mercoledì, febbraio 28, 2018
citroen C3
citroen C3 2014
Ancora una volta ho provato per 2000 km un'altra vetturetta.
Il problema del parlarne è che quello che penso di questa vettura è quantomeno sconfortante.
Ho già parlato negli anni scorsi nella mia meraviglia nello scoprire che le auto basiche ormai non erano più basiche non solo dal punto di vista estetico, di finiture, ma soprattutto da un punto di vista costruttivo e di performance.
Ormai non solo un motore da un centinaio di cavalli è sostanzialmente la norma e, se non avete fatto una scelta a favore del fetido gasolio, avrete una coppia e una disponibilità potenza che in passato erano riservati esclusivamente ad una supercar con bonus di consumi decisamente morigerati.
In pratica oggi è possibile costruire un'automobile che sfida tranquillamente molte automobili degli anni 70 che costavano come un palazzo.
Le auto di oggi potrebbero essere più veloci, più sicure, più facili da guidare eccetera eccetera.
Esiste però un problema che non è tecnologico, la tecnologia ha permesso catene di montaggio più precise e scocche più rigide, ma purtroppo anche nel campo automobilistico è arrivato l'idiota (anche detto consumatore).
Prendiamo questa autovettura e vediamo che e' decisamente ben assemblata, le sbavature sono veramente minori, la vernice perfetta e non si vede una vite fuori posto neppure a cercarla. I tempi della panda30 sono finiti.
Il motore è un pezzo di grande ingegneria visto che ha una potenza notevole, 82 cavalli, ma soprattutto è maledettamente elastico. Ha una coppia esorbitante e già da 2500 giri spinge arrivando senza problemi a 6000.
I freni sono potenti e hanno un grip notevolissimo.
Però se io acquistassi questa macchina cercherei di liberarmene dopo 10 giorni.
Il problema nasce dal fatto che il consumatore, quello stronzo con i soldi, pretende un'auto insicura.
I montanti curvi fanno sì che sulle strade di montagna voi abbiate il collo esattamente come quello dei cagnolini a molla messi sul lunotto negli anni 70.
Non voglio immaginare cosa può succedere con una macchina del genere nel traffico milanese dove dovete avere un'attenzione straordinaria a 360°.
Probabilmente il prototipo aveva il posto di guida centrale dove ora si trova il cambio. Oppure è stata ideata sul circuito ad anello dove esistevano solo curve a destra.
Rimane il fatto che praticamente per 40° alla vostra sinistra non percepire nulla e un paio di volte ho cercato di stirare i pedoni che non potevo fisicamente vedere. Le curve a destra si potevano fare quelle a sinistra sui tornanti e sulle S di montagna mi crearono apprensione perché entrare in curva senza vederne il percorso è alquanto tortuoso: e se appare un ostacolo?
La tenuta di strada riflette questo andazzo: la macchina c'è, ed è impostata gli ammortizzatori fanno il loro lavoro, la gommatura tosta e un comfort, che sebbene non eccellente e' comunque buono, completano l'opera.
Il perché non si possa sfruttare tutto questo ben di Dio perché è banalmente troppo alta.
Per quale motivo fare un'auto così alta?
Come per i montanti curvi la risposta la medesima: i consumatori vogliono le auto alte perché sono stupidi.
Anche la posizione di guida riflette le stesse cose: il volante è maledettamente comodo e sagomato ed e' il primo volante tagliato in basso che trovo comodo da guidare ma non si riesce a trovare la posizione.
Ci sono molti particolari che peggiorano la situazione come ad esempio gli specchietti retrovisori che sono molto belli a vedersi ma, soprattutto per quello di destra, sostanzialmente inutili. Al solito hanno la freccia integrata: un grande risparmio per la casa costruttrice spacciato come miglioria tecnologica. Poi nella nebbia sono maledettamente fastidiosi, oltre a non farsi vedere.
Altri particolari idioti riguardano per esempio l'illuminazione del cruscotto. Hanno deciso non solo di avere un'illuminazione azzurrina pompata a 1000 per farla sembrare moderna ma alcune parti sono lasciate, giustamente, di un color ambrato che non dà fastidio.
Il problema nasce da due stronzate:
la prima è che il regolatore è l'unico per quanto riguarda le due illuminazioni che hanno livelli molto diversi.
impostata correttamente la parte azzurrino tamarro quella arancione sarà invisibile. Oppure, impostata correttamente quella arancione, quella azzurrina avrà un livello “perforazione della retina”.
La seconda stronzata è che anche se voi avete tenuto basso il livello di illuminazione quando introdurrete la chiave l'illuminazione sarà messa a livello “perforazione della retina” fino al completo avviamento del motore dove tornerà al livello che avrete impostato voi.
A quel punto, se era notte, dovrete aspettare che gli occhi si abituino al buio perché, dopo che gli hanno sparaflashati, non vedrete più nulla per bel pezzo.
A completare l'opera il fatto che se sono regolati per la sera non andranno bene per il giorno e viceversa, ovviamente il complesso computer di bordo che vi rompe le scatole per 1.000.000 di cose inutili non è in grado di ricordarsi se e' il giorno o sera. I computer che rompono le palle li trovo assurdi come un palloncino con l'elio usato come fermacarte.
Il perché di questo ovviamente è dato dal fatto che questo tipo di illuminazione è molto carino per un tarro (tarra) quando vede la macchina ferma concessionario sotto dei potenti tubi FL ma ovviamente quando andrete a guidarlo sarà la cosa che avrete sempre sotto gli occhi e che vi distrarrà tantissimo dalla guida (aka incidenti che vanno a sommarsi ai montanti idioti).
Il cambio è un altro punto di domanda perché ha una seconda maledettamente lunga. Questo capita perché ovviamente l'acquirente guarderà i consumi secondo il ciclo che favorirà le auto che avranno una seconda che si può portare 95 km all'ora ma che vi costringerà in molti frangenti ad utilizzare una prima sincopata aumentando i consumi reali.
La forma del cofano e quella del parabrezza sono quella che dovrebbe avere una monovolume di almeno 5 m. Se dovrete fare dei passaggi in stradine di montagna oppure dei parcheggi un attimino difficoltosi vi troverete difficoltà ancora più grandi perché non è una forma per un'auto piccola. Anche questo è una richiesta del consumatore che una volta seduto bordo vuole avere davanti a sé una distanza con tutto il resto dell'ambiente automobile che ti ricordi una TransPort vista nei telefilm americani.
Parliamo del cruscotto. E' partito il revival della parte lucida imitante le auto economiche europee degli anni 60. Per il costruttore significa risparmiare soldoni. Ad un ignorante sembrera' una novita' avere un pezzo liscio di plastica bianco da 2 soldi imitante la tristezza di una fiat 500 o la tremenda poverta' di una R4. Pero', oltre a ricordare la poverta', lo vedrete riflesso nel parabrezza o diminura' la vostra acutezza visiva.
Stesso discorso per il feedback del volante, del cambio, dei freni, della frizione: molli come piacciono a chi non vuole andare in auto.
Se ci pensate bene questi sono solo dettagli, la linea di produzione, i progettisti, i materiali definiscono questa auto sicuramente una buona auto.
L'uso invece definisce questa auto come rottame perché se non si e' in grado di vedere dove si va e viene a cadere qualunque possibilità di avere un voto positivo.
In pratica la forma caruccia, il tipo di comandi, il design di tutti questi particolari sono tipici dell'acquirente medio di questo tipo di vetturetta “donne stupide con grandi problemi di autostima” (arrested development).
Traduzione:
Voglio una macchina per incapaci ma che sia difficile da guidare anche per lo Stig.
Voglio una forma NUOVA perche la forma tradizionale dell'auto e' “vecchia”.
Voglio, sostanzialmente, un'auto idiota.
La PSA ovviamente non puo' evitare di fare un'auto che non funzioni sul mercato, meglio farne una che non funzioni sulla strada.
Siccome questa cosa che succede sempre più spesso, come per esempio il motore idiota che è stato affibbiato alla VW Polo, l'unica votazione che si può dare da 0 a 10 è... consumatore.
Io invece preferisco un'automobile per clienti.
sabato, febbraio 24, 2018
new audio cacca
A proposito del geneva XL
“Non ho mai visto uno stereo con funzionalità complete facile da usare ... I suoni sono davvero impressionanti ... Più come un mobile moderno che un sistema audio.”
— Macworld —
— Macworld —
Con macword, gente che usa molti funghetti, sono in sintonia sul fatto che e' un mobile, ma ascoltare l'altoparlante mono dal suono cartonato, senza ariosita' e dal lobo emissivo casuale (Io ho ascoltato il cesso appena uscito e disgraziatamente aveva vicino due Canton con un NAD) e' una sofferenza.
Forse un po caro come fermaporte, con 2500E, di mobili, se ne comprano.
Purtroppo il geneva, non era che l'avamposto delle casse mono da poca resa e alto prezzo.
Da qualche tempo abbiamo una proliferazione di
altoparlanti i senza fili più o meno interessanti.
In pratica una vera e propria esplosione che non
ha mai visto precedenti. Sono oggetti che vanno a sostituirsi al
vecchio radioloni con la maniglia e, bisogna dirlo, hanno un suono
decisamente impressionante per le dimensioni. Tenete be a mente le parole impressionante e dimensioni
Il perché hanno un suono impressive, sempre in
relazione alla dimensione, è banale:
l'elettronica non costa più niente e le persone
sono cambiate.
In passato un radioregistratore della Panasonic
doveva durare, con un carico di batterie, almeno una cinquantina di
ore. Questo voleva dire di utilizzare altoparlanti efficienti, quindi
leggeri, e potenze molto contenute.
Le batterie del vecchio radioregistratore non
erano ricaricabili per una mera questione di costi sia dal lato della
vera e propria batteria sia dal lato dell'elettronica necessaria per
la ricarica. In piu' il 50% del costo era il registratore con la sua valanga di componenti, poi il CD che ne necessitava ancora. Gli altoparlanti odierni fanno tutto con un chip da 10E non essendoci supporti fisici.
Negli anni dopo il 2005-10 è anche avvenuto un
altro fenomeno, sempre dato dalla diminuzione del prezzo
dell'elettronica: i vecchi classe D inventati da Philips mezzo secolo prima e lasciati
nel limbo perché, all'epoca, esageratamente costosi scendono di
prezzo violentemente andando ad impattare persino su oggetti da pochi
euri.
In pratica la musica portatile che mancava da
tempo nelle case arriva di nuovo alla ribalta. Piu' o meno.
Ovviamente hanno
caratteristiche diverse un po' perché il costo dell'elettronica è
sceso di parecchio un po' perché i gusti sono cambiati.
Questi altoparlanti non sono più come accadeva
prima alimentati da amplificatori che nella media dei casi possedeva
3W ma anche nel caso più sfortunato quelle potenze sono all'ordine
del giorno. Molti arrivano allegramente a picchi di 20 W. Il perché
è semplice:
un amplificatore da 10 W e relativo alimentatore
costa pochissimo, meno della scatola che lo contiene.
Le batterie sono quasi tutte ricaricabili al litio
e il caricabatterie è molto più semplice di una nichel cadmio che
con la discesa dei prezzi dell'elettronica vuol dire pochi centesimi.
Inoltre le persone passano molto piu' tempo al
chiuso, dove esiste alimentazione.
La maggior parte delle persone ormai sono abituate
ad ascoltare con distorsione molto elevate questo permette cose:
degli altoparlanti a corsa molto lunga che
permettono di scendere sulle medie in maniera vigorosa, causa una
diminuzione dell'efficienza e un aumento della distorsione, ma sono
cose oggi non importanti.
degli altoparlanti con una un'impedenza molto
bassa, aumenta in maniera drammatica la distorsione ma aumenta anche
la potenza disponibile con tensioni da asporto.
Altoparlanti pesanti, con un'efficienza molto
bassa, ma non è importante perché tanto abbiamo potenze installate
elevate
Tutto questo porta al altoparlanti di dimensioni
molto contenute, mono, che fanno un gran baccano e un suono
impressionante.
Ovviamente abbiamo un rovescio della medaglia
molto importante: autonomie decisamente ridicole e distorsione molto
alta. Medda forte, insomma.
Ma questo non è un grosso problema nel mondo
odierno e adesso vedremo perché:
la qualità del suono del consumatore attuale
abituato a televisori senza audio, abituati a home theater dalle
prestazioni quantomeno ridicole, a locali che non sanno neppure cosa
sia un clipping sembra quanto meno buono.
La durata delle batterie diviene non importante.
Se precedentemente un apparecchio portatile doveva essere portatile,
wireless appunto, oggi abbiamo telefoni cellulari che devono essere
caricati tre o quattro volte al giorno divenendo così molto più
simili al telefono della nonna che a un telefono cellulare.
Molte di queste casse hanno autonomie che non
raggiungono le tre ore, in pratica non sono in grado, se non sono
state collegate alla rete fino a 10 minuti prima, di suonare per
intero un disco.
Il disco un altro retaggio del passato che se ne
va scomparendo sia come supporto in sé sia come metrica d'uso.
Oggi
sono apparecchi che stanno perennemente collegati alla rete elettrica
e quando ci si sposta all'interno della casa si va subito alla
ricerca di un altro connettore, spesso lo stesso che si utilizza per
il cellulare.
Quelle rare volte che veramente l'apparecchio diviene
portatile, essendo una rarità, non è importante che vada più di
qualche minuto.
A dimostrazione delle stupidate appena dette oggi
molti costruttori propongono oggetti sulla falsariga di queste
piccole un boombox ma, per avere ancora più potenza, non possono
neppure essere scollegate dalla rete come le sonos o le apple.
Questi oggetti fanno veramente pena rispetto ai
loro omologhi di trent'anni fa ma sono molto più indicati come
aspettative per l'utenza moderna che avrebbe delle difficoltà a
definire buono un segnale ineccepibile.
La apple in questi giorni sta pompando a mille
oggettino di questo tipo addirittura senza batterie: è una cassa assolutamente banale con un
midrange corsa lunga e un array di Tweeter che servono per ottenere
un suono che sia sferico, ricordiamo che e' un altoparlante mono
senza posizionamento, e contemporaneamente permettere il
funzionamento del microfono destinato all'assistente virtuale Siri.
"Se stai cercando un altoparlante eccellente per riprodurre la musica di iTunes o se hai un abbonamento Apple Music, l'HomePod è una buona opzione."
MacWord
Io non ho avuto il dispiacere di ascoltare una cassettina mono, ma se usate sostanze psicotrope vi conviene chiedere dove comprano: sono certo che usano roba buonissima.
Proprio SIRI è la parte piu' costosa e
importante perché questi assistenti virtuali, secondo molte
ricerche, dovrebbero permettere dei lauti guadagni nel prossimo
futuro essendo porta principale per consigli per gli acquisti e
spionaggio degli utenti quasi a livello dei fetenti di WhatsApp
(applicazione per chi vuole il tecnocontrollo)
Il risultato è un classico altoparlante mono che
si può tranquillamente acquistare intorno ai 60, 100 euro ma venduto
ad un per prezzo praticamente quadruplo.
Vi ricordera' di comprare l'hashish ma che riproduca decorosamente dell'audio io lo vedo maluccio.
L'elevata necessità di entrare nelle case con un
tale spione e il fatto che ad un utente non dovrebbe interessare un
oggetto simile, vista la pessima qualità e il microfono annunsante,
fa si che tutte le riviste ne stanno parlando in maniera esagerata.
Ci sono delle riviste on-line che dal giorno
dell'annuncio a quello della messa in commercio hanno fatto un
articolo al giorno. Oserei dire che hanno preso delle belle
bustarelle per vendere un altoparlante da due soldi.
Poi abbiamo altri simili come la SONOS un
altoparlante decisamente sovraprezzato: è possibile comprare uno da
solo al costo di un rene oppure è possibile aggiungere in un secondo
per avere, sia mai detto, persino la stereofonia.
È interessante notare che sia l'altoparlante
della mela morsicata sia altri contender pur essendo oggetti
piuttosto costosi in nessun caso mostrano set di misura ne nessuna
rivista ha ancora pubblicato una misurazione ragionata con
un'impostazione tecnica su cosa siano o non siano questi
altoparlanti.
In pratica parlano del sesso angelico come
espressione della liberta' di religione.
Il motivo è molto semplice: una volta che fai
notare che sono altoparlanti splendidamente mono, una volta che si
nota che la risposte frequenza è la siluette del Duomo di Milano,
una volta che mostri che sono poco idonei ad ascoltare la musica e
non sono certo hi-fi, qualcuno potrebbe scoprire che il re è nudo.
Anche i cataloghi, i siti dei produttori, sono
completamente assenti riferimenti alla qualità del suono.
Dopotutto
è un trend in crescita non è un caso che se poi andate a vedere
quei radioloni spacciati per 5.1 di qualsiasi marcaccia come Samsung,
auna o irradio e noterete che dei siti non solo sono sparite le
indicazioni come le potenze ancorate alla qualche realtà ma persino
sono scomparse dall'intero sito le indicazioni del consumo.
In alcuni casi non è possibile sapere il consumo
massimo neppure sui manuali istruzioni.
Il perché è ovvio: non
posso certo dichiarare un amplificatore che arroghi 1650 W dicendo
che ne consuma 50. Anche un idiota arriva alla considerazione che
forse forse se entrano nel portafoglio 50 euro non possono uscire
duemila.
Se infatti andiamo ad analizzare in maniera becera
che cosa andiamo ad otttenere con un singolo altoparlante da 400 euro
grande come una scatola di pelati maxi la risposta non può che
essere: meglio di un radioregistratore che costava 4 soldi, ma che
durava settimane. Pero' le prende da un radioregistratore di marca degli anni 80.
Ma con 800 euro, necessari a fare la stereofonia,
ci possiamo permettere un impianto hi-fi decisamente migliore non una
porcheria come i sonos-pod.
Giusto per capire lo scontro che ho avuto con uno
di quelli che devono essere dentro nel commerciale di uno di questi
oggetti sfigati vediamo alcune preziose indicazioni sul suono dati da
costoro:
"è un sistema domestico, con i radioloni non
centra proprio nulla"
Ora, io non so se hai vissuto sulla luna fino a ieri, ma direi che un panasonic portatile anni 90 o un FH sony questo giocattolo se lo mangiano in casseruola.
Ora, io non so se hai vissuto sulla luna fino a ieri, ma direi che un panasonic portatile anni 90 o un FH sony questo giocattolo se lo mangiano in casseruola.
Andando a memoria esistevano FH con ampli da
oltre 40Wch in classe AB pur avendo maniglione, casse planari a tre
vie eccetera.
Di FH (77,55, 45, 150) ne ho venduti a cumuli
alcuni con il vano batterie opzionale (non tutti lo avevano di
serie).
Possiamo dirlo che piallano senza pieta' i sonos?
I piu' hanno la maniglia e li porto facilmente da una stanza all'altra. Anche mentre funzionano.
Chiamarlo sistema poi (sistema de che?) non e' R1 di okio o peggio LinuxMCE (quello e' un sistema!).
"suono per 20 metri quadri"
ha appena inventato un nuovo sistema di misurare
le casse. Amar Bose e' appena diventato una lavatrice dalla sua
tomba. Programma centrifuga 1200giri.
Insomma, sono oggetti di basso prezzo perche non
hanno tutta la stravaccata di meccanica che vi era dietro alle
cassette, i chip per il wifi&c sono piu' economici di quelli che
servivano per fare da radio, oltretutto equipaggiata con antenne
degne del nome e non una povera pista incisa per errore sul bordo del
pcb.
Nonostante le facilitazioni viste sopra e le
potenze molto elevate il suono e' spesso alquanto... non un granche'.
Basterebbe andare a dimensioni piu' consone, alcune sono grandi come
una lattina di cola, e voler meno impressionare con il punch da
roditore che si avrebbe un qualcosa d'interessante.
Ma forse a nessuno interessa piu' ascoltare musica
ma dialogare con siri facendo autoerotismo.
Audio da segaioli.
Sbaglio qualcosa?
domenica, febbraio 18, 2018
tesla hell
Come sapete quando ci sono delle
persone che “basta che sia novita”, cool eccetera.
Altre che propongono cose impossibili
come tv 4k, suv che curvano e auto elettriche che nascono dal nulla.
Costruire un'auto oggi e' organizzare
una catena di eventi complessa.
Una cosa e' progettare un'auto che funzioni, tutto
sommato, e' una cosa semplice, basti pensare che una lotus seven
(ancora in produzione dal 57) svernicia mostri come lambo o ferrari.
Per non parlare dell'AC cobra, che dimostra che tutta la tecnologia
di 50 anni e' volta a tutt'altro che la funzionalita' base dell'auto
ma ad altro.
Altra cosa e' coordinare in just in
time migliaia di fornitori da zero e che la progettazione tenga conto
di tutto cio'.
La differenza fra una lotus del 1957
costruita in decine di pezzi e una produzione di migliaia di pezzi
mensili e' l'essenza dell'industria moderna.
Dopotutto, se ci pensate, e' piu'
difficile costruire una renault clio che una povera ferrari. Se sulla
linea della ferrari, dove escono 10 auto al secolo, sbagliate la
consegna del tir di una giornata non succede niente. Se un TIR arriva
in ritardo di qualche ora su una linea di una panda vuol dire
centinaia di migliaia di euro di danni. Per non parlare delle
varianti che vengono gestite e automatizzate.
Tesla ha fatto una prima vettura
sparando un pacco di batterie su una lotus elise e dicendo che era
roba loro. Nonostante l'hype era piu' un retrofit che un'auto.
Carina, certo, ma una elise moddata non e' un'auto nuova.
La seconda auto, molto piu'
conturbante, e' la S. Pur venendo venduta in quantita' ridicole ha
problemi di consegna. Nonostante hanno toppato il budget. Pensavano
di venderne il 30% in piu'.
In pratica voleva impattare sul mercato
delle A6, merc200, jag XJ... ma alla fine vende i numeri di una
supercar. Anzi ci sono supercar che fanno numeri ben piu' importanti.
In pratica ha venduto, per essere elettrica, ma non ha venduto. Forse
perche in italia costa quasi come una maybach e, scusate, a quel
prezzo esiste ben altro come un paio di jaguar (una per i giorni pari e una
per i dispari).
Per venire incontro al mandriano con
l'anello al naso hanno fatto la X, voleva impattare su quelli che
odiano le auto e comprano i furgoni di BMW o i vanette di VW (magari
con l'adesivo porsche che costa migliaia di euro: l'adesivo piu'
costoso del pianeta). Ed indovina un po? Vendono molto meno di
qualunque furgone: fanno i numeri annuali che il vanette fa in 10
minuti, per non parlare del caddy-macadamia-tantguano (manco riescono
dare un nome univoco ad un povero furgone).
Tesla allora si rende conto che anche
con la versione per muratori fa cifre ridicole e allora si rende
conto che il suo problema e' che NON PRODUCONO.
Serve una linea di produzione.
Qualcuno non lo sa ma le aziende che
“fanno” automobili non esistono piu'.
Si comprano le portiere da chi fa
portiere, i fari, i cofani, le plance, i vetri e il 95% dell'auto da
chi fa le parti specifiche.
Persino le trasmissioni e i motori sono
spesso fatti o progettati da altri. BMW usa peugeot o Borg, mercedes
i motori di chrysler, lotus i toyota eccetera. Quando non l'auto
intera come la fiat-suzuki-16 (chi si lamentava della multipla?), il
renegade-fiat-punto o la GT86 chiamata simpaticamente toyobaru
perche, al contrario del caddy (20KE) rimarcato macan (98KE), mai
hanno avuto vergogna a nascondere cosa vendono.
La fabbrica si compra, chiavi in mano,
da 3 aziende (una di queste e' una delle poche eccellenze italiane
rimaste).
La cosa importante e differenziante di
un'auto rimane la scocca e le sospensioni (che pero' arrivano gia'
complete). Il resto e' fatto spesso dalla stessa azienda: il faro (o
la portiera) di una berlina e una city e' spesso prodotto nella
stessa fabbrica che e' costruita dalla stessa azienda per marchi
completamente differenti.
In pratica un'azienda automobilistica
e' diventata da essere un fabbricante a diventare un coordinatore di
risorse.
Tesla ha un'alzata d'ingegno: presenta
la 3 spacciandola come “prezzo per tutti” e prendendo
prenotazioni da tutto il mondo. Poi uno scopre che si, insomma, costa
meno di una coppia di jag (una jagarure?), ma e' comunque piuttosto
costosa.
L'idea e' geniale:
Prendiamo un prestito di 600.000.000$ a
tasso zero. Non sembra ma sono una valangata d'interessi.
Prendiamo 600.000 ordini permettendoci
di prendere prestiti che sono garantiti da prenotazioni (e gli
investitori ci sguazzano, il titolo tesla e' oscenamente oltre GM
come capitalizzazione)
Garantiamo che la catena dei fornitori
sia contrattabile e il cash flow garantito.
A dimostrazione di cio', sebbene la
produzione non fosse, di fatto, partita, il BOND da 1,5 miliardi e'
andato venduto a sparo. Chi lo spiega agli incauti che i BOND possono
NON essere restituiti?
Ci si scontra con un piccolo
imprevisto: le auto vanno costruite.
Certo, si millanta credito con la GIGA
factory (gibabait gigapicsel e gigagosi)
MA alla fine il problema e' far girare
un'enorme meccanismo in cui basta che un bullone arrivi in ritardo
per fermare la produzione per ore.
Iniziano a produrre la 3 che doveva
essere il maggiolino delle elettriche.
L'idea era quello di produrne 1500 alla
settimana ed arrivare al 5000 verso la fine del 2017 per poi nel 2018
sommergere il mercato.
Stiamo parlando che se ne producessero
10.000 alla settimana, ribadite ancora pochi mesi orsono da Musk come
il regime della gigacosaall'inizio del 18, solo per gli ordini in
corso, quasi 600.000, occorrerebbe ben piu' di un anno a farle fuori.
Peccato che alla fine del 2017 la
produzione fosse ferma a 270 auto la settimana. A questo ritmo le
consegne della tesla sono peggio livello delle auto russe degli anni
80. Il signore avra' la sua auto giovedi'. Il giovedi' fra 38 anni.
E' anche poco possibile parlare di
10Kauto alla settimana: l'impianto gigacoso e' lo stesso che usano
tutti gli altri costruttori ed e' piuttosto piccolo essendo
accreditato di 2 linee di produzione. Salvo che alla tesla non
debbano verniciare le auto, e' molto difficile, secondo molti
analisti, che raggiunga le 200.000 auto annue (un terzo del previsto)
condannando chi ha prenotato ad un'attesa di TRE anni.
Nelle migliori delle ipotesi, quella
che vede domani mattina balzare dal 2% al 100% la produttivita'
dell'impianto, chi prenota una model 3 ne verra' in possesso fra 3
anni.
A poco servono le rassicurazioni di
Musk sulla prossima costruzione di nuove fabbriche ma la tesla brucia
1,5miliardi di dollari all'anno.
Per fare fabbriche nuove, che ci
mettono 30-35 mesi dalla posa della prima pietra alla produzione,
servono soldi, molti soldi.
Neanche serve presentare altri modelli:
il camion per la pepsi (anche lui con virtuali 1000 unita' vendute),
la Y ( il furgone per chi ama i catenoni al collo ma piu' piccolo
della X) e la nuova roadster.
Dove possan venir prodotte e' una bella
domanda.
Questa messa in produzione convulsa fa
si che le auto consegnate non siano spesso a livello del previsto.
Basta vedere sul mercato dell'usato e si trovano a prezzi di saldo.
Auto pagate intorno ai 100KE si trovano facilmente a 50 dopo 3 anni.
Certo, le berlina si svalutano, ma
neppure una merc una jag a benzina (e sapete che in italia non
capendo nulla di motori amiamo i gasoloni senza coppia) si svalutano
cosi' tanto.
Giusto per capire il glorioso vanto di
tesla osannato da tutti i giornali, tesla inizia a vendere nel 2008
disponendo di capitali enormi. A inizio 2018, dopo 10 anni, afferma
di aver venduto l'enormita' di 300.000 veicoli. Aston martin, azienda
in difficolta', soprattutto per non aver versioni furgonate per
imbianchini , macina numeri simili.
In piu' il tempo del “mo ci mettiamo
in pari” sta permettendo alla concorrenza di arrivare in massa.
Quando
si muove una BMW, che ha in tasca i soldi pesanti dei pocofurbi che
comprano le X ad un prezzo superiore alle berlina, e comincia a far
vedere la i8, quando arriva la toyota con le lexus ibride con motore
a cubatura variabile, quando arrivano le ford che hanno due cose
cosi' e per non parlare della GM che faceva la EV1 ci saranno
conseguenze.
Non solo reperire le batterie fara'
ridere, ma ci sara' da capire perche' scegliere una tesla anziché
una mercedes o una lexus o una.... con consegna istantanea, rete di
assistenza sul territorio e appeal storico e o cosolidato.
Tesla sta scoprendo a sue spese che
produrre un oggetto di piccole dimensioni come un PC e' una cosa,a
uno di grosse dimensioni in quantita' oggettivamente enormi e' una
cosa MOLTO diversa.
Questa situazione porta anche a pensare, per l'ennesima colta, al fatto che non esistono piu' giornalisti ma solo un'accozzaglia di relais che riportano comunicati stampa, ci manca solo che si straccino le vesti ad ogni release del firmware. Potrebbero farlo, visto che per le canonacce lo fanno.
La domanda vera per tesla e' se
sopravvivra' a se stessa e ci saranno persone in grado di credere a
tante promesse ora disattese.
martedì, febbraio 06, 2018
dimostrazione grillina
nello scorso post https://allarovescia.blogspot.it/2018/01/grillini-garantiti.html avevo detto che le percentuali di voto grilline erano quantomeno bizzarre.
Adesso abbiamo un foglietto eCCell 2010 printato in pdf 1.5 di 235 pagine.
Non solo, si era ipotizzato un enorme flop nonostante le frasi citate.
Adesso abbiamo un foglietto eCCell 2010 printato in pdf 1.5 di 235 pagine.
Non solo, si era ipotizzato un enorme flop nonostante le frasi citate.
Finalmente arrivano i numeri, con un ritardo spaventoso, che sono sconsolanti, soprattutto se li paragoniamo alla citata presentazione. I numeri raccontano con precisione il previsto.
Hanno votato 38878 scimmie per un totale di 86175 preferenze (ognuno poteva darne 3)
Abbiamo la prima anomalia: in molti hanno dato solo 2 preferenze, ricordiamo la cosmica quantita' di selezionabili?
Ma la cosa piu' divertente e' la classifica generale (ospitata come parte del nuovo servizio su AWS, se lo faranno anche con i dati abbiamo di che ridere per anni e anni).
Ci sono molti collegi con l'eletto che ha am massimo 200-250voti. Dato che comunque 2/3 hanno dato 3 preferenze vuol dire che sono stati eletti da 60 persone come prima scelta.
Visto che in Sicilia ci sono famiglie piu' numerose vuol dire che se Gerolamo e' stato votato dai suoi 6 fratelli e relativi nipoti e' gia' in vetta. Per non parlare del veneto con 136 preferenze. Conta una famiglia numerosa.
Si era detto che i personaggi TV avrebbero fatto piazza pulita?
Regolare e previsto che la cafona sputante, l'amica dell'amica truzza che cerchi di non invitare al matrimonio perche' vorra' ingaggiare una gara di rutto libero durante la cerimonia, essendo un personaggio televisivo ha preso una caterva di preferenze, quasi 2200 che su un laziale 12.068 (aka possibili 4000) vuol dire che i laziali al 55% desiderano che il loro stato sociale, la qualita' della vita dipende da un manager che sa solo urlare in slang come una cretina parolacce in maniera sconnessa. Un'ottima scelta da mandare a interloquire con la Merkel. Si noti che sono anche il 6% dei votanti complessivi nazionale. Un'enormita' se consideriamo il resto.
Infine la previsione di inutili gioppini dati per far numero e poter dire che e' piu' democratico degli altri: il 90% dei candidati e' sotto le 10 preferenze (fatevi voi i calcoli). Anzi direi che la maggior parte e' sotto le 4: Se stesso, a' mamma' e papa'.
Neppure il fratello ti vota.
In pratica e' successo quello che era ovvio: chi era un pupillo del comando, chi era un volto televisivo o chi risaltava sulla cronaca e' stato votato dalle pecore. Gli altri erano carne da macello.
infine un dato (simile al 38911, sbagliato di poco, nevvero?) su tutti: un voto di 38878 persone che mette in crisi un server e venga dato come immane?
Ci sono giorni che un singolo centro commerciale macina quei numeri.
Di cosa stiamo parlando?
Del sesso angelico?
Di qualcuno che ha il coraggio di votare la Taverna in massa, stiamo parlando di una che non vorresti che fosse nello stesso ristorante tanto e' impresentabile. Fa rimpiangere il gobbo e bertinotti.
Alcune affermazioni che piacciono alla maggior parte dei grillini:
esiste complotto ordito dagli altri per la vittoria della Raggi. (cioe' per la vomitina non si erano presentati?)
contraria alla vaccinazione, preferendo altro come cose che cosano (include i vaccini).
contraria alla vaccinazione, preferendo altro come cose che cosano (include i vaccini).
parla di sputare in testa in riunioni pubbliche in dialetto dimostrando che l'italiano, come lingua, e' solo un concetto lontano mai fatto suo.
tutto cio' sbraitando.
Questa, per un grillino, e' il massimo.
Regoliamoci.
divertitevi
https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/associazionerousseau/documenti/risultati_parlamentarie.pdf
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