martedì, ottobre 22, 2019

essere smart o smartisti?

Penso che la maggior parte di gente sia sostanzialmente imbecille quando diventa un consumatore.

Questa mia sensazione è data da decenni di esperienza nella quale ho sempre visto dei venditori di acqua fresca spacciare proprio prodotto è come se fosse l'ultimo arrivo tecnologico.
Il mio disappunto nello scoprire che anziché finire bastonati a lato strada con la testa nel fosso questi cerusici venivano invece ascoltati come grandi scopritori delle più innovative scienze.

Penso pure di essere stupido perché continuo a meravigliarmi di queste cose.

Arrivo in una località dove c'è un po' di gente attirata da delle bancarelle.
Fra un gazebo di salamelle e uno della protezione civile, che chiedono entrambi soldi, ne troviamo uno enorme di una casa automobilistica chiamata Smart. Non ci crederete, chiedono soldi.

Ancora fino a questo punto sembra tutto normale se non fosse che la vetturetta in questione, ovviamente salutata come panacea di tutti i mali, compresa la fame nel mondo e i pidocchi dei cani, salvifica poiche' trattasi dalla versione elettrica.



Visto che sono sempre interessato a cosa si riesce a fare, anche se spesso deluso da quello che effettivamente trovo, vado allo lo stand e faccio due domande:
prezzo
capacità.

Perché alla fine dovrebbero essere le prime due domande che a un eventuale compratore dovrebbe saltare in mente durante l'acquisto di un'automobile elettrica.

La tizia scosciata strabuzza gli occhi.
Mi chiede di ripetere la duplice domanda che ho appena fatto.

Rifaccio la “potente” duplice domanda domanda e la tizia, evidentemente scioccata dall'oscenità che pronunciai, va a chiamare l'altra amica con cui presiede lo stand.
Rifaccio la domanda per la terza volta.

Le due galline evidentemente vogliono dimostrare in maniera inequivocabile del perché le donne sono spesso considerate un problema nel mondo del lavoro.
Dopo aver cinguettato fra di loro scompaiono scompostamente di corsa. 
I tacchi non aiutano se uno e' cosi' furbo da metterli sull'erba.

Io penso che stanno scappando via, queste due oche giulive evidentemente se ne fregano di darmi una risposta. Magari pensano che sia uno strano che cerca di fare sesso.

A questo punto sono io che rimango basito per 10 secondi di seguito, prima di razionalizzare di essere stato abbandonato, sono li in piedi e queste prendono e scompaiono.

Capite il mio punto di vista?

Evidentemente lo scopo della concessionaria non è vendere automobili, ma
prendere dei neopatentati
metterli sulla piccola twingo biposto,
lanciarli alla massima accelerazione attraverso un portale che sembra quello dell'arrivo di una gara, fargli una foto mentre tagliano il traguardo a folle velocità
e regalare l'immaginetta.

Lo scopo e' regalare fotine a giovinetti?

Pensandoci bene ha un senso: dai in mano a delle giovani scimmie una vettura particolarmente veloce e instabile che sono pronti a distruggere dopo 15 giorni. Pezzi di ricambio a gogo'.

Mentre ormai mi sto allontanando dal banchetto mi urlano da dietro: l'uomo, il maschio della situazione, è arrivato. WoW!

Ancora una volta mi tocca raccontare, ormai non comprerei quella vettura neanche se fossi veramente interessato.
L'uomo vero bofonchia un 28.000 cocuzze con sicumera come se fossero due soldi.
Perdinci, per lui potrebbero anche essere 2 soldi, ma non lo sono per me, ne per uno sfigato che compra una smart.

Il fatto poi di aver proposto una Bianchina di Fantozzi, per quanto elettrica, al prezzo di una impreza, v40, classe A, mazda6, insignia e la “piccola” lexus, non lo tange.
Guarda meravigliato la mia faccia perplessa come se avesse detto la cosa più logica del mondo.

Sparo la seconda domanda, chiedo quanti kilowattora di batterie ci sono, sperando che il piccolo apecar almeno sia saziabile come un pantagruele.
Il Maschio mi guardò stupito con una faccia lignea. 

Lo sguardo che ti fanno quando chiedi se la loro figlia di anni 16 e' ancora illibata o tromba come una pornostar.
A questo punto entriamo in quello che potrebbe definirsi avanspettacolo (rullo di tamburi, entrano i clowns).

-Perche le interessa?
-Perché (spiego) in base a quanto abbiamo di batterie avremo una stima dell'autonomia.
-Ma cosa vuole che sia, questa è in grado di andare da qui a XXXX ( paese lontanissimo vostra scelta)
-Quindi nessuno che voglia comprare una macchina elettrica le ha mai fatto questa domanda?
-No, non è importante.
-Ok, se lo dice lei (mia faccia da scazzo)
-comunque sono tantissimi, sono 15 kWh!

mi fermo un attimo, penso faccio due conti e

-mi scusi, ma con quella roba lì l'automobile in questa zona e' praticamente inutile, non arriva dietro l'angolo
-Lei non capisce è tantissimo e fa quasi 200 km
-Fino a prova contraria in quella piccola vettura se riesce a fare in inverno 60 km deve sventolare le bandierine e ringraziare qualche santita'
-No, non è vero, non capisce
-mi scusi quella povera auto ferma in tangenziale consuma più di corrente elettrica mentre si trova coda che a muoversi e rischia di far fuori la batteria solo con riscaldamento
-Quello che dice e' impossibile
- qua siamo nel milanese dove la temperatura va sotto i 10° dallo zero alla mattina. Il riscaldatore consumera' 3 kW, immagini di prenderla alla mattina con la crosta: se va a lavorare a Milano e si fa due ore di coda ad andare due ore di coda a tornare non le basta la batteria per accendere il riscaldamento, figuriamoci lo sbrinatore del lunotto da 600W.
-Ma il riscaldamento non è di 3 kW
-ok, da quanto 2,5?
-no non è così tanto?
-va bene, quanto se non è 3 kW?
-quello che so che non è 3 kW?
-va bene, se non è 3 kW e lei sa che non è 3 kW, quindi sa quanto e', mi dica da quanto è questo riscaldamento!
-Non lo so, ma non è 3 kW
-Quindi, pur non sapendo quanto e', e' in grado di dire che non e' 3K, interessante....

Stavo per strapazzarlo molto di più perché, ormai lo sapete, odio i bugiardi e odio altrettanto chi non sa fare il suo lavoro: le ragazze che erano lì per dare informazioni, ma non sapevano nulla, "l'uomo vero" ed esperto che non aveva nessuna preparazione, evidente esempio di parita' dei sessi.

Ma la mia morosa ha deciso che la situazione stava volgendo al ridicolo: Mi ha preso e portato via di forza caricandomi in spalla.

Stendendo questo pezzo sono andato vedere le caratteristiche ufficiali della casa.
Ovviamente nessuno osa anche lontanamente comunicare quanto consuma questa maledetta auto. Come del resto altre.
Comunque la clio-zoe-leaf, stando al calcolatore della casa in tangenziale con 40KWh e il freddo non arriva a 160Km in condizioni ideali. 
Segno che il riscaldatore picchia duro.

È importante ricordarsi che siccome le batterie non amano andare sotto zero e odiano il caldo in un'auto elettrica, anche se voi non accendete riscaldamento e decidete di prendervi una bella polmonite, comunque il riscaldamento e l'aria condizionata verranno accesi a vostra insaputa e in alcuni casi anche a macchina ferma.

Quindi fra autoscarica delle batterie che e' all'incirca un 10% mensile e scarica dovuta alle necessità potreste ritrovarvi un'autonomia ridotta ancora prima di salire in auto.

Uno sbrinatore da lunotto e' fra i 400 e i 800W, un condizionatore che funzioni 2-3KW li beve, le auto elettriche hanno spesso un riscaldatore secondario rapido la cui potenza non sono stato in grado di sapere (3KW?).
Aggiungi un KW fra elettronica di bordo, fari, autoradio, servofreno, servosterzo e varie

In pratica con questa capacità, secondo il costruttore di 17 kWh, è una vettura che va bene se intendete utilizzarla solo all'interno delle mura cittadine. Se siete un milanese potrebbe non essere il caso neppure ad andare in uno dei tanti aeroporti che vengono chiamati Milano, ma sono in un'altra provincia. Un giro completo della tangenziale non e' una portata certa, anzi.

Siete condannati ad avere una seconda auto e in caso di necessita' non potete usarla, ma vi conviene sapere dove si trova chi vi noleggia un'auto.

Una batteria minima per una citycar, a mio giudizio, e' 40 KWh: e' inutile che si continui a mostrare che va 0 a 100 in meno di una buona vettura a benza, stracciandoci i cosiddetti (vero VW?) se poi hai il raggio di azione che e' inferiore a quello di una metropolitana.


Sarebbe interessante sapere il consumo del servo elettrico, del condi, pompa dell'acqua degli sbrinatori e dei riscaldatori sulle varie elettriche. Sembra che sia un segreto.

inoltre sapere quando questi partano e con che frequenza per raffreddare le batterie. 

Perche dopo 50 anni che siamo abituati ad usar le auto a benza un'idea dei consumi se non siamo impiegati statali, ormai l'abbiamo. Sappiamo che andare piano consuma di piu' perche abbiamo pompe, servo, che ci portiamo dietro e rendimenti del motore ridicoli.
Un'elettrica invece potrebbe soffrire al semaforo proporzionalmente piu' di un V6.



9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che problema c'è con il freddo?
Basta una copertina. (cit.)

Stefano ha detto...

E' che hai sbagliato approccio e soprattutto domanda.
Dovevi chiedere "Quanti gettoni ci metto per arrivare in centro?"

E' una macchinina da autoscontro...

giacomo ha detto...

Non so se può consolare o peggiorare la situazione, ma sto girando per comprare la 2° auto (che poi sarà la 1). Oggi uno cercava di convincermi che la Tipo 1.6Multijet consuma meno e va più forte della 1.6 benza (non ricordo la motoristica, ha una sigla strana). Che non mi interessa che valori dichiara FIAT: o ci han messo un 1.6 degli anni '90, o non è materialmente possibile.
Tra l'altro, una berlina 3 volumi *a benzina* decente ma pòvar crìst?

blu-flame ha detto...

un 1.6 a benzina un poco serio ha una fraccata di cavalli e una gran coppia sia statica che istantanea.
un 1.6 a gasolio non ha coppia (se non un picco in statica) ed e' stufoso da guidare per via del turbo. Inoltre e' piccolo per essere diesel.

Nel caso specifico il 1.6 OTTO della tipo e' un motore speciale per 2 ragioni:
1) essendo brasiliano deve funzionare a etanolo per questo e' un tranquillone
2) e' fatto per far si che anche quando traina la caricatura della jeep e alimentandolo con alcol abbia una coppia tale da non doverlo far salire di giri.

Probabilmente rimane meglio del cesso a gasolio che a 3000 giri e' gia' morto e sepolto ma non e' certo un motore top of the pops. E' ideale ad una guida molto tranquilla.

e' per questo che in ita preferiscono il 1.4 a benza TUBBO che e'peggio ma da lo strattone.

Enky ha detto...

1.4 benza turbo che diventerà 1.0 turbo o 1.3 turbo a seconda della cavallatura del genitore

Giacomo ha detto...

Che fosse tranquillone era immaginabile, non è certo un auto da prestazioni adrenaliniche. Ma il gasolone che ha la coppia massima a 3000 e rotti giri (dato FCA) è impresentabile. Ma soprattutto, non può consumare meno.
Su sta faccenda dei TUBBO sembra impossibile uscirne, ormai trovi i 1.0 a turbina ovunque ma i 1.8/2.0 sembra facciano schifo a tutti. Eppure la vecchia Hyunday di mio nonno, che era un cesso di macchina eh, ciucciava meno della 525abbath che gira adesso con un confortevole 2.0 sotto il chiul. E ci stavano i bagagli per le vacanze.

Simone--z ha detto...

C'è bisogno di un articolo riepilogativo sulla questione SUV. Partendo come tuo solito dalla fisica e dai dati. C'è chi si compra uno Stelvio perché grazie alla tecnologia è sicuro e tiene bene la strada

MasterFrio ha detto...

Fino a che non avete provato (come me...) l'orrendo motore 1.4 12V (sì, 12...) della Lancia Y o brava/bravo di fine anni 90 non avete diritto di lamentarvi :-) :-) :-).

Posto che per uso cittadino i motori diesel sono veramente una fregatura (FAP in primis...), il 1.3 Mjet di FCA non va male e, quando è servito, ha tirato fuori anche una discreta grinta.

Detto questo, concordo sul concetto di fondo: benzina tutta la vita da ora in poi.

Come sempre: grazie per l'articolo interessantissimo!

Anonimello ha detto...

Proprio in questi giorni ho visto la pubblicità in TV della smart elettrica dove le signorine a bordo ribadiscono che questa auto va usata solo in città, pena rimanere a piedi causa batteria a terra