venerdì, febbraio 28, 2020

monopattino grillino


Ne fenomenale decretone millesfighe, fra buchi di bilancio e suicidi rituali, fra le nome da idioti, appare una norma da idioti. Ok, avete capito, parliao di solo una di queste..

Sappiamo gia' che ero molto perplesso sulle bici elettriche sovramotorizzate.
Oltretutto vedere uno con la bici elettrica pedalare e' abbastanza raro, indice che con il piffero esiste la pedalata assistita se non sulla norma. Dopotutto esistono persino le mods per aumentare la potenza.
Quei pochi che "pedalano" spesso lo fanno praticamente a vuoto e li vedi senza sforzo a razzo.
Ma hanno freni da bici, non hanno sospensioni, non hanno... sono bici, non motorini. Un disastro.

Ma dalla padella si passa alla braciola.
Ta da daaa






Ora con il decretone si narra:

"I monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2019, sono equiparati ai velocipedi di cui al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285."

Praticamente posso andare in mezzo alla strada con un mezzo barcollante.
Ok.

E uno spera che abbia al massimo 50W per evitare che zompino in mezzo alla strada e come le bici siano almeno assistiti.

Invece no.
Sono 100% motorini 50cc.
" dotati di motore elettrico avente potenza nominale massima non superiore a 500W e di segnalatore acustico." 

 Scusa un attimo, qui basta che hai un campanello e puoi andare come un dragster?

"Da mezz’ora dopo il tramonto... tutti i dispositivi .. sprovvisti o mancanti di luce anteriore bianca o gialla fissa e posteriormente di catadiottri rossi e di luce rossa fissa, utili alla segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti o trasportati a mano."

 aspetta, mi vuoi dire che sta roba


nottetempo con il fanalino rasoterra invisibile che esce a razzo da un incrocio, magari raso parcheggiate, con aggrappato alla benemeglio un 12enne di 40Kg che sta accelerando come un dragster io devo pure evitarlo?

complimenti

"I dispositivi non possono essere dotati di posto a sedere per l’utilizzatore e sono destinati ad essere utilizzati da quest’ultimo con postura in piedi."

Cosi' con quelle sgasate violente e ruotine insignificanti con freni inetti e sterzo non compensato devono pure lottare contro il destino inerziale mentre planeranno sulla mia auto.
Dargli un sedile e un telaio non sarebbe stato male.

" I dispositivi in grado di sviluppare velocità superiori a 20 km/h, ... devono essere dotati di regolatore di velocità, configurabile."

Eggia', con quasi un CV in presa diretta non e' impossibile se state accoccolati in basso arrivare a 70Kmph.
Lo vedo il consumatore mentre regola il limitatore per la velocita' prevista.... Maddaiiii

Immagino in strada il pischiello seduto sulla piastra con le mani a scimmia che va a randello dopo una ripresa che passa molte auto.


Suvvia il monopattino ha
un solo freno, spesso ridicolo,
uno sterzo che non e' compensato, e' un palo
ruote che e' meglio lasciare  che trovare come tenuta di strada
un trasferimento di carico casuale: ti voglio vedere chi sposta per tempo il carico per la frenata o l'accellerata o staranno rigidi sottosterzando in caso di pericolo (e con quelle ruote sottosterzare vuol dire staccarsi dall'asfalto).

Se questa era la legge per i monopattini allora alle bici potevamo dare 2000W e la manetta del gas!
Dopotutto ha ruote migliori, freni migliori, meno trasferimenti e baricentro migliore.
Anzi, perche' non rendiamo legale le bici con il motore a benzina fino a 100CV, anzi magari qualsiasi motore, magari a razzo 

dopotutto se un monopattino puo' avere un cavallo e sfrecciare nel traffico praticamente senza luci e freni a velocita' e accelerazioni notevoli una bici da 280Kmph che si pippa una sport car (in rettilineo ovviamente) e' molto piu' sicura, no?


Qui si sta partendo per la tangente, dovemmo prendere l'idiota che ha firmato sta legge e processarlo: o ci e' o ci fa.




martedì, febbraio 25, 2020

hyperloop




Di tanto in tanto ci sono argomenti che servono per distrarre il popolino dai temi importanti.

Fino a qualche anno fa era il gay pride calcistico, i 22 muscolosi maschioni mezzi nudi distraevano adoranti masse del polpaccio teso per settimane.
Nel frattempo si imbarcavano i soldi per gli “amici”, tipicamente i Bilioni a pioggia al sud, e il debito si impennava sotto i piedi degli italici che poi ripagavano con la tassa chiamata "inflazione a due cifre", rimanendo un paese rurale e ignorante.

Oggi si usano altre tecniche, per esempio il solare salvifico e altre grillate e ultimamente l'hyperloop, anche quello risolvera' tutti i nostri problemi stando ai proponenti: gotta e debito compresi.

Quando, per esempio, scrivi della tav, un piccolo pezzo di treno ad alta velocità che doveva gia' in essere 20 anni fa, mezza Italia si sta picchiando (letteralmente pure) perché non lo vuole.
In un paese normale civile e che ha l'idea di crescere non dovrebbe avere solo UN piccolo pezzo di ferrovia ad alta velocità ma ne dovrebbe avere qualche centinaio.
Al notavvista, ma anche al noauto, al grillino confuso per mantenerlo tale, insomma per tutti quelli che pensano che ci possa essere un modo migliore e fantascientifico (nelle loro teste senza collaterali come avviene in una cosa chiamata realta') uno dei piu' discusse distrazioni recenti e' l'hyperloop.

Per esempio, per contrastare l'alta velocità è cominciare a dire che alla tecnologia vecchia e che adesso arriva la nuova ferrovia chiamata Hyperloop.

È interessante notare che gli esagitati, come avviene ad esempio per l'energia e altre cose, tendano a squalificare l'oggetto odiato dicendo che è vecchio. 
Non vi ricorda, ad esempio, il nucleare che viene considerato vecchio da chi vuole utilizzare fonti energetiche che hanno un migliaio di anni in più?

Ovviamente queste teste calde, spronate anche dai giornali che li appoggiano dicendo che Hyperloop è una cosa semplice, facile e che la stanno già pensando di montare a Bologna o a Milano, considerano questo parto del pazzo di tesla una cosa praticamente semplice e pratica.

Persino giornali come il sole24 stanno dando come in costruzione questo affare (segno che anche il sole sta diventando un giornaletto per incarto insalata)

Bisogna ricordare un po' che la fisica e la chimica non cambiano assolutamente anche quando arrivano degli eroi del popolo.
Al solito l'eroe del popolo è tendenzialmente un miliardario come può essere Berlusconi oppure i 22 miliardari precendenti che si rincorrono in mutande nei prati con milioni di voyeur (evidentemente le comunita' LGBT e' molto ampia in italia...).

Il primo grosso problema del treno Hyperloop e' che tutti i vantaggi che racconta di avere derivano da una cosa “molto semplice”: transita sottovuoto (o quasi).

Provate a immaginare semplicemente in cosa consiste un tubo di qualsiasi materiale lungo un migliaio di chilometri completamente, o parzialmente come in realta', sottovuoto.

Per quanto noi possiamo sigillarlo avrà sempre comunque delle perdite, vuoi per porosità, vuoi perché delle porte per far entrare ed uscire la gente ci vogliono. Svuotare questo enorme tubo dall'aria non è una passeggiata dal punto di vista energetico, non lo è tenerlo vuoto.


Non lo e' neppure per dilatazione termica, immaginiamo un tubo di metallo lungo km quanti soffietti di gomma devi fare. I binari, poi, si espanderanno nella stessa misura?
Un tubo di metallo lungo anche solo 100Km si allunga di un 100 metri in maniera non uniforme d'estate: devi prevedere ogni 50 metri dilatatori e compensatori se non vuoi trovarti un roller coaster e parti del tubo stracciate. 

 

Capiamo che non e' una passeggiata.

Inoltre, ricordiamo, che qualunque tipo di manutenzione o controllo sia sul treno che sui binari che del tubo consiste nell'operazione di sezionare una parte del contenitore infilarci dentro l'aria e poi svuotarlo. 
Altri costi energetici, problematiche e porte per l'accesso sulla tratta. Fatevi due conti su cosa possa costare un singolo portello verso l'esterno. Ne farete migliaia.

Una gran parte della meccanica dovrà funzionare regolarmente in un ambiente depressurizzato.
Magari a voi non dice niente, ricordiamo che già ne negli aerei ci sono problemi di lubrificazione, nel vuoto i lubrificanti tenderebbero evaporare o modificare le loro caratteristiche fisiche. Avere uno strato di lubrificanti depositato per evaporazione su tutto ciò che esiste all'interno del tunnel non è la cosa più furba del mondo.
Molte plastiche hanno una durata inferiore.
Parte della meccanica invece potrà essere comodamente all'interno del treno dove ci saranno gli essere umani.
Lascio solo immaginare il caos necessario per avere degli assi di trasmissione con un lato nel vuoto e un lato in atmosfera.


Ricordiamo, inoltre, che un maglev non e' un treno, ma un aeromobile che vola molto basso con tutto cio' che comporta come il controllo della quota, imbardata, rollio e scivolamento laterale. Il galleggiamento e' da gestirsi dentro in decimi di mm essendo la forza dei magneti inversa al quadrato della distanza.

Sarebbe anche interessante sapere i costi di costruzione del tubo.
Ricordiamoci semplicemente che deve sopportare una pressione di un chilo per centimetro quadrato che sembrano pochi su un cm, ma quando hai ad esempio un portello di entrata uscita o un sezionatore che e' praticamente l'area del tubo stesso sono cavoli.
Stiamo trattando di spinte veramente incredibili: sono sezionatori da farsi ogni pochi metri che reggeranno 50.000tonnellate per poter fare manutenzione e per sicurezza. 
Altro che le porte viste prima.



Per poter rendere ispezionarle ogni tratto di binario sarà fatto fra due setti con 50000 tonnellate che spingono sullo stesso e questo si riverserà sul tubo stesso che dovrà reggere non solo la spinta assiale ma anche quella normale alla superficie del serpentone.
Insomma: il tubo non e' dello spessore di una lattina di cola e dentro sara' dotato di porte (ad iride?) che reggono un tir parcheggiato sopra mentre si muovono. La porta che vedete nel demo, bella leggera da poche tonnellate e che tiene solo la pressione da un lato, non ci sta dentro nel tubo salvo ne facciate delle parti di diametro MOLTO piu' ampio.

Il sezionatore-setto dovrà anche essere un aggeggio che si può chiudere molto velocemente e in condizioni di emergenza.
Pensiamo ad esempio a un masso che dovesse fracassare il tubo: un sezionamento di emergenza in condizioni di salto di pressione vuol dire che quella porta deve potersi muovere e chiudere mentre lotta con migliaia di tonnellate.
Provate a chiudere una porta con davanti un camion. Ce lo vedo un portone del peso di qualche tonnellata che arriva alla battuta a quella velocità.

Una frattura dovuta ad un incidente, pensiamo al tir che e' caduto da un ponte qualche anno fa, che rompesse il tubo provocherebbe una ripressurizzazione con conseguenza esplosive (avete mai stappato la bocca?) e le vostre iridi piu' vicine DEVONO chiudersi in frazioni di secondo, senza energia e senza tranciare il treno.
Altrimenti l'onda di pressione spazzera' tutto il tubo a velocita soniche disintegrando tutti i treni, poi facendo esplodere il resto per un colpo d'ariete, che l'aria e' comprimibile certo, ma quando viaggia a certe velocita' soniche una bella botta la fara'.

Se non ci siamo ancora fatti un'idea possiamo pensare che dal punto di vista del percorso ci troviamo immersi a 10m sotto il livello del mare e vogliano viaggiare a 1000Kmph.

Cominciamo a capire perche l'unica tratta dell'hyperloop e' un modello del 25% (ricordiamo che la pressione e' cubica essendo legata all'area della superficie del manufatto), e' di pochi metri e non ha strutture di accesso?

Il treno procede sottovuoto, ma poi la gente deve uscire.
Vuol dire che il treno deve essere in qualche maniera agganciato a una struttura basculante rigida. Non solo il treno verrà spinto dalla pressione atmosferica che entra, ma anche il tunnel per uscire verso la banchina deve sopportare tonnellate di spinta. Una quantità di porte equivalente ad un normale treno per consentire una buona vita di persone potrebbe tranquillamente far deragliare il treno da fermo o tenerlo appeso sul soffitto. 
Salvo voler riempire d'aria tutta la zona treno (lentamente, mi raccomando!) e ripressurizzare il tutto 2 minuti dopo che i passeggeri sono entrati. come nel demo. Farebbe ridere, no?
2 ore per salire su di un treno.



La soluzone e' una parte del tubo attrezzata con porte mobili e tunnel in grado di reggere la spinta per evitare che il treno si sposti, non e' una passeggiata, soprattutto se non devi metterci mezzora per agganciare il treno con dentro un centinaio di scimmie che non vedono l'ora di uscire (e che non devono perdere il tempo che hanno risparmiato rispetto ad treno a vapore degli anni 30)


Avendo parlato della parte più appariscente del Hyperloop sembrerebbe che il grosso del lavoro è finito.
Sbagliato, il grosso del lavoro arriva adesso.

Noi abbiamo un treno che si muove in un ambiente che è simile allo spazio (un decimo dell'atmosfera, in realta') e che contiene centinaia di persone che respirano.
Qualcuno potrebbe dire in maniera tranquilla che basta avere delle bombole di ossigeno e dei riciclatori di anidride carbonica per riuscire a sfangarla.

Magari abbiamo già problema di avere un'enorme massa necessaria per poter gestire centinaia di persone per molto tempo e contemporaneamente ricaricare il sistema in tempi molto brevi, altrimenti non usciamo a commercializzare il servizio in quantità idonea. In una parola parliamo di costi.
Enormi.

Cosa succede se un finestrino salta, una crepa si un particolare insignificante permette all'aria di uscire?
Si, stiamo parlando di situazioni da astronave.

Uguale se il particolare insignificante, come puo' essere una ranella da 10 centesimi che non e' del metallo esatto causa un blocco al treno: chi fa respirare per tempi elevati che servono ad una ripressurizzazione del percorso i passeggeri?

Non e' che i passeggeri possono respirare nel vuoto.
Ne puoi pensare che possano mettersi una tuta spaziale in decimi di secondo o obbligarli a viaggiare con la tuta come turisti spaziali.
Bambini e panzoni compresi.
Per un treno
 


Anche se tu avessi montato ogni 50m un irdide sezionatrice prima devi fermare il treno e non puoi pensare di fare una luuuunga frenata da 2G spappolando i passeggeri, comunque ci metteresti un bel po'. 
Poi dovresti chiudere i setti da milioni di E cadauno, ripressurizzare non troppo velocemente con delle aperture che sono in grado di capire l'emergenza anche senza energia e morte del sistema di bordo e solo dopo aprire delle vie di fuga.
Nel frattempo sono tutti morti.
D'asfissia.


Ma la questione dell'aria è ben lungi dall'essere sistemata perché il treno ha il piccolo difetto di avere un motore.
Il motore deve essere raffreddato.
Peccato però che il nostro caro motore è contenuto in un proiettile che si muove all'interno del vuoto dove l'unico modo in cui possiamo raffreddare qualcosa non è con un bel flusso d'aria ma solo per irraggiamento.
In pratica il nostro tubo è un bel isolante e se ci pensiamo è il più grande thermos mai costruito.

Dopo pochi kilometri all'interno del nostro treno avremo una temperatura aumentata di qualche decina di gradi, nostro motore resisterà ancora, molto meno le persone a bordo.
Dopo una tratta di qualche decina di kilometri da temperatura potrebbe essere talmente elevata da dare problemi anche ai motori, non che c'interessi più di quel tanto visto che a bordo avremo solamente un grosso stufato di umani.

Anche disporre il motore sul binario non cambia molto la sostanza, salvo si voglia costruire l'impianto di raffreddamento piu' grande mai pensato e che ha parte dell'opera sottovuoto.


Sinceramente non vedo un sistema per dare una soluzione a questo visto che costerebbe cifre talmente elevate che possedere un elicottero personale diverrebbe più economico che prendere il biglietto del treno.

Come al solito stiamo parlando di qualcosa che “tecnicamente” e' possibile e realizzabile, dopotutto lo shuttle o il programma gemini-apollo hanno fatto ben di peggio, ma e' assurdo per l'uso di massa.
Una cosa e' dire che si possa costruire un'enorme camera a vuoto e spararci dentro un treno maglev, altro e' farlo.

Dopotutto nulla vieta di fare aerei supersonici con tangenza molto alta, in pratica suborbitali, per connettere i grandi continenti: la ridotta atmosfera permette velocita' molto alte e costi di carburanti esigui per i mach 4 o 5 che vengono dichiarati ogni 6 mesi dal genio di turno che scrive su qualche giornaletto di serie B.

Oppure nulla vieta ai condomini di avere una piccola centrale nucleare in cantina.

Certo che si puo' fare. Ci sono le tecnologie. Ma questo non e' un “ci sono le tecnologie” ma un “accendere il cervello”.

Una cosa e' FATTIBILE.

Altro e' farlo in sicurezza,
in maniera ripetitiva come uno shinkansen che transita ogni 5 minuti,
e con costi che non divengano folli.


Assomiglia in MOLTO peggio alla storia dell'auto elettrica, non trovate?

venerdì, febbraio 21, 2020

recensione ad astra



Ad astra, uno strano film

Prendete rambo.
Rambo uccide e spacca come previsto per tutto il film. 
Puo' starci. E' un film "spacca e trucida", non e' il mio genere, ma capisco che ci sia chi gode.

Quello che cambia e' che lo fa principalmente con i suoi compatrioti innocenti. 

Dimenticavo, e' di uno sfigato cosmico, tutto, ma dico tutto, gli va storto e se la cava da strafico o accoppando qualcuno. 
Del tipo che se compra le merendine dalla macchinetta questa, che fortuna!, e' il nascondiglio di un ninja che protegge i sacri prodotti da forno. 
Il nero protettore esce e prende a mazziate il protagonista che reagisce  uccidendolo con un RPG: come danni collaterali tira giù un paio di palazzi in edilizia popolare, 300 vittime.

Ormai siamo oltre bud spencer.

Prima di girare il regista ha un'alzata d'ingegno: giriamo il tutto come un “coso spaziale” tanto basta mettere 2 astronavi ed un laser andando a zonzo per pianeti.

Ovviamente il regista o lo sceneggiatore, che ancor prima di iniziare il film non manca di mostrare il proprio amore per una lingua morta e non smette per tutto il film (per es con la Cepheus, lima eccetera) non ha nessuna idea di cosa sia lo spazio.
Ama il latino, no?
Bello ancorato nel passato, uno di quelli che "odio queste cose moderne complicate!"

Conseguenza spiccia: tutte le caxxo di scene presentano errori ridicoli. 

Tu sei li e dici: ma no, cazzo, e' impossibile! 

Capiamoci, anche guerre stellari e' pieno di errori, le astronavi si muovono diversamente, ma qualcosa ci sta, dopotutto gli spettatori potrebbero trovarlo strano il modo corretto, sto bidone si esalta arriva quasi a punte di armageddon, vera fogna interdimensionale (comunque la misuri e' fogna)
 
La fisica e' una merda, evviva il latino!

Deve essere uno di quelli per i quali la fantascienza e' "far vedere le astronavi cosi' i nerd godono".

Lo vestivi con una felpa da spaccia, lo ambientavi alla periferia di balimora o a napoli ed era pessimo ma credibile.
Invece no, lo hai ambientato nello spazio.

Mavaffanc...
Scommetto che hai un suv, un suv bello alto. Spero che arrivi una curva, cosi' capisci la fisica rischiando di morire.

PS 
come si dice "vai cedere il tuo didietro dietro compenso" in latino? 
Quello e' il titolo del film.

lunedì, febbraio 17, 2020

elettriche e prezzi


dopo molte bestemmie e bizzarrie pare che per davvero vogliano piantare in mano un'auto elettrica (full electric)  a tutti.
La cosa divertente e' che viene proposta, di volta in volta, come soluzione a tutti i mali. Persiono allw CO2, cosi' quelli dei diesel (in cui e' l'unica cosa buona della nafta) rialzano la testa.


Facciamo davvero 4 conti


Partiamo dal costo dell'auto.
Per quanto e' vero che molti usano l'auto per 3Km giornalieri (e ci sarebbe da chiedere perché caxxo non vanno a piedi) e' pur vero che se non si vuole possedere 2 auto a testa e' vero che DEVE avere autonomie importanti. 
Capita di avere urgenze o necessita', come capita di usarla per la scampagnata... magari poco prima dell'urgenza. 
Un'autonomia reale di soli 160Km (80Km di raggio) per un'auto che desideri sostituirsi all'auto odierna e' solamente una barzelletta, quei miseri Km non li ricarichi certo in 10 minuti.
Insomma basta il minimo contrattempo che la tua auto seguente tornera' ad essere termica. 

Ad oggi, perché parlare delle batterie che POTREBBERO esserci fra 20 anni non ci interessa, altrimenti tacciamo e rivediamoci fra 15 anni, l'unica chiave e' avere circa 100KWh di batterie imbarcate.
Peccato pero' che queste batterie costino come una ford focus fatta e finita.
Ricordiamo che mediamente le batterie rappresentano oltre 1/3 del valore di una vettura elettrica
Questo vuol dire che quei modelli che ci permettono di ottemperare a questa "sostituzione" costino un botto.
Infatti la tesla 3 con soli 75KWh costa, nonostante le cose tirate dritte,  ben 60KE.
Non e' un caso che siano spariti dai listini tesla i KWh sostituiti da "standard range" o altre corbellerie.
Tesla 3 e' ben lontana dalle finiture di una ford focus. Per carita' i sedili sono sopraffini, il volante e' ottimo e le sospensioni sono di alto livello come la tenuta. 
Ma il resto dell'auto e tirato molto dritto, per non parlare della scomparsa del cruscotto: come risparmiare 4-5000E sul prezzo al pubblico. Lo so che il tizio che gode del megapixel-4k trovera' il tablet "bello", ma e' foxxutamente scomodo.




Giusto per avere un'idea un'auto molto simile come potrebbe essere una mazda6 con un tranquillo 2.5 da 200CV e' prezzata 35KE e ha il cruscotto e un livello di finiture immensamente piu' alto, per non parlare dell'affidabilita' nettamente superiore. 
Mi piace molto la mazda6, e' molto equilibrata, se non vi piace il mondo e' pieno di ottime berline con motori facili e finiture di pregio superiori ad una tesla. Volete un brand premium tedesco? Pagate 8000E in piu' per una BMW serie 3 o altrettanto per una snobbissima jag.

In pratica, ancora prima di partire, voi avete comprato l'equivalente, al prezzo odierno, di 18.000 litri di benzina. 
A casa mia, sono circa 150.000Km.
Anche se ci fosse una riduzione selvaggia del prezzo delle batterie, diciamo un altro 20% che sarebbe colossale, non cambierebbe la sostanza. 
Perche' quando si parla di spaventose riduzioni di prezzo, un po come e' accaduto all'efficienza dei pannelli solari, i giornalisti capiscono cose tipo raddoppi di produzione. Certo, l'economia di massa fa cadere i prezzi, gli oggetti costano meno, ma raramente i metalli costano cosi' meno. Una volta che il prodotto e' industrializzato, e le batterie lo sono ampiamente, un gradino di prezzo o efficienza e' sempre epocale. 
Non possiamo aspettarci dimezzamenti dei costi prima di 20 anni e, se non sopravviene qualche "invenzione" fra quelle sperabili ch funzionano solo in laboratorio al giovedi' durante la partita di quiddich non scenderanno e basta.

Il fatto che vengano proposte autovetture con 15KWh senza ridere ha il suo perche' di costi

In pratica anche se l'elettricita' fosse gratis si rischia di essere a pareggio moooolto avanti.
Qualcuno fa conti "furbetti" dicendo che pero' l'auto a benza necessita di manutenzioni particolari.
Io, sinceramente, non so con cosa uno e' abituato. Derto un naftone e' piu' incasinato, ma le mie auto a benzina hanno controlli ogni 20.000Km, oltretutto i concessionari tendono a non farli ed incassare comunque ed e' il motivo per il quale mi guardo bene dal farli da loro (i VW-audi sono i peggiori a mia esperienza).
I freni durano piu' di 100.000Km, anzi mai cambiati sulle mie auto personali (quella odiena 120K, quella precedente 140K cambiati a 20K perche erano pastiglie "sbagliate").
L'olio costa 30-50E e il filtro olio 10E, almeno se non avete un 5000V8
i filtri sono 30E
Certamente avete qualche guasto in piu', avete piu' roba, ma possiamo stanziare meno di 1000E in 100.000Km, 2000E in tutto.
Come del resto su di una elettrica avrete altre noie, soprattutto al freddo o in posti remoti.
Alla fine parlare di maggiori costi di manutenzione come incidenti sul percorso e' mooolto tirata per le orecchie.
Ovviamente se parliamo di una fiat panda disesel con il motore tuBBo a strattoni grossi o la punto suv diesel (o equivalenti) con  motore a strattoni che demolisce le frizioni e i loro volani a pacchi e trita i freni perche' spinge dopo 15 minuti quando non serve piu' non e' che un problema del termico, e' un problema delle cubature troppo esigue e del tuBBo troppo grosso. 


Parliamo poi dei costi della ricarica.
Mettiamo che voi, come tutti i teslari che parlano, abbiate un box. Una cosa che stando ad istat e' abbastanza rara visto che solo il 30% delle auto ne ha uno. 
Cosa possano fare con l'altro 70% non e' dato sapere, ma tant'e' facciamo finta di nulla.
Facciamo anche finta che le migliaia di euro per installare un 15KW nel box siano nulle. E si, sai che solo di progetto vi chiederanno un milllino, va certificato. 
Figurati tirare i cavi.

Per quelli che si credono gegnacci e pensano di caricare a 1KW usando il contatore di casa in fascia protetta sapiate che manco iniziano a caricare. Alcune piccole caricano con rendimenti disastrosi (sotto il 50%). Gia a 2.5KW (di fatto impossibile con un cantatore da 3 condiviso) si sale otre il 60%. Il vero salto e' sopra i 10KW dove alcune auto arrivano a rendimenti vicini al 90% con batterie nuove di pacca.
Per i non avvezzi all'elettronica e alla tecnologia ricordiamo che non solo i PWM hanno UNA CURVA di rendimento che solitamente e' alta oltre il 70% della potenza. (la curva e' quella che spiega che i diesel NON hanno coppia)
Ma anche che ci sono dei sistemi che devono rimanere attivi per tutto il tempo, come puo' essere una pompa. Perche anche se quella maledetta piccola pompetta di circolazione consuma solo 300W un conto che stia accesa in ricarica un ora o due (.6KWh) e una cosa che stia attiva 50 ore (15KWh). Solo quella ti ha appena fregato il 15% del sugo.
 In pratica la carica molto lenta, anche se costasse meno la corrente, alla fine costa di piu'.


Comunque le offerte per casa per un numero di 25 ricariche complete su un simulatore di tariffe, usando la mono-oraria,  danno fra i 779 e gli 890E annui di bolletta. 
Cominciano a capire che non sono piu' i 10 euro e vai in capo al mondo. 
Con quelle ricariche ci fai forse 10.000Km come 20.000Km, piu' che altro a seconda della velocita' e temperatura.
Se prendi un'auto a benzina "normale" scostarsi dai 9-10Km per litro di media e' difficile: se vai forte fai meno, se sei inchiodato in coda ti farai amico un benzinaio, ma solitamente e' strano avere mix molto diversi.
Un litro di benzina oggi e' tassato da soldi che lo stato preleva dall'auto perche', tradizionalmente, l'automobilista e' ricco e va punito in quanto tale. 
Infatti l'elenco di tasse applicate e' variegato, bizzarro e con scuse che non reggono neppure davanti ad una platea di petauri dello zucchero: come giustificare l'aver pagato per 55 anni ai toscani i soldi per il nubifragio o i soldi per fare la campagna coloniale più grande della storia italiana che cesso', coff, coff, 84 anni fa?

Questi contributi sull'auto, circa 20 miliardini annui, o finiranno dritti dritti in busta paga o verranno pagati dai "pieni" elettrici?
I casi son 2: o li togliamo anche dalle benzina o li mettiamo anche all'elettrico,  se la legge e' uguale, piu' o meno, per tutti.

Ricordiamo infatti che a oggi un litrozzo di benza viene massacrato con 1,008E di tasse. 0,728 € di accise e  0,280 € di IVA. 
Meno comprensibile le tasse sul gasolio, solo 0.887E, 0.1E di differenze d'accisa e responsabile di gran parte della differenza di "prezzo pompa" gia' diversificato dal fatto che, bizzarramente, si vendono i carburanti al litro come quando si compravano in farmacia. 
Ricordiamo che il gasolio e' molto piu' denso (ed e' il fulcro dei suoi problemi).
Forse con il venir meno dei riscaldamenti a gasolio si vuole favorire il combustibile per evitare di non saper dove metterlo: prossimamente nelle auto elettriche via MAN.

Un confronto onesto deve essere quindi a parita' di tassazione visto che questa non e' un COSTO ma un volere dello stato di fare un prelievo fiscale da una categoria (i ricchi possidenti di fiat panda di 3za mano) per i suoi bisogni. 

Certamente Pierino puo' dire "ora e' cosi' e chissenefrega, intanto io scialo" esattamente come gli idioti che ai tempi del boom del gasolio defiscalizzato a 600 lire al litro contro 1200 lasciavano accesa l'auto quando entravano nei negozi a mo di spocchia con la scusa che cosi' non si rovinava il motore (il condi non esisteva ancora nel nostro 3zo mondo). 
Se si toglie da un benza le tasse "ACCISA sulla benza" che viene pagata, lasciando l'iva e gli altri oneri che si pagano anche sulla corrente la benza costa circa 0.6E al litro ecco che le cose cambiano parecchio.
con le 25 ricariche "casalinghe" per buttar dentro 80KWh netti circa, costate circa 850E la nostra tesla percorre circa 320-450Km cad ovvero meno di 10.000Km

in italia il costo supercharger e' di .33E per ogni KWh (non e' chiaro se di fornitura o di ricarica, diamo la seconda MOLTO piu' bonaria):  meno di 10.000 km, non molto distante dalla ricarica "metto un contatore nel box", ma con oneri aggiuntivi: siccome di stare a guardare il display in carica per ore non era divertente, molti mollavano l'auto in ricarica e andavano a cena piuttosto che a far shopping. Bene, fate conto che se non siete nelle immediate vicinanze alla fine della ricarica prevista (che per alcuni charger e' l'80%)  è prevista una penale di 0,40 euro al minuto, che sale a 0,80 euro nel caso in cui tutte le postazioni siano occupate.  Essere oltre i 5 minuti di distanza abbuonati  mentre vi leccate un ghiacciolo puo' essere piuttosto costoso.

Non parliamo neppure delle paline ENELx, ancora piu' costose: diciamo che fra una cosa e l'altra le ricariche fuori casa vanno da un minimo di .32, di fatto allineato a tesla a .51 con una botta di testa a .79E.
E' ovvio che all'inizio si voglia drenare clienti, ma le tariffe raccontano che ci sara' assestamento verso l'alto.

Con 850E di benza senza accise sono 1300 litrazzi che sono 13.000Km

non ci credete?
Chiediamo all'oste se il vino e' buono, ovvero i famosi risparmi di tesla supercharger
 per una spesa di 100E di ricaricona dicono che si spenderebbero 183E di benza.
Se applicassi un raddoppio del prezzo prima delle tasse, di fatto inferiore alle accise della benza, il calcolatore narrerebbe 200E di elettrico e 183 di benza.

Gia' ora, se non fosse per le ACCISE che di fatto costano piu' del prodotto facendone raddoppiare il costo i costi d'utilizzo sono di fatto sovrapponibili.
Sarebbe strano il contrario:
La corrente in italia costa tanto per via di un'inefficienza che potremmo chiamare solare.
La corrente deve essere trasportata su un'imfrastruttura doppiamente costosa: sia ingenti perdite che costo ENORME
infine non e' conservabile ma ondemand

Trovo che sia un miracolo che i prezzi siano di fatto coincidenti e tale miracolo e' possibile solo per quell'aspetto che tutti i teslari   esaltano come e' giusto: un'enorme efficienza del mezzo. Efficienza pero' che sbatte il grugno contro la complessita' dell'infrastruttura che e' la parte nascosta, come il famoso iceberg.

Fintanto che gireranno qualche centinaio di auto tutto andra' piu' o meno bene, certo non sono state le clio o le tesla a far saltare il nord a luglio.



Quando dovessero diventare di piu' come dice l'omarello di cui sopra che vorrebbe porre termine anche alle iBBride entro domani mattina (2035) capiamo che dobbiamo avere una rete infrastrutturale molto diversa da quella odierna nata per le aziende e quel poco che fanno le case.

Anche qui, come gia' narrato, ci saranno ingenti costi, miliardari.
La domanda e': chi paga?
Se i possessori di elettriche allora un bel superbollo ci sta, altrimenti ci state ad aumentare prepotentemente le tasse?
Oppure preferite aumentare allegramente l'energia e i disoccupati?

Infine una noticella: le auto a benza di dimensioni normali di fascia media e alta in ita sono praticamente scomparse per via dell'imposta sul lusso calcolata, va a capire perche', sulla potenza: ci sono auto da 35.000E che pagherebbero 5000E annui d'imposta lusso. 
Perché la tesla che dichiara, un po furbescamente, 600CV non li paga?
Forse che una model S e' un'auto operaia?

Concludendo:
-Le auto elettriche, costano una botta, tanto che compri una benza a ci vai in giro 10 anni allo stesso prezzo.
-per farle andare, tassazione a parte, costano grossomodo come un benzina
-Per farle andare l'infrastruttura costera' miliardi, grossomodo se pagati dalle ricariche, costera' piu' il pieno di una tesla di quello della bentley mulsanne che ha uno charme diverso, converrete.


lascio l'elenco per far notare che queste accise nulla hanno a che vedere con l'inquinamento presunto o qualsiasi scopo che non sia d'integrare con una paccata di soldi il bilancio statale visto che alla fine dell'emergenza divengono stabile introito senza, in realta', differenziazione alcuna.

    1,90 lire (0,000981 euro) per il finanziamento della guerra d’Etiopia vinta nel 1936;
    14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
    10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963;
    10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966; evidentemente non e' ancora rientrato l'arno
    10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968; evidentemente a poggioreale vivono ancora nei container
    99 lire (0,0511 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976;
    75 lire (0,0387 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980;
    205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del 1983, conclusa nell'85;
    22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
    0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (se pagate gli stipendi dei macchinisti con la benzina, le vostre gomme sono pagate dai biglietti del treno?);
    0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005 mai avvenuti;
    0,0051 euro per far fronte al terremoto dell’Aquila del 2009, di usare i soldi, che ormai devono essere bastati a rifare il friuli 2 volte, o quelli che stiamo pagando per il belice non se ne parla.
    da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011.  immagino non spesi per quello visti i tristi risulatati;
    0,04 euro per far fronte all’arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011, perche' paghiamo, tanto per cambiare;
    0,0089 euro per far fronte all’alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011: ma scusate i soldi alla toscan per l'alluvione erano gia' in accisa!;
    0,082 euro (0,113 sul diesel) per il decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011, come si vede facevano prima a scrivere "addizionale irap 2011;
    0,02 euro per far fronte ai terremoti dell’Emilia del 2012 Perche' ogni terremoto e' una buona scusa per mettere un'accisetta, ma multare chi costruisce errato non si tocca, poi vengono fuori le buste.

lunedì, febbraio 10, 2020

il mercato delle fotocamere


 Diamo un occhio al mercato in caduta libera delle fotocamere

Esiste una leggenda metropolitana, accettata anche da molti analisti e dalla stampa stolta, secondo la quale il calo cosmico delle macchine fotografiche sia dovuto ai cellulari che farebbero foto.

Questa leggenda e' presa al balzo anche da tutta una serie di pubblicazioni poco serie che mostrano improbi confronti e come non parlare dello youtuber tecnologico piu' amato e ignorante d'italia che  dimostra che non sa usare anche le macchine fotografiche.

Possiamo dire che e' un'emerita castroneria di dimensioni apocalittiche?

Perche e' vero, chi comprava il massimo del minimo, come una compattina 110 del valore di una pizza d'asporto trova nella webcam del cellulare molto di piu': l'immediatezza e la praticita'. 

Nel mondo odierno non e' piu' una fetida compatta 110 di plastica il massimo del minimo, ma una compattina digitale da 50E che non va lontano da un cello. Anzi, spesso e' proprio un cello senza RF ma piu' comodo dimensionalmente.


Capisco quindi bene la praticita' di estrarre il telefono e catturare una fetida immaginetta e comprendo che non a tutti dia fastidio che sia mossa, blurrata e con colori degni di un racconto beat sotto acido.

Dopotutto le 110 e certe 126 a fuoco ed esposizione fissa hanno prodotto nei decenni milioni di foto e non sono diverse nei risultati medi di un c-tofon 11 galassia S.
Insomma, non tutti debbono avere una 6x6 e non tutti debbono andare in giro con una rolls: la bici e il cellulare colmano sicuramente alcuni tipi di esigenze.

Per alcuni commentatori questo e' tutto. Tutti usano il cellulare perche e'... bello?

Ma non e' la storia vera.

Ci sono 3 grandi movimenti che hanno portato alla situazione attuale in cui le macchine fotografiche stanno sparendo, con le reflex in agonia cosi' elevata che persino nikon ha i conti che soffrono e pentax e' sbattuta come un calzino. 
Il 30% meno non e' uno scherzo, e' un tonfo.
Quando sei dimensionato su milioni di pezzi sono cavoli se hai una contrazione a 2 cifre!

Partiamo dalle compatte.

Ci sta che una compatta da poco sia fagocitata da un maledetto telefono.

Pero' quelle rimaste sono un poco stranine.

Tolte quelle di qualita', non sempre le piu' care per quanto non regalate, come le varie ricoh GR, PowerShot G1 X, Fujifilm X100F e le similari, ma ad un livello inferiore, come la sony 100 e compagnia cantante, che rappresentano una eccezione nei cataloghi, le compatte di oggi sono molto strane.

Per prima cosa una gran parte non sono molto compatte. 
Compatte che non sono compatte e' bizzarro, no?

Quasi tutte le compatte odierne sono oggetti da poco con ottiche che vanno dal ridicolo al gelato in fronte che compreresti solo se hai appena fatto uso di sostanze.

Ormai troviamo piccoli sensori, intorno al mezzo pollice, con ottiche molto strane.
Se stiamo cercando di risparmiare, evidente dal sensore straccio microbico, perche non vogliamo la GR, un'ottica fissa comunque ci aiuta nel contenimento dei costi.
Invece non solo vediamo uno zoom, ma non e' neppure un 2-3X!
Oramai partono da un colossale 10X arrivando a numeri che definire pazzi e' un'approssimazione per difetto.



Prendiamo una coolpix a1000: dovrebbe essere senza pretese, con un fisso o al massimo un 2X farebbe foto decenti e al livello delle foto classiche di famiglia con 2 soldi (o 120E).
Invece no!
Abbiamo un maledetto fetido arnese 35X f7 (in pratica orbo) da 840mm (in pratica un telescopio, un riflettore vixien e' 800mm)
Ti voglio vedere tenere fermo quell'affare senza un cavalletto da 10Kg e se riesci a mettere a fuoco. 
Foto peggiori e un costo doppio.



Idem il resto del catalogo, le ottiche sembra che scalino gli ingrandimenti come se non ci fosse un problema: 50X e persino un bidone spaventoso da 135X.



 Oltre al fatto che il bidone da f8 e 3000mm sia schifo e' ovvio che se si punta tutto sul numero grosso: evidentemente vi e' un motivo: il consumatore sotto acido.

Il drogato, se compra una macchina fotografica, alla fine non vuole la qualita', ne, come racconta, gli interessa qualcosa il fatto che sia portatile, quelle compatte son piu' grosse di molte reflex.

Entriamo nel gioco dei suvvisti, altri consumatori di chimica, quelli che comprano un auto piccola dentro (per se) e grossa fuori (per gli altri).

Il compratore di compatte e' spesso un selfista dimostratore che dopo aver capito che non poteva competere con il mostrare il telefono passa ad altro. I telefoni da 7” sono ormai sono diffusi e il caro c-tofon da 1000E e' esclusivo quanto una fiat panda, anzi meno.
Pero' puoi andare a bulleggiare il vicino con sigle che un telefono non ha come lo zoom, il flash e, ovviamente, piu' il numero e' grosso piu' puoi bulleggiare anche gli altri con la compatta.

Ovviamente queste “compatte” (una volta, quando non facevano pessimi risultati erano bridge camera) non sono ne compatte ne fanno foto decenti: non solo tener fermo un 500mm (figuriamoci un 1000 o un 3000) e' impresa difficile (peggiorata da un f8 tristissimo), ma l'aria non e' trasparente.

Ecco che le compatte, un tipo di fotocamera che dovrebbe essere regina per i grandi vantaggi di qualita' decente ad un prezzo decente con il plus della facilita' d'uso e del trasporto diviene spesso un affare strano per drogati di numerini che la lasceranno nel cassetto e converranno che, si e' carina, ma il cello e' piu' pratico per quanto faccia cagare.

Poi abbiamo le reflex.
Le reflex sono armi affilate.
Senza andare a parlare della nikon D5 o simili, la reflex e' (dovrebbe essere) un apparecchio componibile di qualita' senza dover sottostare a mode...
Dovrebbe.
Il problema e' che questa vocazione di qualita', come lo snobbismo, porta tanti che non hanno interesse alcuno a comprare una reflex.

Gia' perche mai comprare un'ingombrante reflex fullframe e poi prendere un merxoso 28-300 (o 18-300 in apsc)?





Cosa accomuna questa merxosa ottica con una fullframe?
Niente, eppure si vendono milioni di reflex che nella loro esistenza monteranno solo sta torta di vacca.

Oppure parliamo di quelle canon che nascondevano i comandi per farle apparire di fascia minore?

Alla fine il gioco della maggior parte di vendite di reflex  e' stato vendere una, costosa, reflex a chi voleva una compatta dovendo poi scendere al prezzo di una compatta.

Perche quindi un tizio da compatta va a comprare una reflex?
Ma e' semplice!!
si entra di colpo nell'esclusivo gHota della fotografia con soli 400E!
Meno di un cellulare per pavoni, meno di una fetida compatta con numeri per stordire il cuGGino.

“ho una reflex” e' sia appagante che puoi tirartela con la tipa o al bar.
Appartenenza e pavoneggi in un solo colpo!

Dopo le reflex per tarri e le compatte grosse abbiamo la cultura.
il terzo ed enorme pilastro distrorsivo.
 
Sono anni che si elimina la cultura, prima sono spariti gli HiFi, poi i TV decenti eccetera.
Spesso il peone guarda, ascolta e legge su pessimi schermi, dal gamma contorto, ascolta da minicasse multifunzione (co' tanti nummmeri), ma monovia (roba che il penny musicalsound sembra una roba HiEnd da ricchi) e tante volte gli schermi sono miseri koreani, persino da 5” e financo lucidi.

In pratica non e' abituato a vedere la differenza che fa una foto da un “coso”

3 mesi fa rinunciai a scattare una foto ad un'anatra perche' il 300mm f 5.6 mi obbligava ad una pessima 1/125 a 1600ISO, rinuncia condita con un commento colorito da parte mia.
Arriva dal sentiero una vecchia giuliva con un merdoso samsugo S9 mi mostra che lei riesce a fare, con lo sfigacoso, la foto all'anatra. 
Mentre mi mostra orgogliona sul misero display un ritaglio anatroso intorno al 40*60 pixel molto mossi, rumorosi (128.000ISO?) e solarizzati narra che tutti sono invidiosi delle sue “foto” e le “tocca” distribuirle fra i conoscenti.
Cercando di essere gentile una volta tanto, le vecchie idiote si sono gia' punite in autonomia, lei continua la sua pazzia blaterando di meraviglie.

Uso questo esempio per far notare che la vecchia ribambita non e' che non in grado di vedere che fa schifo, dopotutto una tale immagine la nota anche Mr Magoo quanto e' uno scempio. Cosi' come le selfiste coatte tecnicamente vedono lo scempio.
E' che non lo "vedono"

Evidentemente e' solo l'espressione di abitudine al peggio.
Non e' un caso che nessuno rida dei tv 4K o delle “foto” da cello, perché se vedi solo quella roba alla fine ti abitui e ti aspetti quella qualita'.
Non sai neppure cosa sia migliore e che esiste un mondo la fuori.
Del resto gli utenti delle cassettine BT alimentate dal cellulare, come i possessori dei cosi finto5.1, quando parlano di qualita' o bassi non hanno neppure idea di cosa siano i bassi. 
Trovano che il suono delle mie casse sia "strano" perche' non sentono il clipping dell'ampli da 5W che piange: gli manca qualcosa.

Ecco perche' i cellulari hanno sfondato le compatte, non perché siano buoni, in realta' e' per l'esatto contrario: abituati al peggio non si pensa che esista il meglio.

A chi e' ABITUATO ai risultati da cello, sembra strano il risultato che si ha nelle foto. 
Ovvio che le fotocamere normali non interessano: danno risultati "strani".
Alla fine l'utonto pensa che il risultato corretto sia quello sbagliato.

Diverso il discorso delle reflex.
Negli anni si sono vendute troppe reflex.
Anche a chi non interessava.
A chi avrebbe dovuto comprare una compatta.

Nonostante questo persino una cacca maxima come una EOS 1200 con la sua fetida ottica in kit 18-55 non e' che faccia proprio delle brutte foto, parliamoci chiaro. 
A  meno di 400E, 50E di ottica, e' un vero maledetto miracolo.
Ovvero: se siete alla ricerca del risultato di buon livello avete sbagliato tante cose, ma dire che le foto che scatta siano brutte in qualche modo e' altrettanto una cosa errata.
E non e' cosi' da pochi anni, e' cosi' da taaaanto tempo: anche le scargnappole sono incredibilmente buone.

Fra le varie che possiedo ho una pentax *ist-d, una reflex entry level del 2003 che di meraviglioso non ha molto, sebbene devo dire che e' stata molto meglio del previsto grazie ad un sensore che era di livello molto alto per il costo dell'affare (il Sony ICX413AQ non solo e' un CCD, ma era montato su molta roba top di gamma che costava 6 volte tanto).
Se vediamo oggi una foto di una reflex ultraeconomica del 2003 con ottica orba da kit ormai consunta da non vedersi le scritte e sbatacchiata in zaini e aerei che continua ad essere usata dalla morosa come compatta (e' piu' piccola di molte di quelle) e con l'otturatore ormai ben oltre lo sperabile cosa vediamo?

Vediamo delle foto che per un uso “famiglia” sono ben oltre il necessario. Anzi, fa la sua porca figura.

Ovvero, salvo che convinci qualcuno che i megacosi orgonici fantamielanti non sono sufficienti al sabba di sabato, un utilizzatore medio, non da pelo nell'uovo, non ha nessun motivo, nel 2020, di cambiare una fotocamera maggiorenne.
Per molti usi non e' certo insufficiente e la uso ancora.

Si va a riproporre quello che era successo negli anni 90: tutti avevano una reflex da qualche parte, spesso erano macchine antiche, addirittura degli anni 70, ma non per questo pessime.
Continuavano ad avere un giro perche' ogni tanto, nei lustri, si trovavano delle “cose che attraevano” ma non sempre cosi' interessanti, come il winder incorporato, l'autosfocus, l'estetica moderna (chi non ricorda le EOS di Colani?), ma alla fine, sopratutto saziate le scimmiette che godono ad ogni perlina, le vendite stagnavano fra uno sgaso e l'altro.

Perche?
Perche', alla fine le foto erano buone anche con una K1000, un affare del 1976 pressoche' identico dal 1964 e  in produzione fino al 2003. 

Evidentemente non era vecchia.

Alla fine una macchina del 1964 era competitiva nel 1995, alla faccia di canon che ogni 10 giorni sparava il numeretto piu' grande, faceva comprare le ottiche con il piru piru e le rendeva incompatibili poco dopo per assicurarsi piu'... boh.

Quando arrivo' il primo digitale la spinta mediatica fu fortissima ed era evidente che non era la stessa cosa, magari peggiore e costosa, ma certamente non uguale anche all'uomo della strada che raccoglie i sacchi neri.
Il fatto che le prime camere facessero pena e siano arrivate nettamente immature era solo un buon modo per vendere una seconda, e una terza volta, reflex e compatte facendo grandi numeri.

Ma, arrivati intorno al 2003-2005, la qualita' del digitale non era poi cosi' male.
Certo un occhio abituato alla pellicola aveva da dire qualcosa, ma dire che una nikon D3 del 2007 sia meno di quello che esiste oggi, se equipaggiata con ottiche per il digitale (o di qualita'), e' quantomeno una bugia.

Sta accadendo quello che era accaduto nel 90: le macchine fotografiche vendute 10 anni prima sono ampiamente soddisfacenti anche per un utente che ricerca la qualita'. 
Dopotutto se non avete almeno 1000E di ottiche varie la differenza fra la vecchia *ist del 2003 e una di oggi non e' che si veda cosi' tanto bene, con un 18-300 e' persino possibile che si veda meglio quella anziana.

Certo che una D5 e' meglio di una D3, ma lo e' soprattutto nella gestione, importante per un PRO, come piu' velocita' operativa e autofocus piu' aggressivo, ma per un amatore non direi che se non cerca un pelo nell'uovo sia una macchina pessima, diciamo che ai punti e' molto meglio di una EOS 1200...

Quindi perché uno dovrebbe cambiare una macchina fotografica?
Nessun motivo se non un hype, che canon ha guidato per anni in maniera scaltra, ma a tutto vi e' un limite. Soprattutto per chi, per quelle marche, l'hype manco sa cosa sia.

Risultato?
Nessuno cambia macchina tanto presto salvo che sia un PRO, ma questo fa anche inondare l'usato con corpi macchina. Una D3 costa 500E dopo 13 anni e non e' male.

Una pentax k5, che costava una cifra contenuta gia' nel 2010, oggi se la gioca ancora con molte reflex attuali da 700E (il prezzo del 2011), il tempo e' stato clemente. 
10 anni sono passati con lentezza.
Certo che la kp (750E) e' meglio, ma non cosi' meglio da correre subito in negozio con l'assegno. 
Idem se andiamo a paragonarla con la piu' simile alla k5 ma di marchi WoW come una sony a6600: carina, certo, e' certamente meglio come risultati rispetto alla macchina del 2010. 
Ma non e' certo cosi' tanto meglio da correre con in mano 1500E e urlare con entusiasmo “take my money”, con l'aggravante di almeno altrettanto di ottiche. Non vale il salto di 3000E.
Per un salto da mettermi a pensare, oltre ad ingombri superiori, si parla di assegni molto piu' importanti.

In pratica non esiste un motivo per cambiare fotocamera se si ha gia' una digitale e questa non e' proprio delle primissima ora (tipo la Canon EOS D30 del 2000 che e' piuttosto scrausa e decisamente acerba, per quanto e' comunque meglio di molte compatte).
Le prestazioni odierne sono, tutto sommato, ragionevoli.


Concludendo:
Questa visione su tre punti spiega tutto.
Non solo il crollo delle compatte, non e' certo una questione di soli telefonini, ma di cambio di mentalita': per ascoltare “sfera e basta” non servono grandi casse, bastano 10E, come non serve una fotocamera per essere guardata sul fetido display lucido di un cello da chi si e' abituato alla compressione della IPTV, allo schermino da 4", al televisore solarizzato.
La fotocamera generiche e' comprata per “ti smierdo” e non “faccio una bella foto”

Le reflex hanno saturato il mercato, solo i pro e gli impallinati continuano a cambiare ogni 5 anni il mezzo, gli altri non ne vedono il motivo. Sopratutto se sono dei fotografi da compatta che sono approdati per errore nel mondo reflex.

I nuovi ricchi, come i cinesi o i thai sono tutti presi dal boom del telefono che magari pagano con un anno di stipendio. I cina sono molto piu' cellocentrici che noi e non avrebbero neppure un PC per vedere una foto.
Non per niente i cinesi sono i piu' cafoni selfisti del pianeta.
Ovvio che la fotocamera non fa parte dei loro desideri, salvo che un domani facciano dei celli da 17” con un display decente e collegabile alla fotocamera.
Altrimenti se non stampano e non vedono su di un monitor la differenza non e' che sia cosi' grande se la mettiamo su instagram e la vediamo su una dimensione di 2,5", riscalata 3 volte, ricompressa 4 volte, dentro un display da 5" lucido, sotto delle luci e in movimento.
In pratica non esistono nuovi clienti su cui ampliare la platea perché mezzo mondo non fa foto e non intende farne: non ci sono nuovi clienti se non i PRO che ci lavorano. Capite che un pro compra, ma son 4 gatti.

Ecco perche tutti i costruttori spingono tanto sulle mirrorless e tutte le prossime uscite saranno in gran parte mirrorless e non reflex.

Le mirrorless hanno 3 enormi vantaggioni:
sono percepite come diverse
costano meno in produzione e si vendono piu' care.
ti costringono a buttare le ottiche.
 e si vendono bene anche al posto delle compatte


Come si vede e' l'unico modo semplice per rimettere in moto le enormi vendite che hanno contrassegnato gli anni intorno al 2010: riattivare il mercato di sostituzione fra chi, per un motivo qualsiasi, usa una reflex.

Se avessero successo nel far cambiare il mezzo, vi e' da chiedere, nel 2030, quale potra' essere il prossimo step.... dopotutto molti fotografi cominciano ad avere un certa eta'.


lunedì, febbraio 03, 2020

Shot on iPhone


ultimamente si vedono sempre piu' contenuti fatti da telefonino, nel 90% dei casi quando non e' merda e' una bufala.
Sappiamo infatti che per vari motivi le aziende pubblicano foto che dovrebbero essere fatte da telefonino e invece sono fatte persino da una 6x6
ovviamente capita la stessa cosa con i video.


come sappiamo e' impossibile fare foto e video appena decenti con un telefonino, non dovrebbe essere un segreto: e' banale fisica: il piccolo sensore e l'enorme elaborazione unita alla diffrazione crea cumuli di letame.
In piu', chissa perche' visto che e' un vantaggio, si vuole imitare la sfocatura ed ecco l'arefatto sfocatura (ovviamente di serie) che impasta ampie zone della gia' devastata immagine.

nonostante cio' i contest sui social impazzano e il 99% dei risultati che non siano diarrea liquida sono facilmente visibili per quello che sono: foto di FOTOCAMERE spacciate per prese da un telefonino. Alcuni si dimenticano persino degli exif. 
Bellissimo su flickr un peone che asseriva di aver scattato con un c-tofon X e la leggenda del sito di fianco scriveva "scattato con canon D5 e 35mm ben aperto" come se non si vedesse ad occhio.

nonostante cio' alcuni, effettivamente, sembrano veri. diciamo 1%.
Vien quasi un dubbio, puo' un telefonino scattare come una fotocamera?
sono io prevenuto?

Sull'onda di questi risultati apple in primis lancia dei contest, paga o sollecita anche nomi che fanno foto e video. mostra foto sui suoi canali e alcune, ben diversamente dall'iphoneX, sembrano gradevoli, almeno a bassa risoluzione.

Una vera onda mediatica e di nomi e registi.

Per chi non e' avezzo sembra che un ifonazzo sia in grado di competere con un arri.
 
La cosa assurda e' che non sono neanche male. 
Chiariamoci, non e' al rivello di una compatta seria, ma e' ben lontano da quello che normalmente fa un citofono, insomma ad un'altro livello, accettabile per la foto non impegnata, da famiglia.

I colori sono da cello, ma piu' precisi, meno impastati e sopratutto con una sfocatura che non e' certo la medda fumante dell' "effetto bohen". 
insomma impossibili da cello, ma cellosi: un'abile fake?
Pronti per una figura di medda come quelle citate sopra?

Insomma e' pieno di gente che si pasce di riuscire a fare gran roba con il piccolo telefono di medda.
Tutta gente che mostra gli attributi: 
"guarda come sono figo tiro fuori una figata da un telefono"
Vuoi dire che e'' vero che il manico conta cosi' tanto e io sono un pessimo fotografo che non saprei da dove iniziare?

Scava scava e vien fuori che sono fatte con un citofofono per davvero, ma... abbiamo un trucco, persino piu' odioso.

La prima cosa che uno scopre con un citofono di bassa qualita' e' che non si riesce ad impugnarlo ed e' impossibile fissarlo ad un cavalletto degno del nome.
Inoltre non esiste, oltre l'impugnatura e  il cavalletto un attacco alimentazione degno (questi fumano le batterie come non ci fosse un domani) e un tasto di scatto.

ecco quindi, rullo di tamburi, un affare adeguato:


Vediamo che e' ben diverso dalla prima immagine e ha i connettori di un camcorder, del microfono del pulsante di scatto eccetera.
una piastra per reggerlo del costo di 500E... e vedremo poi perche' e' assolutamente necessaria anche per altri motivi cosi' grossa e pesante.

Come abbiamo ricordato nei link sopra l'ottica del cello fa pena e anche mettendo un ottica afocale piu' prestante non andiamo lontano oltre a doversi trovare con una progettazione non solo spaventosa ma idonea ad un solo modello.

Tanti anni fa nell'epoca della pellicola si usava mettere una webcam, come quella del cello, sul mirino per poter scattare a distanza tramite un piccolo monitor. Bene, qualcuno deve aver notato che quella roba si vedeva meglio di un samsung galaxy S 11 turbo experience dualcosa.

nascono gli adattatori-mirino.

Essi sono praticamente un mirino di una reflex FF

Vediamo cosa serve:



1) dovete procurarvi un'ottica di qualita', con quello che perderete  nei prox passaggi e' essenziale. Va bene da 50mm classico (150-200E) allo zoommetto aperto (da 350-1200E). Per via dei passaggi la sfocatura' verra' parzialmente persa, per cio' se vorrete evidenziarla f2.8 e' il minimo





2) dovete procurarvi uno schermo di messa a fuoco di una reflex, ci sono quelli eccellenti ma costano una botta, diciamo che uno schermo di una pentax, una canon o una nikon vanno bene, il canon costa meno.

3) il resto del mirino, non possiamo pretendere che il cello vada in macro avrebbe perdite monstre



4) un adattatore che contenga il vetro acidato e abbia un connettore per l'ottica (k, ef, eccetera) e abbia posteriormente le lenti del mirino. Questo oggetto viaggia dai 150E fino ai 2000 a seconda se e' in grado di interagire con l'ottica, o essere avvitato su di una specifica flangia. 




5) la parte anteriore della flangia e che sia bella robusta per portare l'affare (cominciamo a vedere che non e' una passeggiata)

in pratica lo schema e' questo:



a questo punto dimenticatevi l'autofocus, sarebbe comodo un manopolone di follow focus, tanto ormai siamo sugli ingombri e pesi superiori ad una enorme medioformato

ma e' piu' difficile da usare, avremo i lati invertiti e la qualita' sara' principalmente data dalla finezza dell'incisione del vetrino di messa a fuoco e  dalla lente del "mirino" posta posteriormente.

Ora capisco che un 15enne puo' sentirsi figo per aver tirato fuori un'immagine decente da un telefonino come un samsugo o un c-tofon.

"guarda, riesco a fare delle foto con un telefono"

E devono essere in tanti perche se andiamo sui siti dei produttori parlano di migliaia di pezzi e ci sono decine di costruttori.
Ma guardiamo in faccia alla realta', stiamo parlando  di oggetti costosi visto che un adattatore serio costa fra una cosa e l'altra piu' di 1000E.



sono enormi, lo vedete l'iphone dietro la piastra nelle due foto?





alcuni sono inutilizzabili a mano libera e, ripeto, hanno l'immagine rovesciata, e la risoluzione non e' un granche'. 
Non parliamo neppure di usare flash e altre come da fotocamera

Certo a piccola dimensione il risultato e' notevole PER ESSERE UN TELEFONO, MA IL GIOCO NON VALE LA CANDELA

gia' perche' , parliamoci chiaro, spendiamo  1000E di telefono, altri 1000E di piastra, altri 300E di ottica per avere un affare da 2300E che sembra di usare le lastre al collodio, e una qualita' che una compatta da 200E ci pialla evidentemente il nostro spacciatore guadagna bene.

Certo possiamo turarcela con "guarda foto ho fatto con un telefono", ma, di fatto, non e' piu' un telefono. il 90% delle roba e' una reflex.

hei guarda cosa riesco a fare con una macchina fotografica polaroid 600 (50 euro)
e poi uso questa non e' molto da fighi



Se poi passiamo alle armi pesanti


con 500E mettete in tasca dei pantaloni una APS-c che svernicia qualsivoglia cosa che montate sul vostro maledetto telefono di oggi di domani e, probabilmente, di sempre.

Non esiste storia, questo aggeggio che ha l'AF, usa i flash, ha una qualita' elevata e non fate fatica a portarlo appresso.

Sinceramente non capisco il motivo di cercare di fare foto con un telefono cellulare se non per far credere a chi lo usa come un selfista che dia possibile fare una foto che non sia torta di mucca dopo la pioggia.

PS 
cara apple se consideri i video e foto che hai mostrato "fatto con iphone" evidentemente stai confermando che i tuoi prodotti sono di merda o "fatto" e' "drogato". In pratica chi usa un iphone per fare foto e' sicuramente un drogato.