lunedì, aprile 28, 2014

sterC-up

Perche mi sta' sulle scatole l'inno che si suona ora....




Una volta le marche migliori spendevano in ricerca una parte consistente del budget, lo stesso che ora viene usato per la pubblicita'.

Le varie IBM quando compravate un computer spandevano un bel fettone di cio' che chiedevano nei laboratori di ricerca e, cavolo!, inventavano i processori RISC che hanno permesso l'iphone... e i diodi che permettono i radar delle porte scorrevoli. Ibm di questi brevetti di base ne ha carrettate.

Le varie Philips quando compravate i videoregistratori (che facevano schifo per altro) spendevano tutto ad inventare cosine come il laserdisc che partori' il simbolo di un'epoca: IL CD. Philips di questi brevetti di base ne ha carrettate!


Quando compravate un TV telefunken compravate la possibilita' futura di avere il TV a colori (mica quella cosa americana), il videoregistratore e il DAT. Giusto per dire quelle piu' conosciute. Insomma ha cambiato un'epoca.


Quando compravate macchine fotografiche minolta o pentax investivate per l'invenzione del TTL flash, dell'autofocus e tanto altro. Meta' delle reflex 35mm e' stato inventato da questi due. L'altra meta da una decina di eroi per lo piu' scomparsi.






Quando compravate un cellulare nokia investivate per la realizzazione di una cosina chiamata GSM. Nokia ha ancora in pancia tonnellate di brevetti.

Quando compravate un ericcson oltre al GSM appariva dal nulla una cosa da niente chiamata smartphone. Si, e' stata inventata da loro. Per un decennio erano gli unici a vendere un affare cosi' strano.

Comprando... Si avanzava.



Il problema e' un'altro.
Ci sono marchi che hanno portato poco o niente nell'ambito che sono leader di mercato: ovvero non spendono nulla. In sostanza o costano molto poco o spendono tutto in pubblicita'.

E' un mondo nuovo fatto di saprofiti che nulla danno in cambio. Marchi che vendono quasi il 30% degli smart phone ma non sanno neppure come farlo e il loro primo claudicante prodotto arriva con solo 20 anni di ritardo e a caro prezzo. Marche che essendo senpre la cenerentola derisa delle macchine fotografiche oggi hanno il 40% del mercato almeno.

La domanda e' come fanno a competere con aziende HiTech?

Bisogna fare un passo indietro e introdurre un altro player!


Le start-up!


In realta' ci sono sempre state delle aziende che nascono per fare cose nuove come la zilog, la apple, la bose o la synaptic.

Le vere start-up.


In pratica si andava da una banca di LARGHE vedute e si chiedeva un GROSSO finanziamento ad alto rischio. Se andava male la banca ci smenava ma se andava bene si ritrovava a possedere un pezzo di azienda profittevole. Se aggiungiamo l'insider trading automatico e' un double win.


La storia americana e' piena di tycoon della finanza veri e propri cowboy da film amanti del rischio e dal naso leggendario.

Il problema e' che se dovevate fondare una Apple in pratica bastavano pochi soldi, se te ne davano una carrettata (come e' capitato grazie alla faccia tosta dell'amico del fondatore Woz) potevi partire alla grande. Per far partire la Bose occorreva RELATIVAMENTE poco.


Per fare un pc tipo l'apple I bastava veramente poco: un genio, Woz, una stanza, un saldatore e dei componenti in libera vendita. Se ci pensiamo non hanno inventato nulla (come brevetti base) che non fosse gia' nell'aria (infatti il PET e' maledettamente simile, no?).


Se devi fare un nuovo processore oggi serve molto piu' il box dell'auto di mamma con il fondatore alla Steve Wozniak con il saldatore ancora caldo (qualcuno si beve ancora che la apple sia stata inventata da jobs?) ma un'attrezzatura cosmica da milioni di euro o il suo noleggio.

Ogni volta che un traguardo e' stato raggiunto l'asticella e' sempre piu' in alto. Pensiamoci bene: dopo l'apple II e la sua imitazione, il PC XT, se ci pensiamo non e' piu' cambiato il mondo del pc. Se poi togliamo due innovazioni di AMD e pensiamo quindi all'epoca Pentium4 i pc sono identici al PC-AT.

L'asticella e' sempre piu' difficile da raggiungere!




Per fare una cosa che cambia l'orizzonte oggi servono TANTI soldi.


Il Jpeg, il DVD e il GSM non esisterebbero senza la comunita' europea. Ha un livello di complessita' MOLTO piu' alto di un etacs-amps in FM.

La tv HD, dopo lo stop dell'HDmac (muse ecc) ancora oggi sostanzialmente non esiste: stanno incominciando ora i primi vagiti. Piu' di 20 anni per rifare quello che esisteva gia' in analogico grazie alla Comunita' Europea.


Questo vuol dire che le tanto osannate startup hanno una capacita' di innovare sicuramente piu' ampia come tipologia, ma non troppo perche' comunque se ricercano “stranezze” non vengono finanziate, ma hanno un'orizzonte CORTO e POCO PROFONDO.


Una startup quando chiede 5-10 milioni di euro, una bazzecola se ci pensate, DEVE andare sul mercato non in fretta ma prima. Prima finisce la fase prototipale piu' soldi guadagna. Un milione di euro all'anno di interessi non sembra ma mettono in ginocchio chiunque.

A questo punto l'idea e' che a META' DEL LAVORO, anzi ad un decimo, qualcuno si interessi alla cosa PRIMA CHE SIA USABILE, magari prima di avere un prototipo funzionante, arrivi qualcuno a mangiarsela.

GNAM.




Il vantaggio per il predatore, se e' sicuro che funzionera', di non aver speso in ricerca: la serie infinita di INsuccessi lo hanno pagato le banche. Il predatore prende il frutto maturo o sul punto di.

Il vantaggio per il predato e' di prendere i soldi per cui ha lavorato e non morire di interessi. Il vantaggio delle banche e' spesso di prendere una carrettata di azioni del predatore. Tutti felici poiche' di rado il finanziamento basta per mettere su l'ingegnierizzazione e la linea di produzione.

Aspettare vuol dire fallire.






Faccio un esempio: led-lcd:

E' anni che gli schermi del cellulari dovrebbero gia' essere flessibili. Il primo prototipo di LCD flessibile io l'ho visto circa nel 1997. Tutti gli anni mi capitava di vedere una startup che mostrava un prototipo di tale affare da usarsi come della carta: arrotolato, srotolabile, piegato nel portafoglio...

Peccato che ERANO PROTOTIPI che probabilmente funzionavano MALE. Male non perche' brutti ma perche' prototipi.


Avete visto LCD pieghevoli?


Sarebbero comodi, nevvero?


Ma per finalizzarli servono una BARCA di quattrini e molti errori.


I LED nella variante organica ci hanno fatto un mazzo cosi', per schermi enormi e flessibili (arridaie!).

Molte startup hanno creduto che fosse il nuovo bengodi nell'industria dell'illuminazione (gia' i s-LED fan cag... figuriamoci questi).
Quanti 120” o-led avete visto? Neppure un singolo TV O-LED e' stato venduto in italia nel 2013!

Quante strisce luminose da incollare al soffitto?
Nessuna dite?
In cosi' tanti anni?
E quanti TV che si piegano e mettono in un cassetto?
Non si dovevano addirittura spruzzare sulla parete?
Aah!
Erano solo startup!

Una cosa e' intravedere la possibilita' di volare come Leonardo, un'altra essere i fratelli wright!

Eppure sono almeno 15 anni che vedo PROTOTIPI che dicono funzionanti (DICONO!) di queste due tecnologie da infinite startup.

Una cosa e' immaginare uno smartwach-phone nel 1955 migliore di quelli attuali (Blish se non ricordo male) e probabilmente vicino a quello che saranno nel 2040.

Una concept art, un'idea. Non servono startup ma basta un po' di fantasia.

Diverso e' un prototipo che funzionicchia dovendo rispettare le limitazioni tecnologiche attuali.

Il primo CD, il prototipo, era grande piu' o meno come una lavatrice da 7Kg (95*60*65) e consumava a occhio 400W.

Ma funzionava e divenne in 2 anni il CD100.

In pratica le startup possono accendersi solo se il compito e' “semplice”.

La startup funziona se l'idea non contempla ricerca ad ALTO livello che necessita di megaricerche.

Ci sono startup che hanno l'idea di mettere un sito che incrocia i dati degli utenti e magari diventare ricchi come facebook.

Ma facebook non e' nuovo: ci sono centinaia di siti come loro prima di loro. Non hanno inventato NULLA. Inizialmente era un'imitazione di lycos o una versione meno confusa di libero.

Ci sono DECINE startup che inventano orologi con dentro sensori ma non hanno inventato i sensori ne l'orologio. Hanno solo avuto l'idea di usarli insieme.
In pratica le startup sono ottime se avete l'idea di mettere la marmellata sul biscotto e inventare la crostata.
Inventate la marmellata al sapore di pesce.


Inventare un orologio con linux dentro come centinaia di startup stanno facendo oggi (oh! Ma lo ha gia fatto IBM nel 2000!) ma siccome volevate anche l'interfaccia con le immaginette il giorno dopo non sapete neppure che ore sono! Certo lo vendete come gear galassia stupo X ma alla fine e' roba banale. Gia' vista. E nel 2000 funzionava per 3 giorni. E si vedeva al sole!


La startup assemblano molto bene in maniera nuova concetti vecchi.

Potrebbero essere utili per esempio far dialogare le auto come ci si aspetta che facciano da 30 anni ma nessuno lo vuole fare. Waze e' un inizio molto inferiore e stupido rispetto a cio' che immaginavo 25 anni fa ma ha il difetto ENORME di usare il cellulare. Se usassimo la 27MHz sarebbe mooooooolto meglio e rivoluzionerebbe un settore senza inventare nulla. In maniera semplice. Sicura e senza sim e costi connessi.

Perche' non succede?
Perche' per farlo bisognarebbe avere un accordo con almeno una casa automobilistica. Bosch o borg potrebbero farlo. Una startup con un prodotto non definito interamente NO.

E Valeo o Delphi con il cavolo che spendono per un prodotto che forse non verra' accettato per problemi che rischiano di non farlo accettare (privacy, leggi sulla trasmissione, differenze band plan nazionali...). Problemi che non sono “fisici” e quindi non necessitano di GRANDI investimenti tecnici ma enormi da un'altro punto di vista.


Insomma le startup servono a poco nonostante siano osannate.

Quando chiedo a qualcuno che contesta questa cosa “dimmi 3 startup che hanno rivoluzionato il mondo con qualcosa di nuovo negli ultimi 20 anni” alla fine sono io a fare l'elenco.

Mentre di cose che hanno cambiato la vita che NON arrivano da PICCOLE startup (ovvero non contando le ex) ne posso elencare a centinaia. Migliaia.

Se e' normale amministrazione le startup fanno il cerino sperando di incontrare la tanica di benzina.
Ma per le cose grosse serve il cannone grosso.

Nessuna startup poteva inventarsi il CD sia per bagaglio tecnologico (brevetti, personale), sia per accordi, sia per impianti.

Nessuna azienda oggi si metterebbe a scrivere un sistema operativo, persino apple non lo fa. Troppo costoso.

Per le cose che SEGNANO il progresso e' necessario che vengano usati sistemi seri. Il vecchio e costoso R&D di una grossa azienda che butta dentro una tonnellata di benzina.

Ma oggi il consumatore ha deciso che le novita' sono quelle di ieri con nomi nuovi anche perche' altrimenti la novita' arriverebbe a decenni alterni.

Pensiamoci bene da quanto non vediamo una cosa nuova?

Nelle auto cosa ha una vettura nuova che non aveva una interceptor o una DS (1963)?
Il CAN bus che quando la crysler lo ha fatto era in altri ambiti vecchio? Cos'erano, i primi anni 90?
L'ABS? inventato per gli aerei?
La cintura di sicurezza del sig Tucker (anni 50) finalmente adottata in italietta ieri?
L'iniezione diretta o il common rail? No, nel 1943 lo si usava sulle navi il common rail!
L'iBBrido, sorry, e' un idea ancora piu' vecchia. Persino sulle auto di “serie” (non erano proprio di serie come intendiamo noi oggi)
Il torsen del 1950?
Piccole evoluzioni ma niente di SEGNANTE. Di recente almeno.


Stesso discorso sulle macchine fotografiche: da quando il gruppo trainante e' sparito / in difficolta' cosa e' avvenuto di nuovo?

Pensiamo a canon. Escludendo l'uso delle lenti ad interferenza in 30 anni non ha inventato/innovato molto.

Pensiamo ai cellulari: fuori da ericsson, nokia e motorola di cose veramente nuove vi viene in mente: nulla?

Nei computer ormai si parla di intel, AMD, ARM, nvidia. Fuori da queste e con AMD che negli ultimi anni si e' arenata nelle vendite cosa trovate di nuovo: nulla. AMD ha introdotto 2 cose nuove e ibrida mondi vari e intel per mantenere il dominio segue pedestremente.
Stiamo parlando di mondi dinamici se poi andiamo su mondi statici ne vediamo delle belle.

Sedie sempre fatte uguali ma esteticamente diverse e piu' scomode. Mai usare materiali di altri settori! Il mondo del mobile e' fermo all'invenzione della sega circolare e della pialla elettrica.

Prova a dire ad un mobiliere che i torni si controllano a computer.

Il mondo dell'edilizia poi e' fermo al mattone forato. Se gli parli di quello che e' successo dopo il 1940 ti guardano ebeti tanto da guardarti storto. Se si escludono i grattacieli, un paio di aziende in tutto il mondo, anche quelli piccoli come quelli milanesi non sono realizzati da italiani ma da aziende USA.


Parliamo del mercato HiFi? No, non fatemi piangere. Siamo ancora al livello di non far meglio di una tannoy westmister del 1959: sono imprendibili. Tutti a dire che grazie alla novita' hai un suono mai sentito prima.... si, prima del '50! In genere la novita' e' semplicemente una vecchia reflex con un estetica piu' trendy dal costo piu' basso come la qualita'.


hai un suono mai sentito prima forse vuol dire: mai sentito prima cosi' scarso!

Pensiamo a samsung, Lg, Acer, tutte aziende tecnologiche ci dicono. Bene!, cosa hanno fatto?.
NIENTE.

Certo passare dalla produzione a 45nm ad una a 40 eccetera e' interessante. Ma e' una naturale evoluzione spesso arrivata comprando macchinari per la produzione prodotti da specialisti.

Produrre un cellulare usando un chip pippo, un display pluto e una batteria cippa non e' innovazione e' essere un assemblatore.

Cosa ha inventato FIAT (o altri) negli ultimi 20 anni? Forse qualcosa come disporre la cinghia in una maniera anziche' un'altra?

In pratica ora ci troviamo nel magico mondo del consumatore che vuole di piu', tendenzialmente piu' inezie, a minor prezzo rinunciando a durata, qualita', idoneita' e futuro.

Ecco perche le startup ormai sono cosi' osannate.

Una volta erano societa' che partivano e qualche volta arrivavano.


Oggi sono il cibo di aziende dai pochi scrupoli che vivono contrabbandando vecchiume per nuovo e sperano attraverso l'acquisizione di vecchie glorie (vero know how) e nuove startup di proseguire il gioco all'infinito.


Siccome e' molto redditizio e senza paura lo fanno anche entita' che non avrebbero necessita' ma per competere ad armi pari sono misure ormai obbligatorie.


Alcune aziende addirittura comprano e smembrano vecchie glorie per fornire ai cani il disossato gia' pronto specifico per loro.


Chi ha in pancia brevetti e' carne da macello, veri e propri polli-manzi-maiali di allevamento.

Google mangia motorola sputa le ossa che lenovo anela.
Grundig, chi capisce dove sono gli asset e' bravo.
Chrysler viene masticata da mercedes (guardate i motori mercedes...) e risputata; ma fiat capisce che non erano solo i motori il sugo.
BMW con Peugeot gioca a sbranare senza comprare. I nuovi e migliori motori BMW sono il vecchio motore PSA.
Sony con ericcsson, un supplizio. Un boccone per volta.
Sony con minolta: GNAM!
MS con nokia. GNAM
Il giochino di samsung con sharp. Come prendere la scabbia da chi ti sta mangiando.
Philips che si sta tagliando a pezzi da svendersi.
Ford che cede rover e jag a un indiano da poco che presto tornera' a ucciderci, oh se torneranno. Come e' tornata hyundai dopo aver assaggiato mitsubishi. Ricordate come erano kia-hyundai prima di aver mangiato giapponese?
Sanyo che si e' buttata nelle braccia di panasonic dalla disperazione. Sanyo, un nome splendente mica una sciacquetta qualsiasi!

A questo punto vi e' da chiedersi perche' qualcom, intel, amd, arm non vengano scalate e smontate. Forse valgono piu' da smontate che da intere.
Oppure perche' panasonic non si smonti da se come stanno facendo in molti.

Aziende che hanno l'orrida, disastrosa, brutta e impresentabile COLPA di aver fatto ricerca e fatto ottimi prodotti.

Ahh si, forse, non serve piu' fare ottimi prodotti.

Perche' allora si spinge cosi' tanto sulle startup?

Forse perche' non facendosi molta ricerca seria SI SPERA che venga fatta da chi non ha i mezzi.

Come dire che basta l'idea.

Un concetto, quello della forza della filosofia, del latino e dell'io contro il mondo freddo della matematica, dei soldi e della fatica che piace molto in Italia dove viene insegnato a scuola e ha fascino sui peones di altre nazioni.

Il proprio io interiore e superiore contro la tecnica. La scorengia contro l'aereo a reazione!

Evviva la filosofia!

Fantozzi contro tutti!

Oppure e' perche' non ci rimane null'altro?

Evviva le STERCup!
Urliamo a squaciagola:
Evviva le STERCup!
Facciamo articoli di giornale
Evviva le STERCup!
Inneggiamo per favorire le aziende che non pendono in ricerca:
Evviva le STERCup!
Evviva le STERCup!
Evviva le STERCup!
Evviva le STERCup!

PS
Prima che ci sia qualcuno che capisca che odio le startup (anzi!) si lavi la faccia:
servono 2 ruote per andare in bici: ma se togliete quella dietro con solo quella davanti non attaccata ai pedali non andrete lontano.
Cosi' come il contrario: 2 ruote occorrono. Sostituire una ruota per un campanello colorato non e' buona cosa.
Serve sia la grande ricerca alla old-IBM che le startup che si lanciano in mondi nuovi magari non esplorati per incapacita' di visione o necessita' di focalizzarsi altrove.
E' un tandem che non puo' mancare di entrambe le cose.
Pane e salame.
...Gnam!

mercoledì, aprile 23, 2014

Un server e' una presa








Ogni tanto mi chiedo come gli esseri umani facciano a progredire.
Perché è incontestabile che  oggi si vive meglio che nel 1600.
Quando si sente parlare un grillino o si vedono le cose che narrerò a breve la mia stima per il genere umano ha un collasso.

Uno dei miei clienti dopo aver sperimentato sulla propria pelle cosa vuol dire rischiare di perdere i dati ha deciso negli anni di fare sacrifici e accedendo anche al mercato dell'usato ha messo insieme un'infrastruttura informatica notevole soprattutto se parliamo di un'azienda in cui lavorano circa 4-5 persone.
Le azienda in questione ha necessità di avere un'enorme database di tutte le piccole minuterie che deve vendere e per questo possiede
un paio di server modello tosto (doppio alimentatore hot swap)
RAID SCSI 10K
un coso cisco
una rete da un gigabit molto prima che divenisse di moda e a basso prezzo
backup a nastro
un poderoso UPS di marca da decine di Kg
Completano l'armadio switch router, borchie telecom cavi e lucette

Di recente per non farsi mancare niente ha deciso di costruire un piccolo locale in cui mettere tutta questa attrezzatura che se fosse comprata ora e nuova parliamo di cifre da vettura media tedesca e un consumo non trascurabile.

Cosi' nessuno puo' inavvertitamentente  arrivare con uno scatolone sui preziosi dati stanno al sicuro nel loro locale.

Il solito binmbominchia che installa il programma di contabilita' vi potra' dire che potete tenere il tutto su i un PC da 300E con prestazioni simili (per poi bombarvi 10KE di licenze) ma ovviamente fra andare per Torino completamente nudi e corazzati come un panzer la differenza e' la tranquillita'.
Eccessivo?
Forse, ma star tranquilli non ha prezzo.
In pratica se nessuno spara almeno un paio di volte all'interno del locale e' improbo avere uno stop.


Ma ricordiamoci, siamo in Italia. Un posto dove se sai recitare Dante Alighieri sei un figo e stando alle dichiarazioni dei nostri più politici anche di questi giorni potresti trovare lavoro invece se sai che differenza c'è tra un telefono una banana sei una merda sfigata.

Così arrivò il tizio che doveva pulire per terra con una macchina che aveva ovviamente ordinato dall'estero poiché ovviamente uno che sa declamare Dante non è certo in grado di costruire una banale macchina per pulire i pavimenti.

All'estero con nostre spine con due passi diversi l'unica cosa che fanno sono le barzellette così  la macchina è arrivata una spina tedesca: la schuko.
Non sia mai che chi sa declamare il grande segaiolo del sabato di festa sappia sostituire una spina con una idonea al nostro territorio e non sia mai che non riuscendo neppure sostituire una spina in maniera corretta riesca nell'operazione assai difficile di ricordarsi di portare una riduzione.

Il nostro operaio specializzato nella pulizia del pavimento si aggira dunque per l'azienda alla ricerca di un foro compatibile con una spina nata per incontrare amicizia solamente 3000 km più a Nord.
L'operaio specializzato è ovviamente col suo cervello completamente caricato nella difficile opera di spingere avanti indietro quella macchina così complessa e quindi non riesce ad avere altra forza mentale per andare dei residenti a chiedere se per caso posseggono il magico oggetto che permette di inserire una spina tedesca in una presa dell'italico popolo.
O forse si vergogna un po' di aver acquistato la macchina da posti lontani costringendo il fratello che montava identiche, ma peggiori, al licenziamento?

Comunque sia il personaggio con in mano la spina ciondola una ventina di minuti per l'azienda seguito da una coda da topo delle favole alla ricerca di un buco della stessa forma: impossibile da trovarsi.
Dopo una lunga e infruttuosa ricerca scopre una magica porta aprendo la quale viene accolto, in un piccolo antro, da decine di lucine che ammiccano e 15 turboventole che fanno un fracasso micidiale. Che posto strano.
Il grande intelletto grazie al grande coraggio che possiede non si fa spaventare da quel groviglio di cavi. Non lo preoccupa neanche l'insolito rumore che proviene da quella scaffalatura.

Lui sta facendo una ricerca e niente lo può distrarre.

Con il credo grillino che siamo tutti intelligenti e siamo in grado di comprendere tutti le stesse cose capisce di aver fatto bene a non preoccuparsi: Nello scaffale fanno bella mostra di sé delle prese schuko.
Con una mano sposta i cavi di rete e ci sono appoggiati sopra e che erano in attesa di essere reinfilati nella canalina ed inserisce la spina della poderosa macchina straniera dal consumo di quasi 3 kW.
Nell'arco di due secondi di numero nella stanza piomba il silenzio e l'oscurità delle lucine.
Anche questa cosa non turba il suo animo prode ed incorruttibile e si dirige verso la macchina che nonostante la ricerca culminata nel ritrovamento non dà segni di vita.

Così decide di fare una manovra ai limiti della sua poderosa forza da Reinhold Messner del pavimento: esce dall'azienda situata a pianterreno e procede verso il furgone a ben 27 m di distanza dove prende la riduzione e usa una presa qualsiasi.

Nel frattempo qualcuno si lamenta che non riusciva a mandare una e-mail e dopo poco qualcuno scopre che la fattura che stava scrivendo non può essere salvata.
Il gruppo di continuità e' spento come tutta l'attrezzatura. Decine di migliaia di euro si sono trasformati in un blocco di sabbia, ferro e piombo.
Una breve ricerca a scoprire che cos'è capitato e il prode operaio che non si spaventa davanti a nulla informa che per lui una presa è una presa anche se si trova avvitata in uno scaffale all'interno di un locale e alimentata da UPS.
Il fatto che alll'inserzione della spina si sia spento tutto per lui era assolutamente un un funzionamento normale e non devono rompergli le scatole per aver usato una banale presa.

E poi ci si chiede perché esistano i no-muos, sciachimisti, notav, grillini a sputacchiera eccetera.

giovedì, aprile 17, 2014

pomodoro pachino stupidino







Secondo me il pomodoro e' un frutto che ben si adatta a spiegare la nostre strana idea sul naturale e cibo.

Spesso parole come  
naturale, 
antico, 
tradizione e 
storico
vengono disattesi.

Il vestito storico della mia citta' si usava nel 600. Foto del 1850 testimoniano che nessuno andava in giro vestito in maniera tradizionale: “tradizionale” era gia vecchio.

Tipico, dalle mie parti, e' qualcosa di pluricentenario.

Il pomodoro si sa e' americano e cugino della patata.

E' un prodotto TIPICO americano.


Vediamo un po' di balle sul pomo d'oro


Il pomodoro viene considerato antica coltivazione Italiana.

BALLE

Viene importato nel 1570




Il pomodoro viene considerato antica tradizione culinaria

BALLE

in italia viene considerato una pianta d'arredamento fino al 1700 circa. Veniva considerato velenoso (lo sono le foglie in realta').




Il pomodoro viene considerato rosso da sempre.... peccato!

Il nome stesso indica che era GIALLO. D'oro, appunto. Le varieta' completamente rosse hanno circa 100 anni.




La pummarola e' tradizione napoletana
.

BALLE!

e' roba dei romagnoli che la inventarono a meta' 800 e la produssero in quantita' per molti decenni prima che il sud ne importasse la tecnologia.




Il pelato e' del sud!

BALLE!

In piemonte Francesco Cirio dopo piselli e altre menate si dedica al pomodoro. Solo successivamente apre diversi stabilimenti al sud (all'inizio del secolo).


Ma questo e' NULLA!


Per vedere la ridicola storia del pomodoro e la tristezza che la circonda e della sua PRESUNTA tradizionalita' poossiamo introdurre un triste nome di un comune italiano: pachino.

Pomodoro di Pachino (IGP) è il nome di un prodotto ortofrutticolo italiano a Indicazione geografica protetta.
Che caxxo ci azzecca?
Fino al 1950 in quel comune il pomodoro era una coltivazione marginale (preferivano la vite) e comunque fino al 1989 i pomodori coltivati erano di tipo locale, probabilmente san marzano (introdotto nel sud nel 1930).
Cosa succede nel 1989?

la Hazera GENETICS israeliana dopo un lungo iter sullo studio genetico del frutto produce un nuovo e bizzaro pomodoro.

Hazera Genetics Ltd Berorim,79837 Israel Telephone: 972-8-8508815 Fax: 972-8-8502442
mica una presunta “cosa” Potete chiamarli.
Le genti siciliane provano a comprare il pomodoro israeliano e coltivare una roba strana per evitare la concorrenza di coltivatori presenti da piu' tempo e meglio introdotti.
Inizialmente non va molto bene ma poi diventa un boom e iniziano, dopo il 1995, a coltivarlo in quantita'.

Un sacco di soldi. Bisogna bloccare e difendere la posizione acquisita.

Ovviamente i siciliani non potevano dire che non era roba loro e si inventano un marchio e cercano di difendere la “loro” roba con leggi e avvocati (quelli si che e' roba tradizionalmente loro).
Inventano il fatto che il pomodoro israeliano di origine americana e' ROBBA LORO.

Stanno difendendo con gli avvocati e i denti un pomodoro che non e' loro!
Che litigiosi!
Poi ci si chiede perche' si fanno le guerre ed e' necessario l'F35 (o simili)!

Chiunque puo' produrre il pomodoro in questione semplicemente andando dal produttore del pomodoro che, ripeto, e' un israeliano, e acquistare le sementi che sono in libera vendita...

Vediamo cosa dice il consorzio:

L’attività di tutela del Consorzio è rivolta a soggetti diversi della filiera agroalimentare, e comporta diverse responsabilità e diverse aree di intervento.

a) Tutela verso il consumatore
Si sostanzia nella garanzia che il prodotto recante il marchio di qualità abbia una provenienza certa quanto all’origine geografica, che nell’ambito di quel territorio operino produttori rintracciabili e riconoscibili, e che tali produttori adottino criteri precisi per garantire la qualità dei propri prodotti.



Garantiamo ai peones che il pomodoro israeliano sia prodotto da noi. Per fare questo mungiamo allo stato qualche biglietto da 100.000E annuale ma non vi diciamo quanti.



b) Tutela verso il produttore

Consiste nell’opera di sorveglianza verso i mercati, per limitare e contrastare gli usi non legittimi del nome “pomodoro di Pachino”


pomodoro di pachino non e' chiaro, dovreste cambiarlo in “pomodoro coltivato a pachino” perche' il pomodoro di pachino (anche detto israeliano cherry pincopallo) e' prodotto anche altrove. 
Come il pastore della brie, i biscotti di NY e la veneziana rimangono tali anche se nati o prodotti anche a Belgirate (VB).


o del marchio di qualità, causando confusione e danni commerciali al prodotto tutelato. 

La confusione la fate voi non essendo chiari fa semplice luogo di provenienza e tipicita' del prodotto.


L’impegno verso le aziende consorziate affinchè il prodotto sia conforme ai criteri previsti dal regolamento di produzione si traduce in una tutela nei loro confronti affinchè la qualità del prodotto messo in commercio non abbia a subire detrimento o carenze in termini di omogeneità.

Scusate ma il fatto che il pomodoro giunga all'utente finale non deperito e' normale, o no?


Andando sulla pagina del consorzio http://www.igppachino.it “La coltivazione del pomodoro a Pachino” e' ovviamente l'unica “In costruzione”.
Dopotutto non potevano aprire un sito nel 2004 e dire che coltivavano intensamente quella varieta' che stanno pompando da circa 4 o 5 anni dandola come prodotto tipico.

Continuiamo con le loro affermazioni sui loro scopi:


l’impegno a valorizzare il prodotto recante il marchio ministeriale “I.G.P. Pomodoro di Pachino”;


Aho' semo riusciti a farci fare per oscuri motivi un marchio che dice che siamo tradizionali come la mozzarella dobbiamo monetizzare i costi sostenuti!



l’opera di vigilanza sui prodotti similari che possono ingenerare confusione nei consumatori e quindi recare più o meno indirettamente un danno di reputazione, di immagine e di identità merceologica;


Aspetta, voi usate sementi che arrivano da lontano e usano tutti, cinesi compresi, e volete avere un'identita' specifica? Un po come dire che voi siete speciali? Ma in cosa?
Che confusione che generate!


svolge azioni di tutela, promozione e pubblicità, per favorire l’affermazione sui mercati nazionali ed esteri della I.G.P. Pomodoro di Pachino, anche avvalendosi di provvidenze, agevolazioni e contributi pubblici e privati.
 
Isomma grazie al fatto che avete un simbolo che certifica che fate pomodori prendete soldi dallo stato e dai coltivatori e fate pubblicita'.



Uno scopo di particolare rilievo del consorzio è l’istituzione di un proprio marchio consortile il cui uso è riservato agli associati, operando per attivare ogni azione anche a carattere legale o giudiziaria per la tutela della propria attività per impedire o reprimere abusi e irregolarità a danno degli interessi e dei diritti propri e dei consorziati.


Chi usa il gagliardetto muore!


Una finalità non secondaria ma proiettata sul medio termine è quella di organizzare una propria struttura tecnica che si potrà anche avvalere di singoli esperti del settore. Per finire non vanno trascurati gli scopi di formazione, di aggiornamento e di qualificazione per gli associati del consorzio.
Yabba, dabba, Hu,Hu!


In tutto il sito manca l'unica cosa che in qualche maniera giustificherebbe l'esistenza di un IGP dato ad un prodotto che assolutamente non e' locale ne tradizionale: 
Il pomodoro ciliegino israeliano e' MOLTO piu' buono coltivato a pachino piuttosto che a nel Salento o nella vicina Tunisia?

Perche' se non e' cosi' proporrei l'abolizione dell'ennesimo ente inutile.

Proporrei nuovi marchi:
la mozzarella di bufala milanese AOC.
Il pomodoro STG di Venezia.
il brie di DOCG casalpusterlengo
La toma IGP di Viggiu'
La polenta DOP di Otranto
il cous cous DOC Tirolese.

Non sarebbero piu' assurdi del pomodoro di pachino che e' altrettanto cretino.

lunedì, aprile 14, 2014

isotonico

Ci sono degli imbecilli secondo i quali vanno usate tutta una serie di bevande COSTRUITE partendo dall'acqua distillata. Roba che nessuno che non sia un chimico riesce a capire.
Questo e' addirittura un intero supermercato per i consumatori di queste bizzare sostanze.

Prendiamo la tanto amata bevanda ISOTONICA: che cavolo vuol dire?

Il vaccabolario ci viene a sostegno:
soluzioni acquose di sali e di sostanze proteiche o medicamentose con pressione osmotica e concentrazione analoga a quella del plasma sanguigno circolante. Sono usati largamente per iniezioni endovenose e per fleboclisi nelle più diverse condizioni (shock, anemia acuta, interventi chirurgici, intossicazioni gravi

In pratica una bevanda ISOTONICA sara' densa come il sangue con una tonnellata di sali ovvero di.... ELETTROLITI!
e la sete si impenna!

La cosa divertente e' che sono gli stessi che ti parlano di natura, di mangiare roba naturale scandalizzandosi perche' bevo la cocacola.

Fessi.

giovedì, aprile 03, 2014

Torraca: bustarelle o ignoranza?





Sebbene la tecnologia e la ricerca mi piacciono tantissimo sapete ormai che sono decisamente contrario all'introduzione di tecnologie spacciate per nuove, o nuove in toto, quando queste siano decisamente peggiori di quelle vecchie o abbiano degli effetti collaterali così grossi da renderne assurda l'introduzione.
Avete anche visto dai molteplici articoli sull'illuminotecnica che sebbene mi piacciono tutte le sorgenti di luce moderna trovo spesso fuori luogo parlare di LED come panacea totale.

Non è che io sia contrario ai LED per partito preso, trovo che siano ottimi  nell'illuminazione di cortesia delle auto, molto interessanti in barca, assolutamente simpatici montati su alcune torce a mano. 
Per me i LED sono degli strumenti nuovi che hanno l'ambito di utilizzo nelle loro caratteristiche di forza: consumo medio, indistruttibilità dal punto di vista degli urti, dimensioni contenute quando la luce da generarsi è poca ed infine una tensione di alimentazione molto bassa.

Questo fa da contraltare ai loro problemi: consumi medi, poca luce prodotta, di scarsa qualità, necessità di elettronica complessa quando alimentata dalla rete e costi elevati che diventano mostruose quando si supera una certa potenza.

Torraca e' un comune nel sud ad un certo punto il sindaco, usando parole sue, ha decretato la morte delle fluorescenti ed è passato all'illuminazione dei lampioni stradali e dei viottolie della sua cittadina all'illuminazione interamente a LED. 

Vediamo cosa hanno detto di TORRACA

http://www.ambienteambienti.com/accade-altrove/2010/05/news/luce-pubblica-a-costo-zero-o-quasi-6496.html
tre impianti fotovoltaici comunali per un totale di circa 150 kw, che hanno reso il paese autonomo energeticamente
Infatti e' moto che i lampioni si accendono di giorno....
Costo ZERO e pollo GRATIS... come spesso negli articoli su Torraca.

non potevano mancare gli idi ops i Grillini che su MOLTE loro pagine parlano pomposamente della cosa
Torraca è l’esempio evidente di come lo spirito di iniziativa e l’attenzione crescente alle tematiche ambientali possano generare benefici congiunti alla popolazione, attraverso la realizzazione di singoli progetti coordinati in modo coerente.
grillini2
Una luce che può farci – letteralmente – da guida quella di Torraca, ... di sperimentazione della pubblica illuminazione con tecnologia LED
E si potrebbe continuare per almeno 300 pagine grilliniche

http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=7898
il colpo di genio di Torraca, piccolo comune della provincia di Salerno che, usando la tecnologia a Led per il sistema di illuminazione pubblica, ha dimostrato di essere all'avanguardia in fatto di energia e risparmio

http://www.lastampa.it/2012/03/30/scienza/ambiente/green-news/un-ora-di-buio-e-poi-spazio-al-led-5E4oBVlud5eIY7nzU58PJO/pagina.html?exp=1
na tecnologia per ottenere luce a minor impatto ambientale e con costi più bassi c’è già e si chiama LED. .. le virtù: «Prima di tutto gli aspetti ambientali: queste lampade consumano dal 50 all’80% in meno rispetto a quelle fluorescenti e alogene.....


http://www.repubblica.it/2007/11/speciale/altri/2007ambiente/caso-lampadine/caso-lampadine.html
Il ritardo nella penetrazione delle fluorescenti è grave, perché il contributo che potrebbero dare all'efficienza energetica è enorme, ma rischia di essere la rincorsa a una tecnologia che sarà presto superata.
Il futuro sono infatti le lampade a led che abbattono i consumi in maniera ancora più drastica
Ma a Torraca, nel Cilento, l'amministrazione ha deciso di giocare d'anticipo, convertendo a led l'intera illuminazione pubblica
Anche repubblica dedica svariati articoli a torraca. Per loro le FL non coprono la maggior parte della luce ma e' pure roba vecchia...

il comune
L’impianto fa risparmiare circa il 70% dei consumi energetici, riduce del 70% i costi di manutenzione, elimina l’inquinamento luminoso e funzionando a 24 Volt risolve anche il problema della sicurezza degli impianti di pubblica illuminazione

Si potrebbe ancora andare avanti parecchio con queste citazioni che vanno da dichiarare consumi inferiori del 50% fino all'80% da giornali a tiratura nazionale, log, trasmissioni televisive eccetera. 
Tutti che parlano di questa cittadina come un esempio fulgido da seguire.

Chi ha letto i miei precedenti post sull'illuminotecnica giustamente penserà che i casi sono due: 
o lo scrivente è un completo imbecille 
oppure se c'è qualcosa di non troppo chiaro.

Infatti su questo sfigato  piccolo blog di provincia è stato detto in più riprese che le lampade LED consumano molto, non durano così tanto, hanno tutta una serie di problematiche e comunque per potenze superiori ad un abat-jour non sono il caso.

Chi poi ha seguito le indicazioni di andare a verificare siti dei costruttori delle lampade sarà ancora più basito perché questo contraddice le cose che ha imparato.

Le lampade scarica ai vapori di sodio infatti pur avendo una luce veramente orribile hanno un'efficienza notevole e una durata piuttosto alta. Paragonarle all'illuminazione a LED non dovrebbe neanche attraversare l'anticamera del cervello poiché il consumo di questa novità è quanto meno il doppio. Inoltre possono essere alimentate in serie con il variac galleggiante che compensa parzialmente la luce mancante ed evita una enorme stazione di trasformazione.

La prima domanda che ci si pone è come fanno delle lampadine a LED che consumano mediamente il 100% in più arrivare a consumare l'80% in meno. Non si tratta di noccioline parliamo di una differenza tra il numero 200 il numero 20. 
Quanto consuma veramente la sostituzione di un impianto da 1 kWh con FL o sodio? 2 kWh come dice lo scrivente o 0,2KWh come dice tutta la gente di cui sopra?  Sapete, spendere 1000E e 10.000 secondo me cambia...
Questa è la prima domanda.

La seconda domanda è correlata con la prima visto che in queste manifestazioni di gioia viene detto che la manutenzione sarà inferiore. 
Per chi va a leggere le informazioni dei produttori originari scoprirà che la durata di queste nuove tecnologie dipendono da diversi fattori:

Quanto il LED viene alimentato: più l'alimentazione e' allegra più aumenta l'efficienza più aumenta la luce (diminuendo il costo dei LED) ma purtroppo diminuisce maniera repentina la durata.

La temperatura di funzionamento: più fa caldo meno dura. Se ci ricordiamo del fatto che molte dell' energia introdotta finisce in calore è importante per questo tipo di lampade un impianto di raffreddamento che se ben fatto può portare a delle dimensioni importanti o a un ulteriore aumento di consumi. Non raffreddare correttamente un LED con magari un impianto Heat-Pipe molto costoso vuol dire diminuire la durata della lampada anche del 90%.

Date queste specifiche ricordiamoci che è raro incontrare dei led oltre 10 W. 
Per questo motivo solitamente vengono introdotti all'interno del lampione stradale una quantità notevole di queste sorgenti. Spesso la quantità di led è superiore al minimo necessario per un motivo molto semplice: ottimizzare la curva di illuminazione in quanto essendo sorgenti puntiformi o si utilizza una  ENORME lente che può anche essere molto costosa oppure si regola la densità delle sorgenti fra il centro e lato del lampione non potendo utilizzare un riflettore. Spesso questi LED sono in serie.
Generalmente la durata di un apparecchio è data non solo dal singolo componente ma anche dal fatto di quanti componenti ci sono, non è un caso che gli oggetti complicati spesso siano additati di poca affidabilità. Immettere un centinaio di led all'interno di un singolo lampione vuol dire abbassare la durata almeno di un fattore 10: in pratica se il ed è correttamente pilotato, raffreddato e protetto possiamo definire e quello specifico lampione durerà un 1/10 Della prevista durata del singolo LED.

Riusciti ad aggirare il problema di usare una lente di quattro chili in vetro molato rimane il fatto che ogni led ha bisogno comunque di una lente e siccome il lampione sta già costando delle cifre enormi sarà giocoforza in plastica. Con quelle temperature, con quel flusso luminoso, con quei colori molto probabilmente ci potranno essere dell'invecchiamento di precoci di quelle plastiche con una riduzione ulteriore del flusso luminoso.

A queste cose bisogna aggiungere una particolare molto importante: non sempre l'elettronica di contorno per alimentare il LED è di qualità e anche quando lo fosse essendo un componente che hanno durata di circa un decennio bisogna introdurre anche questo nel calcolo dell'affidabilità.

A tutte queste cose bisogna aggiungere ancora un fattore molto divertente: la sostituzione di una lampada a sodio è fattibile da qualsiasi scimmia ammaestrata che è in grado di usare un braccio e una mano. La lampada stessa al sodio  è acquistabile nella mia città almeno in tre o quattro punti vendita basta andare col campione ed è disponibile al volo e si possono scegliere pure le merche. In cittadine meno prestante in un paio di giorni è tutto possibile. Se poi parliamo delle FL possiamo scegliere centinaia di tipologie.
Sostituire una lampada a LED di un lampione non solo non è una passeggiata perché spesso è agganciata all'impianto di raffreddamento ma non esiste nessuna standardizzazione e va richiesta in maniera specifica al costruttore del lampione stesso. Nulla esclude che possa costare meno, a pochi anni dalla stolta installazione dello stesso, la sostituzione completa dell'apparecchio illuminante che come abbiamo visto se prodotto seriamente e' MOLTO costoso.

Detto questo per vedere se le supposizioni che ho scritto sono date da mie follie oppure no basta andare a vedere le curve di distribuzione e i consumi dei lampioni dei produttori scoprendo peraltro che molti di questi pur pavoneggiandosi con termini come consumo e qualità non pubblicano neppure i grafici e le curve necessari alla progettazione poi di una strada comprensiva dei loro oggetti.
Quando e  pubblicata la documentazione si nota che sono costruiti per usi particolari e spesso sono inadatti a sostituire i vecchi lampioni semplicemente perche' le curve sono per altri usi che non sono quello stradale con marciapiede o non sono cittadini o ancora non sono spaziabili alla stessa maniera.

A questo punto viene da pensare:
mediamente le curve dei lampioni stradali a LED sono per usi speciali oppure non possono competere con lampioni stradali dal costo ridicolo e dal consumo spesso nettamente inferiore.
Perché mai qualcuno dovrebbe montare dei lampioni utilizzanti queste tecnologie?
Ma soprattutto il Comune di quella cittadina così sfortunata perché mai ha dovuto sostituire delle tecnologie mature e funzionanti con una tecnologia pessima e dal risultato incerto?
Probabilmente il risparmio ottenuto dalla cittadina di Torraca è stato ottenuto semplicemente abbassando la quantità di luce sul territorio in maniera molto drastica. 
Così facendo ci credo che abbiano ottenuto un risparmio ma quest'ultimo non è certo risultato dell'adozione dei LED quanto il risultato dello spegnere le luci.

Inoltre non penso che usino veramente i 24V come dicono: Alimentare direttamente a 24V il comune vuol dire aumentare le perdite di trasmissione di almeno 30 volte e cablare con cavi ENORMI nel costoso RAME il comune.

Spesso è molto difficile remare contro mondo che vuole imporre per ragioni di danaro una certa tecnologia. Pensiamo al fatto che molte delle aziende che producono lampioni hanno tutto l'interesse che i loro prodotti vengano comprati e quando una cittadina anche di piccole dimensioni decide un passaggio del genere si tratta di cifre milionarie che offrono la possibilità di spendere molto per far apparire quella cosa positiva.
Quando tutti i giornali, i vari WWF e persino i gruppi di persone urlanti come i Grillini richiedono a gran voce i LED dire che questi ultimi per quell'applicazione specifica sono letteralmente sbagliati provoca incredulità. 

Negli ultimi post la cosa addirittura si è fatta ridicola perché qualcuno ha utilizzato parole offensive. Visto che qui si parla di matematica utilizzare frasi scombinate è quanto un autogol visto che basterebbe riportare una serie graficc, per esempio di durata-efficienza-T, di  un produttore ai vertici come una Panasonic, Osram, Rayton&C che descrive quello che si vorrebbe contestare.
Il problema e' quando si vuole contestare un dato ma non si puo', il risultato e' il sistema grillino (no-muos, no-tav, no-nuke, no-farmaci,  no-bambolegonfiabili, no-tutto tranne wifi, led, pixel e turbo) urlare e dare del cretino a tutti.

Penso che LED come del resto pixel e ECO appartenga ormai di diritto alla serie di etichette che certifichino che quell'oggetto e' un pessimo prodotto.
Se poi e' ECO e LED in contemporanea non e' un pessimo prodotto, e' uno schifo!
Eco + led + pixel e' merda pura?


PS
Comunque non sono l'unico che la pensa cosi': nel cercare le osanne (a migliaia) ci sono solo 2 che dicono che Torraca e' una stronzata, questo e' poco tecnico (e non del tutto scientificamente corretto) MA facilmente comprensibile ve lo linko:
http://www.led-lighting.it/DOCUMENTI-pdf/attidelconvegno/loguercio.pdf
luce a macchie e apparecchi illuminanti sabotati.