sabato, luglio 28, 2018

Wolfango leggend




La leggenda delle classifiche scalate da wolfango.

I melomani, altra categorica di fanboy, ho scoperto che se la tirano perche', a parer loro, il grande wolfango sarebbe in testa alle classifiche di vendita sverniciando i paf-diqualcosa.
Ne sono convinti.
Godono tutti i poverini.
Ora, in un mondo perfetto, sarebbe normale che un wolfango vendesse piu' di uno che manco sa leggere il suo nome e forse per questo lo cambia nella ricerca di qualcosa di piu' semplice.

Pero' il mondo non va cosi': si vendono persino i SUV e i TV 4k da soli 80”. Roba da ignoranti piu' forti di uno che compra un paf.

Inoltre, siamo seri, wolfango e' bello, relativamente moderno, mi piace, MA (MA grande come una casa) non e' certo attuale.

Come e' possibile la leggenda del wolfango imperante?

Un rapper qualsiasi vende milioni di copie. Sappiamo pero' che la sua vita nelle classifiche e' di giorni. Wolfago pero' non e' durato molto di piu': un malanno lo colpi' relativamente presto.
Wolfang fu iperproduttivo, persino peggio di un bowie knife, immagino che se esiste un paradiso di compositori siano li a divertirsi contaminando tutto il possibile, per certi versi sono molto simili.

Ci sarebbe da capire come nasce una classifica e come si puo' conteggiare effettivamente il numero di copie annuali o da sempre.

Certo l'amico wolfango puo' definire una carriera corta ma molte, infinite, cover.
Essi' le cover sono cover e non entrano normalmente nelle  vendite. 
Chissa' perche e' il frontman che si becca i meriti.

Per esempio anni fa una rivista settimanale ha distribuito milioni di audiocassette dei beatles: essendo un album di cover non ha spostato le classifiche di vendita, eppure quella settimana avrebbe dovuto finire al top.
Stessa cosa accade per le soundtrack.
Anni fa arrivo' quel minestrone abbastanza saporito e confuso di absolute beginner. L'OST scalo' le vette di mezzo mondo ma nessuno,dalle nostre parti, parlo' di Style Council o Bowie. 
Era semplicemente la colonna sonora. Tenuto conto che la colonna in alcuni paesi fece il botto...
Eppure i passaggi in tv della colonna, sade ogni tanto la mandavano, ci sono.

Quindi come puo' essere conteggiato quello che e' certamente un enorme numero di dischi, ma in effetti cover?

Perche i beatles che sono arrivati al momento giusto per usufruire dell'espansione mondiale della musica riprodotta hanno pompato solo 200.000.000 di copie. 
Come e' possibile fare di piu'?
perche sono cosi' pochi?

Innanzi a tutto ci sono paesi del terzo mondo che stampano copie senza pagare gli artisti o fanno cover senza pagare i diritti.
Si, sto parlando dell'italia che aveva tutte quelle piccole etichettine che ladravano a nastro. Ho visto piu' compilation industriali di etichette parafulmine che album, quando ero  pischiello. 
A centinaia.
Dopotutto se il Gundam (unicorn, fra l'altro, ha una OST notevole da far vergognare molti sedicenti musicisti italiani) ci fu negato non e' un caso. Si trasmettevano persino gli anime in TV importanti senza pagare i diritti, normale poi che dopo i jap si siano incaxxati.

E' difficile dire che negli ultimi anni abbia venduto molto, con molto inteso a livello di jacomino micheli. Certo, per via del fatto che le collezioni di dischi via posta, senza diritti e fatti suonale dalla banda della scuola, per risparmiare, caccino dentro sempre qualche wolfango e betownio complessivamente vende. Ma li lascerei perder come le cover dei beatles venduti come beatles della rivista italiana alla fine degli 80.

pero' la leggenda era forte nel 2016. Molti giornali e siti web vomitavano la figaggine del wolfango in top.

Cosa e' successo nel 2016?

Era uscito un multipacco che si fregiava di essere la “definitiva” di wolfango. 
Come tutti i geni ha scritto un casino, e “avere tutto” per il fanboy di tutto e' figo. 
Un po come fare la collezione di bowie che integri cose come la roba di lou banana reed o del passengero automutilante.

Un agile cofanetto di 200 dischi da 600$ (oggi a 400). Parliamo di 2$ a disco, Prodi voleva piu' soldi da un disco vuoto.
Capiamo da soli che se vende 6000 copie alla presentazione per poi fermarsi dopo poco e' una notizia curiosa ma non degno di un sopracciglio (300 copie negli USA).

Ma non e' l'unica sorpresa.

Il mass market non sa piu' cosa farsene dei CD: non potete usarli sulla vostra radiolona potatile, non entrano sulla vostra autoradio e persino nel “coso” fisso (spacciato per hifi) probabilmente non ha piu' la fessura. Persino il PC portatile da facebokko ormai non li ha piu'.

Aggiungiamo che, al contrario di un album doppio come the wall, e' entrato in classifica non come 6000 copie ma ben 1.200.000 CD

Capiamo da soli che se 6000 copie di CD fisici e' molto, 1.2M CD oggi e' un numero stellare.
Ecco che e' diventato il numero 1 delle vendite di ciddi' il povero wolfango.

Una fake news mica male, no?
E' un po come quando i verdosky contano le centrali solari in W anziche' in Wh. Poi sembra che serva a qualcosa anziche buttare soldi.
Decca ha un reparto marketing che ha fatto centro: la notizia e' stata riportata ovunque dai soliti giornalisti da licenziare.

Perché, se guardiamo bene, di gente sconosciuta che ha venduto, in digitale o con un mix, altrettanti brani ne troviamo parecchia.
Figuriamoci il naftalino Bowie, lo stesso anno ha venduto con il solo album blackstar 2 milioni di copie fra digitale e fisico. In pratica il naftalina ha gia' sverniciato il wolfango, ma con tutti i brani firmati dallo stesso conteggiati in maniera simile (aka cantati e suonati in collaborazione o da altri) bisogna aggiungere qualche 100K come ridere. 
Ricordiamo ancora una volta che ci sono persino rap che di fatto cantano bowie? 
Ice, baby, is only under pressure.

Nel nuovo mondo dell’industria musicale, il cofanetto non è andato nemmeno vicino a diventare un concorrente per il titolo di disco più venduto dell’anno ed e' molto lontano da rendere wolfango autore del decennio o del ventennio.
Forse venivano fuori delle belle analisi se i giornalisti non facessero un C&P di un comunicato pubblicitario Decca come massimo dello sforzo.

La musica vende sempre di piu', i numeri sono sempre piu' grandi. Ma la musica antica (classica e' fuorviante) mantiene sempre piccoli numeri.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

"passengero automutilante"?
non colgo...
mi spieghi?

comunque concordo con il tuo discorso (da appassionato anche di Wolfie)

nessuno ha detto...

mi hanno chiesto di comprare per una piccola bimba, un lettore dvd video, poi gli ho chiesto, siete senza internet, solo connessione dati, dove li prendete i cartoni animati? cosa devo fare? grazie

blu-flame ha detto...

il passengero (the passenger) e' auto mutilante poiche' molte cose autodistruttive sono tipiche del suo vaggio.
https://www.rollingstone.it/classifiche/i-20-momenti-piu-selvaggi-di-iggy/325351/#LittleCeasar

MelomaneCavoOro ha detto...

Aaa... aaa... Amadeus! [battuta]

zoomx ha detto...

Il cofanetto si trova su Amazon a 339 euro.
Però manca una informazione che è importante: chi sono gli esecutori. Trattandosi di musica composta qualche secolo fa il risultato cambia a seconda dei musicisti, del direttore, se si tratta di un'orchestra e a volte degli strumenti utilizzati. Un po' come le cover.
Comunque quella che tu chiami musica classica non è affatto finita nel 1950: oggi si chiama musica contemporanea ed è viva e vegeta.

Stefano ha detto...

@zoomx
L'informazione e' essenziale, tanto che per personaggi cone Muti, Karajan, Abbado le classifiche riguardano proprio loro come interpreti, non c'entra nulla il compositore delle opere.
E' come se in classifica trovassimo Mogol, Ferro (come compositore), Panella, Vessicchio. Sono compositori non interpreti.
Cosi' come totalmente improprio parlare di "cover" perche' si dovrebbe confrontare con "l'interprete" delle opere (e trovare una registrazione d'epoca di Mozart o Beethoven e' totalmente impossibile, c'e' qualcosa di Chopin grazie ai pianoforti meccanici a rullo) e non con l'autore. Solo nei casi dei cantautori si identificano le cose, ma sono piu' eccezioni che regola. Ennio Morricone, ad esempio. Ma le suie musiche vengono spesso interpretate anche da altri Maestri e chamarle "cover" non mi sembra la parola piu' azzeccata.

Quindi parlare di "Mozart in classifica" sarebbe come parlare di Paolo Limiti in classifica invece di Mina. Non ha senso ne' la notizia, ne' il paragone.

P.S.: solitamente questi "cofanettoni" hanno una qualita' musicale pessima, sia come dinamica che come esecuzione: mi ricordo alcune CD di Beethoven e Mozart di riviste che ho prontamente buttato nella differenziata, con registrazioni pessime, esecuzioni banali e "scolastiche" (sembravano fatte da una tastiera midi campionata), nulla a che vedere con un Muti, un Mehta, un Karajan, un Abbado. Li' e' davvero ascoltare MUSICA.

zoomx ha detto...

Solitamente?

C'è anche il caso della stessa musica suonata dallo stesso esecutore ma in due momenti diversi, per esempio le Variazioni Goldberg incise da Glenn Gould nel 1955 e 1981.

Si, al posto di cover sarebbe meglio dire interpretazione.

La contemporanea è stata utilizzata anche in qualche film, io però conosco solo i brani di Ligeti in 2001 Odissea nello Spazio.