giovedì, gennaio 07, 2021

Perry Mason

 


 

Perry Mason 2020


Perry ha da subito conquistato il diritto all'immagine.
Gia nel 34 era un film e nel 57 era gia' un serial esportato in tutto il mondo e durato praticamente fino al decesso dell'attore dopo il 2000.

Per chi pensa appunto alla serie ingenua del 57, che non era un gran che gia' all'epoca, bene, dimenticate quella serialita' economica e triste che aveva come una perla ironside, ops, il perry con l'aria da supertogo.
Ora invece un compito in classe enorme e godibile.

Quando si prende in mano un nome grosso bisogna far centro altrimenti si rischia.
Il brand e' certo un'opportunita' ma anche un gran peso.
Il coraggio di non riproporre la stessa marmellata e' ok e sebbene non mi finisca di piacere, oggi e' appena sufficiente, non si puo' che apprezzare il grande lavoro.

2 cose fuori luogo che fanno perdere punti come una bomba a mano.
Non so nei romanzi, la segretaria sbavava per Perry: ora e' una lesbica e la compagna,  aiuta il team.
Perche caxxo ci deve essere SEMPRE un gay o due?
Non mi viene nessuna motivazione perche' debba essere cosi'.
Inoltre i Gay sono sempre fighi, buoni e belli.
Non si puo' dire che il gay e' anche il cattivo o lo stronzo, non e' parita' anche quella?

Ovviamente, perche' deve passare la questione che gay=figo, la tipa lesbica  era ricca in gioventu', percio', nonostante pagata poco da un piccolo studio che e' annegato un un mare di debiti, e' vestita da superrricca nonostante non lo sia piu' da tempo.
La piu' fashion del gruppo, neppure la tycoon degli aerei veste meglio.
Come possa accadere e' un mistero.
Ma su una caxxata ci sorvoliamo, ma si, dai, gay a raffica perche' siamo buoni.
E i gay sono poveri ma appaiono ricchi.
E sono fighi.
E hanno i superpoteri, scusate, quelli non li hanno, vedremo nella prossima serie.




Alla fine della miniserie il detective di Perry e' un nero.
E' UN NERO.
Come caxxo gli e' venuto in mente?
Troppe canne?
Troppo latino (psicologia, studio sulla puzza della loffa?)?

Proviamo ad immaginarci un secondino l'epoca.
Los Angeles, 1931: 
la grande depressione che schiaccia le classi piu' deboli innescando sentimenti d'odio fra le classi e i colori della pelle.
La schiavitu' termino' nel 1865. 66 anni prima e per decenni rimasero tali ancora in pratica, non e' che PUFF diventarono cittadini di serie A e andarono a ballare insieme ai bianchi nei locali piu' in della costa ovest nel 1866 pieni di grano e parlando la stessa lingua (“si buana” non e', purtroppo, solo un brutto apostrofare).
Quindi, a rigor di logica, il padre di Paul Dracke era uno schiavo o quasi (istruzione...) e lui difficilmente un laureato in fisica.
Fino al 1967, ricordiamocelo, in gran parte degli USA era ILLEGALE per un nero persino sposare un bianco/a.
Cosine pruriginose dimenticate?
Facciamo finta che non siano esistite?

Provate ad immaginare nel 31 una signora bianca, magari ricca, mentre e' sola in casa che si vede bussare da un nero.
Non solo nel telefilm lo fara'  entrare, gia difficile se fosse bianco,  ma risponde pure alle sue domande pruriginose (e magari lo invita a cena?). Oppure la stessa pedinata da un nero di notte.
Diciamo che un Paul Drake nero che si aggira losco a fare domande nel 1931 se ha molto rame non gli rispondono, se non ha rame da vincere tutte le settimane la lotteria si ritrova pistolettato. Al massimo puo' servire per ricerche nel ghetto, ma fuori di li e' fantascienza. 

Va bene la parita', ma qua si scade nel ridicolo.
Prossimo passo facciamo un filmografia sulla Merckel interpretata da una nera o Madame Curie interpretata da un maschio afro con capelli tipici che si sbatte il marito sudamericano (il marito andino rimane maschio, cosi' accontentiamo anche i gay).
Stiamo esagerando con la storia siamo tutti uguali, perche', si, siamo tutti uguali, ma la storia e' un fatto e spesso non piacevole.

Ricordiamo, inoltre, che nella stessa citta' dove si ambienta il telefilm, Los Angeles, nel 1992 per i disordini razziali bruciarono mezza citta' e chiamarono l'esercito (3500 soldati, non le comparse come da noi, quelli sparano)


Quindi va bene metterci qualche nero, qualche nero gay in piu' del dovuto, non ho niente contro gay, neri, gialli, alti, bassi, bionde finte e rosse vere. 

Ma la prossima volta pensiamo al ridicolo.
Perché, come da altre storie narrate, e' ok non glissare su figure importanti di colore, e' giusto parlare dei gay.
Altro e' fare figure di merda.


La prossima volta parliamo della grande comunita' nera della Brianza degli anni 70 fatta da migliaia di medici?
Ops, in Brianza ci saranno stati 10 neri.

1 commento:

Cullà ha detto...

Scusa ma dopo Achille (quello di Troia) nero e LANCILLOTTO(!!!!) nero, dopo quella serie ambientata nell'Inghilterra del 1700/1800 con le cortigiane (nobildonne) NERE, MESSICANE E ASIATICHE (intendo "occhi a mandorla" che in Inghilterra chiamano asiatici pure i siriani), cosa ti aspettavi?

Almeno nella California del '31 i neri erano fisicamente presenti in loco.

Come dici bene, non è una questione di razzismo, ma se mi fai il remake di Shaka Zulu e a fare Shaka ci metti Daniel Craig, o sono i Monty Python o sei cretino.