martedì, dicembre 19, 2017

gran cultura




Ci sono dei momenti in cui vediamo la tempesta perfetta. Ci sono dei momenti in cui vediamo tutti problemi di cui abbiamo sempre parlato e si concretizzano in una maniera esemplare, da manuale, in un istante singolo.

Metà dicembre, mentre sto scrivendo, sono stato alla registrazione dell'evento di Capodanno, quella che dovrebbe essere la diretta, di una tv generalista a fatta sul canale 100 e qualcosa, effettuata all'interno di un noto night club sporcellone

Siamo tutti d'accordo che ci sono delle cose che costano e se siamo una televisione che finisce ad essere una fra le tante ovviamente non possiamo pretendere che il regista sia Spielberg e la cantante di turno sia la faccia da poker del pop. Così come non possiamo pretendere che tutta l'attrezzatura sia del livello del superbowl. 
Ci sta, e' naturale, e va bene.

In realtà di tutto l'evento, e mi chiedo sempre perché venga chiamato ormai in questa trucida maniera, l'unica cosa di alto livello erano le 5 videocamere della Panasonic AG-DVX200 che in fullHD 25p i suoi 100/200Mbps non sono malaccio (fin troppo per il DVB odierno). Sicuramente oltre il necessario per un'emittente secondaria.

Già all'inizio si vede la potente professionalità della macchina italiana: si doveva iniziare alle ore 2 e si inizia che sono quasi le 3:30.

Mentre ci si riscalda e DJ mostra tutta la sua capacità di intendere e volere, pari circa a un'anatra di gomma. 
L'impianto è da sottofondo ma lui deve alzare il volume. 
"So figo e putente io"
La distorsione e' becera e potente e la qualità è veramente pessima.

Inoltre alcuni TW sono bruciati (o in protezione) lo vedete bene perché quando si è sul palco il suono è chiuso sebbene gli alti sono stati regolati abbondanti. Se scendete dal palco le altre casse, oltre ad avere un ritardo che è dato probabilmente da qualche giro strano, hanno alti modello trapano dentistico.

Ma il DJ insiste ad alzare il volume per godere di una potenza che l'impianto purtroppo non ha.
Ovviamente il subwoofer, che suona più come un woofer alto, nascosto in maniera molto lontana dall'impianto principale viene messo a palla nonostante sia esagerato per il resto dell'impianto e completamente scollato da esso non riesce, ovviamente, a trasformare un oggetto da pochi soldi in un impianto da ballo.
Per fortuna durante la registrazione i volumi furono impostati molto bassi anche per evitare di uccidere tutti presenti.

Abbiamo già i primi sentori che qualcosa non sta funzionando nel verso giusto.
Abbiamo già l'impianto che si è ispirato a un prodotto consumer di poco prezzo, probabilmente a casa il progettista possiede un coso della Samsung con cui pensa di ascoltare decorosamente.
In pratica il progettista non ha usato nessuno strumento tecnologico per far progettazione, e non possiede cultura nella progettazione dell'impianto audio.
Poca cultura.

Abbiamo il DJ, scimmia che si crede il dio in terra e purtroppo qualcuno ci crede. 
Non sei the nightfly ma un cambiadischi della fischer price.
Uno che pensa che basta mandare fondo corsa un mattino per poter alzare il volume indipendentemente da tutto.
Evidentemente quando fa le rotonde col suo SUV tre volte su quattro si ribalta perché è entrato 80 all'ora. Il suo credo e' che se anche viene fuori una schifezza se la rifà uguale poi viene meglio. Semplicemente un folle.
Grazie al fatto che e' sempre un ospedale perché fa le rotonde con il SUV a manetta non capisce di essere completamente ignorante come una capra e pensa che "cultura" sia un gruppo house che non conosce ancora.
In una parola? 
Poca cultura del DJ capra

Ma i problemi non erano ancora iniziati. Il palco era attrezzato con lampadine LED di quelle tipicamente utilizzate al supermercato del mobile Ikea o a quello della salamella: Quelle tipiche lampadine tricromatiche da regolare con il telecomando qui in versione turbo.
In una parola? 
delle merde assurde come la maggior parte delle LED.
Capisco molto l'ambientazione da puttanone con le luci strambe e magari dimmerate ma, oltre al fatto di dover ospitare qualcuno che sta facendo un video, le donne delle pulizie come caspita fanno pulire in un ambiente con una qualità di luce così bassa da non capire il colore del pavimento?

Al gestore del locale diamo per la seconda volta dell'ignorante per aver scelto un tecnico delle luci che deve essere il cugino di quello che gli ha fatto l'impianto audio: non funziona, quando funziona funziona poco e male, se qualcuno vuol farci qualcosa di diverso dalla masturbazione, come pulire i divanetti o il pavimento, è fregato.
Se capitasse qualcosa di grave, un malore o un'incidente, cosa succederebbe?
Abbiamo altri due personaggi ignoranti e con una cultura pari a zero.

A questo punto pensiamo al tizio che è il gestore della trasmissione.
Ha organizzato una registrazione che tra una cosa e l'altra coinvolge 50 persone e molte di queste dovranno essere pagate come ad esempio il service che si è portato giù le sei videocamere, banco di regia, le workstation per registrare una massa di dati eccetera.
In pratica il tizio che ha organizzato tutto questo affare Non ha neppure pensato di andare a fare una prospezione e magari, prima di iniziare una registrazione, montare una decina di lampade da cantiere che costano la bellezza di 15 euro l'una con stativo e tutto (500W cad e Ra 100, ideale per la TV). Con una decina avrebbero risolto il problema per tutto il locale.
Evidentemente alzare il culo e andare a vedere se il locale era idoneo era troppo difficoltoso.
Ti ritrovi nel panico? 
manda un aiutante al brico piu' vicino con 150E a comprare delle luci!
Anche in questo caso abbiamo il regista del programma che non ha la più pallida idea di cosa sia l'illuminazione e quindi inadatto a fare questo lavoro perché non capisce, per cultura, le basi.
Ancora una volta cultura pari a zero. Aggravante? La difficoltà di muovere il culo andare a vedere locale il giorno prima.

La pantomima parte con l'oroscopo, per i poveri di cultura e' ovviamente una cosa tragicamente importante. Abbiamo l'oroscopo ma non abbiamo le luci visto che la presentatrice dell'oroscopo alla testa illuminata da una LED rosso monocromatico e il resto della persona in verde dandogli quell'aspetto così B-movie della sci-fi piu triste.

A quel punto arriva il gruppo di ballerine.
Ballerine è un po' troppo in realtà.
Sono un gruppo di smandrappate completamente fuori sincronizzazione che non hanno ancora capito che se una ballerina va in battere e l'altra in levare forse abbiamo un problema. 
Non parliamo poi di movimenti più complessi quando il lag arriva a superare il secondo tra la ballerina di sinistra e quella di destra. Starete chiedendo, no, non è una ola, è molto più casuale.

A mio giudizio è un po' difficile che in una città di svariati milioni di abitanti non si sia riusciti a trovare otto ballerine amatoriali che sapessero ballare.
Perché è chiaro, probabilmente non le hanno pagate, ma se non sono riusciti a trovarle in Milano e hinterland forse vuol dire che in Italia non esiste la cultura del ballo. Ma non è parte della nostra cultura se il risultato è questo.
Indicatore di cultura sul ballo pari a zero.

Dopo il ballo schizofrenico arriva il ballo argentino.
Dovete sapere che dalle mie parti esiste una grossissima comodità di tizi che si spacciano per fini intenditori del ballo argentino “attendo la prostituta” che si autoreputano come grandissimi intenditori con fare quasi settario.
In realtà il ballo in se e tutto quello che circonda il ballare non è importante ma diviene importante il fatto di essere una setta che ha dei dogmi .

In passato avuto la sfortuna di fare da fonico presso un locale dove settimanalmente ballavano questi ignoranti.
Io sistemavo l'impianto in maniera che bastava cacciare dentro Jack e regolare il volume per non aver problemi con qualunque tipo di musica.
Il cretino invece che appartiene alla setta pensa che un impianto da 1800W debba essere uguale a quello che lui ha in testa.
Peccato che, se ben regolato, e quello che cacci dentro è una merda, diventerà una merda al quadrato. 
Regolarmente dovevo correre a sistemare le regolazioni perché non erano contenti cominciavano a smanettare di tutto: dal guadagno dei quattro amplificatori, all'equalizzatore, a tutti i pomelli a cui uscivano metterci sopra le mani.
Quando gli dici che si sente una merda perche' cacciano dentro merda ti rispondono 
“ma io uso un apple mac e in palestra (20W, largabanda con eco a palla) si sente bene”.
Ha il mac = si sente bene.
Idiota.

Il perché accadeva questo è semplicemente perché il tanghero è convinto che solo quello che è registrato malamente in una bettola negli anni 50 è il vero tango. Il VERO messaggio artistico assoluto.
Il senso della inutile vita  del ballatore di bordelli.

Se fossero preparati culturalmente saprebbero che quella registrazione è stata fatta per essere ascoltata su un grammofono a un volume decisamente modesto.
Ottima per una rivisitazione culturale inutile per un uso odierno. 
Un po come dalla terra alla luna di Melies: interessantissimo ma lo trasmetterei in un documentario non in uno spettacolo.
Invece essendo figli della musica house, in pratica chiedono tango documentaristico perché fa figo ma vorrebbero la musica house piu' vicina alle loro preferenze.
cosi' Infilano sempre qualcosa di registrato al massimo per un 78 giri.
Cool, no?
I 78 giri, per una mera ragione tecnica (meccanica), non avevano bassi.
Loro li vorrebbero. 
Per questo cominciano a smanettare lo smanettabile con il risultato che ad ogni brano gli suonerà l'impianto in maniera diversa. Sempre in peggio. Un brano del genere a quei volumi e' pura cartravetro sugli zebedei.
Mi dispiace per voi menti ottenebrate, ma il ritmo del giri di basso, come siete abituati a sentirlo oggi, all'epoca non era possibile registrarlo. Avreste trasformato la puntina in un proiettile sparato nel soffitto. Potete alzare il volume e i manettini dei bassi quanto volete ma non potete crearlo dal nulla. Al massimo amplificherete  il fatto che i dischi erano tutto tranne che piatti.
Palpavano persino il taglio del crossover cercando di alzare i bassi fantasma. Una cosa da idioti cubici.

Anche in questo caso 
la ballerina di merda, 
succube del ballo latino, 
sacerdotessa del suono nasale e gracchiante, 
impone a tutti di usare un vecchio nastro maleodorante che già sull'impianto strano ad uso del locale è un disastro.
Voglio solo immaginare cosa succede quando arriverà sugli altoparlanti di un fetido LCD coreano. Se uno uscirà a non cambiare canale e' perché parla regolarmente il balenese gorgogliando con la testa infilata nella tazza del water.
Ancora una volta abbiamo una massa di gente che è completamente ignorante come una capra: il ballerino di Tango e chi gli ha lasciato mettere una tale cosa in un programma televisivo generalista.

Poi abbiamo il cantante e la cantante. Non ho seguito entrambe le performance ma la cantante era molto divertente visto che andava in playback. 
Fare due prove davanti lo specchio non sembrava una cosa così difficile soprattutto quando inizia ringraziare con il microfono che e' ancora spento con quell'effetto simpaticissimo di balena spiaggiata o quando, immediatamente dopo, l'hanno acceso per poterci parlare sopra e tu prosegui a parlare mentre intanto arriva l'ultima strofa della tua canzone. Viene sospetto che quella canzone tu non l'abbia cantata neppure in studio.
Anche qui abbiamo una cantante che non sa fare la cantante. Lasciamo perdere la presenza scenica degna di un salume vicentino.

Abbiamo infine una sfilata di moda di un signor nessuno che ero venuto fotografare. Per carità tutti iniziano e, se non ci si chiama McCartney o Hilton, ogni apparizione e' buona. Acchiappa l'apparizione. Lo avrei fatto Anch'io.
La zona di sfilata era conciata ancor peggio che il palco.
Sembrerebbe impossibile, vero?
L'illuminazione per il 90% del flusso era effettuato da 150 W di ultravioletti, pure usurate, che, per chi fa foto, interessano veramente pochino non essendo visibili. Anzi dimiuiscono la dinamica e possono sballare gli esposimetri. Poi c'erano tre lampadine intorno ai 5 W l'una di colore rosso: erano maledette LED.
Giusto per capire la quantità di luce: con 128.000 Iso f2.8 avevo 1/45. Notte fonda.
È da chiedersi come solo ipotizzabile fare delle riprese e delle foto con una quantità e QUALITA' di luce del genere.




In pratica, escludendo le videocamere che erano sicuramente bastanti per un risultato decoroso, l'insieme è quello che io chiamo cultura italiana.

Dalle pagine di questo povero blog più volte ho cercato di spiegare che secondo me il problema italiano è dato dalla sua pochezza culturale. La scuola al livello di un gelato in fronte. 
Regolarmente le anime buone mi hanno spiegato che il latino è un valore o che sapere cos'era un valvassore era utilissimo.
Non nego che abbia una qualche utilità in determinati ambiti.
Ma questo e' il risultato ovvio.
 

Il problema che quando si parla di cultura si parla anche del fatto che bisogna creare cultura perché poi essa esista.

Salvo che voi designate cultura quello che in realtà si dovrebbe chiamare storia.

Perché sapere a memoria Dante è sicuramente utile per chi deve scrivere come uno sceneggiatore. Ma nel contempo dovrebbe anche sapere di Shakespeare, di Asimov e dei manga. E quelli non ci sono a scuola.

Mentre invece ad un cantante è sicuramente utile conoscere la storia della musica, magari anche saperla interpretare negli stili antichi e moderni, ma è altrettanto utile sapere come cavolo funziona un microfono.

Ad uno che organizza un evento del genere, cavolo ho usato ancora evento, dovrebbe essere informato sulla natura della luce e del suono oltre che capacità organizzative da manager.

Scimmiottare alla brutto muso un Show del 1980 della Rai potrebbe anche essere una cosa furba per evitare una progettazione lunga e costosa. Ha però la controindicazione che tutti sappiamo cosa aspettarci.
È ovvio che se tutti cerchiamo di fare la stessa identica cosa vince chi ha più professionale, in rai, che ci piaccia o meno, la professionalità è piuttosto alta.
Perché dovrei guardare una copia quando schiacciando un tasto sul telecomando posso vedere l'originale?
È un po' la stessa cosa di quando si vedono i telefilm italiani che, se non parlano di mafia, uno dei pochi prodotti d'esportazione di cui siamo veramente leader, non se li fila nessuno.

Quello che ho visto assomiglia più a una cosa di parrocchia che un programma televisivo. Mi aspetto questa qualità da un gruppo di tredicenni diretti da Don Marco che usa una sola videocamera riesumata di terza mano.
Ho provato vedere dei balletti migliori, anche come costumi, fatti da un gruppo di donne al mare che dirigevano le proprie figlie delle elementari.

Attenzione non sto sparando semplicemente sul programma che fa schifo, io sto sparando sui motivi che hanno causato che si sia fatto un programma del genere.

I talenti nascono perché vi è l'humus per crescere. 
Per la mia generazione l'ora di musica era semplicemente un tedio perché il programma prevedeva di imparare cose, per quanto mirabili, di ottocento anni prima. 
Mi dispiace ma Verdi (1850) lo puoi capire solamente quando sai altre cose. Altrimenti è solo la musica della pubblicità delle merendine: carina ma non ti interessa. E' chiaro che sul POP non siamo nessuno ma ad un 12nne interessa di piu' lady gaga che la sonata al chiaro di luna. E infatti non produciamo musica. 
Per la kultura italiana di insegnare musica anglosassone e' una cosa drammatica: non e' robba nostra! Ma noi cosa abbiamo fatto negli ultimi 30 anni? Praticamente nulla.

Se si vuole entrare nel mercato fotografico, video, audio eccetera forse le basi della fisica sarebbe il caso di impararle.
È impossibile che tu ovunque vada sentì di merda.
Vai alla registrazione del programma e c'è un idiota che sfonda le casse,
vai nel bar e c'è un idiota che sfonda le casse,
vai alla presentazione di un libro e trovi l'imbecille che va in clipping,
entri nello stand dell'automobile e trovi amplificatori in distorsione massima, 
vai alla festa di paese e i TW stanno bruciando 
in pista a monza gli idioti della monster stanno spiegando che solo un cretino che clippa duro beve quella broda? Come conseguenza la monster e' la bevanda degli idioti?

ovunque tu vai le spie del superamento della massima potenza, quelle che ti stanno dando dell'idiota se si accendono sui picchi, sono accese in maniera continuativa.

Questo, visto che ormai gli amplificatori di alta potenza non costano più neanche le cifre esagerate, è sintomo di una scarsa cultura musicale diffusa. Se non riesce a sentire la differenza che c'è tra un ampli che funziona e uno che ti sta dando dell'idiota forse ti piace essere un idiota oppure non sai neppure cosa voglia dire la parola idiota.

Stesso discorso sui gruppi che cantano o suonano.
Ormai trovi dei professionisti che fanno letteralmente paura da tutto il mondo.
Riescono mettere su i brani con poco o niente.
Da noi quando uno sa suonare il tamburello sembra che debba essere riverito come David Bowie. Anche quei pochi che studiano musica, al conservatorio, non hanno la benché minima idea di come funzioni un microfono. Peccato che il 99% della musica venga veicolato attraverso un oggetto di quel tipo: non saper usare tale oggetto automaticamente inficia la prestazione eventualmente presente.

È la stessa brutalità che fa dire all'ignorante e con un telefono dotato di webcam fa foto bellissime. Evidentemente perché non ha una cultura che gli permette di capire che cosa è una foto e come va realizzata.


Ci laviamo la bocca di continuo con la parola cultura in Italia, di Franceschini che continuano a dire che l'Italia è piena di cultura ne abbiamo a palate.
Peccato però che la cultura vera, quella che permette di creare altra cultura, oggi e non esiste e semplicemente dire che 300,500, 1000 o addirittura 2000 anni fa vi era qualcuno che all'epoca faceva cultura non basta. Perché, vi do una notizia, tranne posti abbastanza sfortunati nel 90% di quello che oggi definiamo Occidente la cultura era piuttosto diffusa. Non siamo i benedetti dal Dio dell'antica cultura (aka STORIA).

Cosi', oggi, abbiamo la cultura da terzo mondo, quasi sudamericana.
A quando una sveglia?


PS
i russi del 76 erano meglio visto i problemi dati dal governo che manco potevano avere un testo. Almeno ci provavano. Eroi schiacciati dal comunismo.

PS2
Quasi quasi mi metto a fare i videopost: peggio di questo non possono essere. :-)


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cavolo .. di che programma e su che canale lo danno.. ora lo voglio troppo vedere!!!!!

ELLEMME ha detto...

Parole santissime (purtroppo...). Però in Italia abbiamo riempito i palinsesti di raccapriccianti talent(?)show pieni dei vari Marco Carta del momento che dopo una stagione già vengono (per fortuna e giustamente) dimenticati. La cosa peggiore di tutte è che, nonostante abbiamo da eoni toccato il fondo, si sia deciso di scavare come se non ci fosse un domani...