mercoledì, aprile 28, 2010

Posta elettronica certificata

Per chi non ha tempo da perdere e SOPRATTUTTO, non vuole farsi ridere dietro da mezzo mondo puo' farsi con il solito indirizzo di posta la certificazione, si quella vera non la pec: l'urlo di tarzan dell'avvocato sfigatello e del politico in crisi di astinenza da voti.

https://www.globaltrust.it/modulo_reg_smime.asp

Interoperabile come dice la legge, e con molti vantaggi. Puo' funzionare sui palmari, sui pc e anche in tram. La pec si ferma ai server. Se non avete milioni di euro non avete garanzie.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma come faccia un'azienda del genere ad avere un sito che più cacca non si può (sotto tutti gli aspetti) rimane un mistero.

Grazie per l'info

_Jack_ ha detto...

Adesso poi c'è la corsa ad elargire PEC ai privati.
Peccato che gli italiani non abbiano la minima idea di cosa significhi avere una casella PEC. L'italiano medio la chiede perchè è "Aggratiss".
Poi l'italiano medio, contento di avere la casella 'pecc, ci entra, vede che è vuota, si scollega, se va bene si stampa i parametri e li mette in un cassetto (sennò nemmeno quello), e se ne dimentica.

L'italiano non sa che invece ha sottoscritto un contratto capestro che lo condanna a monitorarsi il contenuto della PEC in ogni istante della sua vita.
Si perchè un messaggio PEC si intende letto nell'istante in cui lo si riceve.
Poco importa se lo si legge realmente; per lo Stato, lo avete già letto nel momento in cui l'impiegato pubblico ha cliccato sul tasto "Invia". E così si finirà con gente che si ritroverà l'ufficiale giudiziario alla porta, per aver ignorato atti ricevuti via PEC e mai letti.