lunedì, gennaio 10, 2022

allevamenti animali

 

 



Bisogna far note spesso che le tradizioni e i modi di fare non cambiano nell'arco di una generazione, anzi, spesso per correggere le cose occorre di piu'.

E' innegabile anche che oggi non esiste possibilita' di fare tutte le pellicce sintetiche anche solo simili a quelle naturali, nei casi che possono essere simili esteticamente non lo sono tecnicamente. o viceversa. e spesso costano di piu' dell'alternativa animale.

Ovviamente piu' l'animale e' trattato “meglio” migliore ne sara' la pelliccia e in Italia solo di visoni vi era una popolazione media intorno a poco meno di 100.000.

Dovete sapere che in italia il campo della moda ed in particolare quello delle pellicce e' un bel numero grosso, con un fracco di lavoratori e un indotto di migliaia di lavoratori.
Vi basti un nome su tutti, Fendi che e' stato fondato come pellicceria (3000 impiegati, Karl Lagerfeld defunto compreso, 1miliardo di fatturato).

Mercato visoni

euro 3.5milirdi eu

euro 17miliardi mondali

in costante aumento entrambi.

dimostrazione di un mercato attivo e vivace

Questo e' un dato di fatto.
Piaccia o meno.

se non piace chiedetevi come fare, non sparare caxxate.

Negli ultimi anni e' stato spesso un settore massacrato da leggi tali per cui un prodotto animale sta diventando un po un caos, vuoi per leggi giuste, altre volte meno.

Il fatto e' che come al solito quando complichi le cose all'italiana (ma nel caso della lana e' americana) nascono i furbetti:
un maglione di lana di capra hircus deve dire dove e' stata allevata la capra e dove e' stata venduta la lana.... per un prodotto composto.
Il filato e' un mischione di lane di diversi animali e provenienze e in ogni fase il processo (raccolta, vendita, mischia, sbiancatura, cardatura, filatura..) puo' avvenire in paesi diversi.
Le capre che interessano all'alta moda pascolano, spesso liberamente, in una zona chiamata kashmere (o kashmir eccetera a seconda di chi lo dice e dalla translitterazione) che e' fra 3 stati: India, Pakistan e Cina. E alcune volte le capre se le rubano ai confini.
Posso dire che se, come accade, la lana ha come provenienza l'India, la certificazione meno problematica, sempre, uno qualche domandina dovrebbe porsela.

Figuriamoci cosa avviene con le pelli, non ho esperienza diretta, ma ho sentito narrazioni da film.

Questi fin ora i fatti.

Abbiamo una serie di attori che vorrebbero diminuire la presenza di pellicce per motivi vari (alcuni giusti altri errati).

Per esempio i lobbisti della LAV, o gli esagitati sisnistroidi che vorrebbero vietare le pellicce perché cosi' si fa del male ai ricchi: la dimostrazione e' quando gli regali la pelliccia sbavano quando fino al giorno prima ne diceva peste e corna (ricorda i suv?).

Il fatto e' che quando non lo fai per un MOTIVO, ma solo per IDEOLOGIA inventi il silver bullett.

Cosi' si e' spinto per ELIMINARE gli allevamenti di animali da pelliccia nostrani.

Il risultano non sarà di fermare la pellicceria, ma renderla piu' difficile con il bonus che gli animali verranno trattati di merda in Turkia o in Russia.
Dalla padella di venir trattati in allevamenti industriali alla brace di allevamenti non normati fatti alla carlona con villici che scuoiano alla vecchia maniera: piu' sofferenza e piu' animali necessari per il medesimo soprabito.

Un mercato in salita lo puoi rallentare, ma non lo puoi fermare cosi'.

Se noi non facessimo, per decreto, piu' SUV in italia perché pericoloso, la Pina Fantozzi comprerebbe un audi Q2, fine. Al massimo il DKW Q2 verrebbe venduto con il nome di FIAT 500SXV.
Non hai fermato i SUV, hai solo spostato la produzione.

Non e' vietando la produzione di animali da pelliccia in ITA fermi la Pina che si pavoneggia con le amiche

Del resto in mezza Europa i rincoglioniti in questi anni hanno fermato l'allevamento.
Il risultato?
Aumento del fatturato.
LaSoluzione (TM) (mi sembrava adeguata dai commenti) non e' mai una soluzione, nel 2020 e' record in EU: non si sono mai vendute tante pellicce.
Woah.
Il proiettile argenteo ha funzionato proprio bene.

Il fatto che la pelliccia di visone e' abbastanza inutile per un cittadino metropolitano di Milano o peggio piu' a sud, diciamocelo, il gioco e' capire perché si compra e come far desistere gli acquisti.
Piu' difficile, piu' complesso, piu' costoso e, diciamocelo, poco furbo se non fornisci PRIMA un'alternativa equivalente.

E' un po come quando parlo delle auto elettriche e simili: non e' che io voglio che il mercato rimanga alla pelliccia, quando era nella moda facevamo poco e personalmente mai avuto un capo in pelliccia o pelle tranne un giaccone in shearling che mi hanno regalato nonostante non lo volessi (amo i capi che posso sbattere nella lavatrice, ho le mie fisime) ed e' uscito dall'armadio meno di 1 volta all'anno.

E' sempre una questione di MODALITA'.
Quando vuoi cambiare il mercato, fare una transizione o una rivoluzione, devi capire perché OGGI le cose sono cosi' e intervenire sui motivi.
Certo puoi vietare la vendita, ma rischi forte di avere il contrabbando in varie maniere, oltre ad una morte istantanea di posti di lavoro. Del resto i CD e DVD o le sigarette la raccontano molto bene, no?

Molte maison raccontano la balla di non usare piu' pellicce per motivi etici (buhahahaaaa), in realta'  la pelliccia ha bisogno di laboratori e lavoratori specializzati e la stessa materia prima non e' uniforme.

Parliamoci chiaro:
Non posso portare un capo dal terzista senza capacita' che mi fa la confezione di un capospalla a 10E
Inoltre un filato di plastica e' sempre identico e dal prezzo concordato.
In soldoni vuol dire che quando faro' la produzione (che inizia circa 6 mesi prima dell'arrivo nei negozi) avro' un prodotto IDENTICO a quello del catalogo/sfilata del punto di colore della cartella colore preciso e senza variazioni di sorta.

Per la pelliccia ogni animale e' diverso, la stola mai sara' identica alla cartella colori (che di solito e' in vero nel tessile, non una foto) dando adito a contestazioni, ci saranno scarti anche rilevanti (gli animali non sono tutti identici) che daranno variazione del prezzo produttivo rilevante a fronte di prezzi dei vendita avvenuti 6 mesi prima.

Non e' buono per dei prodotti di serie ad alto guadagno e i consumatori oggi sono dei cagacaxxo.

Definito che disintegrare un settore per mandare gli animali in allevamenti di merda e a basso rispetto degli animali (vi assicuro che alcune provenienze sono folli) vediamo come si fanno le leggi in un paese di disperati microcefali spinti da verdosky che odiano gli animali.

innanzi tutto gli sfigati non fanno una legge sulle pellicce o sugli animali.
Troppa fatica.
Si rende impossibile alle persone rispettare la legge, un articolo sulla ristorazione lo troverete nel testo sulla moda, come uno sulle scarpe in uno sulla prevenzione degli incendi.
Dopo non lamentiamoci di avere un corpo normativo ENORME di difficile comprensione e impossibile da conoscere dal cittadino o azienda che devono saperlo tutto a memoria: la legge non ammette ignoranza!

Non parliamo poi della legge di bilancio di fine anno, in teoria una legge che dovrebbe sistemare le discrepanze fra le previsioni e la realtà.
Legge di bilancio regolarmente scambiata dall'inutile cretino di turno per l'ultima occasione per prendere i soldi o fare l'ultima porcata dell'anno mentre gli italioti pensano al cenone, non a caso cose de menomati mentali come i monopattini sono state scritte dentro li a centinaia tutti gli anni. Segno evidente della quantita' di cretini eletti. In DE esiste un limite di 5 emendamenti, sarebbe da adottare immediatamente.

Cosi' anche questa porcata e' finita come un emendamento alla legge di bilancio di fine anno 2021 in cui entro 6 mesi gli allevamenti devono cessare di esistere.

Inoltre, un decreto del Ministero della Transizione Ecologica, del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero della Salute sarà emanato entro il 31 gennaio 2022 per regolare cessione, sterilizzazione e detenzione dei visoni in strutture preferibilmente gestite direttamente o in collaborazione con associazioni animaliste riconosciute.”

Capiamoci, roba difficile, in genere questi decreti arrivano il giorno prima dell'obbligo o mai lasciano un limbo, ovvero aspettiamoci di averlo per Giugno con i poveracci che non hanno piu' un lavoro ma devono spendere soldi per aspettare di capire come fare a perdere il lavoro (o venderanno ai turchi o daranno fuoco a tutto, animali compresi)

Per questo motivo saranno finanziati anche indennizzi statali, sino ad un massimo di 3 milioni di euro, per la chiusura e smantellamento di ciascun allevamento, nonché 3 milioni di euro complessivi per la loro riconversione in impianti agrivoltaici per la produzione di energia pulita.”

energia pulita oramai e' il grido del cretino che si lancia contro il muro di mattoni come sport perdendo i denti.

Vorrei che contaste le corbellerie insite nelle 2 righe.
Sembra impossibile cacciare dentro tante caxxate in cosi' poche parole.
Ormai facciamo scrivere le leggi dai grillini con i loro proclami.

 Secondo voi, nel 2022, con questa legge, oltre a licenziare un po di gente (aumentando la poverta' in Italia), riusciranno ad incrementare ulteriormente il fatturato delle pellicce e degli animali da pelliccia uccisi?

se non cambieranno altre cose sono sulla buona strada.

11 commenti:

Stefano ha detto...

Per diminuire l'inquinamento delle nostre fabbriche le abbiamo mortificate di decreti e leggi fino a costringerle a "delocalizzarle" all'estero.

Risultato? Prodotti ugualmente di merda, ma senza la possibilita' di guadagnarci dalla fabbricazione. Non abbiamo l'inquinamento (eh, che ganassa che siamo??) ma neppure i soldi per comprarli

Celso ha detto...

Non capisco tanto bene... quaranta-cinquant'anni fa tutte le signore avevano una pelliccia per l'inverno, ed è roba che dura svariate vite.
Come faccia il mercato ad essere in crescita, con in più lo stigma che grava sul vestire una pelle di bestia morta dai tempi degli "attentati" conle bombolette spray e i cartelloni di Marina Ripa di Meana, è oltre la mia comprensione di povero scemo.

blu-flame ha detto...

100 anni fa le auto erano tutte alte, come faccia il mercato delle auto alte ad essere in crescita, con lo stigma verso i suvvisti da parte dei sinistri, è oltre la mia comprensione di povero scemo.

Celso ha detto...

Hahaha!
Beh, lì c'è l'aggravante che un'auto alta consuma di più... le pellicce non vanno a benzina :-|

LucaTM ha detto...

Spero che il libero mercato sia ricordato in futuro come la più grande atrocità post seconda guerra mondiale.

E' il principio di tutti i mali, e il motivo per cui anche la legge più ispirata perde di significato nello stesso istante nel quale è promulgata.

Stefano ha detto...

@LucaTM

Il "libero mercato" e tutti i loro economisti propugnatori, strafatti di "deregulation" e "il mercato si regola da solo, senza di influenze e correttivi di nessuna autorita'" sono di fatto fautori di una finanza ed economia predatoria, in cui "il piu' forte", ma sopprattutto il piu' spregiudicato, violento e prevaricatore, stritola senza nessuna pieta' ne' etica morale ne' nemico di pari valore tutti quelli meno forti o inermi.

In ambito sociale significherebbe che chiunque sarebbe autorizzato a riempire di botte chiunque meno forte di lui e prendergli ogni cosa, stile eta' della pietra.

Questi soloni di economisti da strapazzo (foraggiati dai "grandi predatori", banche d'affari e finanzieri vari) che "e' la legge della giungla, quella della Natura, sopravvive solo il piu' forte", trascurando sia il fatto che non siamo "animali", abbiamo una etica, una societa', un'anima, non uccidiamo i piu' deboli o i "diversamente abili" perche' non sopravviverebbero alla "legge della giungla sociale" e inoltre trascurano che la Natura stessa ha un potere regolatore fortissimo, capace di uccidere qualsiasi predatore troppo "avido" o non in equilibrio con il suo ecosistema, semplicemente facendolo morire di fame. Questo compito di equilibratore della Natura in una societa' dovrebbe essere fatto dagli Enti regolatori e dai Governi, cosa che i "puristi" del libero mercato osteggiano con tutte le loro forze.

Immaginate cosa sarebbe successo se "da legge della giungla" si fossero potute salvare dal Covid solo le persone ricche che si potevano comprare vaccini e morte tutte quelle povere... come dite? e' cosi'????

Celso ha detto...

Dove lo vediate il libero mercato per me è un mistero... dopo i primi lockdown abbiamo avuto la ripresa più veloce dela storia, sia finanziaria che ( in parte) economica.
In un vero mercato libero, senza intervento statale, staremmo sui 12000 - 13000 punti di FTSEMIB, anziché 27'000.

Cullà ha detto...

In un libero mercato lo stato non avrebbe potuto decidere chi avesse diritto a lavorare e chi no. Né tantomeno comandare una serrata commerciale.

blu-flame ha detto...

Forse con "libero mercato" ormai si fa un pochino di caos.
Il "libero mercato" e' un affare che vive bene solo dove esiste una cosa che si chiama MERCATO.

il mercato e' un posto dove ci sono REGOLE CERTE e COSTANTI che lo rendono possibile (la proprieta', la giustizia, la certezza).

nel far west il libero mercato schiatta. Ci sono solo piccoli truffatori di provincia.

Del resto un eccesso di liberismo puo' portare ad eccessi, come tutto, e le norme che limitano una parte potrebbero essere vantaggiose comunque al libero mercato nel suo insieme

La Cina non direi che e' "libero mercato" eppure una sorta di turboliberismo ha prodotto colossi e schiacciamento del popolo che paiono i disegni anni 70 contro il consumismo e il mercato.

Evidentemente non e' ovvio quel che pare ovvio.

negli states, dove comunque esiste una regolazione, il libero mercato vive bene.
in italia no, ma non perche' e' antiliberale, ma perché non e' un posto dove i tribunali funzionano o dove le regole sono costanti.

La liberta' dipende dalla sicurezza.

Il problema del liberismo e' che il mercato non sempre si regola da solo, perché non sempre le condizioni sono per tutti uguali
quando e' attaccato o sbilanciato si difende/bilancia creando mostri come la crisi del 2008.

Dopo 25 anni che lo dico, che l'ho prevista, se notate, da 2 anni circa la crisi dei mutui non e' piu' "oddio e' colpa dei mutui", ma cominciano a dire che e' stato l'ingresso della cina nel WTO.
settimana scorsa persino il Barisoni e' venuto della mia idea.
Non sono un economista, ma caxxo, se conoscete il prodotto e sapete cosa significa "azienda" era ovvio.

Ma non gongolo, perche' quello non era che il primo gradino.
Attendete ben altro e non solo per quello.

Quindi un discreto liberimo, neo-liberismo?, e' utile con grazia.
MA se nel contempo si cerca di mettere nella stessa stanza l'arca di Noe' non ci sono regole che tengono: qualcuno mangia.

Celso ha detto...

Blueflame, avevo capito benissimo.
Infatti tu parli di regole certe e costanti.
Il micromanagement eccessivo e nevrotico di tassi ed easing/tightening monetario non sono né certi, né costanti, né ragionevoli per quanto mi riguarda, e hanno un impatto tale sul mercato da poter essere senza ombra di dubbio considerati il primo e principale driver del mercato finanziario come minimo (quantità e qualità degli effetti sull'economia si possono dibattere).

Erreunista ha detto...

non c'era la paura che i visoni potessero diventare un serbatoio per il covid?
magari è una legge animalista solo in parte