Il governo della regione puglia e'
sempre stato populista e arraffone con l'aggravante della mancanza di
qualsiasi cultura.
La TAP la narra bene.
Ma e' la popolazione forse a dover
accendere il cervello, come non ricordare gli sproloqui sul briatore
che aveva la colpa di essere “vincente”? dopotutto aveva solodetto che per fare turismo bisogna essere preparati.
La xilella ha aggiunto un nuovo
standard fra politica di medda e popolazione idiota.
Mentre si diceva di abbattere poche
piante per fermare un'insetto (e mi prendevo dei bastardo sui social,
tanto da essere messo il blacklist da molti) le aluatte inneggiavano
al sacro suolo di una regione poco abitata dall'intelligenza i
giudici si lanciavano verso il complottismo alla grillina. Anzi
appoggiati proprio dai soliti 5 deficienti:
I Portavoce del Movimento 5 Stelle
Puglia hanno presentato una mozione, riuscendo a fatica a farla
votare all'unanimità dal Consiglio Regionale per impegnare la Giunta
a richiedere all'Avvocatura una valutazione sulla legittimità
formale e sostanziale dell'iter che ha portato al Piano Silletti
delle eradicazioni degli ulivi.
In una regione governata da un
magistrato in aspettativa, mentre quest'ultimo deliberava con la sua
Giunta per autorizzare le eradicazioni e ha lasciato che la Regione
si costituisse contro gli agricoltori che si opponevano alle
eradicazioni dei loro ulivi, i dubbi espressi dalla Magistratura li
abbiamo anticipati noi, prima e unica forza di opposizione.
(dal blog delle stalle)
Forse opporsi sempre e dire NO a tutto,
anche alle cose sacrosante, non e' furbo. E' da idioti.
l' eurodeputata M5Stolti Rosa D’Amato
si da molto da fare per bloccare il piano fatto dai pochi dotati di
cervello in Puglia (l'università).
“Meglio rallentare la diffusione
nell’attesa di trovare una soluzione più praticabile ed efficace”.
Come si rallenta visto che si oppone ad
eradicazione e antiparassitari.
“ricordiamo che gli abbattimenti
indiscriminati non servono, perché, come dimostrano i focolai
registrati di recente nella Spagna continentale, che di certo non
sono collegabili alla Puglia, la Xylella è endemica in Europa e come
tale va trattata. La Commissione, invece, continua a intestardirsi
sulle sue posizioni, che sono dannose e controproducenti non solo per
la Puglia, ma per il resto d’Europa”
La scema dice che siccome l'insetto e'
pugliese e' bello che divori gli ulivi e bisogna tenerselo. Il fatto
che una popolazione possa crescere molto per variazione delle
condizioni ambientali non le passa per la mente. Anche le cavallette
sono endemiche ma possono fare danni.
“Non vorrei che l’intento della
Commissione europea sia di favorire determinati interessi, compresi
gli interessi di alcuni istituti di ricerca, giocando con la pelle
della Puglia”
Miii combloddo!
Tutto combloddo, noi, invece, esperti
di agriCULtura. Liceo e ginnastica.... Sa declinare rosa ma non sa
cosa sia la biologia.
“I fondi europei si usino per questo,
non per risarcire uliveti smembrati e terreni avvelenati” “
Essi', gli alieni, le multinazionali e
la merkel ci hanno avvelenato.
“Il governo italiano, la smetta di
piegarsi a Bruxelles e tuteli il territorio pugliese. Sulla Xylella,
l'Ue ha dimostrato di essere nel torto fin dal principio, tanto da
essere stata costretta a correggere il tiro più volte dinanzi
all'evidenza dei fatti
Quella di Andirukaitis è una chiara
minaccia che si fonda su un presupposto sbagliatissimo: eradicare il
batterio sradicando gli alberi. Gli abbattimenti indiscriminati non
servono. Ci sono pratiche alternative, molto meno drastiche e
dannose”
Ricorda le energie alternative, le cure
omeopatiche e la vivisezione? Ci sono “pratiche alternative”
senza entrare nel dettaglio... E' colpa degli altri... ricorda la glillinicita' piu' pura, non trovate?
Ma adesso arriva l'agronomo che pero'
ha fatto il classico. Caxxo ci azzecca il classico? E chi ha
diplomato tale bestia? Andiamo a licenziare un pochetto di prof che
hanno dato una laurea a tale bestia ignorante?
“È ignominioso quello che sta
succedendo sui nostri territori.
Motoseghe che squarciano senza pudore
la storia di un popolo schiacciato sotto l’insignificanza di un
nefasto piano degli interventi.”
Eggia' le motoseghe che ti salvano il
rame
Ma tu pensi che con la forza del
pensiero fermi sciami di insetti senza motoseghe e senza fitofarmaci.
“Qualcuno dovrà rispondere dello
sperpero di denaro pubblico per eseguire questi macabri abbattimenti
e, soprattutto, del danno cagionato alla comunità salentina per la
perdita degli elementi identitari e caratterizzanti del nostro
paesaggio.”
Miii e' robba nostra!
Dimenticando che rischia di fare da
innesco per tutto il sud.
Compreremo anche l'olio dall'estero.
I nuovi grillini sfasciano l'italia
come i vecchi politici ma a velocita' accelerata: Attila non era che
un dilettante.
“Per me gli eroi di questa vicenda,
come ho più volte scritto, sono tutti quei contadini che non hanno
mai smesso di amare la propria terra “
Vogliamo i voti dei contadini a costo
di uccidere masse di ulivi?
“La mia posizione da agronomo è nota
da tempo: nessun insetticida ed erbicida e nessun abbattimento.”
Ripeto: solo con la forza del pensiero: noi grillini siamo gli eletti.
Ti avranno diplomato, ma per qualche
motivo non capisci un casso. Se pure un elettrotecnico capisce di
botanica piu' di te sarebbe da fare qualche indagine: pagato? Oppure
sei solo un bugiardo? Oppure sei un'idiota e l'universita' che hai
frequentato va abbattuta?
“I nostri ulivi si salveranno anche
questa volta e le cicaline continueranno a fare le “autostoppiste”
Cristian Casili (capogruppo M5S) e' uno
dei front man della caxxate.
Il fatto che Cristian Casili sia
un'imbecille lo trovate sul badge del suo sito: “La Puglia è una
storia di successo scritta da tanti imprenditori lungimiranti. Non la
scopre certo Briatore”. Come non capire un caxxo e vantarsene.
“Se c’è qui un ulivo disseccato
che non è stato colpito dalla Xylella e, a due metri c’è un altro
ulivo sano in cui la Xylella è presente – vuol dire che c’è
qualcosa che non va nella presunta emergenza Xyella.”
il procuratore di Lecce, Cataldo Motta
Non viene neppure in mente che se e'
morto non si mangia e se e' vivo e' perche non e' ancora morto?
Ecco che FINALMENTE si riesce a fare
qualcosa che pero' si rivela tardivo e che ha causato molti piu'
danni delle motoseghe e gli esperti piangono:
“L’esplosione dell’infezione in
questa zona si può attribuire alla scarsa tempestività, per i tanti
ricorsi al Tar, nell’eliminare le piante infette nel 2015, che ha
favorito l’avanzata del batterio, e alla scarsa applicazione delle
misure di contenimento dell’insetto vettore“. Si tratta, infatti,
di zone nelle quali sono state particolarmente frequenti le
manifestazioni di protesta verso le procedure indicate per arginare
il contagio.
come si ritrovino nuovi focolai sempre
più a Nord, oggi Ostuni e Cisternino in zona cuscinetto. L’infezione
sta, quindi, avanzando e uno sforzo coordinato di applicazione di
tutte le misure di contenimento sarebbe senz’altro necessario“.
Traduzione: sarebbe da fare molto di
piu' perche' il ritardo ha reso il problema MOLTO piu' grosso per
l'opposizione degli imbecilli. Se non corriamo a ripari migreranno a
nord fino a diventare di dimensioni non piu' gestibili... Addio olio
d'oliva italiano, guarda caso siamo in caduta libera come produzione.
Ora, direte voi, i pugliesi e gli
stronzi che soffiavano sul fuoco per prendere voti si saranno
fermati?
NO
Giammai!
i grillini, a questo punto bastardi,
chiedono di andare più rapidamente con le eradicazioni dando la
colpa ad altri dei ritardi. Parlano anche di “cultivar ritenute
idonee che manifestano tolleranza/resistenza al batterio” , insomma abbattere quelli vecchi e metterne di nuovi, che era
quello che li faceva dar di matto, che ha causato il processo
contro i ricercatori e l'aumento del focolaio.
Ma molti pugliesi non ci sono ancora
arrivati: esiste la scienza ed esistono i sentito dire.
Abbaiare contro la TAP, il bri, e la
xilella e' bello. Chi se ne frega di produrre. Noi andiamo al mare in
settimana.
Tanto pagano gli stipendi gli idiotiche abitano in veneto, piemonte, lombardia ed Emilia...
Viene da chiedersi se si romperanno il caxxo di lavorare al posto vostro.
Ma molti altri pugliesi, come il sindaco di nardo', continuano a lottare contro l'evidenza. La stupidita' umana delle aluatte non ha confini ed e' contagiosa assai.
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Un aggionrnamento perche alcuni non leggono altro che "complotto oggi", "ignoranti e' bello" o "la natura risolve tutto"
Per anni i pugliesi non conoscendo la coltivazione piantavano ulivi.
I figli piantavano ulivi perche mancanti di fantasia.
I nipoti per fare qualcosa di nuovo piantavano ulivi.
E cosa facevono i pronipoti in un impeto di novita'?
Piantavano ulivi.
In risultato e' che tutti hanno almeno una stronza pianta d'ulivo in giardino. Tutte della stessa varieta'.
Senza zone cuscinetto.
Un'enorme monocultura.
Alla faccia della biodiversita' che si strombazza.
Viene il sospetto che la cultura degli ulivi sia stata fatta per la poca manutenzione che sono in grado di sopportare visto anche la relativa poca produzione sul mercato pugliese per albero rispetto ad altre zone.
Quando nelle varie classifiche dei migliori olii la puglia si fa spesso bagnare il naso da realta' ridicole come la lombardia lacustre (ricordo che l'olivo necessita di caldo e si rovina a -7, tipica temperatura invernale locale) qualche domandina me la farei. Capisco gli oli spagnoli, spesso ottimi, ma non quelli lombardi, suvvia. Io avrei vergogna se me la tirassi cosi' tanto.
Questo stato di abbandono e densita' ha permesso ad un focolare di propagarsi attraverso un insetto che non e' certo un gran volatore come le zanzare che citi.
I batteri, oltre ai farmaci, il nome commerciale bactrim dice nulla?, si combattono con le quarantene. Purtroppo non e' possibile spostare gli alberi infetti in una struttura di contenimento, ma vanno abbattuti.
Inoltre si puo' decimare le quote dei vettori. Come la zanzara che citi che era un problema inenarrabile ed oggi e' poco piu' che un fastidio in italia, non potrai vincere ma controllare si.
Secondo alcuni studi per le motivazioni pregresse (incuria, densita e specie) la puglia era talmente ignorante sulla biologia dell'ulivo da VOLERE questo armagheddon , non se, ma quando, una malattia arrivava.
Questi studi dicono che la puglia e' condannata e lo e' da decenni prima dell'arrivo del battterio.
Altri studi dicono che se preso all'inizio e abbattuti gli alberi infetti e adiacenti la percentuale di successo era confortante.
Tutti gli studi sono in sintonia con il fatto che aver cazzeggiato ha provocato un aumento della velocita' del contagio.
Perche' anche ammettendo che nulla si possa fare una cosa e' infettare tutta la puglia in un tempo di 5-8 anni come pare che possa accadere con danni d'immagine e costi stratosferici e rischio di espansione a tutto il sud.
Altro e' metterci 20/40 anni e limitarlo alla sola regione dando il tempo alle nuove piante di entrare in produzione accellerando solo il tasso di sostituzione delle stesse.
Altro ancora e' avere un po' di fortuna e riuscire a contenerlo in una zona specifica. Cosa facile solo se si agisce tempestivamente.
Stiamo parlando di un'infezione chiara nei tempi e nei modi, piu' della polmonite che ha piu' attori, batteri e cause (anche fungina e virale).
Poi se pensi che vada bene sedersi ad aspettare che la natura faccia il suo corso ti consiglio di fare un bagnetto dove pullulano i mako (Isurus oxyrinchus) e aspettare nella stessa maniera.
Perche l'unica cosa che non andava fatta era non far nulla, con buona pace di idioti e grillini (che spesso sono sinonimi) che urlano se arriva un signore con la ruspa a zappare quel sanissimo e bel ulivo che teniamo in giardino che tanto ci rende orgogliosi ma serve al batterio per raggiungere la piantagione che e' a 200m da li.
una lettura utile (sapete che faccio fatica a mettere i link perche' mai mi ricordo dove ho letto) fra le TANTE
https://www.nature.com/articles/s41598-017-00077-z
e' nature, non il blog delle stalle.
Un aggionrnamento perche alcuni non leggono altro che "complotto oggi", "ignoranti e' bello" o "la natura risolve tutto"
Per anni i pugliesi non conoscendo la coltivazione piantavano ulivi.
I figli piantavano ulivi perche mancanti di fantasia.
I nipoti per fare qualcosa di nuovo piantavano ulivi.
E cosa facevono i pronipoti in un impeto di novita'?
Piantavano ulivi.
In risultato e' che tutti hanno almeno una stronza pianta d'ulivo in giardino. Tutte della stessa varieta'.
Senza zone cuscinetto.
Un'enorme monocultura.
Alla faccia della biodiversita' che si strombazza.
Viene il sospetto che la cultura degli ulivi sia stata fatta per la poca manutenzione che sono in grado di sopportare visto anche la relativa poca produzione sul mercato pugliese per albero rispetto ad altre zone.
Quando nelle varie classifiche dei migliori olii la puglia si fa spesso bagnare il naso da realta' ridicole come la lombardia lacustre (ricordo che l'olivo necessita di caldo e si rovina a -7, tipica temperatura invernale locale) qualche domandina me la farei. Capisco gli oli spagnoli, spesso ottimi, ma non quelli lombardi, suvvia. Io avrei vergogna se me la tirassi cosi' tanto.
Questo stato di abbandono e densita' ha permesso ad un focolare di propagarsi attraverso un insetto che non e' certo un gran volatore come le zanzare che citi.
I batteri, oltre ai farmaci, il nome commerciale bactrim dice nulla?, si combattono con le quarantene. Purtroppo non e' possibile spostare gli alberi infetti in una struttura di contenimento, ma vanno abbattuti.
Inoltre si puo' decimare le quote dei vettori. Come la zanzara che citi che era un problema inenarrabile ed oggi e' poco piu' che un fastidio in italia, non potrai vincere ma controllare si.
Secondo alcuni studi per le motivazioni pregresse (incuria, densita e specie) la puglia era talmente ignorante sulla biologia dell'ulivo da VOLERE questo armagheddon , non se, ma quando, una malattia arrivava.
Questi studi dicono che la puglia e' condannata e lo e' da decenni prima dell'arrivo del battterio.
Altri studi dicono che se preso all'inizio e abbattuti gli alberi infetti e adiacenti la percentuale di successo era confortante.
Tutti gli studi sono in sintonia con il fatto che aver cazzeggiato ha provocato un aumento della velocita' del contagio.
Perche' anche ammettendo che nulla si possa fare una cosa e' infettare tutta la puglia in un tempo di 5-8 anni come pare che possa accadere con danni d'immagine e costi stratosferici e rischio di espansione a tutto il sud.
Altro e' metterci 20/40 anni e limitarlo alla sola regione dando il tempo alle nuove piante di entrare in produzione accellerando solo il tasso di sostituzione delle stesse.
Altro ancora e' avere un po' di fortuna e riuscire a contenerlo in una zona specifica. Cosa facile solo se si agisce tempestivamente.
Stiamo parlando di un'infezione chiara nei tempi e nei modi, piu' della polmonite che ha piu' attori, batteri e cause (anche fungina e virale).
Poi se pensi che vada bene sedersi ad aspettare che la natura faccia il suo corso ti consiglio di fare un bagnetto dove pullulano i mako (Isurus oxyrinchus) e aspettare nella stessa maniera.
Perche l'unica cosa che non andava fatta era non far nulla, con buona pace di idioti e grillini (che spesso sono sinonimi) che urlano se arriva un signore con la ruspa a zappare quel sanissimo e bel ulivo che teniamo in giardino che tanto ci rende orgogliosi ma serve al batterio per raggiungere la piantagione che e' a 200m da li.
una lettura utile (sapete che faccio fatica a mettere i link perche' mai mi ricordo dove ho letto) fra le TANTE
https://www.nature.com/articles/s41598-017-00077-z
e' nature, non il blog delle stalle.