gioiellino, si guasta due mesi dopo la scadenza della garanzia.
Lo portai mestamente al centro di assistenza Sony, ancora piu' mestamente perche' nel frattempo la Sony aveva portato la garanzia a tre anni.
Li' vollero comunque il certificato di garanzia e lo scontrino d'acquisto e, verificato che fosse tutto a posto, mi prolungarono la garanzia non a tre anni ma DI TRE ANNI. Per cui ebbi una garanzia di cinque anni in totale.
Me lo ripararono senza farmi spendere una lira, e da quel momento amai Sony alla follia.
Poi Akio Morita mori', arrivarono i cinocoreani, e anche Sony dovette adeguarsi. La storia che tu piu' volte hai raccontato... ahinoi.
Fred

blu-flame ha detto...

anonimo, errore di sbaglio, sulle miniature erano simili.
:-)