lunedì, ottobre 20, 2025

i wanna rock!

 


 Una vignetta umoristica mi ha fatto notare che molti utenti, cotanto convinti da comprare e indossare la maglietta, manco sa cosa razzo sia l'Hard Rock.

Mi sembra tanto come l'utente del suv con 200 rate  e poi sbava guardando un'automobile che costa la meta' del suo furgoncino.
Vogliono l'eroismo, il lascito dell’epoca della grande musica, ma non sanno apprezzarla, ma sanno che era grande.

Uno che ascolta trap negli auricolari con una maglietta hard rock e' come lo stolto che compra il frigorifero con il marchio porsche o mustang. Vorrebbe l'allure di una grande auto, ma compra una duna-cross al doppio perche' fa figo cosi'.

 Come quelli che ti raccontano della loro moto, del fatto che hanno pure elaborato lo scarico per le prestazioni e poi... dopo diversi minuti quando chiedi che roba ha cosi' grande portamento scopri  hanno la lambretta tamarra massima che fa fatica persino ad andare dritta.

se vuoi una moto, comprati una moto e se vuoi uno scooter e' inutile calarci un grosso motore. 

Questa roba del vorrei ma non posso, visto che non e' neppure una questione economica, i frigoriferi e gli scooterini a scorengietta, costano alle volte piu' di prodotti di fascia alta, spesso piu' di bei ferri, non la capisco proprio.

Ma sono limitato io, se voglio del rock ascolto il rock, se voglio ascoltare musica pessima la ascolto, e vado in giro con una vettura (prezzo permettendo) che voglio.

 


 

mercoledì, ottobre 15, 2025

brionvega 1

 


 

Ultimamente, va a capire il motivo, si sta esaltando tutta l'antica elettronica italiana, manco fosse da rispettare, ovviamente togliendo le solite fantastiche eccezioni, che essendo tali non contano. 

In genere erano accrocchioni duri, spesso scopiazzati, e per dare una parvenza di qualita' andavano da un mobiliere e si facevano fare un mobiletto carino che facesse sembrare quella incerta fogna una gran figata.
 

Adesso vedo giornali e siti che cercano sempre piu' spesso di portare in parata alcune di queste vecchie glorie manco fossero marchi davvero storici, se non vi sembrano le assurdita' gia' fatte con il cibo in cui manco sembra che negli anni 30 fossimo pezzenti, ma invece mangiavamo tutti panettoni e spumantino dopo la pasta e il tiramisu'.

La nuova narrazione: oltre che fini gourmet e piu' ricchi d'europa eravamo anche dei geni nell'elettronica e maestri del design.
Bauhaus schiatta, li miGGhiori semo noi!

Come vedremo anche quando vi erano accenni di design poi non vi era il proseguao, narrando di una staticita' e rendendo chiaro che l'azzeccare un qualcosa di "carino" era piu' un eccezione che un completo workflow di miglioramento aziendale e come conseguenza, di prodotto. 

Ovviamente in tale narrazione non possono mancare quei tristi affari dei Brionvega, oggetti che erano per lo piu' tentativi di staccarsi dalla massa chiamando incompetenti del settore a disegnare oggetti funzionali.

Perché nelle cose teNNiche il design non e' fine a se stesso e una vettura non puo' essere alta e buona allo stesso tempo, salvo sia un camion da decine di T o un fuoristrada nel paltone.

Brionvega ha una storia simile a mivar : si mettono a fare radio e si accorgono che non esistono componenti cosi' si mettono a produrre anche quelli easy.

Quando passano ai TV si rendono conto di non essere in grado di disegnare un prodotto gradevole e si appoggiano a terzi specializzati e riscuotono un  discreto successo per via che la concorrenza, per lo piu' cantinari con la terza elementare, facevano impressione.

Cosi' inizia l'epopea di commissionare a gente che ha in mente altro, come le villette, di fare il design di una radio o di un TV, con lo scopo in vero "apple style" di renderlo gradevole, soprattutto alle donne. 

Il primo piu' evidente e' che la funzionalita' passa in secondo piano.

La seconda cosa e' che non riusciranno mai ad ingranare, perche' la fuori, nel mondo, ci sono aziende che stanno facendo lo stesso da anni e lo fanno con gente preparata che ha dalla sua uno studio non indifferente. Certo fanno anche loro degli errori come quelli che fa il signor Brion, ma quando non fanno errori tirano fuori dei prodotti che ancora oggi hanno un loro perché 

Brionvega una volta morto il padrone (1968) che teneva in piedi la baracca vestendo a festa dei bidoni crolla miseramente piano piano dopo un'ultima vampata (ricorda anche qui mivar?).
Infatti da allora il design e' spesso rimasto uguale o scimmiottava l'esistente.
Dopo stavano in piedi solo ad aiuti statali, tanto che poi confluirono nella REL che conflui nell'IRI che nel 1980 aveva 500 000 dipendenti, la piu' grande azienda produttiva non USA al mondo e l'azienda al mondo che perdeva piu' soldi.
L'EU non gradiva stati soviet e quindi l'IRI fu smantellata, per nostra fortuna.
Il brando ha rimbazato un po come una pallina da ping pong e ora non e' praticamente formenti (SIM2).

Il problema e' che questi bidoni avevano una progettazione scadente e sebbene se ne vedessero pochissimi, anche per una ragione di costi, erano sempre presenti nelle riparazioni.

Di TV molto belli in quegli anni ne avevamo molti, del resto non avendo tecnologia e non sapendo come farla si cercava di migliorarlo rispetto alla concorrenza facendolo "strano" o mettendolo in mobiletti molto leccati per differenziarlo dagli alti.
Si trovava un falegname, ma non un elettronico.
Infatti i tanto osannati TV brionvega all'estero non li volevano neppure regalati (perche' poi tali erano, visti che gli aiuti di stato nella fase REL alle volte superavano il fatturato).
Perche' sara' carino, ma si vede di medda e schiatta in 19 minuti.

 

Partiamo con il primo cadavere.

L'idea e' fornire, nel 1964, un TV in bianconero compatto da trasportare facile in terrazza, a spasso nella grande magione, o in giardino.


Fra poco capirete il suo design meglio delle 10.000 pagine vomitate su questo apparecchi non compreso da chi lo osanna per motivi che nulla hanno a che fare con il design parlando di design.
Se ci sembrano gli articoli dei verdosky e di vaiconlaspina avete ragione. Questi tonti che parlano di design non capiscono un ciuffolo di design


vedete lo schermo angolato da mettere per terra o su di una sedia 
la maniglia LUNGA e arretrata che va oltre lo schienale, non e' un errore (le rivisto arrivano a dire che e' piu' comodo o il movimento e' figo)
la buona compattezza del tutto e il sedere piatto,
schienale piatto ma pieno di intrusioni e spinotti per arrivare allo scopo.

Ovviamente per ottenere questo risultato va a batterie, altrimenti non avrebbe senso, e il costoso carichino e' integrato, la batteria al piombo agganciabile come andava in quegli anni.
Abbastanza furbo.
Non da strapparsi i capelli, ma comprensibile e logico.

Notate che nei lunghi articoli sbavanti il povero TV quasi mai e' narrato perche la coda e' fatta cosi' piatta, perche' i connettori sono cosi' strani, perche' la maniglia e' cosi' lunga e arretrata  e perche' i comandi sono dove sono: la batteria non e' mai citata. 
Eppure tutto il design gira attorno all'aggancio batteria di un TV estremamente mobile.

Adesso lo capite perche' il sedere e' piatto al contrario di un tv da mobiletto diventando piu' ingombrante?
Adesso capite perche' la maniglia e' fatta come e' fatta per bilanciare un panetto di piombo dietro?
Adesso lo capite perche' il cavo e' multipolare, puo' andare a 12V e ha un caricabatterie integrato?
Adesso capite perche' i comandi sono dove sono?
Adesso ci arrivate a capire il senso del design che nulla ha a che fare con un TV da mensola? 

Pero' il TV non ha successo come TV a pile, ne vidi una sola, ma diventa un classico delle cucine bene perche' frontalmente e' solo schermo, e' piccolo, solo 11", non vedendosi troppo e per il parametro WAF e' assolutamente perfetto.

Li iniziano i problemi, fra gli stipetti e' scomodo e i comandi nel posto sbagliato, del resto era previsto in un giardino,  fanno si che quando li aprivi per ripararli trovavi pure la mortadella che e' caduta dentro nelle griglie mentre cercavano i comandi nascosti. 
Inoltre il raffreddamento, gia' problematico, appoggiato ad altro oggetto (stipo, cassetta del pane...) diventa un dramma.

Altro problema e' che quel prezzo comprare un TV BN fa ridere.

Cosi', appena possibile (ricordiamo i problemi poLLitici), dapprima lo fanno a colori, in PAL, snaturandolo: 
-Il coso a colori e' molto piu' lungo, certo in cucina su 60cm di mensola va bene, ma i comandi ancora dietro sono un chiaro elemento di pessimo design.
-Perde da subito le batterie, con i nuovi consumi aumentati e le dimensioni gia' poco opportune, diventerebbe un obbrobrio, rendendo il design fine a se stesso.
-Poi aggiungono posticcio sotto un ricevitore del telecomando, che e' un poco sordo
-Poi la scart...
-Poi...
eccetera per decine di modifiche che accrocchiano il povero algol.

Per non farlo diventare enorme le "buone" notizie non sono finite: passa da 11 a 10" perdendo il 20% di schermo.

Alla fine e' molto diverso dal portatile che era, e' diventato un lungo camion dallo schermo minuscolo che non si capisce perche' e' ancora inclinato.



 che in foto fanno vedere in piccolo per non far notare che non e' molto lontano in profondità da un enorme 16" e che per accenderlo devi allungarti come un acrobata: il tasto, orribilmente arancione, e' dietro come al solito e lo spigolo del cinescopio da fastidio.
Ovviamente anche questo e' una stufetta e non e' un apparecchio longevo.

Per la cronaca e' in vendita ancora oggi ufficialmente come accessorio di arredamento non rispettando la normativa.
Perche' in 60 anni il design si e' fermato, anzi e' solo peggiorato appiccicandoci sopra alla carlona quello che non era e perdendo la funzionjalita', che comunque esisteva, di un design non eccelso na che aveva un certo senso.
Una cosa che aveva una sua idea di design, per quanto troppo ristretta, un 4to o 5to TV da trascinarsio appresso che doveva sostituire le radioline in una casa dei ricchi, diventa un catafalco senza motivo di esistere se non "ci hah na fomma diversa da qualli vveri".

Nel frattempo ci sono stati centinaia di TV piu' azzeccati che sfruttavano le novita' tecnologiche, come i cinescopi molto deflessi ed infine gli LCD, fornendo meno profondità, migliore uso e schermi grandi.
Per 60 anni brionvega hanno fatto solo questo.
Peggiorandolo pure.

Pero' e' innovativo per alcuni ignoranti.
Mi sembra l'arna: e sei subito alfista.
Compri l'algol e sei subito un cultore del design 

 

 

 

lunedì, ottobre 13, 2025

JBL PARAGON

 


 

nel 1957 in JBL, che non erano dei fuffaguru coreani, si mettono in testa di fare quella che oggi chiameremmo soundbar.

Ovviamente non essendo un cinese da 2 soldi impiegano quello che allora era il massimo che si poteva fare.

La prima cosa che fanno e' rendersi conto che una famiglia seduta sul divano non ha un solo punto di ascolto deformando la scena sonora.

 

 

quindi il progettista fa qualcosa di rivoluzionario, decide di costruire un ENORME riflettore acustico accordato con una tromba laterale che lo "illumina": la collocazione ed il funzionamento delle trombe dei medi sono orientate verso la parte centrale, curva, che si comporta a tutti gli effetti come una lente acustica divergente.

In pratica tutti sentiranno la stereofonia indipendentemente dalla posizione.

Purtroppo, non si puo' avere tutto, per poterlo dividere in 3 pezzi per il trasporto, i TW sono relativamente normali e incassati dietro ai medi.

 Le basse frequenze scendono allegre (non e' dato sapere quanto, nessuno pare abbia testato bene questo affare, ma ci sono evidenze che sotto i 50Hz ci vada allegrone con 2x 15")

non contento di queste performance, perché in JBL non erano stati ancora comprati dai pesciari, riescono a rendere il tutto che appaia molto resistivo, bisogna ricordare che siamo nel 1957 e quello che oggi fa un ampli da 500E all'epoca era una rarita' e il contrario avrebbe portato a dire che con ampli non troppo stabili (la maggior parte erano valvolari, quindi per lo piu' poco dotati) si rischiava di far sembrare pessimo un ottimo altoparlante.

Altre buone, e' maledettamente efficiente (95-96dB a seconda dell'anno), gli ampli a valvolazze erano quello che erano anche come potenza... e con 30W questo coso suona TANTO.

Non sono finite le notizie buone: optional l'ampli integrato come le bar odierne. 

In pratica e' l'apice della complessità del 1957, ed e' WoW ancora adesso fa la sua suina figura 

Ovviamente questi risultati con la tecnologia dell'epoca portava con se alcuni difettucci.
un prezzo ENORME, anche per il trasporto, oltre che la complessa forma interna

Un peso enorme, circa 300Kg

e' "grossino" con i suoi 267 cm  

i driver dell'epoca non reggono molta potenza, del resto con quelle efficienze in casa non e' che ne serva. 

Circa 1.000 Paragon sono stati prodotti dal 1957 al 1983 

Se poi guardiamo bene scopriamo pure da dove arriva il progetto e il progettista.

Richard Howland Ranger (Londra, 13 giugno 1889 – 10 gennaio 1962) 
nel 1924, Richard Ranger inventò il fotoradiogramma  radio facsimile, insomma il fax di oggi. Una fotografia del presidente Calvin Coolidge inviata da New York a Londra nel novembre 1924 divenne la prima foto riprodotta da un facsimile transoceanico 
Poi nel 1932 invento' un organo "elettronico"
Purtroppo come accadeva in quegli anni la sua furia inventiva fu fermata dalla WW2 per anni.
 Nel 1956, ricevette un premio Oscar per l'invenzione di un metodo per sincronizzare il suono registrato su nastro magnetico con la cinepresa, e nel 1957 ricevette il Samuel L. Warner Memorial Award della Society of Motion Picture and Television Engineers.
Insomma non era un 15enne che urla "UATTI!" come devono essere i progettisti di molte cose attuali.

 Quando vedi questi pezzi da 90, che oggi costano sul mercato, se in ordine, da 30KE fino a 90KE, e li valgono tutti sia per risultato che per storia, ovviamente sono un incubo da refittare, la domanda sorge spontanea:
Perche' oggi dobbiamo sentire di medda?

Certo, un marcantonio di 300Kg non ci sta in molte case, ma ricordiamo anche che nel 1957 non esistevano le casse reflex (la teoria fu presentata nel 1961, ma solo nel 71 fu pubblicata la versione completa che oggi usiamo), sarebbero nate anni dopo, non esistevano i CAD, i CAM e gli altoparlanti odierni, anche da poco, avrebbero  causato crisi mistiche.
Come e' successo che le soundbar odierne siano cosi' poco utili?

Come e' successo che un altoparlante, con i limiti del 1957, possa apparire oggi immensamente innovativo, mentre altoparlanti plurimamente raccontati come innovativi assomiglino piu' ad una fonovaligia della nonna? 

 Cosa ci vorrebbe a fare di mobiletti, con le tecniche come la CNC in stile ikea, che integrino le conoscenze di allora e di oggi a prezzo e dimensioni easy?

Forse e' piu' bello vendere al triplo del prezzo un altoparlante mono spacciandolo per multicanale addirittura... 
Del resto il peone non sa neppure che cosa vogliono dire le sigle glitter: piu'  ne sono meglio gli sembra.

Quando mi dicono che una volta non avevano certe cose mi vien da ridere, oggi non abbiamo piu' tanta roba. 

 PS
Esiste anche il cucciolo che fecero poi, il metregon


 
avrebbero dovuto poi fare una versione top, ma era troppo complesso da realizzare industrialmente.

 

giovedì, ottobre 09, 2025

Damiano, chi sarebbe?

 


 

Per una serie di coincidenze sono stato portato ad ascoltare tal Damiano David al Uchemmerda-pala (il nome che merita ha un senso letterale, come vedremo) di Assago come tassista.

La cosa comunque mi pareva una buona idea, alla fine capire come si era evoluta tutta una serie di cose e che razza di enorme spettacolo avevano tirato fuori a quel prezzone.
Certo, non mi aspettavo lo show di alto livello american style, ma le aspettative sono altine, per quella cifra il minimo accettabile non e' "fiera di paese con le casse da casa del cuGGino".

Prima di partire in quarta diciamo  non riesco proprio a capire come vada per la testa di fare dei concerti nei palazzetti sportivi e non fare luoghi specifici. 
Certo la richiesta di musica in italia e' bassa, non avendo cultura, ma un minimo, cribbio!
Non e' che sera chissa' quale teNNologia segreta: e' un capannone un pochino storto da tutte le parti con due soldi di pareti (non si cerca la perfezione di un auditorium di alto livello con pannello mobili e altre sciccherie, una decente via di mezzo)

Per via della forma, per lo piu' simmetrica e ad ellisse, se non circolare, sonorizzare quella roba e' un discreto incubo. 
Ci ritroviamo ad avere onde stazionarie e riflessi veramente rognosi.
Certo oggi abbiamo DSP e programmi di gestione ad-hoc  potenti e "facili" da usare, ma e' sempre una gran rogna, pertanto non e' facile.
Gia' il fatto che a seconda del riempimento cambi notevolmente la taratura dell'impianto vi fa capire il livello di difficolta'.
Pertanto il palco di un evento in un palazzetto sportivo dovrebbe essere gestito da gente molto skillata.

Sono seduto nei seggiolini microbici: la prima cosa che salta all'occhio e' una straordinaria quantita' di signore attempate, molte extracomunitarie.
La cosa che noti e' che sono per lo piu' basso spendenti, salvo qualche raro caso.
La vera domanda e': davvero una 40-60tenne spende big money per andare a vedere un giovin ragazzotto a cantare?
Potrei capire se vanno a vedere vasco, fa pena, ma e' sicuramente parte della loro colonna sonora di gioventu'. 
Del resto me lo vedo poco la signora media di 50 anni picchiare li cifre pesanti per il concerto di un pischiello che canta in inglese. 
Forse gli costerebbe meno affittare per una sera un escort, probabilmente sarebbe piu' appagante.

E' evidente, come in un altro post, che una fetta importante non ha pagato il biglietto come avrebbe dovuto... del resto dire di aver riempito il palazzetto, come una star, ha ripercussioni d'immagine che puo' essere conveniente pagare regalando biglietti.
Ovviamente chi rimane come pagante paga il triplo.

Seconda cosa che e' evidente e' che il palco e' molto scarno, sembra un service dell'ultimo minuto.
6 line array  messi giu' in maniera "vediamo che siano veloci da montare" e una montagna di woofer ai piedi del palco.
Perche i line array tendono a focalizzare e sono interessanti per grandi palchi, ma sono affari parecchio rognosi da tarare. Ogni fornitore infatti ha dei SW, praticamente dei CAD, per gestirli e non puoi farne senza.

Inoltre, per la dimensione delle platee, e' NORMALE ascoltare non bene: scordatevi la stereofonia e soprattutto scordatevi l'ascolto HiFi di livello visto che quello che si ascolta in fondo, davanti, o di lato sara' necessariamente diverso: 
I miracoli non esistono nonostante quello che leggete sui sitarelli pagati osannanti le soundbar MONO che si spacciano per multicanale.   

Poche luci, per lo piu' fari led, montati per la maggior parte dietro alla band appoggiati a terra.

la mia posizione e' laterale, quindi ascoltero' prevalentemente l'array di un solo lato (focalizzazione e DSP, ricordiamo). 

Lo spettacolo inizia e inizia una impressionante debacle di quelle che lasciano il segno.

Il problema maggiore e' dato dall'eccesso di volume sui manettini.
Ok e' un problema tipico del DJset italico che ha l’impiantino da 1KW e vorrebbe far suonare 100KW e allora gira il pomello con forza.
Qui di birra ne abbiamo, ma il risultato e' simile.
Quando il cantante canta senza che la ritmica suoni va cosi' cosi'.
Quando suona la batteria il suono e' tellurico, ma la voce svanisce a tratti, la chitarra elettrica la vedi che si dimena sul palco, ma non la senti.

Solo arrivati ad un brano di voce+chitarra riesci a capirci qualcosa: la chitarra e' riprodotta di medda e la voce gracchia, ma possiamo dire che almeno sarebbe accettabile ad un concerto gratuito, sebbene ne ho ascoltati molti nettamente superiori. 
Quando torna il resto della band torna tutto in una nebbia marrone.

Arriva una guest star, Cremonini.
Scusate, forse non ero attentissimo, ma la voce di Cremonini la conosco bene, faceva parte di un set che usavo per vendere gli impianti: era impossibile da riconoscere. 
Al concerto sembrava un amico che era venuto per fare il coro, le due voci non si distinguevano.
Ho saputo che era Cremonini perche' 2 persone all'uscita in coda al bagno stavano parlando: "quello, sai, era cremonini". Segno che non solo io avevo perso dei pezzi.
Cremonini era arrivato per allungare il brodo con una sua canzone, meno confusa,  ma sembrava troppo simile a tutte le altre, segno evidente che qualcosa non funzionava.

Sembra che la taratura fosse "ao'  sta a pomp tappo con un sacc di bum bum che li insupidiam"
Ma la cosa piu' assurda e' che sembrava certi ampli che sono arrivati alla frutta, ma in un sistema multiamplificato e' raro che i bassi si tirino dietro tutto il resto.
I bassi erano infatti tellurici, ma sembrava persino che non andassero a ritmo del resto della batteria e basso (che era difficile da distinguer nel marasma) come non fossero prodotti dagli stessi.
Quando partiva il rumble rumble il resto erano cacche mobili che inghiottivano tutto.
Abbassare TANTO il volume non avrebbe risolto tutti i problemi, ma almeno li avrebbe fortemente limitati.
Ciliegina sulla torta di vacca il masterista ogni tanto alzava di piu' il volume gia' ben oltre il massimo da mezza manetta. Inutile dire che quello che era gia' tragico diventava piacevole come una martellata sui piedi.
Il volume non si tocca durante l'esecuzione, cribbio!
Forse avevano anche un problema di alimentazione per avere un problema di energia sulla alte quando partivano le basse?
Beh, bastava abbassare i mantettini, tanto la differenza d'impatto dimezzando la potenza e' appena percepibile. ma il miglioramento e' colossale se hai sforato. Soprattutto con i classeD.
Fate conto che nell'unica canzone in italiano pensavo, nonostante fosse stato annunciato, che stesse ancora cantando in inglese, poi emergeva qua e la mez_ paro_ in li_ ital_.

Sembrava un treno infinito contro un muro

Bene passiamo alla parte "visual"
Abbiamo un palco che, come si e' poi confermato durante il live, e' poco attrezzato per il livello di prezzo che si prefigge.
Per fare una grande performance visual senza ammennicoli devi essere un grande artista, con preparazione da urlo e la coreografia deve essere studiata a puntino. 
Nulla di tutto cio' accade.
Nessuna coreografia, tutti pressoche' immobili.
Abbiamo un tizio che spesso e' appeso all'asta, cammina avanti indietro, spesso di lato, ogni tanto saltella, si toglie la camicia manco fosse Iggy e, bon, via con le luci psichedeliche anni 60.

Uno direbbe, ok, ma hai tanto da raccontare...
No, il suo carnet da spendere e' scarso.
Diversi momenti di stop dello spettacolo e castronerie con "Milano" sola o accompagnata da: siamo a, eccoci a, bene... e alcune filippiche sul fatto che vuole tornare con il gruppo. 
Ok, abbiamo capito che pensi di essere a Milano e lo ripeti di continuo per ricordarti che non sei a Sulbiate o a Ostia, come stai mandando un messaggio di aiuto ai companeros che ti riprendano.
Un paio di frasi del tipo "io sono figo, guardate come sono figo" chiudono le ardite pause fra le canzoni e altre pause in toto.
Capisco che i 12enni vogliano l'uomo forte che si sente figo, ma "er di più" esplicito generalmente e' uno sfigato tamarro, non un figo.
Mi ricorda tanto la tragica figura di jovanotti.

Totale delle canzoni + pause parlate + pause totali = 1h15m.
Sono dovuto andare a controllare perche' 2 canzoni parevano famigliari, con quell'audio non avrei potuto riconoscere neppure le mie preferite:
breaks like a heart di Miley Cyrus e Mark Ronson 
Locked out of heaven di Bruno Mars

Poi, dopo aver fatto finta di chiudere tutto, dopo qualche minuto torna sul palco per altri 5 minuti. 

Tenuto conto degli stop e della guest, delle cover (che ci starebbero in altro contesto) non arriva neppure all'oretta da emergente primopelo e sottolinea la pochezza del materiale, insufficiente per un concerto piu' grande di una location da 300 persone, ottimo sotto dove prima o dopo di te ci sara' un secondo gruppo che prosegue per un ulteriore ora.

Io non dico che tutti debbano fare un grande show da WoW, del resto non tutti sono bestie da palco e contemporaneamente musicisti da urlo, ma ovviamente esiste una scala fra il mostro da concerto e la sagra della salamella di Portosguazzo minore.

Qualche anno fa a NY ho sentito artisti da strada che polverizzavano questa roba, alcuni manco avevano un vero palco, pero' showavano durissimo. 
Chi suonava BENE, chi aveva una presenza decente, chi prendeva il palco, chi...  5 minuti li passavi volentieri, se avessi avuto piu' tempo anche la mezzora.
In una parola PROFESSIONISTI.

 

Questo signore si e' fatto circa 4h di concerto con i suoi 4 compari e il livello era piuttosto alto, erano una macchina da guerra inarrestabile. Ho deciso di prendere il gelato li davanti e starmene 20 minuti, erano troppo bravi, non il mio genere, ma una performance accattivante, solida e navigata. Voto 7+

In giappone non era raro vedere su di un sovrappasso pedonale (non pensate che siano come i nostri!) o una piazza dei mini concerti improvvisati (alcuni montavano batteria e tutto)  che arrivano ad attirare fan e picchiavano decisamente duro. I concerti gratuiti potevano essere anche "previsti" in una versione da piazza con camioncini delle "salamelle" acclusi. Il valore si impennava.

Questa gente con uno sgabello, una chitarra e un microfono fanno show, perche' nell'ambito valoriale, sia esso musicale o di palco, qualche numero lo potevano fare. 

Il concertino del cugino del gestore della festa dell'unita' di David mi ha profondamente intristito.
Perche' se questo, come alcuni giornaletti (satirici?) dicono, e' un grande nel panorama italiano... siamo foxxuti.
Un grande artista?  
A quel punto non saprei come nomenclarlo, come chiamare gli artisti veri e attenti al proprio pubblico.

Certamente il fatto che un 12enne oggi che ascolta da un telefono o da una supposta BT poteva sembrare non tanto pessimo, magari e' abituato a vedere i video su di un 3" e quello che non nota il cervello per sua natura migliora. 
Ma qui la roba che non funzionava era tanta.

Magari in studio mr David e' bravo, magari le canzoni sono bellissime, ma se ha messo cosi' poco dentro al concerto permettetemi di dubitarlo.

Certo che il service magari non lo senti mentre performi, ma dovresti avere delle persone che verificano, ma le scarse performance sul palco non hai bisogno che le spieghi qualcuno; sai perfettamente quello che stai facendo.
Per mettere su uno spettacolo, di quelli che non vagono 3E di ingresso salamella inclusa, un minimo di coreografia doveva studiarla ed e' evidente che non lo ha fatto.

Cavolo persino artisti talentuosi si inventano qualcosa, si sa da 100 anni. 
Non e' una gran novita'

Vediamo che anche nel 1956 jerry lee lewis mentre suona il pianoforte qualcosa inventa.
Non potevi certo fare 2 ore di concerto con uno seduto al piano che cantava dandoti la schiena, no?
sarebbe irrispettoso

The killer aveva imparato un modo un pochino energico di suonare il piano, lo show era garantito :-)

Diciamo che se fossi stato da solo dopo l'inizio del secondo brano al pala, che confermava il disastro, me ne sarei andato. 
Non e' la prima volta che lo faccio e l'ho fatto anche per un concerto che probabilmente e' costato 10 volte questo, ma, purtroppo, era migliore.
E' il motivo per cui da anni non vado ad un concerto, in Italia la fregatura galoppa, dopo un paio di fregature poi ti stufi.

Del resto a molti "artisti" appena sanno tirare 2 accordi sembra loro di aver raggiunto il top e smettono di evolvere.
L'industria musicale italiana ovviamente prende quello che trova e ogni anno ci propina i nuovi "talenti", perche' ovviamente nessuno e' piu' emergente, mancando la polpa appena non sbavi cantando o riesci a tenere in mano una chitarra senza usarla come pala diventi automaticamente "er topp".
Ovviamente devi essere "amico", Cecchetto e' garanzia, anche se questa volta non ha colpa.

Nella realta' qualcuno in italia e' veramente bravino, ma, come accade per i laureati STEM, fa un fugone verso l'estero dove non solo prende altri soldi, ma riescono a distinguerlo dalla fogna. 
Oppure va a fare l'impiegato visto che non deve sgomitare con dei signor nessuno: meno sbatti.

Voto dello show 0-.
Oggi non si puo' fare di peggio, neppure sotto acido. 

Non so per quale motivo perverso dopo il concerto mi e' venuta l'improvvisa voglia di ascoltare  Going Under  e My Immortal degli Evanescence, forse la pulizia con la voce ultradettagliata e potente che si staglia sopra il resto.

 

Notarella della location
il palamedda e' ovviamente poco connesso, certo abbiamo (incrediBBile) una metro, ma se non sei in rotta e' poi impossibile poi fare il cambio per altrove che non sia la zona ristretta servita dalla stessa piccola e minuta MM. 
Diciamo che lo puoi raggiungere con qualche fatica, ma poi non torni. Sempre che nel frattempo non ti abbiano rapinato.
Certo non e' colpa del palazzetto, ma delle interconnessioni mancanti, pero' e' il risultato se devi andare ad un evento serale.
Giusto per capire la debacle san G  informa che all'uscita i mezzi ci avrebbero messo quasi 6h, 15 minuti in meno che andare a piedi.
Altro motivo per cui la musica vende poco, ve lo vedete un 15-17enne (o un maggiorenne che non ha i soldi di un euro59-bis-ter da 30 stipendi?) che si spara 6h a piedi per andare ad un concerto? 
Anche fosse molto piu' vicino, diciamo 10 minuti in auto, non ci puo' andare se non accompagnato dal genitore che puo' non avere la possibilita' di.
Del resto aver trasformato le stazioni in zone in mano al crimine e' qualcosa che il palazzetto subisce.

I bagni sono ovviamente strutturati per una partita di basket, ci sono molti tempi morti e perdere 2 passaggi di solito non e' un problema.
Inoltre, in italia, i fan sportivi sono prevalentemente maschi.

Cosa capita in un evento del genere?
1) i momenti d'uso sono solo 2 concentrando le necessita', ovvero gli slot devono essere di piu'
2)  le signore, in maggior numero e che abbisognano di piu' slot, invadono i pochi bagni praticabili degli uomini con code strong.
3) i bagni non vengono puliti durante ritrovandosi con, letteralmente, cascate di medda in diversi slot, scenografiche quanto orribili,  di certo da scimmie di passaggio dalla grande operosita', ma del resto non siamo di certo nel primo mondo, lo sai.
4) trovi il 50% degli orinatoi fuori uso, cosa che, visti i punti precedenti, causa code assolutamente inutili (e gli slot occupati-smerdati non aiutano).
Inoltre per un concerto il palazzetto non e' il massimo per decine di motivi, oltre a quelli citati in precedenza, che lascio a voi pensare

 

 

 

 

 

 

 

 


 

lunedì, ottobre 06, 2025

Sansui AU-9900

 

Questi post nascono dal fatto che volevo farvi vedere roBBa BBuona, ma poi incappo in cose assurde.

 Se il pioneer 7800 aveva particolarita' teNNiche fuori dalla norma, questo affare, il Sansui AU-9900 del 1975, e' ancora men comprensibile.

Aveva grossi argomenti nel 1975:
era potente
doppia barra
ed era fra i primi a sconnettere i controlli di tono.

infatti vediamo che e' un apparecchio meravigliosamente, per l'epoca, costruito con alimentazione e finali ben separati dal pre.


 anche i dati spacciati all'epoca non sono male.

 Power output: 80 watts per channel into 8Ω (stereo)
Frequency response: 10Hz to 50kHz
Total harmonic distortion: 0.08%
Damping factor: 80
Signal to noise ratio: 65dB (MM), 80dB (line)
Channel separation: 55dB (MM), 60dB (line)
Dimensions: 460 x 160 x 373mm
Weight: 17.9kg
Year: 1975

Lo vediamo subito dai 18Kg che non e' una mammoletta, ma altrettanto una pulce nell'orecchio dovrebbe darla la diafonia e il S/R non certo come il pioneer 7800 visto prima.

Inoltre questi ampli dell'epoca avevano in genere una serie di problemucoli per cui, negli anni successivi, furono bersaglio del "meglio poco, ma buono".

inoltre, come avviene per un ampli dal 1975,  mezzo secolo sulle spalle, vanno cambiati tutti i pot e i condensatori, auguri per quanti sono e come sono messi in questo affare.

Inoltre vi voglio vedere a smontare pulire e/o ricostruire i deviatori "faidate" dell'epoca
Quando li aprite esplodono un una marea di particolari caricati a molla.

A sistemarlo "come nuovo" ci metterete 2-3 settimane se non ci sono ossidazioni biricchine sui comandi custom, o la solita cuGGinata, altrimenti meglio buttare tutto.

Vi chiederete se un prodotto che era certo notevolmente superiore alla media da casa, ma non certo WoW, abbia un valore.

Oggi le prende  da un TDA7294 (con 20E di ampli piu' almeno 250E di alimentazione) con meno rumore, 105dB, e piu' dinamica, con velocita' superiore e sospetto che abbia meno problemi con certe casse.
Probabilmente il sansui le prende persino da alcuni classe D di marca.

Non e' un pezzo "storico" che ha fatto un game change, non e' di una marca WoW come i mac, non ha caratteristiche particolari, era solo di fascia alta,  dovrebbe andare sui 150E 

Il problema che oggi tutto quello che e' vintage e' cool. Fa ridere lo so.
Carino ed interessante, ma e' un cadavere che necessita di migliaia di euro di riparazioni.

A cosa viene scambiato?
Se non  e' morto o si trascina agonizzante, a seconda dell'anno di produzione... 1300-3000E.

Lascio a voi la follia della cosa, forse frutto di sostanze.

 

 

giovedì, ottobre 02, 2025

freedom flotilla

 


Mentre un massacro si sta svolgendo in quel di gaza, per un attimo lasciamo perdere le contorte motivazioni, un allegro circo racconta di voler approdare in quelle ridenti spiagge a prendere il sole.

ovviamente hanno, come tutte le attivita' dei personaggi mediali, un ampio spettro di presenza online. 

Perche'? 

Qui bisogna fare un pochino di analisi e deridere i nostri giornalisti. Sai che novita'.

I giornali infatti raccontano la maledetta bugia, del resto il sito italiano e internazionale della freedom flotilla raccontano cose diverse. 
E gia' ci sarebbe da ridere.
Secondo il sito italiano  Freedom Flotilla è impegnata nell’organizzare una missione via mare per portare a Gaza 5.500 tonnellate di aiuti umanitari 

Questo, per i nostri giornali e' lo scopo dell'ammasso di strz che animano la flotta.
Secondo alcuni giornali queste tonnellate sono 400, 550, 40, 50, 40, 600, 5000... eccetera. 
Cominciate a vedere il problema?

Ammettiamo pure che queste 44 barche che sono in giro da esattamente un mese abbiamo queste fantomatiche 600T di aiuti (spero piu' che altro acqua e gallette).

Vi faccio una domanda.

Questa e' la foto che mostrano

Roba che per un mese di navigazione grossomodo non ci stanno le derrate dell'equipaggio.

il 90% delle foto da lato mostrano sempre la stessa barca

 

 Lo date anche a me un motorsailer da ricchi?

Qualche tonnellata ci sta sul motorsailer, ma di certo non sono 400, al massimo 4.

Ricordo che le barche sono ripiene di persone e carburante (mai le vedi avanzare a vela in foto) 
Per un'avventura del genere devi avere molta acqua a bordo le barche piu' piccole sicuramente hanno a bordo taniche e simili.
Puoi non lavarti, ma per bere e mangiare, non sembra, ne va comunque via parecchia e alcune parti del corpo, soprattutto se non sei piu' nei 20, ti conviene lavarle. 
E comunque non tutti sanno lavarsi i denti con mezzo bicchiere di acqua (provare per credere) che in un mesetto sono sempre intorno al litro o smettere di farsi la barba (in mezzo al mare puoi usare la salata, ma poi devi risciacquare molto bene, in barca preferisco lasciarla crescere, sai che rottura altrimenti.
Certo si sono fermati nei porti diverse volte, ma il grosso deve esserci se non vuoi avere problemi.

Giusto per capirci: dopo aver allertato tutti che facevamo una tratta senza porti una coppia ha deciso che a loro non fregava nulla e si sono fumati da soli oltre una tonnellata d'acqua (su 2T della barca da 22m) in 48 ore. Cosi' per 10 giorni abbiamo spento le pompe in navigazione, dopo essere tornati in porto fra i mugugni (la colpa e' dell'equipaggio, non delle scimmie).
Oltretutto in navigazione va roba ovunque, ma loro si credevano furbi per farlo di nascosto: ma io ho caldo!
Vi assicuro che limitare i consumi e' durissimo con chi non e' avvezzo, e in questo circo di showman e primedonne dubito molto che siano in grado.

Soprattutto sulle barche piu' piccole, diciamo dai 12m in giu', e' un dramma dove mettere in necessario per l'equipaggio. Figuriamoci portare tonnellate di "aiuti"

Ma la storia non e' finita.
Immaginiamo per davvero di arrivare con 600T di aiuti in porto, non sarebbe pratico uno barco in spiaggia, salvo di avere mezzi idonei. 

Cosa abbiamo?
abbiamo una metropoli di 70 Km di larghezza

 

con meno mezzi dell'italia.

Salvo che abbiano accordi con il governo locale, che mi dicono inesistente, o qualche organizzazione risiedente sul territorio, di quelle con ampia logistica (DHL, TNT o le poste?) cosa fai?
Le sbarchi sul molo e poi speri che "Abdul" sappia che sei arrivato, si faccia 35Km a piedi fra le viuzze catastrofate e porti 30 litri di acqua e 10Kg di gallette a moglie e figli per altri 35Km?
Ovviamente evita i proiettili di Hamas e quelli israeliani con mosse degne delle fantasie di Neo, ma con 40Kg di pacchi addosso.

Perche' io, sinceramente, non vedo su quella barche un furgone per le consegne blindato.
Non vedo neppure elicotteri da trasporto che potrebbero lanciare quella roba all'americana (che alla fine e' tanto folle che ha un senso).

Portare "roba" in porto e' il minore dei problemi. 
Se non li distribuisci non sono aiuti, sono una presa per il gnao.

E' evidente che qualcosa non quadra nella narrazione.

Vediamo il percorso.


 

 Si parte da barcellona, dove si fa sempre casino, si fa un po di disco a palma, si fa un picnic davanti alla tunisia, si fa vacanza in tunisia, poi in sicilia, poi a creta (o in grecia), e poi si arriva nel golfo.

Si noti che sono stati toccati soprattutto luoghi turistici. 

Mentre scrivo sono a 400Km dall'obbiettivo.

Ancora le leggende narrano che hanno avuto "attacchi" che ovviamente "ha stato israele". 

Vorrei fare notare una cosa.
Israele ha un esercito fra i migliori e piu' attrezzati del pianeta. 
Gli "attacchi" sono piuttosto ridicoli.
I primi 2 sono stati compiuti a 400m dal porto di Sidi Bu Said, una ridente e molto bella cittadina turistica.
Ci sono i video di una bella fiamma, un poveretto era praticamente davanti alla fiammata e... nulla.
Tenete conto che qualsiasi fiamma libera sono problemi in barca, soprattutto di barche in legno o, peggio, in plastica. Non e' un caso che il lupo di mare usi la pipa se proprio deve.
In questi casi nessun danno.
Cavolo hanno usato, un petardo omologato?
I droni per le riprese fotografiche (generalmente esacotteri) hanno batterie che sono molto piu' violente se prendono fuoco.

Altro "attacco" pare sia un raudo con attorno del peperoncino. "stato a drone israele"
Sarebbe piu' semplice mettere una piccola cartuccia nascosta che azzeccare con un drone nel buio un imbarcazione.
Esattamente a poppa, precisione millimetrica per non rovinare neppure una scarpa all'equipaggio, in quel momento altrove (sotto coperta e nel pozzetto centrale). Dicono che si e' rovinato lo strallo di poppa.

Nell'imbarcazione, stando al video, ha un pozzetto centrale e 2 alberi, pur essendo piccola, forse un 9-10m, e il pozzetto avanzato.
Si tratterebbe di far esplodere sullo strallo un petardo senza che pezzi di drone possano raggiungere l'equipaggio a meno 3m ci distanza dando per contato che non stiano manovrando la vela o pisciando en plain air.
Direi che e' piu' facile nascondere sullo strallo, magari di quelli dotati di baloon per trasformarli in antenne dove non si vedrebbe proprio,  il pacco dono... magari per fare un pochino di show.


Giusto per capirci.
Se io dovessi fare un azione contro questa massa di circensi arriverei sotto le imbarcazioni di notte con un respiratore a recupero (non fa le bolle), un po di alghe tritate, del pongo, un trapano e cacciavite elettrici il giorno della partenza.
nei giorni seguenti avrebbero una decina di piccoli problemi molto significativi per cui la flotta dovrebbe portare quelle barche in porto e sollevarle.  
2h di lavoro per danni a tuono con timer.

10 barche fuori uso, con problemi scaglionati nel tempo, in navigazione, per un azione che non e' del tutto chiaro se e' sabotaggio, danneggiamento o incuria.

Certo meno evidente, ma il fatto che puoi pensare che ti possano colpire in navigazione, con l'idea di un eventuale torma di sabotatori a bordo, diventa pesante.

Le barche vivono in un ambiente molto ostile, e quelle moderne se ne fregano un pochino, la plastica e' meravigliosa (ma la greta, non dice nulla?), questo fa si che COMUNQUE ci sono decine di punti di rottura assai rognosi.
Moltissime barche da diporto, ma non solo, sono affondate per piccolissime cose. A centinaia all'anno.
La cosa piu' pericolosa in una barca a vela, per esempio, non e', come molti pensano, l'attrezzatura di governo,  lo scafo, le vele eccetera, ma il cesso: un enorme e potente problema che tutti i lupi di mare vorrebbero sbarcare (qualcuno lo fa veramente) e lasciare a marcire sul molo.
Inoltre e' spesso guasto: pensate al sinistro da ZTL che non ha piu' il water e deve farla sporgendo il deretano fra un candeliere e l'altro (i candelieri sono quei bastoni verticali che formano il "parapetto"): il giorno dopo e' a casa!

Tanto per capirci: molti incidenti, che hanno spesso portato alla distruzione della barca, sono avvenuti per "miglioramenti" dei proprietari convinti che l'acciaio inox sia migliore del ferraccio. 
Basta veramente poco per affondare, distruggere, o rendere ingovernabile, una barca 

 La domanda quindi diventa: Davvero israele ha mandato costosissimi droni da migliaia di km di distanza per lanciare un raudo quando basta una rete da pesca smarrita per mandare in crisi mezza flotta?

Davvero davvero "a stato Israele"?

Saro' cattivo, ma a me sembrano piu' effetti speciali per rafforzare l'idea che il circo sia nel giusto.

Ma la cosa piu' ridicola e' far scortare queste scimmie dalla marina militare.
Sono senza parole: uno vuol mettersi sulla traiettoria di proiettili e bisogna salvarli.
 

Vorrei inoltre ricordare un fatterello accaduto 15 anni fa, 2010.

Nel solito momento catartico la freedom flotilla era gia' li a rompere le scatole, solo che l'evento "goccia che ci ha fatto travasare i co" non era ancora da divenire.
La fottiglia a vela viaggiava con le loro barchette (diciamo navi a nafta) ecogreen.




 anche in quel caso con la scusa di portare 5500T (per lo piu, va a capire perche', cemento) di roba a gaza. All'epoca esistevano delle reti che lo facevano, era inutile portare quella roba in porto.
Salvo voler rompere gli zebedei.

Il problema, come vedete dalla foto, e' che un bel pezzo di sovvenzionamenti erano turchi, come turchi molti dell'equipaggio e le navi.
I turchi sono convinti che la palestina sia roba loro, tanto da issare la bandiera del paese.
Cosi' salgono in 600 sulla nave (600 persone che per giorni stanno su quello scatolo in nome di una palestina turca?)
Mi chiedo poi cosa avrebbero fatto giunti a destinazione. Forse piantavano la bandiera sul molo ubriacandosi?
600 persone, pensate che caos

La guardia costiera per evitare casini cerca di ostacolare la nave turca, che non si lascia intimidire.
Il marconista spara cazzate  "Torna ad Auschwitz!" e simili.
Sale il primo commando sulla nave, ma non si trovano davanti degli attivisti, ma gente attrezzata pronta per fare danni con maschere antigas, spranghe, fionde, giubbotti antiproiettile e via dicendo. Probabilmente anche armi da fuoco, anche se non e' chiara.
Sparano proiettili di gomma ma 3 del commando vengono rapiti e gravemente feriti e un quarto se la vede brutta.
Ovvia la conclusione con 10 morti dopo che i commando si sono incaxxati e sono saliti in quantita' adeguata sulla nave.

Si noti che le navi sono state restituite, ma, qui e' la cosa bizzarra, 4 navi non hanno proprietario.
Tre delle navi di proprietà turca furono restituite incondizionatamente. 
Due delle restanti quattro navi sono state rivendicate, ma la prova della proprietà non è stata fornita (ovvero non esistono fatture, che per un affare del genere e' piuttosto ridicolo). 
Nessuno ha rivendicato la proprietà delle restanti due navi e non si riesce a risalire alla proprieta', cosa davvero molto strana visto che non sono aggeggi da 500E senza targa come le moto elettriche.

Vien da pensare che non era una scampagnata, ma fosse un tentativo grossolano di avvicinamento da parte di un entita' turca alla palestina. 

Inutile dire che da allora i rapporti fra Israele e la Turchia si sono fatti "un pochino" tesi.

A questo punto il fatto di aver partecipato ad un raid di una nazione contro un'altra, causato un caso diplomatico pesante, dopo 15 anni nessuno ricorda piu' della questione?
Voglio dire, vai a fare er dippiu', che cosa scegli come supporto: 
A) alpitour?
B) Un'associazione in odore di 007 turchi?

Ma, soprattutto, oltre a fare show per incrementare il proprio ego e i propri social, cosa serve?
A creare un altro incidente, del tipo che manderanno un traghetto di 100m a parasi davanti sfasciando un po di prue? 

Se arrivano dei proiettili sottocosta, non e' detto che i residenti a Gaza siano tutti amici degli imbecilli a bordo, "io so, stati i ebbei" 
E' una zona di guerra, se li fermano, anche con la violenza, avranno risparmiato vite.
Salvo credere che appoggiando il piedino della Greta e del presidente ARCI sul molo, per magia, tutti i fucili tacciano.
Stiamo scherzando?

Non a saso l'USB (Urca, Siamo Beoni?)  ha dichiarato che faranno altri scioperi se non arriveranno a terra. 
"Se bloccano la Flottilla sarà sciopero generale"
Forse se fanno un altro sciopero sara' da rivedere il TSO che in questi casi deve prevedere l'internamento coatto.

Il problema e' comunque il trasformare una cosa tragica e violenta in quel tono da yoyoturper e caxxari festanti che animano la discussione come se non fosse seria.
La risonanza mediatica data a questo branco in festa.
Vorrei anche che si leggesse bene il disclaimer del sito internazionale, che ovviamente i giornalisti e perfino chi e' sulle barche non ha letto e che raccontano bene un messaggio che riassumo: 
la missione non è portare aiuti, ma forzare il blocco navale israeliano con la forza (tanto se siamo famosi nun ce toccano) per una azione dimostrativa davanti a tutto il mondo.

dal loro sito su "cosa facciamo":

 "1 Sfidiamo il blocco Navigando verso Gaza, affrontiamo l’assedio illegale di Israele"

Non vedo una missione umanitaria, ma una presa di posizione contro israele, e siamo forti, noi SFIDIAMO

"2    Noi aumentiamo la consapevolezza In alcune missioni precedenti, le nostre navi Flotilla hanno visitato i porti lungo la strada per Gaza, dove abbiamo tenuto eventi pubblici per informare le comunità sul genocidio di Israele"

Israele e' kattivo. 
Dobbiamo spiegarlo con feste e microfoni.
Per carita', non e' stink of saint, nepur da lontan. 
Ma non e' una missione di aiuti.
e neppure l'organizzazione, abbiamo visto, e' "saint on earth"

3  Sfidiamo il blocco nei tribunali – Gli sforzi legali sono una parte fondamentale della nostra strategia.   

 Non vedo una missione umanitaria, ma una presa di posizione contro Israele, una SFIDA.

 4 Le nostre missioni sono lanciate su richiesta dei gruppi della società civile a Gaza che cercano una maggiore attenzione internazionale sull’impatto devastante del blocco di Israele e del genocidio implacabile. Collaboriamo con partner locali come We Are Not Numbers

Ancora una volta non vedo nulla di cio' che raccontano i ns giornali 


5)    Offriamo speranza e ispirazione – Stando in piedi con i palestinesi, specialmente quelli assediati a Gaza, inviamo un chiaro messaggio: non siete soli.

Servizio pubblicitario
 Non vedo una missione umanitaria, ma una presa di posizione pro Gaza.

Ma in realta', se notate, ancora oggi il gioco e' molto seguito e rilanciato da Anadolu Ajansı (un'agenzia di stampa di proprietà del governo della Turchia) che fa intendere che tutto il mondo sta protestando, da un mese, con le barchette.

Ma, alla fine, qual'e' il vero scopo di questi?

Non evidenziare il problema della palestina, non penso che se ne sia parlato cosi' tanto e, soprattutto,  mai l'opinione pubblica e' stata cosi' tanto contro gli israeliani.
Per 30 anni gli arabo-palestinesi erano una spina nel fianco. 
Nessun arabo voleva averci a che fare, ma li tollerava perche' rompevano le scatole agli "ebrei".

Gli arabo-palestinesi stavano sulle scatole a tutti, tranne a qualche sinistro che urlava, senza comprenderle, parole come sionismo e sparando frasi come "siamo con arafat", ovviamente indossando lo scialle tipico (Kefiah) come novello fedayyìn mentre prendeva il bus per San Babila.  

Oggi, mi pare, non ci sia bisogno di pubblicizzare la cosa, i giornali e i feed sono talmente pieni della cosa che e' come scendere a spingere una vettura che corre in autostrada.
L'immagine di un bambino aperto in due "tira" molto piu' di un gruppo di clown che vanno in vacanza.
Perche' di fatto sembrano dei fattoni di sinistra con il cannone in bocca, ci manca solo la chitarra, il fuoco sulla spiaggia e bella ciao, e siamo a posto.

Quindi l'unica cosa per cui la freedom flotilla sembra avere un senso e' invece andare al traino di quella vettura che corre in autostrada, oramai il sistema del traino, vedi lucarelli, e' diffuso e ha molte forme grazie ad una pervasivita' delle notizie che prima non esisteva.
Anche solo 20anni fa la freedom flotilla sarebbe stata un accenno da qualche parte, schiacciata negli spazi limitati dalle notizie "importanti" come i bambini di cui sopra, un bonus o qualche polpaccio sudato di uomini in mutande che corrono sui prati.

Anche questa la possiamo archiviare con il titolo:
alla ricerca di visibilita' a qualunque costo, morti di f, ops, di popolarita' (o forse di entrambe).

Ma i giornalisti esistono ancora? 


Infine due postille.

Vi e' un insistenza costante, anche nel simbolo fatto con vele di prua, che loro VELEGGIANO.
Qualsiasi video e foto che ho visto stanno andando a motore, non vi e' nulla che suggerisca che vadano a vela.
Anche il loro plot del traker indica che non bordeggiano, quindi vanno a motore.
Il senso di questa cosa?

Chi paga questa roba?
Da mia esperienza personale chi ha i danari per comprar una barca e stare a spasso un paio di mesi con connessione sat continua e carburante a iosa generalmente si fa un cu... cosi', ovvero non ha 2 mesi da spendere.
Chi paga questa roba?