giovedì, marzo 05, 2020

nakamichi requiem




Vedere una supposta BT di medda pura con sopra un marchio HiEnd fa un pochino specie
Solo allora ti rendi conto che dell'enorme marchio
che aveva fatto i 1000, un pezzo che aveva per sempre cambiato il volto della registrazione casalinga, ancora oggi irride molto digitale,
il DRAGON vero masterpiece,
Che aveva fatto la follia dell'undar (unidirectional autoreverse) per avere la massima qualita'


Gente che quando aveva deciso di fare un amplificatore ha detto:" hei chi fa il migliore?" 
e dopo averlo visto si sono detti: "ma noi possiamo fare di piu' "
Gia', avevano preso i threshold di nelson pass (mica un pirla qualunque) e avevano migliorato il massimo della piazza 
Ecco ti rendi conto che e' un po' che non vedi nulla di loro. 20 anni.

L'errore, al solito, e' stato fare buoni prodotti e targare 30Kg di ampli 200W anziche' 2.000.000 di watti come un coreano qualsiasi.
Oppure potevano mettere come un cinokorean un coso da 1,5W e dire che erano 200.

E invece no.
Troppo orgogliosi sti giappi.
Pensavano che un ampli da 200W dovesse essere da 200W e degno di nota, altrimenti che lo fai a fare, mica sei un coreanaccio da due soldi che produce solo fuffa megapixel.
Adesso e' di proprieta' di gente governativa cinese specializzata in sparizioni bancarie con sede alle bermuda che vende giocattoli cinesi.

dopotutto nessuno ascolta piu' musica: a cosa serve un ampli?

2 commenti:

Anonimello ha detto...

Pur non avendo mai posseduto nulla di Nakamichi come azienda l'ho sempre rispettata, specialmente dopo aver ascoltato i loro prodotti dal mio, purtroppo chiuso da tempo (sic), spacciatore di roba audio
Lacrimuccia

Oliver ha detto...

Aldilà della passione che individualmente o magari un piccolo gruppo possa metterci, l'utile di una azienda è quello che permette di sopravvivere e garantire una vita dignitosa. In un mondo che si divide tra chi fatica a permettersi un impianto hi-fi e ricchi sordi, non c'è posto per chi produce onestamente una macchina al giusto prezzo. Paradossalmente, fosse costato 10 volte tanto avrebbe venduto di più e ancora oggi si sarebbero tessute le lodi sui forum. Oppure avrebbe potuto investire in pubblicità subliminale come altre aziende nipponiche dell'epoca. Invece Nakamichi non ha capito il mercato, ha sbagliato. Altri marchi storici, ora possono vendere a caro prezzo porcheria raggiungendo utili ragguardevoli. Non sono marchi, sono istituzioni, possono vendere quello che vogliono al prezzo che vogliono: i commenti saranno sempre positivi perchè tutte le recensioni "autorevoli" sono comprate e le restanti fatte da privati entusiasti, gente che paragona un pessimo integrato (ma almeno dotato di un trasformatore) ad uno Sharp HT-CN310D (già, la merda non esce solo dalla Korea) e che non lo cambierà mai se non con similare visto il ragguardevole investimento. Mi pare che ultimamente, volendo acquistare un impianto hifi che non alimenti la già onnipresente loudness war (e quindi di fatto non hifi), o si ricorre all'usato '80 / '90 (purchè non inflazionato) oppure vanno spese decine di migliaia di euro.