lunedì, aprile 13, 2015

latino







Ogni tanto incontro qualcuno che mi fa notare che il latino è un'istituzione importantissima.
Quando succede io mi arrabbio moltissimo perché penso che sia stata una delle cose che ha reso l'Italia poco competitiva ed ignorante.


Oggi fa figo dire non solo di non capire niente di tutte le cose elettroniche ma persino di dire che sono incomprensibili o antipatiche.
Questo accade perche' i mal istruiti hanno studiato non quello che serve oggi ma quello che serviva IERI.
Visto che l'elettronica è una tecnologia pervasiva ed ormai ci manca poco che entri persino nelle penne stilografiche vuol dire che queste persone non capiscono nulla del mondo che le circonda in pratica: hanno appena detto di essere lo scemo del villaggio.

Se questo fosse anche minimamente accettabile da un lavoratore di fatica come può essere qualcuno che spala la terra o pulisce pavimenti e' alquanto bizzarro sentire dire per es da una contabile, una persona che ha scelto un lavoro in cui si fa tutto con il computer da 30 anni, che non capisce un razzo di computer. Se poi lo dice un manager, dove nell'azienda da lui diretta i server muovono l'azienda, e da brivido.
Il passo successivo è che un pilota di Formula 1 dichiari che gli stanno sulle balle le automobili e tutte le cose meccaniche in genere.


Il perché succeda questa cosa, la spocchia nel dichiararsi idioti, senza per questo pensare di aver fatto appena una figura da imbecilli è data da tante piccole gocce che hanno fatto riempire un vaso. Piu' il fatto di essere un gruppo (un gruppo di stolti rimane un gruppo di persone stolte, no?).

Una colossale quantità di gocce deriva dalle scuole ed in particolare dal latino.
La leggenda del latino, ma per alcuni anche il greco, deriva dal fatto che gli ignoranti hanno sempre avuto il latino come termine di paragone.
Le persone colte, all'inizio del novecento, conoscevano il latino perché avevano studiato: a fine ottocento i testi spesso erano in quella lingua. Erano testi già vecchi all'epoca ma in alcune materie era ancora d'uso utilizzarli, i libri costavano parecchio.
Una cosa in un paese povero che e' proseguita ad oltranza.

Inoltre alcune professioni che non hanno evoluzione, spesso scontrandosi con la società che invece lo ne ha, ancora oggi hanno nei testi interi brani di una lingua morta che nessuno oggettivamente può pensare di saper parlare correttamente.

Una di queste professioni riguarda la giustizia dove nei testi senza ragione alcuna spesso calano dall'alto queste frasi senza senso che sarebbe opportuno tradurre e rendere attuali.
È questo il motivo per cui gli avvocati e la legge spesso non riescono a formulare una legislazione che tenga conto del mondo reale poiché la forma mentale non è rivolta a a un mondo fatto di computer e tecnologia con aerei e automobili ma a una società al massimo come quella delle signorie, come ad esempio il ministro Francescini ci ha ben illustrato con i valvassori e relativa figura di M con G.
Ovviamente poi il team di franceschini prosegue con i valvassori e non riesce a fare un sito che non sembri fatto da un 12enne per l'expo': pero' conosce bene Virgilio.

A dimostrazione di questo: 

basti vedere la PEC o la tassa sul lusso automobilistico che non tiene conto del lusso ma del lavoro prodotto per unità di tempo. 

Se la Legge fosse Giustizia e quest'ultima fosse giusta un giudice che vedesse la parola PEC la renderebbe immediatamente barzelletta quale e'.

Quando un legislatore che è stato rettore di un'università scambia la parola lusso o censo con potenza vuol dire che il sistema legislativo è fottuto.

Questi danno esami sul diritto romano, stiamo scherzando?
Certo se pensiamo che un ladro e' un ladro OK. Ma e' come se ad un elettronico facciano un'esame sull'uso del badile nelle miniere di Rame.
In realta' le norme vanno adeguate al mondo odierno e spesso i giudici non riescono neppure a capire che se un perito ti dice di aver trovato del TECNEZIO e per questo l'arma ha sparato dovresti prendere a calci il perito. Perche' alla parola tecnezio dovresti alzare il sopracciglio e chiederti che casso e'.


La prima accezione che spesso fanno i sostenitori del latino è la forma mentale: abbiamo appena dimostrato che la forma mentale di uno che ha studiato il latino è scambiare  il grano egizio con le astronavi. Due entita' da regolamentare diversamente.

Già perché la forma mentale dovrebbe essere data, stando a costoro, dal poter saper applicare una serie di regole più o meno complesse ed eccezioni da ricordare per costruire una frase.
Tutte le lingue sono uguali tanto che ci sono degli studi che hanno scoperto che persino lingue a sé stanti in zone remote che non sono mai arrivate ad essere connesse a una qualsiasi grossa civiltà hanno dei punti in comune. La comunicazione e la lingue sono infatti basate su tutta una serie di caratteristiche comuni ed in particolare le lingue occidentali sono pressoché, da un punto di vista meccanico, identiche.
A dimostrazione di questo è possibile costruire un semplice programma che sia in grado di generare discorsi senza errori. Questi programmi ci sono dall'inizio della storia dell'informatica e l'unico motivo per cui non si usano per scrivere un giornale od un blog è che il computer non ha l'intelligenza sufficiente per fare un discorso di senso compiuto: non sa di cosa parlare però parla perfettamente.
E' il dramma dei traduttori automatici che hanno usato per l'expo 2015: non ci sono errori ma non si capisce un caspita.
“Non solo è un’esibizione ma anche un processo” forse volevano che fosse un gioco di parole... con l'impermeabile, il birillo e le toghe/teghe dei giudici. Oppure con la perfida Albione il latino del fraceschini, detto idiota, ci azzecca poco.


Accertato che la sintassi le regole e le eccezioni varie sono un semplice compito meccanico che una macchina in grado di risolvere alla stessa stregua di un a somma o di un sodoku vuol dire che l'unica cosa che c'insegna il latino è come imparare una lingua.

Lingua per lingua forse è meglio imparare una lingua che ci serve come potrebbe essere l'inglese, il grande assente nella nostra scuola. Trovare una contabile che è in grado di leggere una fattura nella lingua della regina senza che debba prendere in mano il vocabolario una mezz'ora equivale, per il datore di lavoro, a vincere una lotteria.
Quindi, stando alla scuola italiana, è più importante poter leggere tacito che una fattura di un orologio Casio o il manuale istruzioni di un telefono cellulare. Perche', si sa', tutti leggiamo in continuazione scritti in latino.

Un'altra cosa che i sostenitori del latino continuano a rompere le scatole e il fatto che secondo loro sapendo il latino, ed eventualmente il greco, si riesce a conoscere l'etimologia delle parole e automaticamente vedendo una parola sconosciuta se ne comprende più o meno il senso.

Mi dispiace per loro ma per quanto riguarda le parole italiane basta sapere l'italiano e tutte le parole nuove purtroppo arrivano da altre lingue che hanno radici diverse e quindi anche se alcune delle parole derivano loro volta da una di queste arcaiche lingue dopotutto questo frullare a spasso raramente sono immediatamente riconoscibili, al limite lo diventano quando già sappiamo il significato della parola stessa.

Una parola come fotografia non abbiamo bisogno del latino per sapere cosa sia perché già in italiano non sono altro che due particelle che continuiamo usare spesso.
Fotomeccanica, fotocellula, fotomoltiplicatore, fotocopia giusto per dirne alcune.
Visto che la cosa che e' sempre in ballo e' il fotone a casa mia non c'è bisogno di sapere il latino anzi.
Meglio sapere la fisica e quindi sapendo che cos'è il fotone e oltre al fatto di conoscere che cosa fa l'apparecchio sappiamo anche come usarlo mentre latino al massimo ci darebbe la possibilità di sapere il significato della parola e ci fermiamo li.
Magari scopriamo che quell'oggetto ha qualcosa a che fare con la luce ma non oltre mentre invece sapendo la fisica riusciamo magari a inserire la carta per la fotocopiatura.

Grafia è la stessa menata e una volta che li uniamo scopriamo che vuol dire scrivere con la luce ma questo non perché sappiamo latino, ma semplicemente perché sappiamo l'italiano.
E sapere “scrivere con la luce” non ci facilita a capire se usare 1/250 f5.6 o 1/60 f 22, ne ci aiuta a capire perche il 99% degli scatti fatti con un cellulare sia schifo puro.

L'italiano spesso viene trasmesso come una gran palla, io stesso a scuola non imparavo quasi niente mentre quando iniziavano le vacanze leggevo tonnellate di libri evitando accuratamente quelli consigliati dal professore di turno perche spesso li avevo letti 5 anni prima o per bambini.
Cosi si capisce bene perche' conosco molti lemmi ma le mie frasi sono costruite malamente.

Le parole nuove arrivano dalle terre dei celti, hanno quindi una struttura diversa.
Parole come Psion, smart, cool arrivano dai celti e i galli ci portano i toast.
Anime, manga e sushi.
Per non parlare della parola notte che si vuole spacciare per latina ma e' piu' antica.
patata, 
caffè, 
juke-box, 
show, 
boom, 
starter, 
click, 
manager, 
baby-sitter, 
gay, 
net, 
stream, 
avocado,
 puma, 
canguro, 
giusto per sparare le prime che mi vengono fra centinaia.
Canguro e' bella, una bella storia in “australiano antico”, in italiano "che cosa?".
Anche quando le parole sarebbero italiane, come TAXI, dopo un giretto a spasso sono divenute irriconiscibili (il cognome Tasso era ostico per chi non era italiano)

Quindi il latino cosa ci può dare se la nostra storia personale non vorrà diventare quella di un traduttore oppure di uno storico? Certo potremmo fare anche l'archeologo ma più probabilmente in Italia visto che non si fanno ricerche per davvero andremo fare il professore e il professore avrà tutto l'interesse di dire che conosce qualcosa d'importante, importante da insegnare.
Ecco quindi che il latino si auto replica insegniamo il latino per poter dare la possibilità a costoro che sanno il latino di far qualcosa e di guadagnare la michetta.

Per fortuna pochi anni fa hanno tolto da molte scuole questa palla al piede, non introducendo purtroppo le cose che sono utili come l'inglese studiato correttamente e informatica.

Il perché è successo questo è abbastanza banale non ci sono professori sufficienza visto che l'inglese è una cosa pressoché sconosciuta e viene insegnato da gente che non ne avrebbe le caratteristiche,e la maggior parte di insegnanti di inglese che ho avuto il dispiacere di conoscere non sarebbero in grado di avere una conversazione sugli argomenti normali (“mike vuole un panino anche” non basta) con qualcuno di colto che la parla come prima lingua. Ai miei tempi inglese era come ginnastica o religione: una materia di M.
L'informatica la stessa cosa: la maggior parte di informatici che conosco non hanno imparato l'informatica scuola, non esisteva neanche, e quindi hanno glissato su alcuni titoli e si ritrovano ad oggi a non avere un titolo di studio che oggi e' obbligatorio per insegnare questa materia.. Vorrebbe praticamente dire che per queste due materie o importiamo professori dall'estero oppure bisogna fare una deroga perché gli informatici possano insegnare senza dover essere laureati in informatica che non solo esiste da due giorni e mezzo ma è pure molto fallace.
Se non ci credete provate a chiedere a un qualsiasi neolaureato un po' di cose su come sono ad esempio disposti i bit su un hard disk o come funzionano cache e tag.

L'amore per il latino è la quintessenza dell'italiano medio: non so un cavolo di dove sono, ho la cultura idonea per essere un aborigeno che appena scoperto il fuoco ma però ho un titolo, o una cosa che mi permetterà di essere migliore degli altri: il latino.

Siccome non tutti hanno il potente latino e la laurea derivata quelli che non lo avranno lo invidieranno e crederanno a tutte le panzane che io dirò.
Il latino è la chiave di volta per evitare di progredire rimanere ancorati a vecchi retaggi ed evitare di prendere in considerazione che il mondo è cambiato.
.
È il permesso di poter dire che è normale non saper guidare l'automobile anche se la si usa tutti i giorni,

e' il permesso di poter dire di fare la contabile ma non voler usare il computer oppure odiarlo senza fare la figura dell'incompetente.

È il permesso per poter andare a capo di un governo e fare delle leggi che sono contro l'interesse nazionale ed essere osannato come Salvatore del popolo perché è semplicemente sia una serie di etichette molto belle come essere stato rettore, sapere le lingue arcaiche e magari usare ogni tanto lemmi desueti che fanno tanto chic e fanno apparire di livello superiore anche quando si è semplicemente un coglione come Monti.

Il latino Renzi lo conosce ma all'estero fa figure di M colossali visto che l'inglese non sa dove si trova. E questo lo si trova normale, normale che il capo dell'italia faccia figure di M perche' ha studiato il latino anziche' l'inglese!


Il latino e' pericoloso perche e' una di quelle tante cose che ti da l'illusione di sapere.
Poi ti trovi gente che “ha” il latino e compra telefonini con 20 megapixel o peggio vota sul nucleare (pro o contro non importa) non sapendo neppure cos'e' un atomo.


E il livello di incultura italiano lo si evince al parlamento dove quasi tutti “hanno” il latino ma blaterano sulla fisica con discorsi idonei forse fra bambini all'asilo.


Lo si evince da giornali come repubblica dove affermano che con 2 pile stilo ci fai andare uno scooter per 2 persone. E nessuno sommerge gli ignoranti fessi sotto una colossale risata. Eppure la maggior parte dei giornalisti ignoranti “hanno” il potente latino. E il giornale dopo cazzate a raffica esiste ancora.


Io sono da sempre per l'eradicazione totale dalle scuole italiane del latino (tranne per chi studia ovviamente roba morta) e per l'obbligo anche alle medie di:
informatica (addio grillini)
metrologia (cosi sappiamo leggere finalmente la bolletta della luce)
fisica (e cosi' la piantiamo con i verdosky)
declassare a barzellette filosofia, latino, i romani e la storia spiegata come ora.

Forse, allora, potremo dire che avremo un futuro e una cultura diversa da un barbaro dell'anno zero.

Hurg, Hurg!


17 commenti:

Fla ha detto...

Studiare un'altra lingua diversa dalla propria e di un'epoca diversa dalla contemporanea insegna a relativizzare il pensiero e a non proporlo in maniera talebana, come capita invece a chi ha fede assoluta in qualcosa, fosse anche nella tecnica e nella scienza.
;-)

blu-flame ha detto...

Certo, uno puo' relativizzare andando, per hobby, ad imparare l'armeno, la lingua di Ebla, l'egiziano dei faraoni...

Anche se immagino altrettanto interessante, forse di piu' visto che esistono ancora pesrone che lo parlano anziche' leggerlo solamente (si, lo so i peones lo parlano con italico modo) lo swaili, il Mohawk, l'eschimese o chissa' cos'altro.

Gia', parlare la lingua di matrice irochese sai quanto ti isagna a relativizzare rispetto al latino, che tutto sommato e di gente locale.

Invece OBBLIGARE una persona ad imparare il latino e' un'affare decisamente da طالبان (studenti, inteso di madrase).

Far perdere tempo der anni a chi viole imparare altro, ad esempio la lingua italiana, il latino e' uno sballo,no?
Sai quanti liceali ci sono che manco conoscono 4000 vocaboli?

Gente che ha cannato persino a sottoscrivere il mutuo e se non fosse per il PD gli fumavano la casa. Peccato un po' di darwin ci stava.

Pero' avevano il latino ma non sapevano leggere un banale contratto in ITALIANO.

il 47% delle persone in italia sono analfabete, lo sapevi?
L'analfabetismo funzionale
Ovvero sanno tradurre la scritta in suoni ma non sanno cosa vuol dire!!!!
http://it.wikipedia.org/wiki/Analfabetismo_funzionale

in pratica sono amebe.
Che pero' spesso hanno studiato il latino.

Anonimo ha detto...

Interessante notare come sono messe economicamente l'Italia (culla della lingua latina) e la Grecia

nessuno ha detto...

Molti dicono che latino e greco, "insegnano" a studiare meglio. Io non lo so, ma sono d'accordo con il post.

Anonimo ha detto...

Leggo sempre con interesse quello che scrivi, molto spesso lo trovo utile per abbattere alcuni pregiudizi che ci raccontano su determinati argomenti tecnici e le tue parole, molto spesso, mi fanno vedere le cose al di là del mero marketing. Una cosa importante per me che sono un umanista impiegato in R&S elettronica e meccanica.
Ora, però… su sta cosa del latino e dello studio di cose non mi trovi per nulla d’accordo. Il latino non si studia perché si passa il tempo – così come non si studia la poesia perché è carino – ma perché arricchisce l’uomo come persona e non solo come futuro ingranaggio efficiente e funzionale della società.
Il latino come ogni umanesimo ci ricorda come è possibile pensare in modi diversi e la scuola questo deve continuare a fare, almeno in quella dell’obbligo (insegnare latino ad un corso di laura in ingegneria elettronica è ovviamente privo di senso). La società ci dà un milione di stimoli sul futuro, la scuola deve ricordarci quelli del passato perché sennò non solo saremo senza futuro ma anche senza radici.
Se le persone sono stupide, sarebbe molto bello che la colpa fosse del latino… ma ho come la leggerissima impressione che se da domani eliminassimo il latino dalle scuole le nuovi generazioni non saranno di colpo più intelligente.

nessuno ha detto...

Non sono d'accordo, studiare il "vecchio" potrebbe aiutare, ma quanti arrivano ad esempio, studiare le guerre dei nostri giorni? Allora, babilonesi si, palestinesi no, perchè?

Anonimo ha detto...

La scuola deve farti studiare le guerre dei babilonesi affinché sappia tu quello che devi pensare delle guerre dei palestinesi. La scuola ti va studiare il vecchio per darti gli strumenti per interpretare l’oggi e progettare il domani. Avrei il terrore di una scuola che ti dicesse quello che devi pensare dell’oggi.

nessuno ha detto...

Si ma non lo 0,1% dell'oggi, e il resto del tempo passato.

blu-flame ha detto...

"Il latino non si studia perché si passa il tempo – così come non si studia la poesia perché è carino – ma perché arricchisce l’uomo come persona e non solo come futuro ingranaggio efficiente e funzionale della società."

Azz, che proclamone alla PCI.
Detto cosi' sembra assai figo.
Pero', dopo averci pensato molto, trovo che il 90% dei poeti e della poesia sia solo un gruppo di disadattati segaioli.
Nel 500 aveva un senso ma oggi.... molto meno.
ecco perche mella mia vita ho bandito la poesia scegliendo invece un pacco di musica. Uno non campa 3000anni deve scegliere.
Ho scelto le immagini del cosmo, molto piu' loquaci di qualsivoglia poeta e la creazione di mobili (mo imparero' a intagliare).

Quindi il fatto che fosse d'obbligo, e alcune volte lo e' ancora, in un liceo SCIENTIFICO e' ridicolo.

Allora allo stesso tempo direi che oltre alla poesia e' necessaria una cultura musicale, una cultura delle immagini, una cultura dello saper scrivere bene.
Sarebbe necessario, per arricchire l'uomo, che studiasse etologia, astrofisica e tanto altro.


"Il latino come ogni umanesimo ci ricorda come è possibile pensare in modi diversi"
Eeee il latino non e' umanesimo, se lo e' allora lo e' molto di piu' studiare il jap!


"La società ci dà un milione di stimoli sul futuro, la scuola deve ricordarci quelli del passato perché sennò non solo saremo senza futuro ma anche senza radici."

Proprio perche la societa' ci da cotanto stimolo a ragion veduta dovrebbe insegnare a discenere ed elaborare QUEGLI stimoli senza esserne abbagliati e non cadere nel buco nero di cio' che non siamo piu' alla franceschini.

" se da domani eliminassimo il latino dalle scuole le nuovi generazioni non saranno di colpo più intelligente. "
No, non sarebbero piu' intelligenti ma sarebbero meno analfabete dell'oggi se al suo posto venissero imposte cose importanti per chi vive nell'oggi.

Anonimo ha detto...

Allora a che serve educazione musicale alle medie, un’ora a settimana, quando quella ora potrebbe essere utilizzata per studiare cose meno da segaioli? :v
Si studia musica, così come si studia poesia o arte perché siamo umani, prima ancora di persone all’interno di una società. Puoi non amare la poesia, ovvio, non è obbligatorio per fortuna, ma riconoscerai che musica arte, poesia sono cose che l’uomo fa non perché è utile ma proprio perché è inutile e quindi in sommo grado necessario. Altrimenti Bach sarebbe uno che sbatte a caso un coso che sputa suoni sfiatati, che ritorna utile solo per qualche bella pubblicità.
Credo che la questione sia più complicata, ecco. Che poi la scuola di oggi si incapace di far vedere quella stessa bellezza in immagini del cosmo e nell’immagine dell’esperimento ATLAS del Cern (immagine che mi ha incantato) quello è un problema della scuola e non del latino, della poesia o della musica. Che poi la scuola molte volte offra una educazione dozzinale per quanto riguarda la scienza, siamo d’accordo ma la colpa non è della poesia.
Se, poi, mi dici che è importante una cultura dello scrivere bene… beh quello è proprio l’umanismo che è indispensabile: saper scrivere bene significa aver letto bene (non fabio volo magari), studiare le etimologie le strutture linguistiche la linguistica perché se ste cose non si fanno si finisce a usare “piuttosto che” al posto di “o”.
Una cosa è dire che la scuola poi non riesca a farlo… ma non perché non lo fa significa che inutile. Quello dovrebbe essere una scuola sennò appunto, sostituire le ore di latino con lezioni di social network (fatte da chi? Da prof. sessantenni che non sanno accendere un pc?) non credo risolvi il problemi ma lo aggravi di molto. L’esperimento mentale rimane: se fosse il latino la causa dell’ignoranza verso l’oggi, eliminato il latino eliminato l’ignoranza. Ecco, ripeto, questo non credo accadrà ma anzi sarà molto molto molto peggio.
(risparmiandoci poi la sega filosofica del dire: chi imporrà ai ragazzi cosa studiare dell’oggi?)

Anonimo ha detto...

non ho capito il riferimento al tecnezio, c'è una battuta sotto?
grazie

blu-flame ha detto...

In un procedimento il solito perito del tribunale che non capisce na cippa ma viene preso per BBuono ha rilevato dei residui di sparo che a detta sua contenevano tecnezio o qualche altro elemento inesistente in natura.
Ora, quando io sento tecnezio mi chiedo che casso sia, cosi' che se mi presentano de resudui contenenti plutonio mi inalbero visto che all'uranio, all'oro o al platino posso ancora crederci ma al fermio no...

Vuol dire che il perito e' un'imbecille che non riesce a fruire del gelato visto che immancabilmente gli finisce sulla fronte

Questo la dice lunga sui giudici, sui periti e sui giornalisti visto che nessuno per anni si accorse della cosa mentre del procedimento se ne parlava in continuazione sui giornali e pero' quasi tutti questi sapevano il latino benissimo.

Anonimo ha detto...

ho notato che nella pagina della wikipedia italiana (ma non in quella inglese) c'è un riferimento al tecnezio utilizzato come protezione antiruggine. Ormai abbiamo talmente tanti laureati alla "Google University" con PhD alla "Wikipedia University" che non mi stupirei se il nostro tecnico avesse attinto lì per la sua relazione...

Dario ha detto...

Sono rimasto molto colpito dal suo scritto. All'inizio cercavo di arrivare al punto in cui mi avrebbe spiegato, una volta per tutte, che l'italiano non è una lingua di ceppo latino. Purtroppo mi sono perso nel seguirla attraverso i vari campi in cui ha spaziato affermando, me lo consenta, un mare di castronerie (questa non è una parola italiana ma me lo perdonerà). Partiamo dal pezzo in cui cerca di trovare un nesso tra Latino, Avvocati, Legge, Giudice. Onestamente non l'ho seguita bene all'inizio. Poi mi sono fatto una domanda: ... non è che al signore hanno fatto un mazzo tanto e ora è un po inalberato con la legge??? Magari ha trovato un avvocato che con qualche frase in latino ha reso in modo conciso le ragioni della sua parte vincendo il dibattimento. Poi è arrivata la parte mitica del Fotone..... Le assicuro che pochissimi sanno che il fotone è l'unita di misura della quantità di luce nel tempo e nello spazio ma tutti sanno che ogni parola che inizia con "foto" ha a che fare con la luce. Idem per grafia... ortografia, geografia etc etc tutti fino da bambini abbiamo saputo correttamente accostare il suffisso grafia al concetto di scrittura. Ahhhh dimenticavo... non sono 2 parole latine ma greche. Io lavoro nel campo dell'informatica da 30 anni.... NON HO LA PIU' PALLIDA IDEA DI COME I BIT SONO DISPOSTI SU UN HARD DISK... eppure continuo a lavorare e mi vengono riproposte offerte da varie società per avere il miei servigi..... Quando parla di Renzi mi sarebbe stato facile supportarla in quanto trovo che il pifferaio magico di Firenze è un politico ....... peccato che per la stampa anglosassone parli un inglese corretto con il difetto di pronuncia che hanno tutti i toscani..... Quando poi ha parlato dei nostri parlamentari mi è venuto subito in mente Razzi che cerca di parlare con Verdini in latino.... faccia mente locale e vedrà che le verrà da ridere pure a lei... in Parlamento non conoscono il latino. A malapena sanno dove si trova il Trasimeno. Lo dimostrano tutte le trasmissioni delle IENE che hanno preso in castagna i nostri politici per molto meno.Concludo chiedendole un contraddittorio almeno mi spiegherà dove ho compreso male il suo ragionamento

N.D.R. ha detto...

buongiorno,
- leggo spesso i tuoi post, che trovo utili, ad es. argomento "cloud", scelta dei vari tipi di illuminazione ed altri campi in cui sono...impreparato.
- Questa volta sei fuori strada: conoscere il latino è essenziale per parlare un italiano corretto e consente di esprimere in due parole un concetto che nella nostra lingua richiede...quattro righe;
- per di più, lo studio della sintassi latina sviluppa le capacità di ragionamento (vantaggio che non tutti sanno/possono apprezzare);
- per concludere, se ci sono persone...analfabete o incapaci di far di conto, non dipende dalla lingua di Tacito

blu-flame ha detto...

eggo spesso i tuoi post, che trovo utili, ad es. argomento "cloud", scelta dei vari tipi di illuminazione ed altri campi in cui sono...impreparato.

Ti ringrazio del cosiderare il sottoscritto... preparato

- “Questa volta sei fuori strada: conoscere il latino è essenziale per parlare un italiano corretto”
mi permetto di dissentire per pratica banale: tutte le insegnanti che ho avuto erano state caricate con MOLTO latino ma l'italiano non solo non lo sapevano ma addirittura conoscevano meno lemmi di me, i risultati sono che ancora oggi ho un italiano claudicante.

-e consente di esprimere in due parole un concetto che nella nostra lingua richiede...quattro righe;
Come del resto l'inglese, il tedesco o qualsiasi altra lingua in cui quello spscifico interesse sia stato piu' studiato: Gestalt, fast-on...


- per di più, lo studio della sintassi latina sviluppa le capacità di ragionamento (vantaggio che non tutti sanno/possono apprezzare);
Nessuno studio e' riuscito a dimostrare questo. Mentre invece ci sono altre pratiche che paiono aumentare la capacita' di analisi come ad esempio alcuni tipi di videogame. Se fosse dimostrato 5 anni di latino valgono meno di una playstation. Almeno in uno specifico ambito.

- per concludere, se ci sono persone...analfabete o incapaci di far di conto, non dipende dalla lingua di Tacito
E su cio siamo perfettamente in sintonia totale.
Se uno vuole essere tarlucco, o per natura non ha le capacita', il latino non ne ha colpa.
E' pur vero pero' una persona come dimostrato da franceschini, che se al posto del latino gli avessero pompato un paio di lingue vive forse veribbello non sarebbe stato una barzelletta.
Forse franceschini non sarebbe stato un analfabeta cosi' tanto da fare figure di M a raffica semplicemente perche' non comprende quello che gli stavano dicendo come nel confronto con Eric Schmidt (aka come impiccarsi con le proprie mani)

blu-flame ha detto...

Dario, adesso ci penso.. Poi Ti rispondo.
Non darmi del Lei, qui e' easy, non sono mica il corriere della pera...
:-)