mercoledì, giugno 10, 2020

il consumatore consuma

Oliver nel commenti precedenti mette in dubbio la “colpa” del consumatore nel creare prodotti di merda rispetto all'azienda che invece dovrebbe essere “felice” di inseguire un pessimo prodotto.

Alla fine l'azienda produce un oggetto, ne ha un guadagno (la sua felicita').
Preferisce un prodotto “migliore” che uno “pessimo”, ma con molti collaterali (uso pessimo, invecchiamento istantaneo, crolli di prezzo, investimenti miliardari a fondo perduto presso altre aziende...)
Ad un'azienda che vive nel pro solo di recente si vedono anomalie. 
Una B2C e' piena di stranezze da molto


l'ispirazione che hanno usato per l'audi-dkw Quack3

Questa situazione, del prodotto pessimo, e' voluta sicuramente dal consumatore.
Basta osservare la freccia del tempo.
Le grandi aziende erano quasi tutte fondate da gente che credeva in un mondo migliore.

Chi produceva andava dall'artigiano che credeva di essere il migliore (nakamichi), a chi credeva in un mondo migliore (Amar Bose?).
Ma certo che le mele marce esistono ovunque, ci sono ampi esempi, ma anche in quei casi il credo dominante era il prodotto. Insomma uccidiamo i lavoratori, ma il prodotto deve essere “di piu'”.

Potrei fare un elenco enorme di prodotto alla stato d'arte di aziende oggi in difficolta' o che hanno chiuso, dopotutto nel mio blog ne leggete diverse come requiem, alcune hanno rappresentato una svolta nella storia umana.

Ricordiamo che l'imprenditore come figura e' un visionario.
La visione e' essere migliore, “piu' figo”.
Il prodotto rappresenta l'uomo.

Quando Hitler chiese a Ferdinand porsche di fare il maggiolino fondando la VW non disegno' una medda, fece solo una cosa economica. MA non aveva 16 cilindri o 5 ruote come i telefonini. Era economica, non stupida.

Leica, inventrice dell'uso della pellicola cine belle macchine fotografiche, non faceva cose con “tanti cosi che cosano”. Questa fu la sua fine, oltre al costo europeo.

Quando uscirono le prime reflex 35mm (pentax e copie di pentax) nessuno metteva otturatori da 1/10.000simo, Erano fattibili? certo che si, ne esistevano da prima della guerra, ma alla fine minolta, prima di passare al lato oscuro con le dynax, fermava a 1/700 sulla maggior parte di modelli.il 1/1000 era il top.
Parliamoci chiaro, quanti hanno un ottica cosi' luminosa (e un'inquadratura che non chieda di chiudere) da invocare spesso 1/4000 che oggi e' diventato il “must have” anche sull'economico?


Robert bosch, fondatore della BOSCH quella dei favolosi televisori blaupunkt e delle lavatrici, dei fari e dei generatori ristrutturò la sua compagnia rendendola una fondazione senza scopo di lucro. Scrisse anche le sue ultime volontà in un testamento in cui stabilì che i ricavi delle attività della sua compagnia dovessero essere devoluti in cause umanitarie e passo' gli ultimi anni da vecchietto a tirare la lima da insegnante con gli apprendisti.
Senza dimenticare che cerco' di scongiurare la WW2, opponendosi apertamente ad Hitler, poi capitolando per ottimi motivi.

Kōnosuke Matsushita e' un altro grande. Panasonic per noi italiani. Ha creato posti di lavoro con l'intento di migliorare la vita.
Quando gli americani piallarono il CEO aziendale i suoi 15000 dipendenti si rifiutarono di sottostare ad un nuovo capo facendo un enorme petizione che fece indietreggiare il generale MacArthur. Matsu aveva fatto molto per i suoi dipendenti. Non male per uno che aveva dovuto portare il kimono della moglie ad un banco dei pegni.
Il suo motto”Developing A Road To Peace And Happiness Through Prosperity” rimane in panasonic e se guardate i prodotti e' ancora credibile.


John Davison Rockefeller, il supercattivo per definizione preso a modello in tutti i film di supercattivi industriali ricconi.
In realta' trasformo' l'industria petrolifera in industria vera e propria, cosa che non avevano capito la maggior parte di cavabuchi ignorani e cafoni tanto ben descritti da un certo film americano mittico che li incensa.
Chiaro che i monopoli non fanno bene, ma se arriva godzilla in un branco di galline che amano essere azzannate... non e' colpa di zilla.
Ovviamente non si parla di qualita' del prodotto, di interazione, il petrolio e' quello che e' e non era uno stinco di santo. Al suo ritiro definitivo dagli affari donò gran parte del patrimonio in beneficenza e ai suoi familiari, tenendo per sé e famiglia 20 milioni di dollari e donando all'incirca 540 milioni di dollari prima della sua morte.
Ai tassi attuali di inflazione, Rockefeller, avrebbe donato una fortuna intorno ai 500 miliardi di dollari. Facciamo il conto che l'italietta si sta umiliando nel 2020 per avere un prestito da 36 (umiliando perché non basteranno e perche' costringera' a mostrare le castronerie nel nostro bilancio fra qualche tempo).

Questo per citare i primi 3 che mi sovvengono. Ma si potrebbe andare avanti per decine di pagine.

Mano a mano che il prodotto e' passato dalle mani del cliente a quelle del consumatore e' avvenuto un cambio epocale.

Chi comprava un'auto tanti anni fa non era un poveretto, anche per un riccone erano pacchi di soldi, ma era istruito e, spesso, la tecnica usata non era cosi' distante da lui visto che poteva essere un industriale della meccanica.

Idem per le macchine fotografiche. Quando presi la prima costava quasi come uno stipendio (e ricordiamo che erano piu' leggeri ovvero i beni erano piu' pesanti) e non riuscivo ad arrivare al prezzo grazie alla liretta di merda: guadagnavo facendo lavoretti da bimbetto, ma la svalutazione continuava a cacciarmi indietro. Poi mio padre caccio' L50.000 e la corsa fini', altrimenti avrei proseguito fino all'arrivo dell'euro o quasi.
All'epoca qualunque delle decine di marche voi sceglievate, erano buone, solo qualcuna cominciava ad essere stranina.
Oggi la nuova canon (90d) non solo fa foto peggiori di quella vecchia, rumore da troppi pixel mon amour (e sensori azzoppatti dall'AF), ma tutti i plus non sono “fotografici” o sono pompati alcuni poco usati: quante volte avete usato raffiche da 11fps (ma solo se spegnete mezza macchina)?
Io sono andato a vedereper controllare e la mia reflex del 2012 (8 anni fa) di altra marca fa lo stesso numerino che fa sto bidone con il mirino in funzione, ma penso di non averlo mai usato. In 8 anni. E ha meno rumore in foto.
Pero' ci sono intere pagine sui FPS e sui video impossibili da vedere a casa (4K) e che ti fanno bruciare pixel e bloccare la fotocamera a meta' ripresa. Usare la fotocamera per fare video, idea stramba, almeno comprati una panasonic GH se proprio devi.

Idem per un impianto HiFi.
Per carita', roba economica mal suonante era all'ordine del giorno, il compattone della ignobile inno-hit con suono cartonato dalle casse tristi era la norma.
Ma era che una scelta di prezzo.
Con quel prezzo non era possibile fare molto meglio e nessuno diceva di avere 1650W nonostante l'ampli era meglio di quello di un samsugo attuale che e' la feccia non certo perche non e' possibile fare altrimenti.

Quando sono cambiate le cose?
Banalmente quando la rivoluzione industriale, dopo aver rivoluzionato il prodotto, aver cambiato la societa' e sbattuto fuori chi voleva competere da amanuense, ha permesso di allargare la platea dei destinatari producendo, inoltre, beni voluttuari per tutti.

l'ispirazione che hanno usato per ML-amg 
(notate l'alettone)


Se prima una macchina fotografica era un impegno, dopotutto una compatta era un cifrozzo comunque, se prima un HiFi era un affare da 5 stipendi, negli anni 70 e inizio 80 il prezzo dei beni crollo'.

Questo permise da un lato una cosa bellissima, di fornire a tutti la possibilita' di vivere in una golden age dove un operaio, nuova versione del precedente zappaterra, viveva una vita che una testa coronata manco si sognava solo 50 anni prima.

Cambia anche chi devi soddisfare, prima si parlava dall'industriale che ha bene in mente la produzione, il prodotto. Si forniva l'appassionato che silura i suoi beni per accedere ad uno strumento di lavoro (voglio fare il fotografo) o una passione per la quale l'oggetto e' un mezzo.
Il tuo cliente non e' piu' chi compra un mezzo per, ma chi compra l'oggetto come fine.



L'aumento colossale del numero di persone che compra il tuo prodotto porta al fatto che chi lo compra, di fatto, non lo fa per un fine ma solo perche' puo' (spesso con il claim “finalmente tuo”) portarselo a casa.
Di cosa fa l'oggetto, come funzione di base, non frega nulla.


l'ispirazione che hanno usato per 
BMW eXtramerda 6


Perché nel frattempo i prodotti/servizi ormai sono ad un livello di complessita' MOLTO piu' alto di quello che accadeva negli anni passati, basti solo arrivare al 60, ma la popolazione a cui sono rivolti non e' certo la stessa acculturata precedentemente, che gia' avrebbe problemi perché le scuole non sono andate avanti altrettanto, ma il prodotto SI.
Pensiamo al muratore o al ragioniere.
Figuriamoci a livello globale.
Come possono dei muratori con le elementari giudicare un ammasso di tecnologia come una reflex?

Nessuno confessa di comprare l'iphone perche
entri in una comunita',
perché e' cool,
perché e' socialmente buono
perché e' bello.



Nessuno confessa di comprare l'auto per
smerdare il vicino (e' piu' alta delle tua na-na-nana..),
per far vedere “l'autoradia” colorata nuova agli amici
per mostrare la propria furbizia di totani
eccetera.

Il televisore aumenta di dimensione non perche grosso si vede meglio, cosa innegabile, ma perché
posso mostralo al conoscente smerdandolo,
perché posso raccontarlo,
toccarlo in un autoerotismo scimmiesco
e vantami con me stesso di averlo grande come quello del “ricco” della mia fantasia (poi il vero ricco usava un 20” di primo prezzo, vi posso garantire).
Altrimenti avrebbe comprato un videoproiettore: piu' grande, ma piu' piccolo (nascosto) fisicamente.

Davvero pensate che ci siano milioni di fotografi a livello reflex? Cavolo come succede che non si vendono ottiche e flash in proporzione o che esistono delle strane cose come i 18-300?
Davvero pensate che un consumatore odierno compri per usare?

Il prodotto e' simbolo!
di appartenenza,
di potere,
di soddisfazione personale: “ci ho il ci-phone S11 galassia note” e lo declamano con quel non so che, come la feature smerdolenta, “ci ha i watti tanti”.
autoassolversi (green),
autocompiacersi o altre turpi cose.

l'ispirazione che hanno usato per le linee gentili 
del dkw Quack8


Perche', parliamoci chiaro, e' di fatto inutile avere uno smartphone, no?
Nokia ha passato anni a vendere prodotti che facevano da smartphone, ma ben tarati sulle necessita' reali: la serie N era piu' potente di molti smartcosi successivi, piu' veloci, piu' facili... ma non erano esteticamente smartphone, non eri cool (e non facevano giochi).
Cosa non fa un n70 che un iphonazzo fa, a parte i giochi? Poco, ma so di tante cose utili che l'iphone X non fa.

Mettiamoci ora nei panni di un'azienda che ha davanti a se il mercato, una parola che identifica una serie di idioti che aspettano la parola magica (apple e' magico, no?) per smerdare il vicino,
Scopo dell'attuale azienda non e' piu', come in anni passati, costruire un oggetto, magari il migliore possibile in maniera che l'azienda svetti.
Scopo delle aziende oggi e' fare qualcosa che incontri i desideri, spesso reconditi e inconfessabili, dell'utente odierno che non e' ne un esperto ne un utente dell'oggetto.

Parliamoci chiaro, tanti prodotti sono stati venduti a chi addirittura ha speso per metterli in un cassetto.



Prendiamo il boom del mercato dei camcorder che illustra bene la questione.
Diciamo che era tanto che esistevano questi affari, prima in 2 pezzi, e il design era immutabile da lustri.
All'epoca del VHS-c e video8 il mercato ha venduto milioni di pezzi, possiamo dire che gli oggetti in questione erano, per il momento tecnico del 1985-95, spesso decorosi per andare nel 95 ad eccellenti ancora con gli occhi odierni.
Fare un video pero' non e' facile, serve un cavalletto, pazienza, luci se siete in interni e una luuuunga pazienza nel montare.
Il costo era stratosferico, un operaio prendeva nel 1985 608.000 lirette e nel 90 1.100.000. Una videocamera come la sony CCD Video8 andava via a quasi 3.0000.000 e verso la fine dell'epoca d'oro comunque servivano 1.500.000 per portar a casa qualcosa di decente.
Vi assicuro che se ne sono vendute TANTE,
tante da non crederci.

Piuttosto che niente con 36 rate... a tassi da lira, in pratica da cacciare quasi il triplo.

Poi, di colpo, improvvisamente, il nulla.
Come non fossero mai esistite.

Qual'e' stato il problema?

Innanzi tutto le videocamere fino ad una certa erano camcorder “veri” con lo zoom a vista, i comandi nei posti giusti, viewfinder bello grosso ed in pratica erano la versione baby di quelle PRO che vedete in giro ancora oggi: facili, semplici e comode.

Ma l'acquirente non le comprava per fare riprese, le comprava per mettersi in mostra al battesimo, al matrimonio, alla gita della CGIL, per raccontare agli amici....

Arrivati a casa la messe di tastini li faceva cadere in depressione e bastava la prima sbandierata con zoom a stantuffo continuo per rendersi conto che era una medda provocante cinetosi, ricordiamo che non eravamo abituati all'idiota che riprendeva con la webcam del cello (che ha almeno la fortuna di non avere lo zoom) e alla visione su di un misero 24”, piu' grande di un 4” utile di un cello.
Il risultato era imbarazzate visto che il confronto unico era con la RAI.

Escludendo i clienti PRO la vendita complessiva delle videocassette era inferiore alle videocamere.
Non parliamo delle batterie (ricordo che stavano accese 30-60 minuti con una batteria fresca, persino peggio di un ci-tofon)
Voleva dire che nessuno, una volta comprato, usava l'orpello. Alle volte passavano mesi prima di vendere una cassetta da 30 minuti.
Sarebbe come dire che una volta comprata l'auto fate un pieno e poi la mettere per sempre nel box.

L'evoluzione del prodotto fu abbastanza rapida dopo una certa data:
fu tolta la possibilita' di zoommare velocemente stantuffando,
sparirono i tastini e i jack
spari' l'ottica in evidenza
ma i risultati d'uso erano comunque pessimi.

La compravano, la usavano una volta, finiva nel cassetto.
I consumatori chiesero ancora e ancora:
apparvero gli stabilizzatori
ma furono vanificati dalla pretesa di avere un oggetto single hand (usare due mani e' troppo impegnativo!!)
cominciavano i X, prima 6, ora 10, 20, ed infine 100X, ovviamente con una qualita medda sottolineata dal fatto che l'aria non e' trasparente (ricordate le compatitine odierneper idiota con X a due cifre che stanno facendo crepare il settore?).

Nonostante il fatto che la tecnica avanzava, basterebbe l'introduzione della DV per ricordare che la qualita' non era un problema (25-100Mbps), il mercato stava scricchiolando e stava per tuffarsi nell'oblio.

Il fatto che, dietro richiesta esplicita del consumatore, chiedeva cose piccole pensando che non le usava perché ingombranti, era parte del problema: non apparivano piu' nella loro immensita' e una roba da 700.000 della nuova leva supereconomica era esteticamente uguale ad una panasonic 3CDD da 2.500.000 o alla canon con lo sbirolo maximo XI da 3.500.000.
Non e' un caso che rimanevano in funzione linee di prodotto arcaiche per alcune zone, ad un prezzo ridicolo, le VHS full size, vendute ad un prezzo vergognosamente alto e dai contenuti bassi.
Nella mia zona non erano neppure disponibili ma per alcune marche al sud Italia era il prodotto piu' venduto ed era sempre in shortage: allo stesso prezzo di una top di gamma DV era meglio una vecchia VHS stranamente enorme.
Per mostrare l'ego il piccolo DV non va bene. Non ricorda i SUV?

Oggi un camcorder amatoriale non esiste piu', usare la videocamera nella testa della gente e' scomodo, e' brutto e non e' un cosa simpatica.
Proporre un camcorder consumer e' un suicidio aziendale.

Qualcosa rimane, ma e' una nicchia, come tutte le nicchie e' costosa.
Tanto che e' nata l'assurdita' di fare video con la fotocamera, un affare francamente inadatto e completamente sbagliato per fare video.
Perche', nonostante siano passati 20 anni, i camcorder sono leggendariamente pessimi.
Poi la realta' e' molto diversa dalla leggenda...
In ambito produzione chi e' serio usa ancora i camcorders e sono assolutamente identici a quelli del 1985. Certo la ventata consumer intacca i piccoli studi che usano stupidamente le fotocamere, ma di fatto il camcorder e' un'altro pianeta.

In pratica seguire i consumatori ha disintegrato un intero settore, come del resto e' capitato con l'HiFi o, in maniera diversa, con i TV.

Il consumatore pretende e si rifiuta di comprare cio' che non lo soddisfa, anche se il suo desiderio e' in realta' persino in contrapposizione con il suo benessere.

E' un trend evidente e sempre piu' profondo, appena un settore diviene mainstream, o torna ad esserlo, inizia ad avere numeri grossi, estetiche WAF, numeri cool.

Pensiamo solo al mondo delle lampadine, dopo 50 anni ad essere un settore maturo, nessuno al bar parlava di lampadine come oggi di bulloni esagonali, ad un tratto e' tornato con i WATTI. Un altro settore distrutto.

numeri grossi, estetiche WAF, numeri cool

e' un divenire e la causa e l'effetto sono ben chiari: prima il settore ha un buon prodotto e poi diviene pessimo, ma fatto di numeri grossi, estetiche WAF, numeri cool.
Diviene impossibile, o molto difficoltoso, comprare un prodotto “per usarlo”, pensiamo alle lampadine.
Infine, per i casi piu' sfortunati, il settore non esiste piu' o quasi come quello dei camcorder.

sono andato un po lungo....

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Un po' come Linux, nato per essere uno strumento in mano a chi conosceva l'informatica.
Poi è arrivato l'utente consumatore, che a botte di "voglio la pappa pronta" ha costretto a generare mostri come Ubuntu e derivati.

L.Tiziano ha detto...

Hai ragione e la tua analisi è perfetta.
La ggente ha i cuggini e vuole avere tutto e subito ma è incapace di capire come funziona e come invece dovrebbe funzionare una cosa per essere di qualità.
Io stesso sono così ma cerco di smettere e grazie al tuo blog ho aperto almeno un pochino gli occhi su quello che veramente dovrei aspettarmi da un prodotto senza leggere la scatola.
Grazie.

blu-flame ha detto...

li e' diverso. La slack era effettivamente un incubo, mint e' una distro piu' semplice di windows e comunque pratica.
Certamente ci sono delle rinunce, alcune condivisibili, alcune bypassabili e altre meno simpatiche (non esiste piu' il fatto di fare una connessione X e bisogna usare quello schifo di VNC o RPD).

Detto questo era poco probabile un uso che costringeva alla compilazione, non e' un caso che la straada sia stata aperta da mandrake che era gia' una scelta molto simile a ubuntu.

Qui si sta parlando di cose piu' simili ad android: senza tasti, senza menu' standard, senza supporto alla stampa, senza.... Eppure e' sempre linux, ma di fatto e' un browser e non possiamo che usare quel singolo prg.

Ora immagina un android che ha uno schermo da 5" 4k, e una webcam da 30 megapixel, una batteria da 15 minuti, un sacco di feature e che al sole non si vede un piffero pur essendo reclamizzato per l'aria aperta... ah gia', tale medda esiste. Non dobbiamo immaginarla.

Anonimo ha detto...

> "mint e' una distro piu' semplice di windows e comunque pratica."

Appunto: Mint è la compatta tra le compatte.
Non dico Gentoo, ma neanche Arch, e neppure OpenSuse, e guai Debian.

No. Ubuntu o Mint.

Tra tutte le alternative hai scelto la compattina. Proprio tu, che conosci la tecnologia e che dovresti usare una reflex delle distro.

E ti lamenti se un produttore tira fuori soluzioni mediocri ma semplici e comode, giusto perchè il consumatore glielo chiede.
:D


Anonimo ha detto...

Mi hai fatto venire in mente alcune nostre eccellenze, come Malaguti, Olivetti.
Eccellenze che sono state soppiantate dal nulla.
Olivetti faceva macchine durevoli e costose, fin che non è stata soppiantata dall'usa e getta.
Malaguti quando ha sentito odore di chiusura ha distribuito buonuscite anche all'ultimo operaio, pagato i fornitori e chiuso i battenti. con serietà, senza lasciare debiti e senza chiedere soldi allo stato.
Vedremo nel futuro Ferrero cosa farà.
Altri non me ne vengono in mente (sigh)

Fotocamere:
L'ultima eclissi di luna sono andato su una montagna vicino al paese, con un amico armato di newton 130/650 manuale.
Ci piazziamo in un angolo buio, apparecchiamo il pic nic, e a notte iniziano ad arrivare torme di giovani.
Reflex come se piovesse, cavalletti neanche l'ombra. ma neanche quei cosi con le gambe snodabili che si avvolgono dove vuoi, niente proprio.
Come arriva la luna, sentiamo le bestemmie perchè la luce è sballata, gli iso che dice google non vanno bene, viene tutto mosso.. tutti assembrati, coi led dei telefoni accesi per fare luce sui bottoni delle fotocamere.
Da noi il silenzio e il buio totale, e attenzione a non farci vedere.

Nei 2-3 minuti di congiunzione completa è inutile tentare osservazioni con un 130, quindi cambiamo oculare e via verso saturno. Intanto il rosario dei fotografanti continua.

Quando inizia a tornare la luna noi siamo appena riusciti a distinguere anello e pianeta, continuiamo a seguirlo. Arrivati al finecorsa della montatura dobbiamo accendere la pila per riposizionarla, e veniamo notati. CAZZO.

>> Ciao chi siete? anche voi qui per le foto alla luna? grandi che avete ricordato il cavalletto!
-- No niente foto, questo è un piccolo telescopio, e ormai non stiamo neanche più guardando la luna ma Saturno, tutto dall'altra parte..
>> Come saturno? ma è visibile? quanto è potente il telescopio? Posso guardare? ma come è un tubo vuoto?
-- Si, lo abbiamo inquadrato.. è un newton 130, lavora abbastanza bene fino a 60x poi diventa sgranato.. guarda pure ma NON appoggiarti
>> solo 60x? ma se il mio obiettivo è molto più piccolo e ingrandisce il doppio?!?!?

Quindi impara a non appoggiarsi, a mettere a fuoco, a stare fermo..
e quando vede la magia sbarra gli occhi e resta zitto per la prima volta.

Messo di fronte a 60 ingrandimenti reali, finalmente capisce che quelli scritti sul suo obiettivo sono numeri a caso.

Poi Saturno esce dall'inquadratura e bisognerebbe spiegargli che se il cavalletto è fisso e il pianeta si muove.. Invece facciamo finta di averlo perso, sperando di scollarcelo.
Ci chiede perchè non ci montiamo una fotocamera sopra.
Semplicemente non ci interessa farlo, ma se la sua fotocamera è 100x e pussa, perchè non prende lui un cavalletto?
>> eh ma tanto non verrebbero così belle, ci va roba professionale..
-- Ci va roba che costa poco, valida, e SAPERLA USARE.

noi con 300€ di telescopio, lui 800€ di fotocamera e deve venire a scassare il cazzo pensando di insegnarci.

Anonimo ha detto...

Ma come sarebbe che la serie N non era cool e non faceva girare giochi? Mi sono diplomato nel 2007 e i nokia erano i telefoni più belli che c'erano nella mia scuola (e non sono mai riuscito ad averne uno).

blu-flame ha detto...

amonimo, i nokia avevano dei giochi, ma il SO non era fatto per i giochi.

Quando arrivo winCE-phone-mobile-5-6-7 era un bidone, ma era molto piu' amico dei giochi, per esempio, fra le tante, aveva le directX gia' dalla ver5.
lo stesso fece poi IOS.
Gli schermi non erao fatti per stare in giro, ma per stare chiusi in casa dove si gioca.

blu-flame ha detto...

anonimo mintone, io non dico che la compatta sia il male.
Il male e' la compatta con 100X

Mint ha dei limiti, ma anche dei pregi.
Una GUI che reputo seconda solo all'enorme presentation manager.
Un uso fire&forget istantaneo che va su in 5 minuti 5.
inoltre ho una repo comoda assai.

Ha dei difetti e alcune cose da consumatore?
Certo, ma non e' che in giro ci sia di meglio per l'uso specifico e i difetti sono meno dei pregi.

Un SO moderno deve essere dotato del soft di base (stiamo parlando di desktop) e mi sembra assurdo non avere a bordo oo, gimp e la possibilita' di vedere le miniature delle foto. Molte delle distro non lo fanno, come non esistono le miniature sotto windows.
Carino configurare (comunque possibile con mint) ma se devo andare a scaricare a manina persino la roba per leggere i DVD mi fa ridere, a quel punto e' meglio win7.

mint e' un buon compromesso da usare come desktop. Se invece ti serve un server o vuoi fare altro ci sono distro specifiche.

Cullà ha detto...

@Anonimo linuxaro
@blu-flame
Il punto è proprio quello: definire prima che uso devi fare della macchina e decidere il SO e il software di conseguenza. Visto che il tempo costa, valutare se è opportuno reinventare la ruota o usare la ruota (tipo installare e configurare Arch o Slack per ottenere una postazione per editing di testo e controllo della posta vs. buttar su Mint).
Sul mio convertibile ho in dualboot Win10 e Fedora. Ho passato quasi 3 giorni, appena comprato, a configurarmeli a modino. Ho dovuto mettere Fedora perché la gestione energetica di debian/ubuntu è un cesso. Non ho messo Arch perché tra ricompilare pacchetti astrusi e accrocchiare roba instabile, ci avrei messo una settimana. Il coso mi serve in mobilità, devo poterci lavorare per 10+ ore senza trovare corrente, ogni cazzata inessenziale deve sparire (e con W10 questo è stato molto lungo da fare), tutto deve essere ottimizzato. E soprattutto NON si deve piantare "sul campo" (cosa che con gli accrocchi non testati à la Arch mica è assicurato). Ci ho perso un we ma ho la macchina come mi serve.

Sul desktop da fatica ho sbattuto su la prima iso di mint/mate che avevo e bona lì. Del resto deve solo scrivere e far girare gnu-plot e SPSS, manco mi frega di che colore è lo sfondo. Non valeva la pena di perderci un secondo di più.

@blu-flame
Se e quando avrai tempo/voglia di rispondermi, avrei bisogno di una dritta.
Ho deciso di liberarmi del furbofono. Tu sei a conoscenza di modelli di cellulare con tastiera, tipo flip, che possano fare tethering della connessione e che siano fatti con criterio?
C'è qualcuno che ne fabbrica ancora?
se vuoi puoi scrivermi a [nome squadra calcistica bianconera abbreviato]nihil AT [posta di gugol]

Stefano ha detto...

@culla'
Ci sono i telefoni dedicati ad anziani ed ipovedenti (escludere Alcatel e Brondi, osceni, Panasonic e Samsung hanno qualcosa), non smart, alla vecchia maniera, non so pero' se supportano connessione dati e il tethering, bisogna un po' sbattersi e darci un occhio.
A "naso" non dovrebbero essercene, hanno tutti SO proprietari stringatissimi e non dei linux/android piu' facili da mettere come router.

Al massimo ci sono le vecchie "saponette" (router GPRS senza tastiera e solo ingresso SIM e WiFi), ma non so se ne esistano di 4G/5G

Cullà ha detto...

@Stefano
Sì avevo scartato le saponette perché l'idea era di sfruttare i dati della sim voce per qualcosa di utile, e stare a far metti togli mentre sono in giro mi pare poco pratico. Il fatto è che non si trova nessuno che faccia contratti mobile senza i dati.

Anonimo ha detto...

@Cullà

Ci sono alcuni feature phone Nokia che fanno quello che cerchi, tipo l'8110

https://www.apnitaliani.it/hotspot-Nokia-8110-4G

C'è anche il Tough800, rugged e IP68 (Ma forse è più affine a uno smartphone)

Celso ha detto...

Comprato tempo fa un camcorder economico per avere ca. 2h di registrazione in continua... lenti di plastica decentrate, sfrangiature viola, una sofferenza.
Poi ho preso una GH (spendendo lo stesso) e... sì le macchine fotografiche sono davvero meglio delle videocamere XD
A meno che uno non abbia un budget con uno o addirittura due zeri in più... lì il discorso cambia... ma chi ha da registrare conferenze, concerti, processi produttivi et similia (cioè che fa altro di lavoro) non ha alternative valide.

Anonimo ha detto...

Mi manca l'N70, di più ancora mi manca l'E71 con la sua tastiera qwerty...

Jack