lunedì, ottobre 01, 2018

il selfista 4/10



L'ennesima specie descritta:

Il videoselfista (S. Motile)
Non contento di fare immagini mosse come gli altri (pezzenti!) pensa di essersi evoluto e arriva ai video.
Il video e' cosi' vivo e dinamico!
Dopo aver visto in TV tutte quelle elle carrellate e immagini cerca di ottenere le stesse cose con il suo telefono, ovviamente.
Cosi' nella sua testa immagina una sequenza per realizzare la quale il minimo sindacale e' un camcorder panasonic, 500Kg di dolly o una steady, un operatore consumato e tanta, tanta pazienza.
Una pazienza che io ho esaurito vedendo in idiota che zampetta avanti e indietro barcollando e spippolando sul display del telefono all'interno della mia inquadratura.
Penso che il risultato sia un potente test per antiemetici da consigliare alla FDA. Sempre che non sia troppo efficace.

tipica inquadratura del S.Motile
durante un raro fotogramma senza mosso

Alcune volte l'idiota si mette a parlare, pensando, nella sua testa, di essere un Piero Angela ma piu' simpatico.
Nella realta' racconta fesserie, spesso notizie inventate di sana pianta e sembra la caricatura di un grillino.
Commenta l'hotel scambiandolo per un luogo di culto e datandolo anziche' nel 2016 nel 1350. Il tutto con grande sicumera mentre e' gia' certo del successo che gli arridera' su youtube.
L'immagine traballante da nausea,
il grandangolare deformafaccia che lo fa assomigliare ad un troll,
l'audio incomprensibile,
la pessima qualita' da pessimo cellullare per stolti da 900E (un camcorder costava meno!)
non sono nella sua mente un valido motivo per smettere di sembrare quello che e': uno stupido.

Come per le immaginette statiche anche per questa esistono varie sottospecie:
La sottospecie S.motile erogenea peggiora le caratteristiche usando un idiot-stick come richiamo sessuale.

La cosa strana e' che al contrario della versioni della singola immaginetta, il simulacro non emette alcun suono. Per alcuni etologi avrebbe dovuto esserci il rumore di una bolex, una nizo guasta o una arriflex 35.
Per tale mancanza ad oggi non ci sono spiegazioni ragionevoli degne di nota.



2 commenti:

Stefano ha detto...

Come sono vecchio...
Ad una delle ultime recite scolastiche (e di figli ne ho 2... con tutte le relative "attivita' parascolastiche" da dover ricordare...) dopo aver ripreso qualche Gb di filmati con la videocamera che presi circa 10 anni fa (una JVC con HDD) che NESSUNO ha mai visto (sinceramente ho anche qualche dubbio che abbia veramente ripreso qualcosa...) mi sono RIFIUTATO di riprendere i miei pargoli (tanto c'e' sempre il video commissionato ad un service), limitandomi a qualche foto (con una compattina, ma con uno zoom 24x decente) e GODENDOMI lo spettacolo senza dovermi far venire il crampo al braccio e obbligato a guardare mio figlio in 2 pollici scarsi.

Lasciate perdere, mamme esagitate, papa' orgoglioni, cellofonomuniti che devono riprendere ad imperitura memoria, novelli Spielberg, le performance dei vostri bimbi che vorrebbero vedere i vostri visi sorridenti invece vedono ghigni bestemmianti che tentano di scavalcarsi dietro pezzi di plastica con o senza frutta sopra.

Godetevi l'attimo, cogliete il sorriso, l'unico momento della recita in cui il vostro bimbo vi vede e vi salutera', che non vedrete e a cui non potrete rispondere perche' siete troppo impegnati a guardare uno schermo opaco e sfarfallante, nell'inutile tentativo di capire chi c'e' dietro quella macchia fuori fuoco.

Stefano ha detto...

Nota: questo post mi e' stato suggerito da un articolo di un fotografo appassionato di aeronautica che per un giorno ha deciso di abbandonare la fotocamera e godersi lo spettacolo delle Frecce Tricolori, come un bimbo con il naso all'insu', senza il patema d'animo e l'unico scopo di immortalare il "momento indimenticabile" dell'esibizione, lasciandosi trasportare dall'emozione e dal piacere dello spettacolo e con l'unico desiderio di essere lassu' con loro.

Sono QUESTI i veri momenti che stiamo DAVVERO perdendo. Non quelli compressi in un jpeg che non riguarderemo mai.