lunedì, gennaio 30, 2023

Film Lamborghini

 Questa e' l'espressione media del pubblico che vede "Lamborghini – The Man Behind the Legend"

 


A me non dispiacciono i film biopic perché poi ti inducono ad andare a cercare i particolari sugosi, magari non romanzati, e ci sono casi in cui scopri che la parte romanza e' quella meno inventata.
Al che te ne esci con un "ma pensa che roba".
Inoltre ho guardato cose che io di base non conosco, come potrebbe essere il calcio (esiste una serie inglese straordinaria) o il mondo gay di pose (che mi ha fatto capire da dove vengono certe cose)

Inoltre i biofilm raccontano spesso storie belle di loro, e la parte "romanzata" ci sta perché serve a legare gli spezzoni che condensano una lunga storia nei minuti della serie o del film.
Per fare un riassunto serve spiegare cosa non narriamo e coprire i salti temporali.
Un classico e' condensare piu' personaggi in uno o introdurre un personaggio fittizio che sia narratore o tonto a cui debbono spiegare cose (che in realta' stanno spiegando a noi).

Ci sono esempi notevolissimi di bio, tanto da poter essere libri di storia o che hanno spiegato bene cosa era quell'epoca. 

Bene, dimenticatevi quei film.
Siamo in italia, la terra dove la cultura non esiste.

Il giornale, da bravo ignorante infatti dice "adottando una narrativa decisamente americana", no signori, adottando uno stile schifosamente italiano.

La prima cosa che vedere e' la scena del protagonista che sembra uno sfigato che gioca con le macchinine.

 

 


 

Patetica per 2 motivi, lo mostra come un perdente, e non lo e' stato, ma soprattutto UNA CAZZO DI COUNTACH CHE NON FOSSE ROTTA NON L'HANNO TROVATA?
Notate lo sportello deformato del modello che non sta in sede.

Se non sapete dove trovare uno dei tanti negozi di modellismo esiste sempre amazonia (54E, per una versione da collezionista 200E)
Non stiamo parlando di rifare Versailles in un capannone.

Le stesse 2 auto in dimensione reale continuano a sfidarsi come sega onirica per  5 o 6 volte nel film e non se ne coglie il significato. Il regista voleva fare "er di più", ma per essere onirico si deve andare oltre.

Oltretutto mettere insieme una mondial  4 posti da 200CV con una bestia da pista spantega alettonata da oltre 400CV fa ridere come competizione.

 

Non si coglie la velocita' (potevano chiedere a quelli di top gear), non si coglie pathos, non si coglie na sega, solo un lenta passeggiata rumorosa con l'audio fuori sincro.

Avevano paura di rovinare 2 auto costose e allora hanno voluto fare riprese intorno ai 10Kmph sottoesposte fatte dal cugino?
Potevano usare delle repliche, tanto cosi' al buio, non si sarebbe notato, green screen, salcaxxo, ma cosi' e' semplicemente una sega onirica da sinistro che considera bella la corazzata Potëmkin.
Cinema del 1925 elevato, ma il linguaggio visuale, da quei primi vagiti, si e' evoluto, si e' completato.
La scena sembra la corazzata Potëmkin, solo che oltre ad essere fuori luogo, RIPETUTA e fuori contesto, sono passati 100 anni e se lo fate oggi e' una schifezza.
Vedi la prima volta le 2 auto sulla strada e dici
"che ca... è sta medda"
Dalla seconda
"che palle sta medda, ma questo deve smettere di usare troppe sostanze"

Ma, forse, dopo aver montato mancava del metraggio e hanno riempito con sta ciofega ripresa a posteriori.

Altra assurdita' la lunga storia con una topolino modificata con, attenzione attenzione, 600CV!
Persino le deliranti descrizioni di Fastosi & Furiosi (il film di chi odia le auto e ha un suv) sembreranno automobilistiche.

La porsche 356 che non riuscivano a sorpassare nel film (e il Ferruccio decide come uno scemo di girare il volante al pilota centrando un palo e non crepando!) ne ha solo 70!

capisci qui si parla di megapixel tutto il film, 600CV, capisci a me cosa gli fai ad un giocattolo da 70!

MA evidentemente al tizio che scrive le battute (e che guida un suv di medda) 600cc e 600CV sono la stessa cosa.



Ed e' ovvio che una povera fiat 500 barchetta che ovviamente avevano pistolato (dopo i trattori, non prima)


 Il motore originale era di 15CV circa, portatelo a 650cc, pistolatelo come volete, ma non e' che puo' superare 25-30CV neppure sognando e la 500 era una vettura POVERA.
Chiara l’assurdità anche solo di pensare ad una competizione, come accade nel film, con un affare da 70CV di serie che pistolati sono almeno in quota 90.


Il film si dipana per la maggior parte nel fatto che hanno costruito un trattore usando un motore surplus.
Il tutto si ferma sostanzialmente nell'epoca pre-miura che appare come disegnata dal Ferruccio in particolare le "ciglia" (che aggiunge dopo pochi fotogrammi da quello che vedete).


 
In realta', come racconta il vero designer dell'auto, Gandini, quelle erano le griglie che servivano, sostanzialmente,  a nascondere un errore di progettazione perché li rimaneva un buco.

Pero' il film, tranne un pochino del primo prototipo, il film nulla racconta.
Al regista delle auto non interessa nulla.
Non interessa neppure della profonda campagna bolognese di Cento, che pensa essere uguale al sud e il padre si esprime come tale.
Ferruccio, nel film, aveva un padre del sud, poco accento, ma "che ci stò a qui" non si puo' sentire, non è uno che quando parla ti fa venir voglia di tortellini.
Ma uno che parla italiano senza accento o particolarità?
Doppiarlo?
andavano doppiati in tanti in questo film.

Come falsi storici a caterve, costumisti andate a casa e guardatevi i telefilm inglesi.

Ma questo non bastava, mancando quasi sempre i soggetti delle frasi spesso non si capisce di cosa si stia parlando!

Per esempio ad un certo punto il protagonista regala un'azienda al figlio.
MA porca di quella TR..., QUALE AZIENDA?
Perché dipende dall'anno.
Ricordiamoci:
la lamborghini auto e' stata ceduta nel 1972 per sostenere i trattori (e dopo un giro di vendite e' finita in mano a VW sotto il cappello NSU).
La lamborghini trattori e' stata ceduta nel 1973 alla SAME.

Entrambe non sono mai state del figlio, mi pare.
Forse intendeva dire lamborghini calor....
O forse era l'azienda agricola...

non e' dato sapere.


Troviamo  una scena  4 fra i piu' grandi progettisti di auto italiane che discutono, davanti alla lambo 350,  di mettere archi (elettrici?) qui e la e centrali all'Osmio dietro o davanti (esagero) o altri yabba dabba da recita delle medie.
MA un minimo di ricerca?
Usare termini che hanno senso?

Nel film scopriamo un passato favoloso in cui  a Cento e nell’Emilia l'inglese si parlava a bomba e persino i cartelloni della pubblicita' Ferrari avevano il claim in angloligua, trovatelo un italiano che parlava inglese nel 50 e un pubblicitario italico (che non era ancora una professione) non aveva l'idea moderna del claim del marchio.

Del resto niente nel film e' definito, e' tutto sego-onirico e difforme dal reale.

Pensavo che il peggior film sulle auto mai fatto fosse la commedia truzzo gay (altrimenti non si comprenderebbero le pose maciste in stile Village People, ma in fantozziana canottiera) di  Fastosi & Furiosi 

Abbiamo preso una storia di un personaggio sanguigno, su cui girano leggende e storie, molte reali.
Storie, leggende, e una carriera spettacolare e incredibile, insomma una bella storia.

Cosa fanno?
Sostanzialmente un film di medda che racconta la storia di uno sfigato che ha costruito per sbaglio dei trattori e ha fatto una vettura, la 350, abbozzandola a caso mentre seguiva la F rimpiangendo la moglie.
Lo sfigato regala tutto al figlio, uno sfigato doppio, e dopo se ne va spasso con una miura.

In pratica abbiamo un film fatto da chi:
Odia le auto
Odia i capitalisti
Odia i ricchi
Odia l'Emilia
E ovviamente, gli sta sul caxxo la lamborghini

Ovviamente chi ha fatto il film non capisce un ciuffolo di economia e auto, altrimenti non avrebbe messo tutte quelle cazzate.

Cosi' cerca di parlare solo dell'uomo e, odiandolo, lo trasforma in una macchietta, ma non ci riesce e diventa uno sfigato molto fantozziano poco divertente.
Fateci caso, il Ferruccio del film, salvo corporatura, e' piu' simile al Fantozzi che ad un capitano d'industria.
Il Ferruccio poteva anche essere una macchietta nel film, il personaggio si prestava,  ovviamente facendo uan cosa  sopra le righe, una cosa commediata, ma no, noi in Italia manco sappiamo fare questo.

Il fatto e' che il film fa definitivamente vedere una cosa: in Italia a forza di latino e liceo non abbiamo cultura.
Non sappiamo fare
Siamo degli SFIGATI.


Regia    Bobby Moresco: un cane rognoso di rara bestialita'

Sceneggiatura    Bobby Moresco: definitivamente cane ignorante. Consiglio l'ippica, cercano gente brava con i badili.

Produttori    Andrea Iervolino , Monika Bacardi, Daniele Maloni: non sappiamo produrre un casso, ma produciamo comunque.

Casa di produzione    Ambi Media Group, TaTaTu: gia' il nome non  puoi prenderli sul serio, andrebbero banditi dal mercato.

Fotografia    Blasco Giurato: altro cane 

Montaggio    Kayla Emter: ma perché caspita non hai tagliato tutte le scene piu' patetiche come la "gara" fra le due auto che appare di continuo scassando il gia' inesistente ritmo.

Effetti speciali    Danilo Bollettini, Mauro Maccari, Peter Nalli: effeti speciali di medda, almeno far sembrare che correvano...

Musiche    Tuomas Kantelinen: fuori luogo, musiche fuori contesto.

Scenografia    Tiberio Capirossi, Mauro Vanzati: animali 

Costumi    Akiko Kusayanagi, Paola Marchesin: cari, se volete vi spiego perché le giacche non devono fare le canne (salvo siano di Zara, e neppure quelle, spesso) e come evitarlo. Inoltre nel 50 il sintetico non si usava.
Adesso ditemi che un paio di 1000E di tessuti andavate a ramengo.

I casi sono 2:
 

O queste persone sono inette, del resto ci sono delle ragioni a crederlo.
Se dovete fare un film i nomi sopra sono da evitare perché sono capre.


O queste persone sono arrivate a sapere che vi era una piccola cifra disponibile per fare un promo di 10 minuti: in prefetto stile magna magna italiano il 50% e' andato in tasca e con il resto hanno messo insieme un video da youtube da 100 minuti da girarsi con il meno possibile.
Se dovete fare un film i nomi sopra sono da evitare perché faranno sparire tutti i vostri soldi.


mercoledì, gennaio 25, 2023

The age of carbonazium

 


 

Come ha detto molte volte da oltre 10 anni su questo schifoso blog la mania del green si traduceva regolarmente in un aumento del fossile e, negli ultimi anni, racconto che sarebbe aumentato a randello il carbone per colpa dei verdosky.
E' andata leggermente diversa, tagliando parte del carbone con il costoso metano, ma alla fine...

Potete cantare la canzone degli anni hippies modificandola The age of carbonazium per rappresentare questi anni.

Ormai, se ci pensiamo, sono oltre 30 anni che l'europa ha il pedale a manetta sul "semo green" ma le uniche cose che sono successe nel mondo e' un aumento del consumo di petrolio, del gas e un  aumento del carbone... ANCHE IN EUROPA.

Qualcuno potrebbe dire che  “il petrolio ha i secoli contati”, almeno fino a quando ne esistera' almeno una goccia...

Eppure si continua a raccontare favole.

Il petrolio ha sfondato il consumo  di 100 mega barili al giorno (160 litri), lascio a voi all'anno.
E tutto questo con mezza Cina di nuovo in lockdown.
Fatevi un conto sul dopo, mentre si continua a raccontare favole.

Ma il carbone fa persino piu' ridere.

Del resto era ben chiaro anche nella COP26, no?

Giusto per farsi una risata il carbone e' passato da sotto i 70$ a 425$ per T nel momento che scrivo (fine dicembre).
Il prezzo era artificiosamente basso, del resto se racconti a tutti che stai sbaraccando il carbone perché arriva l'energia verde infinita gorgonica per 30 anni, poi anche la finanza ci crede (parliamo dei fondi green? e dei peones atterrati con le slAPP in finanza?) e i prezzi rispecchiano l'andazzo.
Poi scopri che non era vero un piffero e, se si guardava, se ne usava un mare e in alcuni posti era solo sostituito dal metano, come in EU.
Ma soprattutto le previsioni erano basate su scenari impossibili, ovvero erano BALLE. La realtà, prima o poi, bussa alla porta e tutti si sono accorti che erano solo fantasie da funghetti.

Eppure da anni alcuni analisti dicevano da 6 o 7 anni cose come
"si prevede che il consumo di carbone rimarrà invariato fino al 2025, poiché i cali nei mercati maturi saranno compensati dalla continua e robusta domanda nelle economie asiatiche emergenti."

Keisuke Sadamori, dell'AIE nel 2021: “La domanda di carbone è ostinata e probabilmente quest'anno raggiungerà il massimo storico, spingendo verso l'alto le emissioni globali"

si prevede che nel 2022, i dati precisi sono ancora in elaborazione, si siano usati 8 miliardi di tonnellate in un solo anno ed eclissando il precedente record stabilito nel 2013.
8 miliardi di tonnellate vuol dire 1T di carbone ogni essere umano al mondo compreso il neonato nella baraccopoli africana, ma e' colpa sua, non di un adulto altospendente che carica la Tesla dalla rete tedesca o cinese spacciandosi per green.

Di fatto il carbone e' un mercato abbastanza stabile al di la delle bugie green.

Negli ultimi 10 anni abbiamo sentito numeri a piena pagina, strillati come punteggi dei 22 uomini sudati in mutande:
record di produzioni solari che sbriciolavano le fossili
record di produzioni eoliche che sbriciolavano le fossili
Costi infimi che "siete tonti a non fare centrali green"
Milioni di impianti
Watt a profusione
Miliardi spesi

e poi, se leggi bene i numeri, scopri che il consumo di idrocarburi non scende.
SALE.
Nonostante tanta produzione di sole e vento.

Si perché i "record" di sole  e vento non sono "record" ma sono disturbanti picchi che vengono prodotti a caso e OBBLIGATI AD ESSERE COMPRATI mentre una centrale a carbone girava a 600C e buttava energia perché PER LEGGE non puo' essere venduta durante un picco.
Non possono spegnere e devono continuare a buttare carbone (metano, uranio, nafta...) perché fra 10 minuti, o 3 ore, salvo di avere un blackout, quelle centrali devono poter entrare a bomba in produzione.

I costi infimi non sono costi infimi, ma un sistema malato di prezzo con obblighi marchiani  e verità scomode.

Gli impianti sono milioni, ma non perché essendo tanti fanno tanto lavoro e addio le fossili, sono tanti con tanti MW, perché di media non producono neppure per caricare i cellulari di un casermone popolare.

I "uatti" sono W "musicali", nel senso che sono di picco teorico.
Così abbiamo i KW, MW, e GW di installato solare, di fatto la rete e' dimensionata per non soffrire di quei picchi enormi superiori a qualsiasi altra produzione,  ma alla fine abbiamo una manciata di TWh prodotti.

E poi si abbiamo i miliardi spesi per sole e vento, quelli si che ci sono.... alla faccia delle affermazioni sui prezzi bassi delle rinnovabili.

Come e' possibile?

Innanzi tutto il prezzo parte dalle aste e dalle aste vengono fuori dei prezzi.
questo fino a coprire quanto richiesto tutte le offerte più economiche.

Ma non sara' il prezzo migliore quello che si pagherà, ma il prezzo dell'offerta ultima ad entrare in pista.

Questo vuol dire che
se ci sono 300 offerte,
se compriamo dalle prime 100,
il prezzo e' quello della centesima offerta, la più cara del lotto, per tutte e 100.
In piu', al medesimo prezzo, e', in alcune nazioni, obbligo prendere l'energia "eco".

Ecco quindi che il prezzo non e' determinato voce per voce, ma da una marginalita', e, se ci pensate, ha un senso.

Se si pagasse voce per voce chi marginalizza poco non potrebbe investire per mancanza di guadagni, pur essendo migliore per il consumatore, mentre se prende una botta di soldi per essere economico o efficiente puo' costruire piu' centrali.

Il sistema marginale premia, in linea teorica, l'energia efficiente.

Se fosse vero che le rinnovabili costano molto meno il fatto di venir pagate, come tanti verdosky considerano brutto, il triplo di quello che costano (in realtà prezzano) dovrebbe automaticamente produrre una gran quantita' di gente che si tuffa nel rinnovabile visto che un 3X (come raccontano) permette cose e lauti guadagni.
Con i BONUS, tanto pesanti, un produttore di solare dovrebbe diventare ricco!
Se a voi aumentano lo stipendio di 3X, e vi regalano pure un super bonus, in teoria vi potete permettere di allargarvi, no?
Staremmo parlando che tu proponi un prodotto che ti costa 100 a 110E e arriva uno e te lo compra a 330E facendoti guadagnare il 330%? Come dire che il piano d’investimento di 20 anni lo chiudi in 3 e ti crescono i soldi per decuplicare l'investimento diventando un paperone!
Anche se l'incremento fosse solo di pochi punti percentuali come un 3%, non l'assurdo 300%, si tratterebbe industrialmente per una commodities di un raddoppio almeno dei guadagni.

Ma in realtà, nonostante anche i ricchissimi BONUS, non abbiamo visto lanciarsi a pesce multinazionali nel mettersi a fare centrali solari TWh a nastro, no?
E neppure abbiamo visto SpA del green che non fossero in Hype (come tesla) avere cedole pazzesche tali da scatenate una lotta al possesso, stiamo parlando di una gallina dalle uova d'oro con 3 cloache rotanti.

La realta' e' che il prezzo del solare viene immesso con un prezzo basso perché COMUNQUE in quel momento verrà prodotto e quindi va venduto, va fatto entrare nella zona di margine e quindi va messo a basso prezzo, poi il valore percepito sara' determinato dagli altri (o dall'obbligo all'acquisto).

In pratica il prezzo quando sei una fonte nettamente secondaria e' solo un numero, il prezzo e' deciso altrove.
Non a caso gli impianti caldi in corsa durante le castronerie solari sono offerte con un prezzo pari a 0, confidando nell’adeguatezza del prezzo marginale da altri, comunque meglio di nulla.
Basta che portiate via quella roba, ogni euro incassato e' un euro regalato
Poi il margine lo facciamo fra 2 ore quando cala il sole e chi e' alla canna del gas (letteralmente) e' disposto a tutto per avere un pochino di energia.

Questo e' il prezzo contrattato nella borsa per zone e fatte per tempo, con periodi di consegna pari al mese, al trimestre e all'anno.
Si contratta per dare sugo fra mesi.

Poi esistono altri 2 mercati che cerco di riassumere in ODDIO STIAMO MORENDO :-)

Quando hai maggiori consumi del previsto, impianti intermittenti, guasti e altro da qualche parte devi comprare energia, salvo mandare a passeggiare al buio 60 milioni di persone.

in realtà sono diversi momenti

Mercato del giorno prima - siamo nella pesti aiutateci, domani moriremo tutti
Mercato infragiornaliero - siamo molto nel guano siamo disposti a tutto prendete i nostri soldi perché stiamo morendo adesso!

In questi mercati, dai prezzi allegrotti, e' ovvio, le finto-rinnovabili non ci sono.

giusto per capire il prezzo fuori  borsa dell'energia elettrica non solo puo' arrivare al doppio del prezzo, ma anche a volumi interessanti.

Adesso cominciate a capire perché si dice che l'energia da fonti finto-rinnovabili costa poco.
Non costa poco, prezza poco.
Differenza non banale.

Non solo viene venduta in blocchi che si fanno concorrenza, il sole tutto insieme alle 13 di luglio e zero alle 22, il vento quando arriva e' per tutti, ma viene offerta a X ma viene pagata Y.

aggiuntina durante il rimaneggiamento per dare un'idea piu' ampia.

Giusto per vedere che il mercato delle rinnovabili non esiste, il 90% delle primarie e' stabile e immobile (di fatto sono scese perché abbiamo spostato la produzione in cina) vediamo la sola energia elettrica come e' messa.

Dati complessivi del mercato elettrico 2022

sono dati strani perché sono calcolati con la MEDIA di produzione oraria, per una serie di ragioni non sono corrette come quelle in TWh favorendo le finto rinnovabili, ma chissene, fa ridere comunque.

Magari fra 5 mesi con dati piu' corretti ci faccio un post e facciamo un confronto con questi dati freschi (cosi' non arriva il verdosky "ma oggi e' cambiato tutto rispetto a 2 giorni fa")

Fa notare lo sbilanciamento e la stramberie e fa a pugni con molte leggende.
Per esempio il solare non esiste, l'eolico e' gia' piu' esistente, come ho sempre sostenuto, per quanto puo' essere una vera rogna.

E vai con l'italia.
vedi grafico.

si puo' dire che il grosso della produzione e' metano
al secondo posto il carbone
al terzo l'idro che non cambia da quasi un secolo, non per modo di dire.

Come era la cosa delle fossili?
Secondo voi, se ci fossero le auto elettriche, cosa incrementerebbero?
Il geo?
Il petrolio?
Il nucleare?
il GAS?
Perché se la risposta e' il carbone forse era meglio tenersi le auto euro 1 a benzina.
E se il gas forse e' meglio dare bonus (basso, mi raccomando) per installare il bombolone su quelle esistenti.

nota:
qui vi erano i grafici del 2022 europei, vi invito a quelli del 2023 che fanno persino piu' ridere, visto che le migliorie dipendono piu' dal tempo meteo che da centinaia di miliardi versati per aumentare il carbone.

ops, e' sempre idro o geo o entrambi: ovvero caratteristiche ambientali molto peculiari unite a densità di popolazioni molto basse.

Del resto la Lombardia se avesse la popolazione di Milano (non distate dall'intera popolazione norvegese) se la caverebbe similmente.

Questi grafici evidenziano le seguenti:

non e' vero, se non in casi particolari, un grosso AUMENTO delle rinnovabili.

Il solare e' sostanzialmente la cenerentola, pura demagogia.

Qualcosa fa l'eolico, ma funziona, come in Inghilterra nel mare del nord solo se ci sono condizioni e necessità di scorte di metano (con relative turbine da mantenere in quota 1:1) che il governo inglese non aveva, se Eolo va in vacanza devi avere riserve di gas.

la roccia con prestazioni molto costanti e' l'idro, pur con una stagionalità, e' costante nelle ore e nelle settimane.

Idem il geo, ma torniamo a casi straordinari come l'Islanda.

l'eolico ha quindi una possibilità?

Attenzione ha costi enormi e nascosti...
Oltre al fatto che, stando a pessime mappe fatte in Italia, da noi sarebbe impraticabile, come in molte nazioni.
E' oltre 25 anni che dico che vanno fatte mappe, mappe che implicano un tempo di studio almeno decennale.

Ora se il 30% scarso dell'energia in Europa e' solo per il 15% rinnovabile, e probabilmente sara' molto duro fare di piu', che in soldoni e' il 4.5% la domanda e' ovvia:

Come pensa l’Europa di raccontare un passaggio dal 4% al 100% in 25 anni se ogni 0.5% e' costato un decennio?

Perché, ancora una volta, l'energia non e' l'elettricita'.
Molti poLLitici lo pensano, ma non e' così, anzi.
Molti stabilimenti, inoltre, si auto-producono pure l'energia elettrica e questi numeri non appaiono sui report, ma non sono quantità risibili, spesso sono numeri, fatti con il petrolio o con il legno di risulta che non sono cosi' distanti dal solare.

Oltretutto con degli spintoni che vanno in direzioni opposte come l'auto elettrica che scombussola i piani ed e' prima preoccupazione di un gestore elettrico la STABILITA' di rete, tutto il resto e' secondario.

lunedì, gennaio 23, 2023

HiFi DIN ampli

 

 Prima di capire come vanno interpretate le cose ricordiamo ancora che nel 1965 era di alto livello un ampli così


che aveva tante valvole ed enormi trasformatori di adattamento


era montato a mano con pazienza e cura, pur rimanendo, per i parametri odierni, un carnaio


 

Questo e' un affare che ancora oggi vale  1500E, e' un ampli da 14W+14W (50Hz), con meno dell' 1% di distorsione dichiarata alla massima potenza.
Nel 1965 non era facile e ancora oggi fa una porca figura se si tiene conto della tecnologia dell'epoca (valvolazze in aria)

stiamo parlando di un luxman, non un affare italiano dell'epoca che voi non volete vedere.


la normativa DIN dice:


La risposta in frequenza è specificata da 40Hz a 16kHz con deviazioni consentite (a 6dB sotto la piena potenza di uscita) di ±1,5dB per ingressi non equalizzati e ±2dB per ingressi equalizzati. I controlli di tono possono essere regolati per garantire le migliori caratteristiche di risposta e i controlli del volume possono essere completamente avanzati.

notate che la normativa SA che le migliori prestazioni non sono a palla, chiede di dimostrare un 40-16K con una curva non eccessiva.
Diciamo che oggi è facile con 9E di elettronica fare di meglio, al solito gli oggetti che oggi vediamo in giro spesso non riescono neppure ad essere meglio di questa norma di 60 anni fa.

Giusto per capire cosa era la norma in quegli anni, noi non avevano la TV, era una cosa che si cominciava ad avere all'epoca, roba da ricchi, e l'auto di lusso era questa roba.




Il bilanciamento del canale su stereo dovrebbe essere migliore di 3 dB in assenza di un controllo di bilanciamento o migliore di 6 dB con un controllo, a condizione che ciò fornisca una variazione totale migliore di 8 dB tra 250 Hz e 6,3 kHz.

In soldoni, i canali debbono essere uguali (ricordiamo che i resistori nel 1965 non tutti erano meglio del 20%, oggi il minimo e' il 10, ma e' molto raro trovare resistori con tolleranza oltre il 5%.)

 

non so da quanto non vedo un resistore con fascetta diversa da oro (5%) quando iniziai non era raro incontrare l'argento... ma nel 1965 il 10% era sinonimo di aver fatto le cose per bene.




Il fattore di distorsione (misurato secondo DIN 45-403) non deve superare l'1% dai preamplificatori a piena uscita da 40Hz a 4kHz, e non deve superare l'1% dagli amplificatori di potenza e amplificatori integrati da piena potenza fino a -20dB su una larghezza di banda di potenza da 40Hz a 12,5kHz

insomma la distorsione deve essere al massimo 1%.
Anche questo e' fattibile oggi con un TDA da 6E pompa 100W.
Sarebbe anche da ricordare che un ampli "car" spesso supera installato quella distorsione e i classe D spesso lo fanno in allegria.
Insomma nonostante sia semplicissimo, oggi non si fa spesso.

Si noti la squisitezza di "piena potenza" che sottolinea bene che quando dichiari troppi UATTI te la vai a cercare.


"La distorsione di intermodulazione è considerata separatamente e dovrebbe essere inferiore al 3% massimo derivante da due segnali di prova di 250Hz e 8kHz con un rapporto di ampiezza da 4 a l."


 Questo e' molto interessante e anticipa di un decennio la scoperta del perché alcuni ampli mal suonavano.
Dal film  degli orecchiofili:
"ALCUNE misure sono ottime, la pUtenza è tanta, ma non e' un gran che: tutte le misure non servono". 

Il famoso gioco che anni dopo spopolava.

Molti geniali progettisti lavorarono a questo concetto, in particolare Matti Otala, arrivando poi alla TIM (non e' la societa' di telecacofonia), e capendo che il fattore di risalita era importante.
Nel 1966, alla pubblicazione, ancora non si sapeva questa cosa, ma la anticipava, Otala pubblico' le sue ricerche nel 74.
Sti crucchi come erano avanti.

 

La diafonia tra i canali stereo è data come -dB o migliore a 1kHz e 30dB o migliore tra 250Hz e 10kHz. Il breakthrough tra gli ingressi dovrebbe essere -50dB o migliore a 1kHz e -40dB o migliore tra 250Hz e 10kHz.

Oggi e' un po pochino, ma vi voglio ricordare  che con la filatura che vedete sopra, o peggio più tipica nei valvolari, ottenere una diafonia (separazione fra i canali) non e' proprio scontato.





I rapporti segnale/rumore sugli amplificatori di potenza e sugli amplificatori integrati fino a 20 W la cifra è di 50 dB per un'uscita di 100 mW.

idem come sopra, ancora una volta le valvole, i componenti eccetera, non permettevano di far in maniera semplice quei numeri



La potenza di uscita specificata è di almeno 10 W mono e almeno 2 x 6 W stereo e l'amplificatore deve essere in grado di produrre segnali sinusoidali a 1 kHz per un periodo di 10 minuti.

Nota che 5 anni dopo la potenza salì a 16Wch, si nota ancora un impronta "valvolare".


I seguenti fattori devono essere chiaramente indicati sull'apparecchiatura:
(i) ingressi di segnale (tensioni);
(ii) impedenze di ingresso (resistenze a 1kHz);
(iii) potenza nominale di uscita dell'onda sinusoidale;
(iv) resistenza al carico ottimale.


e questo mi pare il minimo, notate "carico ottimale", molto valvolare.

Giusto per capire la prestazione possibile un chip odierno "banal edition" che costa 6E, tutta la basetta costa sulla baya con il chip 10E, come il TDA7294 (esistite tutta una serie e altri chip piu' o meno riusciti di altre marche) se BEN ALIMENTATO fa questi numeri mentre dorme.

possiamo notare che la tutta componentistica e' disponibile all'interno del chip In pratica l'ampli ha giusto 6 componenti discreti di supporto


se poi guardiamo la THD ad 1KHz come da normativa, beh, a 55W e' 0,005%, un risultato degno di nota.

anche andando a rompere le scatole a 20KHz rimane sotto i lo 0.05%.

Stiamo parlando di realizzare un ampli 50Wx2 HiFi di qualità decorosa, con una P "musicale" fino a 100W con 6E di elettronica con 2 plus:
1) non e' il chip piu' potente
2) potete metterlo a ponte per un centinaio di wattonzi

Certo un trasformatore da 400VA costa 70E, ma confido che se ne comprate una carrettata costino una cifra più ragionevole che comprarli singolarmente sulla baya.
In pratica con 150E al pubblico potete fare un ampli facile e interessante, e con poco di piu' dei veri campioni.

Se poi dovessimo fare un audio per un TV con due coni da 16cm e un paio di TW,  un contenitore un pochino di corsa potremmo avere roba tosta intorno ai 400E al posto delle merdosounbar da 5W con mille lucine.

Rimane una domanda:
Se e' cosi' semplice fare un discreto ampli HiFi, perché esiste cosi' tanta medda in vendita?

ah, gia'.
Il fetente consumatore che preferisce il marchio sfiga con  megacosi subbocosi  e vuole  vedere 100E di pubblicita'.





giovedì, gennaio 19, 2023

PEC FINAL DESTINATION

 pec peeec pec peeeec


Ora a distanza di 15 anni da quando dico che la PEC e' una posta senza certificazione ci si accorge... che non e' una posta certificata!

 La botta e' stata ricevuta anche ufficialmente, la Agid ha scoperto che....
La PEC nazionale è carente della certificazione sull’identità di mittenti e destinatari, un fattore che non consente la qualifica di posta certificata

WoW 

in un altro documento 

Inoltre gli allegati  a un messaggio PEC [in realta' tutto il messaggio] possono essere valutati in sede di giudizio come privi di sottoscrizione [ovvero non inviati dal soggetto]

In pratica non e' neppure lontanamente una raccomandata AR.
Questo perché la posta non certifica
il transito,
la partenza e
l'arrivo...
perché non e' una posta certificata!
Per che legge la mie follie non dovrebbe essere una novita'

e ancora 

non soddisfa appieno i requisiti previsti sempre dal Regolamento per il servizio elettronico di recapito certificato qualificato. In particolare, attualmente non è prevista la verifica certa dell’identità del richiedente della casella di PEC. 

Appieno, per smorzare i toni,  o garantisci o non garantisci: o ci sei o non ci sei.
Non e' che non sono a Parigi "appieno" perché sono a Milano e non a NY.
 

Inoltre non è previsto che il gestore debba obbligatoriamente sottoporsi alle verifiche di conformità da parte degli organismi designati.

MA VA?
Fammi capire, se tu fornisci un sistema sicuro non fai nessun tipo di analisi di sicurezza?

Ragazzi mi sembra di ricordare il sito grillino, sicuro perché un amicone laureato in legge era davanti ad un server per vedere se nessuno toccasse la tastiera (da quando i server hanno la tastiera normalmente connessa?).
Qualsiasi sistema complesso che deve garantire qualcosa viene sottoposto ad un audit.
Se gestisce l'identita' dei clienti e CERTIFICA a livello GIURIDICO finendo persino nel PENALE, il minimo che succede è che sia CERTIFICATO  a sua volta come sicuro e funzionale attraverso audit TERZI che controllano penetrazione e gestione.

Il fatto che nessuno lo chiedesse per una mail non certificata e senza sicurezza di consegna come la PEC e' normale.
Del resto che testi, che non e' sicura?
Lo sapevamo gia'.
LA PEC ha la stessa valenza informatica del "mio cuggino ha sentito dire".

Come e' normale, e prevista anni prima dal pirla che scrive, l'enorme penetrazione con esfiltraggio di dati SENSIBILI capitata pochi anni fa con danni miliardari difficilmente quantificabili.
Che nessuno ha quantificato, perché nessuno doveva mettere in dubbio la PEC (Penetrazione Estrema del C di chi la usa).

Ma come e' nata questa presa di coscienza?

Torniamo indietro di  15 anni.

Il governo dell'epoca si inventa sta ciofega e cerca di renderla nazionale.
Come ha fatto per altre cose, nel frattempo, cerca di renderla internazionale per i soliti motivi di leadership:
Se il sistema italiano fosse usato da tutti, automaticamente, avremmo un grande vantaggio competitivo.
O se preferite piu' soldi.

Quindi da un decennio i propugnatori della PEC (posta enormemente cogli...) viene spinta per diventare un coso standard, se non mondiale (hanno anche infiltrato una RFC a caxxo), almeno europea.
Sono andati a Bruxelles e hanno detto: cari amici europei, facciamo tutti la PEC come la nostra, tutti amiconi, tutti felici pizza e mandolino con il sistema italianoooo, e l'italia vinceeee, campioni del mondoooo!

Il problema che su cose tecniche molti europei dopo aver letto tale medda hanno fatto finta di nulla.

Altri stati avevano gia' strumenti di vario tipo, il piu' simile al nostro e' quello dell’Islanda (fuori dall'EU, ma dentro nel giro di scambio e collaborazione), ma, in genere, non ne reputavano il bisogno.

Pero' noi si insisteva tirando la giacchetta:
Cari amici europei, facciamo tutti la PEC come la nostra, tutti amiconi, tutti felici pizza e mandolino con il sistema italianoooo!
Cari amici europei, facciamo tutti la PEC come la nostra, tutti amiconi, tutti felici pizza e mandolino con il sistema italianoooo!
Cari amici europei, facciamo tutti la PEC come la nostra, tutti amiconi, tutti felici pizza e mandolino con il sistema italianoooo!

Pero' a forza di rompere il birillo un giorno si e l'altro pure sti europei kattivi hanno acconsentito pur di levarseli dalla croste e hanno dato il compito all'ETSI di guardare alla ciofega.

l'Istituto Europeo per le norme delle Telecomunicazioni, quello che ha standardizzato cosine come il GSM e l'UMTS, dopo aver passato una giornata a vomitare, hanno formalizzato che una posta elettronica europea dovrebbe essere CERTIFICATA e ovviamente INTER-OPERABILE e ha sparato fuori un pochino di linee guida.

Ovviamente la nostrana PEC (Pusillanimi Estremamente Contorti) in quell'istante (2018) e' diventata fuori normativa EU ed esplicitamente non certificata, certificabile eccetera.
Non solo, ma di fatto impossibile da usarsi legalmente perché si evidenza la mancanza totale di sicurezze della transazione (il fax G3 e' meglio, per dire).
Un relitto.
Avete letto da qualche parte che la PEC non é piu' tecnicamente legale da settembre 2018?
Io no.
L’Italia e' andata avanti come nulla fosse successo.
Eppure, se la logica non e' un opinione, e' stato ribadito, come ai tempi da un nostrano organismo statale, che la PEC non certifica nulla se non la spedizione.

Lo standard ETSI EN 319 532-4, certifica cose come identità del mittente e del destinatario, contenuto delle comunicazioni e data/ora.

Non ho ancora letto lo standard ETSI, solo commentari,  ma nulla di quella roba e' garantita dalla PEC (di cui ho letto tutte le specifiche anni fa e non garantisce un ciuffolo, non piu' di una mail normale.).

Ovviamente i giornaletti italiani, che hanno pubblicità pagate dai vari ArruBBo, non hanno detto un piffero, del resto provate anche ad immaginare in un processo che una mail inviata con la PEC, magari prova importante come con le multe, venga dichiarata nulla perché mai inviata.

Parliamoci chiaro, se non sappiamo chi la invia e se il contenuto non e' valido, beh, le multe inviate via PEC non sono certo un avviso "5gg e poi muori".
Potrebbe esserlo un SMS, ma non una PEC.

Rimane un problema anche  il fatto che molti processi si sono basati sulla CERTEZZA che la PEC fosse certificata.
Cosa si fa ora?
Si rifanno?
Il giudice si scusa di aver accettato come un pirla una posta elettronica normale come certificata?

Le multe che sono raddoppiate?
Lo stato restituisce il MALTOLTO?

La questione e' cosa fare ORA delle PEC (Puttanata Estremamente Cinghialesca).

La cosa piu' ovvia, come dico da anni e' rottamare tutto, ripartire da zero e magari adottare uno standard meno scemo.

Il problema che oggi ci sono, 23 societa' (a seconda dell'ente si parla di 20-24) che hanno messo sul piatto un saccone di soldi per diventare fornitori di PEC (Pasta Ecologica alle Cozze, ovviamente DOP) e non puoi lasciarli a secco.
Gli hai promesso PROFITTI in cambio di SOLDI spesi.

Ci sono 14 milioni di poveretti  che hanno subito questo pericolo raccontando loro che era posta certificata, non e' che puoi dire loro che era tutta una balla, hanno usato la mail gratis di libero, ci siamo sbagliati, scusateci di quello che vi avevano detto non era vero niente, tornate ad usare la vostra mail gratuita che funziona meglio.

Vi chiederete come ho scoperto della cosa che viene cosi' bene taciuta.

La pulce nell'orecchio a ottobre 2022 mi e' stata messa da una frasina in un contratto che stavo leggendo per sapere se potevo evitare la PEC (Proprio Elevato Cesso) e relativi pericoli per la mia persona: la PEC e' pericolosa, ricordiamo?
Leggo...

"La PEC diventa interoperabile a livello europeo"

Siccome gli europei non sono tutti scemi, la frase mi aveva stupito.
Molto.
Non e' tecnicamente possibile.

La realtà come abbiamo visto è molto diversa gli europei hanno detto che la PEC non puo' essere interoperabile a livello comunale, figuriamoci europeo.

Idem dicono gli attori della commedia triste
"La PEC, quindi, è pronta a varcare i confini nazionali"
Marco Mangiulli, CIO & Head of Software Development arruBBa

Se mi avete seguito fino a qui negli anni sapete che e' impossibile: vorrebbe dire, fra le tante, che potete sparare mail anonime di SPAM in un sistema certificato spacciandovi per qualcun altro e truffarlo.
Come successo con la PEC (Profittosi Erculei Contraffattori).

Cosa sta succedendo nella realtà?
Semplice stanno implementando una nuova mail, pare che il nome sarà REM (come chiamare un giornale "giornale").

Ovviamente il cambio, stando a come leggo nelle varie informative che sono nascoste nei provider, sara' fatto come:
"hei stupido  consumatore, per colpa dell'europa ci tocca cambiare yabba dabba.
Da ora in poi XXX fornisce RAM la PEC europea plus"

Cosi' crederanno che sara' una PEC con qualcosa che i kattivi dell’Europa ci hanno imposto.

Ma non e' l'unica cosa, salvo di cambiare l'impianto generale, ricordiamo che la PEC e' prevalentemente una WEBmail sfigata, all'inizio non era neppure permesso usare un Thunderbird, dopo alcuni provider avevano un sistema errato di farlo: sara' divertente vedere come funziona l'accesso.

Perché, ricordiamo, non puo' essere il provider a fornire l'accesso ad una persona fisica, la persona fisica e' sconosciuta e non certificata, il mittente nella PEC e' ANONIMO per definizione di sistema.
Salvo che si richieda a TUTTI i 14 milioni di utenti PEC di verificare l'identità.
Lascio solo immaginare l'ondata di lavoro necessaria da parte dei provider, anche se fosse in qualche maniera automatizzato l'onda delle telefonate all’assistenza azzererebbe i profitti fino all'esaurimento del sole.

Se il sito viene fatto di merda come prima, o non si vuole spendere, potrebbe accadere di dover accedere per spedire una mail tramite autenticazione ESTERNA, che automaticamente determinerebbe l'identità, che se fatta bene si userà la CIE, se fatta in qualche maniera la CNS, o forse con una firma standard e se prodotta con il deretano potrebbe essere lo SPID.

Ma i problemi non finiscono qui.

Il nuovo sistema potrebbe essere la volta in cui si definiscono i nomi corretti alle cose, oltre al termine "certificata".
 

Perché, salvo mantenere il doppio di caselle di posta (COSTI) per avere disponibilità dei messaggi passati, la cosa che probabilmente faranno e' copiare le mail ricevute/inviate sui nuovi server, ovviamente saranno marcate come "non certificate"
Ma sorge un secondo problema semantico:
Come chiamare la ricevuta di spedizione che oggi viene spacciata per ricezione?

La domanda non e' peregrina.
La questione e' se considerare ancora le mail partite come "lette per legge"  o finalmente e' arrivato il momento di considerare letto l'avviso di una multa quando letto?
Non sembra ma ci sono ponti lunghi che sono piu' lunghi dei giorni concessi par pagare delle multe, soprattutto se spediti alle 18:00.

Insomma anche se l’Europa cerca di salvarci non solo noi diamo dei formidabili ID e fare delle leggi per renderla malfatta (come appunto considerarla letta appena spedita) puo' ancora essere fattibile.
Inoltre gli europei saranno mediamente piu' istruiti di noi, ma potrebbero comunque  fare, aver fatto, errori e cazzate.

Vedremo se questa REM sara' veramente buona come una S/mime (o addirittura meglio), se sarà solo un piccolo passo in avanti rispetto alla PEC, o sarà configurata come l'ennesima puxxanata.

Purtroppo, dipendera' dall'implementazione, anche legale.
Abbiamo visto i voli pindarici, i contorti balzi nel vuoto, le arrampicate sul vetro di decine di articoli di legge sulla PEC per rendere credibile la cretinata (Prototipo eccezionalmente cretino).

Ora non solo tutta quella legislazione, se si ha un minimo di coscienza, dovrebbe venir CANCELLATA, ma conoscendo l'amore per il caos verranno abrogati solo deicommi, uno al mese, richiamandolo da articoli che nulla hanno a che fare. Mille proroghe, la legge dei baluba, dice nulla?
Con il sostanziale rischio, di usare leggi per la PEC per la posta certificata, di fare errori enormi essendo due bestie molto diverse: un canarino non è un caimano da compagnia.
Il 90% della legislazione PEC e' un contorto ballo scalzo sui vetri per giustificare o glissare su errori d'impostazione tecnici con un condimento di punizione ai sudditi.
Ricordate l'articolo dove una mail era da considerarsi equivalente ad una firma elettronica (di un mittente sconosciuto)?

Se io legifero che le auto volano la logica vorrebbe che non volano.
Nel mondo italiano il giorno dopo mi si multa per non aver conseguito il brevetto di volo e mi si obbliga a partire non da casa ma da un aeroporto (ricorda gli NCC?).
E nessuno ride.
I giornali raccontano dei progressi di avere un paese con milioni di aerei, manco la Germania!
Un altro legislatore obbliga ad avere 20 paracadute a bordo e 10 salvagenti anulari.
Un altro il radar per l'alta quota
Danno autorizzazione per il volo oceanico anche alla panda 30
Fanno una legge per permettere alle auto  di muoversi sotto i 300m.
Ora immaginate che 200 leggi cosi' debbano essere sistemate...
Un carnaio.
Nessuno che faceva notare l’inconsistenza e i giornali che, dietro a pagamenti di pagine pubblicitarie, gioivano di questa nuova era con la PEC.
Quando dicevo cose o commentavo i vari (fra qui quelli da cui sono stato bannato) ero il pazzo o l'idiota.
Adesso?

Adesso vediamo

Perché il diavolo si annida nei dettagli di chi fa le leggi senza capire il sottostante.
Vedremo se la mail certificata verra' usata correttamente e se sarà un pericolo o una liberazione.

Il mezzo tecnico non e' santo o magico, dipendera' sempre dai limiti e da come vengono recepiti dalla legge.
Se la consegna e' la consegna, se la lettura e' la lettura o come oggi che la spedizione e' considerata identica alla lettura rendendo le auto aeroplani.

Io ho un pochino di paura.... 

Le puntate piu' assurde

http://allarovescia.blogspot.com/2016/05/peccato-che-esisti.html

http://allarovescia.blogspot.com/2018/07/la-pec-colpisce-ancora.html

 http://allarovescia.blogspot.com/2018/12/pec-sfondata.html

http://allarovescia.blogspot.it/2009/10/pec-pac-puc-pic-splat.html


lunedì, gennaio 16, 2023

HiFi DIN casse

 


Quando sclero per la meddaccia koreana molti mi danno del pazzo. 

Forse e' vero, ma ricordiamoci delle prestazioni veramente meddose rispetto a roba antica, molto antica e, soprattutto COSA E' L'ALTA FEDELTA'?

Quali sono gli standard che un apparecchio deve raggiungere prima di poter essere giustamente chiamato hi-fi, o almeno "idoneo alla musica" e non essere la radiolina di fantozzi?

Nel 1966 era una questione di dibattito e un ente normante se ne usci' con la sua norma.

1966 l'ente tedesco DIN (Deutscher Industrie Normenausschuss) pubblico' la 45-500 che specifica i requisiti minimi per le apparecchiature non professionali.

Per contestualizzare: l'apparato con costi elevati del 1966 era la radio di cui sopra. Si trattava quindi di quello che si puo' fare ad un prezzo "da casa" e non professionale.

Ripeto "non professionale"

per facilitare la connessione arrivò anche un connettore easy plug che era bidirezionale e non potevate sbagliare ad infilarlo, con contatti sicuri a prova di meccanica del 1960 e utente non smaliziato.

 



altro che la problematica USB dalle infinite versioni.

non male, no?

Vediamo le specifiche partendo dalle casse e ricordiamo cosa era l'audio nel 1966 e che non esisteva neppure la plastica come la intendiamo oggi o i chip che erano una novita' introdotta sull'apollo.

 "L'altoparlante dovrebbe essere in grado di sviluppare una pressione sonora di 96 dB"
Insomma non puo' sentirsi basso come un citofono, deve pompare un minimo.

"La distorsione non lineare all'uscita specificata deve essere inferiore al 3% da 250 Hz a 1 kHz e inferiore all'1% a 2 kHz e oltre."

Questo non e' alla portata certo di certe scargnappole.
Diciamo che quasi tutti gli ampli classe D odierni alla potenza dichiarata non  sono in grado di ottemperare a questa norma di 60 anni fa, figuriamoci le casse...

"Per le coppie stereo, i due altoparlanti non dovrebbero differire l'uno dall'altro di oltre 3dB da 250Hz a 8kHz."

All'epoca gli altoparlanti erano fatti a mano, incollati a mano, avvolti a mano.
ottenere questo risultato non era facilissimo.
Oggi ci sono carlonate che fanno di peggio, ma in questo caso specifico e' abbastanza raro vedere tali differenze.

Le variazioni di impedenza (descritte nella DIN 45-573) non devono superare il ± 20% a qualsiasi frequenza all'interno della gamma di funzionamento.

 Questa cosa e' stata invece spesso disattesa.
Ci sono altoparlanti che lo fanno o che sono costruiti per, ma va contestualizzata.


 

nel 1964-66, e si puo' immaginare che la norma sia stata redatta persino prima, come si usava, con calma e ragionandoci bene prima (insomma non e' la vaccata HDR 4k fatto all’ultimo senza senso alcuno), l'ampli era un affare a valvole  e queste avevano problemi inenarrabili con le variazioni di impedenza, che in soldoni significa casse reattive .
L'arrivo degli ampli a transistor, inizialmente esageratamente costosi e un pochino problematici comunque, sebbene già meno, e la successiva  generazione dello stato solido con swing di corrente allegrotta non pose piu' grossi problemi... sempre se non si esageri.

Ovviamente se l'ampli e' ben progettato e non certo uno con l'alimentatore appena sufficiente su di una resistenza in stile cinokoreano, l'impedenza anche se un pochino ballerina non e' un problema.

Da questi brevi estratti della norma capite che non era campata per aria, ma una seria pensata e valida ancora oggi per tante cose.

Passiamo poi agli ampli....

 

mercoledì, gennaio 11, 2023

il cliente VW

 


 E' strano che il consumatore si reputa mediamente intelligente, mentre le aziende, spesso, dopo analisi precise, considerino i propri consumatori una massa di idioti.
Direi che, solo per le risorse impegnate nella ricerca, hanno ragione le aziende.

Perché una cosa e' considerare i consumatori un pochino stolti, facendo prodotti non tanto intelligenti. 

Altro è prenderli per il culo apertamente e questi neppure se ne accorgono, anzi comprano pure il prodotto che li sta perculando.
"siii, prendimi per il didietro, picchiami, saro' il tuo burattino, trattami male: sarò tuo!" (teorema?)

Quindi non solo l'azienda li considera scemi in maniera esplicita, ma il pubblico senza cervello manco si accorge che li hanno considerati scemi come un cirripede.

Se io scrivessi sul giornale
"se sei scemo compra X"
la gente vedrebbe "scemo" e immediatamente gli si accende la lampadina da cane pavloviano
"mi stai dando dello..?".

Tanto che se dite ad uno, come ahimè mi accade, di dire cose come
"stai attento che rischi di fare la figura da scemo"
o
"rischi di fare lo scemo" (avrete ormai capito che essere lecchino non e' il mio forte)
molti si irrigidiscono e pensano che tu gli stia dando dello scemo, indipendentemente che sia così o meno.

la parola X, se e' quelle nell'indice sacro delle "parolacce offensive", e' il trigger che fa alzare le difese del coda di paglia e imbracciare il fucile contro il piromane della propria paglia.

 Quando sono cattivo e riposato di fronte a casi di pochezza che mi limitano faccio dei voli pindarico-offensivi in cui affermo la pochezza d'intelletto dell'interlocutore e spesse volte manco capiscono dandomi ragione o rimanendo storditi.

Il marketing va ben oltre, riuscendo a prendere in giro in maniera puntuale, costante, brutale ed incredibile,  pur senza offendere esplicitamente, del resto hanno interi uffici di creativi della celia.

Il messaggio diviene:
"Se il tuo intelletto è quello che tu speri e che tutti i tuoi bellissimi preconcetti a cui sei affezionato corretti allora sei intelligente a comprare X".
Ecco quindi che nelle pubblicita', spesso, ci sono cose che non hanno senso logico, ma lo divengono per un idiota che si crede un figo: "sio pronto per" e l'idiota risponde "certo che io sono pronto per, sonbo un figo, io"

Ho gia' parlato che il suvvista e' considerato il più becero imbecille, il caso dei concessionari del furgone sfiga alfa Stelvio e' li a dimostrarlo, e con questo spero che si capisca che non e' una quastione di marchio. Ovviamente ci dono claim piu' aggressivi di altri.

Perché alla fino quando vi dicono che il prodotto "ha ben 4 yabba!" e il 90% della popolazione non sa che caspita siano gli yabba, vi stanno ampiamente prendendo per stupidi.

Quanti di voi sanno al volo cosa e' la "provitamina V?
Eppure milioni di italiani comprano lo sciampo con la scritta: hanno paura dell'olio di palma ma mettono sulla pelle un composto chimico sconosciuto, e tutta una serie di porcherie altrettanto sconosciute.
Persino ACIDI, ma l'acido megapixel reclamizzato e' buono sulla pelle, no?

Vogliamo parlare di energia?
A giudicare dagli articoli di "repubblica" oserei dire che il W/Wh escono dritto dritto dalle pagine di harry potter, anzi l'universo del maghetto e' molto piu' plausibile degli articoli deliranti del produttore di carta per insalata... o anche loro fanno parte del
"il mio lettore e' un colossale imbecille certificato e scriviamo annunci pubblicitari che sembrano notizie"
E repubblica, manco e' sola...

Parliamo di finanza?
Tutti a parlare di massimi sistemi, poi guardi i numeri e l'italiano medio (quasi il 50%) non e' in grado di capire percentuali semplici.
Qualsiasi capacita' di capire se stai guadagnando o perdendo non rientra nelle loro capacita' e dovrebbe venir interdetto loro l’acquisto a rate o il mutuo (e infatti si era visto che lo stato dovette andare in soccorso con le tasche degli italiani meno ignoranti).
Quindi le pubblicità dei prodotti finanziari, come quella di poste, che oramai sono i piu' grandi venditori di piani d'accumulo, evidentemente funzionano: trattarli da imbecilli funziona.

E lasciamo perdere le discussioni dei coiner in italia: poca istruzione matematica e finanziaria, ma tanti possessori di crypto.
Del resto, come gia' detto, le "riviste" online di informatica hanno piu' articoli sulle crypto che sulle stampanti, alcune anche sulle CPU.

Vediamo le auto.

La prima cosa che dovrebbe interessare e' se frena e quanto frena, e visto certi cessi con i freni a tamburo a 80.000E o altrettanto stolti alti mezzi, non e' cosi' ovvio salvare la pelle.

Hai speso per la tua clio 5000E di zeppa ai tacchi e 1000E di strisce colorate.
Poi hai comprato un groooosso turbo.
MA non sai neppure se frena o meno?

un'altra cosa che immagino  interessi e' se riesce a stare in strada


Sono cose che importanti, dovrebbe essere la prima cosa da guardare.
O sbaglio io?

Eppure oramai per capire se un modello ha le sospensioni da carrello della spesa o qualcosa di piu' serio e' diventato difficilissimo, segno evidente che non interessa.

Del resto la gente se ne frega di morire, basta vedere il tipo di veicoli di medda che compra, ma perché li compra?
Banalmente perché sono cosi' idioti da comprare il dato veicolo per:
il colore
L'autoradio
il display dell'autoradio in tinta con la borsetta
Ha il posto per la lattina raffreddata (cosa che "nota rivista" tuona se non presente)
E' grossa!
Ha i cerchioni colorati, WoW!
Il fatto che quel modello, che vi fa caxare, potrebbe far morire d'invidia il cugino...

Insomma il tipico idiota che compra il SUV è evidentemente idiota:
Che rivela o denota una sconcertante stupidità
persona rozza, priva d’istruzione
spesso titolo d’ingiuria: è un perfetto i.; ha una faccia da i.; per estens., solo come agg., di atto o parole che rivelano idiozia: espressione i.; una risposta idiota.
In medicina, persona affetta da idiozia.
Avv. idiotaménte, in modo stupido, da idiota: comportarsi, rispondere, sorridere idiotamente.


Ovviamente l'idiota, se tale è, e le aziende sono convinte che lo sia veramente, va trattato da idiota se volete fare circonvenzione d'incapace... e farlo... sorridere idiotamente.

Ma, se permettete esiste un'azienda, giudicata per truffa, che viene osannata perché essere truffati e' bello se vi danno dell'intelligente  essere imbecilli.

Veniamo al sugo che mi ha fatto sbottare.

Ascolto un podcast e l’annuncio  dice con voce femminile, squillante, leggermente sexy, felicemente idiota:

"avevi ragione è proprio bello"

notate BENE, non si sa cosa sia: un gelato, un frigo o un giocattolo per adulti.
Si parte con la bellezza, devo convincere che l'oggetto sia bello.
Implicitamente si da ragione ad un UOMO, la donna sta parlando con un uomo, il suo capo marito, dal tono lo si capisce subito.
Perché alla fine, nei paesi rurali ed ignoranti, l'uomo ha sempre ragione, decide i grandi acquisti e la donna deve avere rispetto!

Come era la cosa dell'inclusività e uguaglianza?
Per il marchio in Italia non e' mai arrivata, e non posso che dare ragione al marchio, siamo un paese di medda.

"guarda quante luci!
Sono tutte colorate!"

quindi è un albero di natale, magari scemo con la "app" per poco dotati?
Ormai quando sento una pubblicità penso al peggio....



"e' bello grande per i regali di natale" 

Ok e' un albero di natale!
Siamo a metà dicembre e' normale.


"e li in giardino sta proprio bene"

cavolo e' un albero da esterni

 



"e i vicini resteranno a bocca aperta"

 e io comincio ad immaginare questo bello pacchiano per stupire, essendo io tarro dentro potrei non trovarlo disdicevole se fatto bene.



"certo che potevi parcheggialo un po meglio"

 PARCHEGGIARLO?
Un albero di natale?

"è natale e c'è una nuova icona a rubare la scena"

 ICONA?
Immagino allora una bizzarra icona russa di dimensioni abnormi, piena di luci, con delle ruote parcheggiato in giardino.

e poi in frettolosissima biscicando un pochino

"il nuovo ID as il an 100% elettrico con i fari yabba dabba matrix fantaghirò tubbo
con 30 colori di illuminazione"

Li capisci che il messaggio non e' diretto a te  non comprerai certo una medda  che ormai immagini così

il messaggio  prosegue dicendo che e' un affare elettrico (nota: per come recitato fino alla 3za volta pensavo fosse la ID3)

in realtà alla QUARTA VOLTA che VW IMPONE il delirante messaggio nello stesso podcast (evidentemente bisogna ripeterlo all'infinito per farlo diventare vero e capire che si parla di un veicolo) scopri che e' un furgoncino commerciale stile doblo', ma imitante in maniera poco originale il design dei furgoni toyota giapponesi tanto tipici da decenni nel paese del sol levante.
La fiat multipla era avanguardia di design.
Rivalutiamo fiattaccia.

Proseguiamo

a chi lo stai vendendo?
Quale è il tuo riferimento di pubblico?

Semplice, il tuo riferimento, stando al raccontino,  e' vendere un furgone ad una coppia senza figli di bassa istruzione che e' cosi' idiota da sceglierlo perché:
-Essendo grosso svernici il vicino che magari ha "solo" una vettura li a fianco,
-Sempre perché e' GROSSO in giardino (inteso l'aulico di "in strada") non possono non vederlo tanto e iconograficamente BRUTTO.
-Ha gadget immediatamente spendibili ad un non istruito come i 30 colori: difficile spiegare perché una vettura e' migliore in curva, facile mostrare i 30 colori (magari da cambiare via "app" da un display balengo, il mezzo per minorati mentali).

E' solo una mia impressione?

Se andate sul sito e' pure peggio.

Quali sono le prima cose che dicono sul sito?
Ha delle sospensioni di un certo tipo?
non ho trovato sul sito nessun accenno alle sospensioni

Ha dei freni buoni?
non si sa, magari ha freni a cinghia come nel 1870.

E' progettato per fare meno incidenti?
non trovo nessun accenno agli incidenti medi previsti.

Ah un baricentro centrale e basso?
Nessun accenno alla facilità di conduzione.

ha un drag aerodinamico basso (consumi)?
non è dato nessuno dato.

Per la cronaca ho appena scoperto che le auto con la migliore drag aerodinamico in commercio in Italia, fra quelle che pubblicano dati raggiungibili, sono le classi C ed E di mercedes. Ce ne saranno sicuramente di migliori, ma non li ho trovati.
Il che fa ridere, lussuosi transatlantici che hanno un miglior risultato di piccoli apecar fantozziani come il Ta-Rocco e simili.

nulla di tutto ciò è scritto, vediamo le preziose informazioni che deve avere chi deve comprare una vettura o furgone VW.

"Completamente elettrico"

 mi pare come alcune confezioni di zucchero che recitano che il loro zucchero e' fatto veramente con il 100% di zucchero (capitato anche con il sale).

" interamente connesso" 

 Ok,
Come la novita' negli anni 90 dell’autoradio DI SERIE...
dopo aver venduto l'autoradio negli anni 2000 che non sembrasse uscita dagli anni 60,
dopo aver venduto l'autoradio negli anni 2010 dicendo che ha gli MP3,
oggi, finalmente, vendi un nuovo accessorio: l'autoradio

200E di autoradio su una furgonetta da 15.000E, una parte importante.
Mi sento preso per il rame

"totalmente innovativo."
Scusate, dove sta l'innovazione?
Ci sono auto innovative, anche tanto, ma qui cosa abbiamo di innovativo, al momento ancora nulla andiamo avanti a leggere, magari scopriamo che è una citroen DS o una Ferguson FF e non un furgoncino del panettiere da 15.000E.


Benvenuto nella Famiglia ID

ok avete fatto un nuovo gruppo di vetture, del resto vendere le polo  in 20 salse come famiglia era stufoso ne avete fatte altre.
Ma a me cosa ne viene?
Chissene che e' una famiglia, vuol dire che costerà meno avendo pezzi in comune, magari meno di 12.000E.

L'icona di una nuova era
Quando un'attitudine prende forma nasce un'icona.
È questo il caso di ID. Buzz, il nuovo van dell'era elettrica.

 

 Ancora, ma non abbiamo visto nulla di iconico, certo, tutti sperano di fare una nissan Z, ma devi pedalare per sperarci e lo sai DOPO se e' iconica se non hai fatto un qualcosa di veramente mega, a forza di menarla mi aspetto almeno che vada sull'acqua o sia in grado di solcare i cieli.

Andiamo avanti e vediamo se vola.

"100% elettrico, e completamente connesso.
Il suo fascino incomparabile, .... rendono ID. Buzz un'ispirazione ....
Ora anche tu puoi scrivere la storia."

Il suo fascino incomparabile?
Un brutto furgoncino, non e' una Rolls Royce Silver Dawn o meglio, no e' un furgoncino da magutt (muratore).

un'ispirazione incomparabile, meglio di  un quadro di Johannes Vermeer o  una barca di Fife (William Fife,1857 – 1944) che sogna di volare?


 


Ma invece scopri essere un furgone da panettiere?
L'OM lupetto che cosa e', estasi suprema?
Mi state prendendo in giro?

Anche tu puoi scrivere la storia mi pare proprio da
"non so che cazzo dire di piu' all'idiota e diciamo che il nostro acquirente puo', comprando un furgonaccio finestrato, pensare di essere a livello di madam Curie"


 Vorrei farvi notare la pesante economia della plancia in stile "uso un tablet da 100E per sostituire 1500E di plancia e comandi, facendoti poi fare incidenti" e la mancanza di parte dell'arredamento.
Moda lanciata da tesla e tutti si sono buttati a pesce "caxxo si risparmia, chisenefrega dell'utente stupido"

vediamo sul sito il paragrafo "tecnologia" dove uno si immagina freni speciali e sospensioni mega toste.

scorriamo via le varie come la ricarica che carica e altre banalità.
L'autoradio usa OTA (aggiornamenti via etere) e si spera che l'OTA dell'auto sia su di un'altra rete rispetto alla LAN dell'ECU, ma guai a dire se si e' fatto o meno la porcheria, la SICUREZZA INFORMATICA è assente dal sito. Io avrei un pochino di fifa a sapere che l'ECU e' esposta nella DMZ e raggiungibile, sarebbe il caso di un interruttore HW per separare i 2 mondi.
Neppure e' scritto chi paga gli abbonamenti al servizio di connessione, magari fra 3 anni e' obbligatoria e costa migliaia di euri.
I clienti VW sono beceri ignoranti informatici.
O la VW se ne fotte di essere SICURA.

Sempre nel "tecnologia" arrivanoi famosi fari con il none yabba dabba assurdo si capisce finalmente cosa sono:
i fari Matrix a LED ruotano elettricamente dal basso verso l'alto e si accendono, creando l'effetto di un amichevole “battito di ciglia”.
L'illuminazione interattiva ID. Light ti dà il benvenuto con un effetto luminoso e un delicato effetto sonoro.

Insomma inutili, fastidiosi e possono rompere le scatole ad utenti della strada o vicini (come il mio vicino che faceva BIP BIP alle 3 di notte).
Da nessuna parte e' scritto se si puo' levare la stronzata per idioti che ti identifica subito come cretino esattamente come quello che fora il silenziatore con il trapano per sgasare da tarro con gelatina al posto del cervello.
Persino piu' medda delle frecce scorrevoli per minorati in stile "insegna circense".

schermo touch a colori del sistema di infotainment di dimensioni fino a 12 pollici, e da lì puoi divertirti a gestire le sue tante funzioni.

in italiano: come accade, fra sottomenù e cagate del tablet che sostituisce i tasti, e' un maledetto incubo, ma noi ti diciamo che e' divertente cercare il comando sprecando minuti per scoprire come si attiva quello che dovrebbe avere un tasto dedicato che costa, ORRORE, 10E.
Quindi dovrai fartelo diventare divertente perché noi risparmiamo una botta a farti perdere tempo e sicurezza.

Per VW tecnologia= lucine & display colorati.
Immagino il corollario: freni=pongo

dopo una pubblicita' di 30 secondi, 150cm di informazioni del mio schermo (praticamente la superficie di una decina di pagine) e 4 articoli di "note testate" ancora non so nulla dell' ID buzz (IDiot Buzzurro?) o della linea IDiot.
OK, so molto del tablet, di lucine e il fatto che SPERANO che lo si scambi con un icona o con un auto degna di nota.

Per davvero sul prodotto non ho imparato NULLA, so solo che la racchia vuol essere figa e immagino che il resto della linea IDiot si la stessa pessima medda  in cui avendo PROBABILMENTE delle scarsissime caratteristiche tecnologiche non bisogna assolutamente parlarne e se non siete idioti non siete il loro cliente.

Perché se uno nasconde cosi' bene le caratteristiche di base diamo per scontato che siano pessime.
Il mondo dei TV lo hanno insegnato bene, no? non si parla delle cose in cui sono bidoni.

Ora guadiamo il prezzo e le prestazioni del furgoncino del panettiere che cercano di vendere agli ID (ormai sappiamo cosa vuol dire la sigla).

Il furgone da 15.000E si scopre che costa... 70.000E nonostante abbia una FAMIGLIA e con solo 85KWh (poco piu' di 10 litri di benza) che con il design "mattone edile" non e' che vai cosi' lontano!
Non venitemi a dire che elettrico e' ecologico con un pessimo instabile mattone che sgomma come un dragster.

Un po tanto per un affare del genere, se devo spendere cosi' tanto compro l'originale, il toyota 


MOLTO più di "lusso" per essere comunque un furgone tirato dritto

non e' il tablettino buttato li, certo non e' come lo vorrei e troppi tasti sono finiti nell'autoradio, ma rispetto al ID sembra molto meglio e i sedili sembrano piu' curati.

il prezzo?

in giappone 30KE per la versione 2WD e per la versione megaiBBrida bimotore 4WD campanelli e fischietti 40KE.
Con motori gia'  nella versione base 6 cilindri in linea 2.5 VVTI (roba che VW spesso non riserva neppure  a vetture classe 100KE) con una grande guidabilità.
Sempre caro, intendiamoci, ma non sono 70K di una vettura di alto profilo.

Furgoni che se non siete imbecilli comprate solo se avete almeno 3 figli o lo usate per lavoro come trasporto cose e persone.

Del resto non e' solo VW a dire che siete cretini, fiat dice che se compri la fiat sei un tamarro cosmico.

Ma forse il problema non e' neppure VW, è il consumatore che e' veramente idiota.

Anni fa smisi di vedere la TV.
Dovete sapere che sono una testa di ca...spita (questo ormai lo sapete) e quando uno mi dice di fare qualcosa d'imperio mi arrabbio.

"tu! fai questo!"
lo dici ad uno schiavo,
"compra questo!"
lo dici al tuo cuginetto di anni 7 che mandi a fare la spesa, non ad un maggiorenne che non conosci.

Alcune pubblicita' mi infastidivano tanto che lanciavo le ciabatte contro la TV.
Alla fine per ripicca non compravo nulla che appariva in TV.
Ho persino smesso di bere la coca cola per un anno.
Poi ho smesso, per 10 anni, di avere una TV.

un'altra cosa che mi infastidisce e' la noia, e la noia e' grande quando mi mandi 10 volte la stessa cosa CHE IO NON VOGLIO.
Se devi fare 10 messaggi al giorno per un mese devi almeno farli tutti diversi, almeno per rispetto del pubblico.
Costa?
Costa che io non compro da chi mi tratta di merda.

Ho ricominciato a vedere la TV con download "non tanto legali" intorno al 2006.

Pensate che mi fa abbastanza innervosire persino la pubblicita' su Amazzonia-TV.

Scusate sto guardando, non senza difficoltà con il mio traballante inglese, la fattoria di Clarckson e mi dite di guardare:
"a mii che vo tu sparo ahò wiscimo acabbbimmo cabbammo aarsranno".
Senza neppure sottotitoli.

E' piu' comprensibile quello che ripara i muretti della fattoria (Nota: parlava probabilmente gaelico e nessuno capiva quello di cui parlava, C faceva finta di capire).
Se devo guardare qualcosa o in italiano o in inglese, non in dialetto di qualche parte del meridione (farei fatica pure con il settentrione, ma il 90% degli attori italici sono del sud e non sanno parlare italiano)

Oppure mi hanno proposto di guardare 22 maschioni in mutande che si ricorrono giocosamente in una notte di mezza stagione nei prati scambiandosi in maniera equivoca una palla e rotolandosi per terra simulando, male, del dolore dovuto al pittoresco scambio (anale?).
Scusate se devo guardare roba gay, non dovendo nascondere la mia sessualità alla mamma (etero, per la cronaca, quindi facile), preferisco "queer as folk".
Pur avendo più fan service di GOT (odio l'eccesso di fan service, figuriamoci gay) rimane una serie piacevole (ho visto la ver canadese, solo le prime 2 stagioni).
Per quanto non certo eccellente e' molto piu' bella da vedere 22 maschioni sudati in mutande che svolazzano nel prato per quasi 2 ore.

Ma rimane il fatto che NON DEVI DIRMI COSA DEVO VEDERE cara Amazzonia, lo scelgo io: invece metti un'interfaccia meno orripilante che sembra fatta da un bimbo sotto acido.

Forse il problema è che alla gente piace sentirsi dare ordini e i masochisti, probabilmente una percentuale a 2 cifre, anziché andare a pagare una mistress che li frusta a sangue ripiegano sul sentirsi umiliati da fiat, VW  e la maggior parte dei marchi vincenti....
poi per forza che cercano l'uomo forte o votano grillino.

Il fatto e' che i marchi sono ormai bravissimi a fare tutto quello che fa gola all'idiota: dargli del cretino facendolo sentire orgoglioso della sua sfiga.

Mi sa che Cyril Michael Kornbluth non aveva troppo torto con il suo racconto sugli idioti.