giovedì, gennaio 14, 2016

Bowie RIP

David Bowie, mi ricordo di costui.


David Bowie e' stato nel mio orizzonte musicale un personaggio importante.
Sono nato e ho vissuto in un paese senza cultura dove la negazione era cultura e il folk napoletano innalzato ad unica e suprema fonte musicale dopo verdi (che pero' bisognava evitare di trasmettere)

La prima volta che mi sono accorto che la musica non era quella che mi infastidiva in radio e' attraverso un'audiocassetta con la classica raccoltona, una roba che andava tanto di moda all'epoca.
Mi ricordo perfettamente sia il come mi era stata spacciata, quasi fosse roba illegale, sia il fatto che conteneva i brani dei Beatles e rimenbro anche il fatto che era la solita audiocassetta registrata con il sedere e l'inchiostro nero sbavato direttamente sul corpo plastico bianco non meritando l'etichetta cartacea: il classico prodotto che pochi anni dopo mi fece odiare l'industria discografica.


Dovete sapere che all'epoca in radio il 90% di tutto era discomusic (e/o quello che lo sarebbe diventato e l'imitazione di) e il restante angolino era un cumulo di tristezza come ad esempio Mina.
Mina era il tipico prodotto italiano in cui se ne parlava tantissimo, ma siccome di fatto non esisteva l'unica cosa che veniva trasmessa era una serie di canzonette messe su alla bene e meglio secoli prima che imitavano lo star system d'oltreoceano degli anni che furono ancora precedenti.
È una cosa che facevano tutti negli anni 70 in italia visto che la comunicazione globale era ancora da lì da venire.
Ma ormai arrivava dall'estero tutto una serie di cose e ormai le cose vecchie suonavano come tali. Non che le cose siano significativamente migliorate...

Se poi erano brutte imitazioni di cose ancora precedenti è ovvio che i vari “grandi” Adriano Celentano, Tony Dallara, Joe Sentieri, Little Tony, Carra', Morandi, il pirla che cantava della gatta sul tetto e la triste banale tritatura di zebedei del duo Mogol Battisti appaiano tutti ai miei occhi di teen mummie.
Se poi ti spostavi dalla lombardia le cose diventavano ancora piu' arcaiche e strane.

Agli zombie preferivo vedere dean martin e jerry lewis (1955, ricordo). In pratica loro non solo erano allegri ma erano l'originale di molta roba che veniva spacciata in italia come nuova ed e' come far federe ad un teen oggi star wars per la prima volta: carino ma gia visto attraverso altre opere, quindi banale. Se poi non era l'originale il banale diventava tristezza infinita.

All'epoca non capivo un tubo di musica, la mia famiglia tipicamente brianzola aveva rispetto solamente delle cose come il lavoro, la fatica, la sofferenza eccetera. Aver visto la guerra e/o quello che successe immediatamente dopo faceva sì che il massimo faro musicale potesse essere il coro degli alpini. Non sto scherzando, la compilation della SAT era l'unica audiocassetta di mio padre in auto. Con mia grande tristezza voleva spesso condividere quell'opera... Persino i ladri rubando l'autoradio lasciarono la cassetta.

Dopo aver ascoltato tutto il possibile dei Beatles e di Paul Mc Cartney che in quegli anni trovavo molto interessante cominciava la corsa verso “cosa c'e' d'altro?”. 
Trovare i dischi di un signor nessuno come Paul Mc Cartney era gia' difficile. Se cercavi little tony tutti i negozi avevano la discografia completa ma se uscivi dal seminato cercavano di darti una superclassifica edita da Berlusconi. I miei amici ascoltavano musica un po' strana, tipicamente molto estrema, introvabile, mal registrata su una cassetta che era una copia di non si sa quante generazioni. Io ero un po' fighetta: Una registrazione in cui non si capiva se il cantante era maschio femmina, anzi non si capiva se cantasse proprio, rappresentava il nulla.

Così nel mio vagabondare tranne piccoli brani oppure la scoperta della musica classica avvenuta attraverso, non ridete, il crucco james last, non riuscivo a capire cosa cercare.

Ad un certo punto ascoltai qualcosa, poteva essere lets dance o qualcosa di quell'album, o forse era un'altro. Poco importa.
La cosa che mi ricordo era che suonava bene.
Ma non bene ma BENE BENE. Non solo era tecnicamente perfetto ma le note erano apparecchiate in tavola come in un ristorante serio (con il tovagliolo a sinistra non in mezzo al piatto “aho ce abbiamo anche er tovaiolo”) o le vetrinette della mamma compulsiva che possiedo.
Nulla era fuori posto come in una scena irreale di un film nel quale la telecamera sorvola qualcosa per sottolineare quanto e' assurda la perfezione. Una NY con tutte le auto incerate e bloccata nel tempo. Il confronto con la cacca che arrivava dalla radio e TV era strabiliante. Migliore era l'impianto meglio suonava. “to be played at maximum volume” non era una battuta era un'esercizio.

Ho sempre pensato Che un vero artista che voglia veramente dire qualcosa lo deve dire senza una patata in bocca, salvo che sia quello che vuole. Smells Like Teen Spirit Per esempio è registrata volutamente male e il cantante fa finta di cantare, come del resto esplicitato bene da Weird Al. Il problema nasce se la registrazione fatta male lo è perché è venuta male per incompetenza. E a quel punto è solo un brutto disco.

Nella maggior parte dei dischi di Bowie la cura maniacale la fa da padrone. Quando cade una nota fuori posto è perché è lì che doveva essere. Lets dance era discomusic ma allo stesso tempo non era quell'accozzaglia di suoni in cui le prime drum machine attaccate ai primi sintetizzatori DX della Yamaha la facevano da padroni, anche se da lontano poteva sembrarlo. Era tutto nitido, pulito, tagliente senza nebbia.
La musica di David Bowie era in un certo senso pulita anche quando era sporca. Nel senso che sebbene i bassi camminavano la voce era perfetta e le chitarre elettriche non finivano nel cesso.
È come il barocco quando benfatto: assolutamente pieno ma se concentriamo lo sguardo in un punto non manca niente e continua a stupire.
Ma quando decisi di esplorare altri dischi avvenne una sorpresa ancora più grande. All'epoca non solo si mettevano delle etichette ben precise sulle cose ma addirittura dire il nome dell'eventuale artista voleva dire in maniera inequivocabile quel tipo di musica. Oltretutto negli anni musicisti che sono stati mono canzone come Baglioni, dee dee jackson e Patrick ernadez si sprecavano.
Cambiare disco con Bowie vuol dire cambiare epoca, stile e universo.

È rarissimo trovare gente che passa da un genere ad un'altro ma qui esiste un artista che entra in genere, lo fa suo, crea delle perle perfette e spesso notevoli e poi... entra nella lavatrice si lava e torna perfetto come una lacca prima del tornio.

Ovviamente per ogni sua metamorfosi sceglie degli amici che poi in molti casi divengono stelle a loro volta poiché è ovvio che non può essere di più in tutto senza aiuto.

Si immerge profondamente lungamente nel glam rock oltretutto portando di innovazione come i suoni jazz.

Si lava, si asciuga, ed eccolo pronto per entrare nella disco.

Fa un ciclo in lavastoviglie, ne esce lindo e senza macchie, ed eccolo nella musica elettronica.

Si infila in una lavatrice industriale torna talmente pulito da essere un duca bianco.

È un continuo cambiare, è un continuo a essere sulla cresta dell'onda è un continuo trovare nuove strade.

Tutti lo imitano anche nelle piccole cose, guardate Madonna come tiene il microfono, è sempre al posto giusto nel momento giusto come nella Factory di Warol con Lou Reed o in Germania con Eno. Tutti gli debbono qualcosa da vanilla ice (under pressure) a prince, da jackson allo sfigatello italiano che ha rifatto la copertina young american che e' talmente plagiante da essere ridicolo.

Continua cambiare la musica elettronica, il rock, la musica FM eccetera non bastano mai come le contaminazioni.

Le due versioni di “china girl” (una e' cantata da iggy pop con alla batteria David) scritta a 4 mani e' un'esempio.

Scompare lo sporco per l'ennesima volta e appare piu' funky con young americans e spara anche li cartucce pesanti (fame con lennon).

Viene vomitato da una lavatappeti e appare come porno-muppet semisadico.

Esce dalla lavanderia con ancora il talloncino graffettato sull'orecchio ed eccolo ringalluzzito nella swinging london piu' bianco e inglese che mai come se fosse un principiante: il rock? mai esistito!

La cosa piu' strana fantastica e' che comunque si contaminasse, sporcasse e deprimesse il domani era un'altro giorno in un'epoca diversa.

Non solo ogni piccolo suono dei suoi album è controllato in maniera maniacale ma anche sul palco e nei video a una presenza scenica molto controllata e assolutamente studiata per ottenere quello che desidera. Lindsay Kemp insegna.

In italia e' sempre stato snobbato tanto che poi i concerti eran piuttosto rari ma aveva un seguito hard come dimostro' il notevole pubblico a SanSiro dove i giornali si meravigliarono della dimensione e sprecavano parole roboanti per un concerto di cui non capivan un caxxo.
La cosa divertente è che le stesse parole venivano nate dalla sorpresa poi copia incollate per concerti fatti dopo. Cosa vuoi pretendere da persone che innalzano “si butta la maestra giù dalla finestra” , un tizio che si muove trascinando i piedi sul palco, come se fosse una rockstar internazionale?

Ma dopotutto siamo in Italia un piccolo paese al confine dell'impero dove gli eroi sono solo quelli antichi e se sono ancora vivi sono incartapecoriti. Il glam rock sulle radio italiane non e' ancora arrivato e magari arrivera' intorno al 2150.
Ma forse il rock da noi non arrivera' mai perche a nessuno viene da ridere quando vede baglioni con una fender vestito di pelle nera aderente che si agita come morso da una tarantola. Ho assistito ad un concerto privato nel 1997 e vi assicuro che e' stata un'esperienza cosi' traumatica da dover uscire dopo 5 minuti. Ho ancora la nausea.

Addio quindi a chi mi ha insegnato a guadare oltre le etichette e capire che la musica puo' essere solo buona o meno. Chissenefrega dell'etichetta.

Questo non è rock and roll, questo è un genocidio!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Note sparse:
1) in qualche modo la notizia della morte del Duca Bianco mi ha spiazzato. In qualche modo ritenevo che l'uomo che cadde sulla terra fosse immortale. Forse l'unica pop star ad essere immortale. Non chiedetemi il perche' di quell'idea, non c'entra nulla con il valore artistico (le sue ultime uscite prima di Blackstar le ho trovate noiosette)... dovrei pagarmi un po' di psicanalisi per capirlo, e non me lo posso permettere. Pero' sapevo che Bowie era immortale e la cosa in un certo senso mi tranquillizzava.
2) puoi chiarirmi chi canta "si butta la maestra giu' dalla finestra"? Non conosco l'autora di cotanta poesia... Thanks
3) Premetto che, appena posso, non compro da Amazon, avendo letto delle condizioni di lavoro di chi ci lavora.
A parte questa nota, posso farti intristire, in un attimo? Non voglio essere l'unico ad essere intristito dalla cosa.
Vai sul sito Mondadoristore.it. Cerca "David Bowie Blackstar" (il CD costa meno che su Amazon!).
Vai piu' giu', nella sezione "Dello stesso genere" .... e ci troverai...
...
(suspence)
...
tre CD di Jovanotti.
Fred

blu-flame ha detto...

1) guardati almost true di lucarelli (esiste anche su YT): un ora a scompisciarti. bon siamo gli unici
2) prima che vennisse considerato "vate santissimo dello rock medesimo" lo sfigato vasco faceva canzoni demeziali-pop scimmiottando gli skiantos poi qualacuno non capendo bene il fatto che i testi erano derisori e' scattato un enorme misunderstanding di dimensinioni kolossal. Alba chiara che celiava una fichetta che si masturbava ma non gliela dava e' divenuto inno di boh. Ovviamente poi ha cercato di darsi un contegno degno di iggy pop ma senza le ferite e con piu' lambrusco.
3) quasiasi centro di distribuzione: non penserai che quelli che lavorano nel bakoffice del gigante o della coop che neppure si sa dove siano i magazinieri siano trattati meglio?

Giovanotti e' un'alto che perche si atteggia un po automaticamente e' passato da fesso a grande pensatore. Quando passano in radio mi sembra di essere preso per il CU.