venerdì, ottobre 26, 2018

bitcoin e wattora




Continua il galoppo delle criptomonete e la loro insensata attuazione.
Una delle tante cose che avevamo visto era l'enorme consumo di energia elettrica da parte delle farm
Bene, il consumo continua a salire nonostante gli enormi passi in avanti fatti dai datacenter.

In pratica per ogni passo in avanti dell'HW le richieste crescono qualcosa in piu'.
Nella rincorsa alla produzione esiste il cambio forsennato dei miner per acquistare le CPU piu' preformanti. In pratica dopo 2 anni che compri una stufetta da 1KW quella nuova puo' macinare come 2 di quelle vecchie e, di conseguenza, spendere i 1000-2000E per comprare la cpu nuova e' vantaggioso.
Pero' richiede investimenti, cambiare 200 scatole tutte insieme richiede un esborso oneroso. Di fatto il cambio e' rallentato e di fatto si puo' ipotizzare che il grosso sia mediamente alla generazione passata.

Se dovessimo pensare che oggi tutti i bitcoin siano minati dalla stufetta migliore (che non sia vecchia di ben pochi mesi fa, insomma), in farm compatte e situate in paesi freddi potremmo dire che consuma qualcosa come 26TWh/y.

Ma siamo certi che esistono sempre personaggi che ci provano, mettendo alla frusta delle GPU dei propri PC e mandando le ventole a razzo. Consumi vicini a quel KW e senza produzione visto che rispetto alla stufetta specifica sono insignificanti. Pero' alzano i consumi di molto. Se anche un solo insignificante 1% del totale fosse minato in maniera decisamente non corretta il raddoppio dei consumi non e' cosi' impossibile.

Dobbiamo aggiungere anche i casi fraudolenti che minano l'efficienza del minare. Alcuni vengono scoperti e altri meno, come il volpotto che lascia attive nottetempo le workstation del lavoro per minare consumando centinaia di euro aziendali in cambio di pochi centesimi. Altre volte e' lo scatolotto specifico nascosto dietro l'armadio, magari di 3 o 4 generazioni fa, che slurpa l'energia altrui per pochi euro di produzione.
Hanno beccato persino un'imbecille che ha minato usando un supercomputer.
Insomma i casi per il quale non e' importante l'efficienza sono molti.
In pratica, fra raffreddamento e menate, definire oggi il consumo di bitcoin grossolanamente come 80-100TWh non e' assolutamente fuori di zucca. In pratica consuma piu' dell'austria e decisamente piu' del solare europeo: dove sono i verdi?

Inoltre e' necessario pensare alle altre 1500 crypto: Non solo sono spesso minate da roba non aggressiva come le stufette costruite su misura (per via della diffusione limitata della moneta stessa), ma sono sovente minate addirittura in java su browser come accade in molti siti “ladruncoli” che vi mandano la CPU in cottura con efficienze che definire misere (tanto paga il visitatore!) e' poco. In alcuni casi si mina con i cellulari o i portatili che, per via della batteria, dovete dimezzare ulteriormente l'efficienza.

In pratica non e' del tutto sbagliato dare una definizione fra i 150 e i 200 TWh complessivi, fra le varie cripto, di consumo, poco distanti dai 300 italiani e superiori a tutto il solare mondiale.

Come abbiamo visto e' un netto incremento rispetto solo a 2 anni fa ed e' cosi' by design come spiegato nelle puntate scorse.

Nel contempo continuano ad avere oscillazioni troppo grandi per essere di qualche utilita' se non agli speculatori: guai a chiamarli cosi', si arrabbiano. Se speculi sulla FIAT immettendo soldi sul lavoro sei cattivo, ma se li usi per speculare in cripto sei cool perche aumenti l'inquinamento.
Non ci sono abbastanza psichiatri?
Uso eccessivo di peyote?


Continuando questo trend in salita entro un anno o due consumeranno come l'italia intera e, di fatto, e' il modo piu' stolto di bruciare petrolio che mi viene in mente.
Al momento, con questi trend, il prezzo del BTC non e' distante dal costo energetico, se non ho fatto male i conti, e di fatto voi comprate un bitcoin in cambio del consumo di migliaia di euro di energia.
Persino lo scambio coinvolge costi energetici immani

Negli ultimi mesi si scambiano 250K$ al giorno. Si consumano 100TWh, ovvero 0,3TWh al giorno che in soldi al prezzo italico al consumo sono 100K$ al giorno.

In pratica:
ci sono dei prodotti che se li acquistate inquinate di piu' usando la cripto che la produzione del bene stesso
Ci sono giornate in cui gli scambi sono fatti da piccole somme, a giugno 90K$, dove il costo di transazione energetico e' superiore al valore dello scambio. Immaginate cosa succederebbe se fosse veramente usato come moneta corrente per comprarsi il gelato. Gelato 1E, pagamento 10E.
Lo scambio di pochi $ non ha senso.
se sale ancora la difficolta', e lo fara' by design, converrebbe comprarsi l'energia anziche' il sottoprodotto. Compriamo il carbone, non il BTC. Stiamo comprando carbone a prezzo gonfiato.

Poi ovviamente il prezzo energetico nel guadong e' diverso, ma l'effetto pratico e' comprare un consumo energetico.

Il bitcoin, come abbiamo gia' visto, non si presta a nessun uso “regolare” visto che anche se ha smesso di essere stupido al quadrato: l'oscillazione e' comunque troppo elevata. Un mezzo di scambio che oscilla del 30% in un mese e' condannato al nonsenso.
La cosa divertente e' che prima, quando sembrava una mucca impazzita con un razzo nel didietro che cercava di impalarti, per i fanboy era OK.
Oggi che si muove solo come un cane rabbioso morso da una tarantola, sebbene non usabile e' comunque molto meglio, non li senti piu'. 
La cannabis e' troppo diffusa?


5 commenti:

Giuspi ha detto...

Il problema, tanto per cambiare, è la Cina che fa più dell'80% del mining. Ora stanno pure ricominciando, in gran segreto, a costruire nuove centrali a carbone.
Prima o poi il resto del mondo si renderà conto che questi rappresentano un pericolo per l'umanità come lo fu la germania nazista

Death65 ha detto...

Beh, il senso c'è eccome: sperare di guadagnarci.
Io ci sono riuscito 3 anni fa (ho preso 200 €, sottratte tutte le spese). Ma ho venduto prima che superasse i mille dollari (perché mi sembrava impossibile che lo potesse fare). Adesso che ha superato i 6000 a volte mi viene voglia di riprovare, ma non lo faccio: mi è già andata troppo bene.
Però vedendo la pubblicità (che è peggio di quella dei fondi d'investimento), una persona avventata può cascarci facilmente.
Cioè: SE avessi tenuto il mio capitale in btc negli ultimi due anni il controvalore in euro adesso sarebbe aumentato di SEI volte! (e senza pagare il 12,5 sul rendimento)
Ma so benissimo che non sarei riuscito a fare una cosa del genere: ad un certo punto avrei venduto.

P.S: nell'azienda dove lavoro abbiamo scoperto nel server di un cliente un miner installato: il nostro personale ha giurato di non saperne nulla, anzi uno ha detto che non sapeva cosa fosse un miner :)

Anonimo ha detto...

Hai visto questo che ha trasformato una tesla in miner mobile? Tanto la corrente la paga Tesla!
https://steemit.com/bitcoin/@zahidmehmood/a-intelligent-guy-turned-his-tesla-model-s-ev-into-a-bitcoin-miner

_Jack_ ha detto...

Ero già incappato in questo articolo dello scorso agosto:
https://www.corrierecomunicazioni.it/finance/lidrovora-bitcoin-il-mining-consuma-l1-dellelettricita-mondiale/
e immagino le cose vadano sempre peggio.

Sciagurato poi di chi oggi si dovesse comprare una scheda video! Grazie all'incetta operata dai suddetti coglioni, Nvidia è capace di chiederti anche 700 euro per una medio gamma come ad es. la RTX 2070.

Comunque, guardando il grafico: https://it.tradingview.com/symbols/BTCEUR/ sembra di vedere la traiettoria di una pallina di gomma, che prima fa ampi rimbalzi poi mano a mano che perde energia cinetica, va via via facendo rimbalzini sempre più piccoli e isterici.

Dulcis in fundo, da quanto ho capito il bitcoin è tenuto in vita dalle cosiddette balene, ovvero coloro che ne hanno messa da parte una quantità immensa quando costava una cicca (e diversi l'han fatto tramite i ransomware), si sono arricchiti vendendone nei momenti propizi ma ne hanno ancora una certa scorta e pertanto hanno interesse che non crolli, intervenendo non appena il cambio si avvicina ai 5300/5400 euro e riportandolo in alto.

Simone--z ha detto...

http://www.smbc-comics.com/comic/cheap