lunedì, maggio 25, 2015

boxNcone 4/28

tw


Tipi di altoparlanti
Il primo altoparlante esaminato e' il tweeter


E' forse il piu' importante poiche' da questo dipende il dettaglio del messaggio musicale ed e' quindi determinante sulla qualita' dell'impianto.

Nonostante ci siano i peones che pensano che i bassi provengano solo dai woofer in realta', sebbene effettivamente la parte bassa dello spettro venga prodotta questi, il livello di rifinitura e la velocita' dei bassi percepiti dipendono pesantemente da come vengono riprodotte le alte.
Basso gommoso o da gansta band (tipo low class rap) possono derivare non dal tipico sound da poveracci registrato male in studi luridi ma dalla mancanza di alte nel sistema di altoparlanti mentre nella registrazione i bassi erano invece forti, secchi e dettagliati.
Insomma i luridi siete voi se non avete un tweeter buono.

Anche la locazione del fronte sonoro dipende moltissimo dalle alte: quindi impianti stereofonici o addirittura sourround senza tweeter dovrebbero ricadere nella definizione di ridicolo.

Nonostante cio' un paio di recentemente famose e tristi aziende koreane vendono impunemente 5.1 e addirittura 7.1 senza tweeter.
Come pane e salame senza  pane e senza maiale.

Roba che dovrebbe fare incavolare a manetta le sedicenti associazioni di consumatori probabilmente colluse. Certo che un tweeter anche di fetente qualita' costa quasi 5 euro moltiplicati per 7 pseudocasse va a finire che non si riesce piu' a fare il prezzo da radiolina  1W per la partita tipo 300E per 7 casse un bluray, 2 telecomandi, radio, girarrosto e forno a microonde..
Di  tweeter ne esistono molte fogge:



a cono,
cupola,
cupola rovesciata,
planari,
elettrostatici,
a nastro,
con lente,
heil,  
di plasma (si, sono di gas ionizzato!)
... eccetera






Ogni grande progettista di altoparlanti ha lavorato a questo componente cosi' importante, ecco perche' ne esistono di cosi' tante fogge. Riuscire a cambiare il mondo della riproduzione musicale passa spesso per il cambiare il tweeter. Nonostante cio', per economie di scala, alla fine se ne usano principalmente di 3 tipi.

I piu' diffusi sono:
Quelli a cono, per fortuna oramai in disuso perche' di qualita' assai bassa
Quelli a cupolina rovesciata o che sembrano un microcono plastico che hanno un basso costo e un risultato interessante.
Quelli a cupola in tessuto o in metallo. Sono i piu' diffusi in ambito Hi-Fi

Il progettista di casse acustiche in genere non deve preoccuparsi del caricamento poiche' se ci sono necessita' in tal senso e' qualcosa che il costruttore si e' gia' perso la briga di fare e solo con il caricamento a tromba, raro in HiFi, e' necessario solo montare una tromba che in genere e' gia' stata scelta dal progettista del tweeter.

Al progettista di casse e' dato “solo” scegliere:
l'irradiazione angolare
la risposta in f,
la sensibilita'
e in base a quest'ultima la necessita di P che sara' necessaria (AKA quanto calore deve smaltire il tweeter) in maniera che risponda all'idea di progetto che ha nella testa

Anche se alcuni progettisti alla buona pensano che per installare in una cassa un tweeter basti fare un buco in realta' non e' cosi': Il tweeter soffre molto della disposizione e senza arrivare a bizzarrie come le B&W nautilus e' meglio se la cassa abbia gli spigoli arrotondati, la zona intorno al tweeter di materiale smorzante ed il montaggio a filo perfetto.

Quante casse con arie da primadonna ci sono con diffrattori casuali montati sul contenitore della cassa?
Troppi.

Quasi tutti di nomi che non hanno fatto l'HiFi ma gente che fino a ieri faceva altro.

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