lunedì, luglio 11, 2016

TV story 1956



Quando qualcuno vi dice che è una novità avere una piccola telecamera da montare dove si trasporto cose del genere ricordatevi che non è una novità:nel 1956 era possibile produr una telecamera lunga quattro dita.

Certo non registrava, ma quell'epoca videoregistratore non esisteva neanche visto che l'U-matic era ancora di là da venire e gli open reel erano, dimensionalmente parlando, quello che erano.


Infatti per registrare molte aziende televisive usavano ancora una cinepresa di fronte allo schermo visto che e' solo di quest'anno una grande rivoluzione:
L'azienda AMPEX  fa un primo VTR (BN) fatto su nastri da ben 2” di larghezza (5cm e rotti, potrebbero ingoiare nel reel una videocassetta senza che nessuno se ne accorga) con scansione in quadratura (in contrapposizione della scansione elicoidale usata da tutti gli altri successivamente).



E' una rivoluzione perche' per conservare le immagini vi erano fino ad allora 2 strade: fare un film in contemporanea che avrebbe avuto delle inquadrature diverse o filmare un televisore con tutte le discese qualitative insite nel processo. Inoltre lo sviluppo della pellicola ha costi e tempi.




Nel 1956 viene trasmessa la prima serie televisiva in italia. Ovviamente e' d'importazione, sono le avventure del cane rintintin e siccome non sappiamo far nulla di nuovo e' stata replicata (da rete4) fino al 2008.



Mentre noi scoprivamo la TV accendendo 170.000 apparecchi BN,  in USA avevano la bellezza di 42.000.000 di televisori attivi e qualcuno faceva gia' interrogazioni sulla violenza eccessiva nella tivu'.

Evidentemente un mercato ormai profondo e pervasivo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai detto che c'erano due strade per conservare le immagini, all'epoca, ma in realtà esisteva una terza possibilità: riprendere con una cinepresa l'evento, sviluppare immediatamente la pellicola (invece di avvolgerla su una bobina, la si immergeva nel bagno di sviluppo) e riprenderla con una telecamera per la trasmissione. In questo modo si aveva una differita di alcuni secondi, ma l'inquadratura era esattamente la stessa sia sulla pellicola, sia sulla trasmissione televisiva, e la qualità della registrazione era ottimale (per la tecnologia dell'epoca, ovviamente).

Le Olimpiadi di Berlino del 1936 erano state riprese con questa tecnica, ed infatti il filmato è visibile ancora oggi, in qualità accettabile

OlatusRooc ha detto...

@"Anonimo":
Ma a questo punto non si faceva prima a mettere un pentaprisma nella telecamera? Un'immagine finiva sulla pellicola e l'altra sul sensore.