martedì, giugno 17, 2014

desertZAPcrash




i furbetti  hanno fatto questa immagine.
È da anni che ogni qualche mese salta fuori che qualcuno la commenta dicendo che con un piccolo pannello in mezzo all'Africa si potrebbe saziare tutto il pianeta.
In realtà questa non è altro che la pubblicità fatta da qualcuno che vuole vendere pannelli perché non c'è nessuna ragione logica di fare una cosa del genere. O sbaglio?

Innanzitutto guardiamo la dimensione del pannello, sembra piccolo vero?
Meno del mignolino, vero?
Sembra piccolo, e quindi fattibile, semplicemente perché è posto come disegno all'interno di un continente esageratamente grande ma se guardiamo le misure a seconda della foto che stiamo guardando è un piccolo affare quadrato di 300 o 500 km di lato a seconda del redattore.
Come dire la distanza tra Milano e Roma ma in quello spazio non ci starebbe perché l'Italia non è abbastanza larga.

A questo punto qualche fessacchiotto potrebbe obiettare che si, è vero, che è molto grande ma li non ci vive nessuno. Immagino che quei milioni di persone avrebbero da dire... ma tant'e' diciamo pure che sia COMPLETAMENTE DESERTO.

Ancora quando gli si fa notare il costo o l'eventuale problematiche come mi è capitato quando qualcuno mostra la foto con il disegnino mi dicono che è comunque da fare perché ecologico. Anche il suicidio e' ecologico.


Allora noi, poveri pirla, potremmo decidere oggettivamente ricostruire questo piccolo pannello usando tecnologie attuali, non il motore di un ufo o qualcosa del genere, ma tecnologia esistente sulla faccia da terra.
Ad oggi sulla terra si consumano circa 20.000 TWh.
Prendiamo allora una centrale sempre nel deserto che abbia caratteristiche simili e io, spataflummen,  andare a prendere la mia preferita (e avanzatissssima) che si trova vicino a Las Vegas.


1.6 km² = 0,12TWh
In pratica 270.000Km^2

a questa prima stima sembrerebbe che ALCUNI ottenebrati abbiano ragione, un quadrato di 519 km di lato l'opera più grande mai realizzata dall'uomo la più grande cementificazione mai pensata da un essere umano (ma i Verdosky non dovevano essere contro il cemento?), sarebbe fattibile. 

Anche se comunque è già grande quattro volte alcune delle immaginette proposte.
l'area di una centrale non e' un pannello come dicono alcuni i gran figli di poiché dovrebbe apparire ovvio tutti che non stiamo parlando di un pannello unico ma di una centrale dove tra pannello pannello ci deve essere un camminamento ed una struttura. Abbiamo già ucciso tre quarti dei VERDOSKY quando ipotizzano dimensioni molto minori.

Cominciamo a dare a quest'incubo la sua VERA dimensione:
lo stato dell'Honduras sarebbe grande la metà
Non basterebbe neppure aggiungere la superficie dell'Honduras.
Aggiungiamoci pure la superficie del costa Rica 
e quella di Panama. 
Non siamo ancora arrivati alla dimensione necessaria.

Proviamo con stati più grossi come la Colombia: se fosse piatta come un tavolo da biliardo la centrale prevista dagli sciocchi ci starebbe ma siccome ci sono le Ande non ci sta neppure li.

Riproviamo con gli Stati europei? 
Belgio più 
Olanda più 
Danimarca più 
Austria più 
Croazia. 
E ancora non basta anche se provassimo a immaginarli piatti come un tavolo.

In pratica questo piccolo quadrato possiamo cominciare a pensare che non è tanto piccolo come sembrava sulla mappa, adesso sembra grande come deve essere? Pensate ancora che sia poca roba?

Fortuna che sulla mappa sembra così piccola, vero? 
Provate a immaginare cosa costi semplicemente trasformare il Belgio in un'unica gettata di cemento (e dove ne trovate cosi' tanto?). 
Bene, pensate che lo dovete fare 10 volte.

Mettiamo pure che uno sciocco decida di trovare i soldi per trasformare in una lastra di cemento una superficie che è più grande della maggior parte degli Stati nel mondo. A questo punto sorgerebbe un piccolo problema come sanno i velisti: non essendoci più neppure le dune il vento accelererebbe a velocità soniche stracciando letteralmente pannelli. L'oceano non e' il laghetto.
Ma ammettiamo, per far felici i propugnatori,  che non esista questo PICCOLO problema perché i nostri pannelli sono speciali costano come un razzo apollo (per gli amici Saturn) per ogni watt prodotto e riescano quindi a reggere a qualsiasi evento.

Così noi abbiamo fatto la nostra centrale solare in mezzo al deserto dove… Non interessa a nessuno.

In questo calcolo abbiamo già dimenticato una piccola cosa: quando si ha a che fare con una distribuzione di energia elettrica quale è questa occorrono tutta una serie di meccanismi, come ci ha insegnato la centrale solare più grande d'Europa che e' in Italia a Montalto. Nel caso specifico sara' grande circa il 10%. In pratica l' "interruttore" ( i cavi, bracker, livellamento, sala controllo...) per farla funzionare è grande come l'Olanda. 
Già solo il trasporto energetico all'interno di questo enorme generatore porterebbe via un 5% almeno di energia totale.
Giusto per chi non vuole intendere ricordiamo infatti che aumentando la tensione i cavi non possono stare molto vicini altrimenti si avrebbero effetti collaterali. 
Non solo grandi forze tra conduttori, forza elettromotrice (FEM), ma la possibilità che collassi la rigidità dielettrica dell'aria.

Adesso però continuiamo ad avere tanta energia dove non interessa nessuno. Mettiamo di doverla portare nella vicina a Berlino che dista solamente 5000 km circa. 
Già perché secondo le intenzioni dei verdosky se una piccola parte verrà utilizzata vicino la maggior parte sarà oltre i 15.000 km.
Una linea di trasmissione lunga 5000 km a una tensione di 1.000.000 di volt, tensione che offre già tutta una serie di problematiche tecniche assai onerose, può arrivare a perdite del 50% e solo con casi molto particolari, molto più costosi di un banale un elettrodotto, scendere intorno al 30%.
Figuriamoci cosa vorrebbe dire trasportarla fino nel nuovo mondo o fino in Cina.
Abbiamo appena scoperto che la supercentrale ,il sogno dell'amante dell'asfalto, in realtà non può andare oltre al continente Europa.

Ma ci siamo appena dimenticati che nessun motore o generatore gira a 1.000.000 di volt. Vuol dire che se all'inizio che alla fine di questa enorme linea ci dovranno essere dei trasformatori che sebbene siano macchine perfette, arrivano quasi al 100% di rendimento, sono oggetti abbastanza ingombranti e probabilmente ruberebbero un altro 5% di spazio dovendo essere raffreddati visto che mal tollerano le alte temperature.
Se poi anziché come la grande centrale del deserto americano volessimo seguire la strada del fotovoltaico dovremmo aggiungere un 5-10% di spazio per le elettroniche e un altro 2% per tutta la rete che serve per la riparazione degli stessi.

Adesso accendiamo la nostra centrale che è fatta da milioni di componenti, se abbiamo scelto la via elettronica avremmo un problema con le alte temperature e i condensatori, la via invece termica avremo delle macchine rotanti con la relativa usura e anche la necessità dell'alimentazione: dovremo trovare acqua. Infine ci saranno gli addetti alla pulizia di una vetrata grande come diverse nazioni.

Qualunque sia la scelta vorrà dire che noi avremmo delle piccole città sparse per l'impianto, ricordiamoci che questo oggetto è grande come diversi stati messi insieme, che sostanzialmente saranno abitate da degli schiavi che dovranno riparare le centinaia di guasti giornalieri che possono capitare in un impianto fatto da così tanti pezzi.
Queste città, e relative necessità come strade, energia, acqua, cibo e relativi magazini e mezzi aumenteranno di un altro 10% la dimensione dell'impianto.

Per i ricambi ovviamente occorrerà un'infrastruttura che produrrà inizialmente quello che servirà per la costruzione e successivamente verrà utilizzato per la produzione della ricambistica. Possiamo stimare la dimensione di questo oggetto circa un altro 5% ad impianto operativo.

In pratica avevamo fatto un segnetto sulla carta che doveva corrispondere a una produzione di 20.000 tera wattora scoprendo poi che erano 10.000 una volta trasportati in Europa e con tutto quello che serve per far funzionare la centrale quel quadratino, che poi non è tanto ino, basta appena per l'Europa.

Sì, abbiamo appena scoperto che su quella superficie non deve appoggiare semplicemente un pannello a 10MV monolitico ed eterno che hanno portato lì i marziani ma gli effetti pratici sono quelli che la più grande macchina mai immaginata al di fuori dei romanzi di fantascienza e tale macchina deve avere una manutenzione che alla fine di tutto il caos porta via quasi metà della superficie.
La nostra macchina da 20PWh è appena diventata sufficiente per l'Europa che consuma 5100TWh .



Se guardiamo bene l'immagine però e analizziamo la didascalia sembrerebbe che l'impianto sia sostitutivo. 

FULL NEED!

Total area of solar panels required to power the world!

Basterebbe fare il quadratino per alimentare il pianeta!

Per fare questo il nostro piccolo impianto deve obbligatoriamente sostituire le fonti esistenti. Purtroppo più del 50% dell'energia viene richiesto fuori dal tempo di funzionamento.
Succederà sicuramente che delle nazioni ad est dell'impianto inizino a consumare energia prima che il sole arrivi sul nostro super pannello e quelle a ovest inizieranno un furibondo consumo quando il sole magari se ne sarà già andato.
Ricordo, viste le bugie mandate in giro da gente come Greenpeace e GCIL, che i picchi energetici nelle nazioni industrializzate tendenzialmente sono 2 uno intorno a 12 intorno alle 19.
sicuramente una parte di questi consumi europei sarà durante la produzione ma la maggior parte avverrà fuori dalle tre ore in cui l'impianto è al suo picco.
Occorre quindi una cosa chiamata batteria.
Le batterie hanno un rendimento che fra quello proprio della cella (R ed autoscarica) e quello del contorno inteso caricabatterie ed elevatore di tensione necessario è all'incirca 50%.

Ovviamente anche i capannoni con dentro le batterie occuperanno una grande superficie e consumeranno energia sia per la ventilazione sia per il trasporto e la rifusione delle piastre. Perché, non dimentichiamo, che dopo un certo numero di cicli le batterie al piombo, soluzione più ovvia per uno stivaggio del genere e le uniche che sono quasi integralmente riciclabili, vanno praticamente ricostruite fondendole, laminandole eccetera.
100Wh al Kg di stivaggio vuol dire per 20000.000.000.000.000Wh 200 milioni di tonnellate (la pruduzione di 20 anni nel mondo) di piombo da gestire, muovere, controllare: personale, mezzi e impianti.

Questo vuol dire che non solo il 50% dell'energia prodotta dall'impianto costerà il doppio aumentando del 25% la superficie e i costi dello stesso ma poterebbe anche un altro 10% di area destinata al stoccaggio e alla lavorazione del piombo. Lavorazione che inciderà dal punto di vista energetico aumentando ancora di un 2% l'area.
Adesso finalmente il nostro quadrato può effettivamente sostituire in alcune nazioni tutta l'energia prodotta. Non certo del mondo, non certo dell'Europa e nemmeno della comunità europea. Diciamo di qualche stato.

Oppure aumentiamo in maniera notevole la dimensione del manufatto..



Vediamo di dimensionarlo per la sola europa, una schifezza (il 25% in pratica) rispetto all'idea di poter alimentare l'intero pianeta ma converrete con me che abbastanza stupido portare l'energia molto lontano perdendone poi il 90%, forse l'intera Africa non basterebbe.

Secondo terna e altre fonti auto autorevoli in Europa complice anche molti Stati messi veramente male come l'ex-Iugoslavia si consuma molto poco circa 5100 tera wattora. Giusto per capirci da solo il Giappone ne consuma 1000 e la Cina quasi 4000.


partiamo quindi con il numero 5100.
Sono 68.000Km^2 ed è già un quadratino di 260 km di lato più grande della maggior parte di quelli proposti da vari ecotonti che pensano ad un pannello singolo che piove dal cielo portato dai silurani. 
E stiamo parlando sostanzialmente della sola parte generatrice.
Con tutto quello che serve per farla effettivamente funzionare arriviamo a 93000 305 km di lato.
Poi aggiungiamo trasporto che come abbiamo visto si mangia relativamente poco quando dovrò portarlo nel sud Italia ma quando dovrò raggiungere persino la perfida albione o addirittura la Svezia dovrò pagare pegno e quindi ho appena raggiunto i 180 mila kilometri quadrati ovvero 424 km di lato.
A questo punto mi basterà semplicemente aggiungere le batterie per dire che posso alimentare l'Europa con solo quella roba lì. 246.000 km² che sono un rettangolo di 500 km circa.

Il rettangolino schifoso che doveva alimentare il mondo abbiamo scoperto non solo che non è un rettangolino ma è un'enormità colossale ma riesce appena ad alimentare l'Europa.

In realtà si potrebbe fare anche maniera più compatta per esempio mettendo tutti gli oneri come i trasformatori, le persone e le industrie correlate sotto i pannelli anziché di lato ma questo incrementerebbe ancora di più tempi e  costi in maniera esagerata.



Molti commilitoni della grande forza verdosky sono disposte sparare chiunque dica il contrario di quello che hanno insegnato loro vi dirà tutta una serie di fesserie come:
un aumento colossale del rendimento dei pannelli,
un trasporto energetico in corrente continua da infiniti volt
e altre amenità.

Nel mondo reale è già un viaggio per la corrente andare da una parte all'altra del super pannello desertZAPcrash.

Quando blaterano di queste cose non si rendono conto neppure che la maggior parte degli interruttori, sto parlando solo degli interruttori, che ci sarebbero dentro in un affare del genere per sezionare l'impianto sarebbero grandi qualche decina di metri (lo vedete l'omino?). Ne servirebbero a centinaia.


Sì, perché parlare e blaterare è una cosa ma non prendersi neanche una domenica per andare in una qualsiasi centrale elettrica e guardare con il naso all'insù come e' fatto l'interruttore principale è troppo fatica.

Oltretutto il desertzapturbopixel renderebbe assolutamente vulnerabile l'Europa perché basterebbe una decina di chili di diserbante per mandare al buio 806 milioni di persone.


Ma proviamo a vederlo in un altro ottica: cosa abbiamo costruito?
Abbiamo costruito qualcosa che somiglia moltissimo ad abissi d'acciaio o qualche altro romanzo di fantascienza dove interi pianeti o lune vengono trasformati in macchine.
Stiamo parlando di qualcosa al cui confronto la grande muraglia sono quattro mattoni appoggiati a terra e le piramidi giocattoli da tenersi in giardino.

Ma questo e' ancora NIENTE!

La solar one del Nevada è stata costruita da un team che è variato tra le 850 persone e le 450. Chi ha preparato il basamento ovviamente a metà dell'opera non aveva più necessità di essere li (montaggio ad inseguimento) quindi definiamo 600 persone medie per un anno e mezzo. Questo ovviamente non comprende le ore di lavoro indirette come quelle necessarie a costruire i prezzi ma solo il tempo di puro assemblaggio. Per assemblare questa piccolina  in 10 anni basterebbero  60 persone. In pratica 56 persone per kilometro quadro.
OVVERO per il solo lavoro di assemblaggio daremo lavoro a 14.000.000 di persone per 10 anni che con l'indotto, devono mangiare anche loro oppure possono ammalarsi, parliamo di circa 20.000.000 di persone. In questa situazione se non vogliamo evitare qualche rivolta dobbiamo pensare di non trattarli più come schiavi E allora cominciamo a pensare al terziario: locali di intrattenimento come il cinema, commercialisti, avvocati, pompieri, polizia e altro che occorrono in quanto con una massa così esagerata di persone cominceranno ad esistere degli scambi che vanno oltre a dei banali convenevoli.
In questo tempo alcuni dei montatori potrebbero anche partorire ed ecco quindi una ulteriore classe necessaria: tutto ciò che serve ad un neonato. In pratica, per via semplicemente delle sue dimensioni, ci lavoreranno circa 30.000.000 di persone per 10 anni...
Il programma Gemini e Apollo al confronto sembrano i "lavoretti" che vengono fatti all'asilo.
Solo per garantire la presenza di queste persone occorrerebbero una decina di aeroporti che ovviamente si abbatterebbe ulteriormente sull'area occupata, treni, stazioni per costruire i quali ci vorranno altre persone e quindi altra area.

Per preparare a questa piccola centrale che alimenterà la l'Europa occorrerà anche un afflusso di merci continua ovvero un porto specifico e una linea ferroviaria ramificata. Anche questo ovviamente sarebbe da conteggiare sulla superficie visto che un migliaio di kilometri di binari non li chiamerei propriamente niente.
Intanto in Europa sarebbe necessario preparare tutto ciò che andrà montato: un enorme industria pesante che produrrà gli specchi, i supporti le aste. Un'industria elettromeccanica che preparerà i generatori e soprattutto trasformatori. Delle fonderie che divoreranno rame e ferro in tonnellate al secondo.
Insomma l'altra faccia della centrale europea saranno almeno altri 100.000.000 di persone impiegate nell'impresa.

Un altro lato che non è chiaro e che qualsiasi produzione del genere non potrà essere fatta in tempi brevi poiché non possiamo certo mandare 30.000.000 di persone in mezzo al deserto a mangiare sabbia e pisciare in un buco.
Quindi molto probabilmente ci sarebbero qualche migliaio di persone che preparerebbero la prima ferrovia, il porto e delle prime unità abitative. Mano mano che il processo avanza arriverebbero altre persone che abitando in queste prime unità potrebbero iniziare a montare e così via. Prima di arrivare al culmine dovendo reggere le infrastrutture tale peso probabilmente ci vorrebbero anni, forse decenni.

In pratica abbiamo creato uno stato in mezzo al nulla che ha il solo scopo di costruire una centrale.
Se si esclude Francia Germania Italia Regno unito e Spagna in Europa non esistono Stati con più abitanti.

Quindi colonizzeremmo Un'area grande come uno stato di discreta grandezza con una popolazione piuttosto ben dimensionata, il triplo di Israele per intenderci, aspettandoci che nell'area nessuno abbia niente da dire. Sarebbe interessante anche capire dal punto di vista politico se questi 30.000.000 di persone siano uno stato e che quindi non possono poi successivamente venire sloggiate a piacimento della compagnia desertec (o altro) o possano decidere di risiedere lì.

Dimenticavo: 30 milioni di persone stabilmente nel deserto con il condi a palla e docce calde  consumano altri 400TWh almeno...  dobbiamo fare un aumento di altri 10.000Km^2, ma ormai sono noccioline e una Liguria o meglio due non si nega a nessuno...


Qualcuno e' veramente convinto che sia fattibile?
Dai, non scherziamo.






P.s.
Qualcuno potrà contestare la leggerezza dei dati come per esempio dare per scontato ricostruire un pezzo di centrale elettrica, un edificio di tre piani. un parcheggio o un ospedale costi la stessa manodopera.
Il punto non è capire se ci vogliono 10.000.000 o 30.000.000 di persone Alla fine anche fossero solo 5.000.000 e la costruzione andasse avanti solo per un decennio dalla posa della prima pietra anziché almeno vent'anni come ipotizzato non cambierebbe molto come non cambierebbe molto se ci mettessero 10 anni in più.
Lo scopo è spannometrico e serve per far capire che certamente, e su questo penso che non possa negarlo nessuno, che definire piccolo o fattibile un quadratino messo in maniera subdolamente furbetta sulla carta come soluzione tutti i mali è pura cattiveria.

Forse sarà possibile fare delle enormi centrali magari non per la produzione elettrica sul territorio africano rimanendo comunque all'interno della parola enorme e non folle. Centrali di qualche (5, 6 o forse anche 20) kilometri quadrato ci possono essere e probabilmente ci saranno così come verranno costruite, salvo opposizione di quelli che guadagnano sulle paure altrui, delle centrali nucleari fertili.

Un'altra cosa e' credere che sia il caso di costruire un ponte fra il Portogallo e NY. Tanto e' solo una piccola linea.
Se è vero che il futuro è tutto da scrivere bisognerebbe punire coloro i quali instillano idee sbagliate sapendo che lo sono







7 commenti:

Anonimo ha detto...

le tue considerazioni sono così sensate che sembra quasi ovvio che chi promuove il "quadratino" possa sembrare in malafede, io invece ritengo che una piccola parte lo sia, mentre il resto del vagone sia invece una gigantesca massa di ignoranti, la maggior parte delle persone preferisce prendere per buono quello che sembra bello piuttosto che riflettere, verificare, informarsi

tornando alla fantascienza, da piccolo sognavo anche io di fare un pannellone nel deserto, però vicino alla costa, perchè poi con lelettrolisi dell'oceano avrei prodotto idrogeno che tramite un gasdotto avrei trasportato a costo energetico molto basso in tutto il mondo... peccato che un gasdotto di idrogeno di migliaia di km sarebbe la più grande bomba mai realizzata dall'uomo... poi sono cresciuto... la produzione di energia rimane il problema più grande dell'umanità, speriamo che chi ci lavora sul serio trovi presto delle soluzioni concrete, penso che abituarci a consumare meno sarebbe una delle cose da imparare e da insegnare

Giulio Tacchetti ha detto...

E io che pensavo che l'unico problema fosse quello del trasporto della corrente.

luigi ha detto...

ottimo articolo. Io continuo a pensare che nei posti dove serve lì'energie il territorio è stato già abbondantemente utilizzato, per cui vale la pena fare miglioramenti tecnologici dell'esistente sia per ridurre la richiesta energetica, sia per produrre energia senza altro uso di territorio. La microgenerazione distribuita certo non ci rende indipendenti dal petrolio, ma consente in maniera veloce e con un ridotto impatto di avere dei risultati consistenti. Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di rivestire gli edifici con una seconda pelle costituita da un cappotto termico ed una parete ventilata con pannelli fotovoltaici, o ad eseguire le nuove impermeabilizzazioni o le riparazioni con guaine fotovoltaiche. Sono tecnologie disponibili che, ad oggi, cominciano ad avere anche dei costi abbordabili. Paradossalmente potrebbero essere spinte molto di più con un sistema di incentivi legato non ai metodi burocratici, ma ad una semplice defiscalizzazione rispetto ai normali materiali da costruzione (penso ad un azzeramento dell'iva), in modo da ridurre i costi rispetto alle tecnologie tradizionali.

Anonimo ha detto...

Sto facepalmando cinquanta volte al secondo. Nelle tue considerazioni da megacentrale hai fatto una marea di semplificazioni che non tengono conto di alcune cose come... ah già, il VANTAGGIO del fotovoltaico.
Mi spiego: se si considerasse una megacentrale fotovoltaica come hai fatto tu, il ragionamento è liscio e corretto, ma la base di questo è fallace; il solare è altresì sconveniente se centralizzato ma è estremamente efficiente se delocalizzato (il concetto della smart grid): ogni consumatore installa pannelli sul proprio territorio (il proprio tetto, per esempio), tagliando drasticamente le perdite energetiche dovute ad un elettrodotto; ogni abitazione passa la maggior parte del tempo al disotto del suo consumo di picco, quindi tutta quella energia prodotta in eccesso viene appunto immagazzinata (non solo in accumulatori, ma volendo anche in condensatori ad alta capacità, che suppliscono anche ai picchi, avendo la possibilità di una scarica rapida) e viene consumata nelle ore in cui il solare è inefficiente (esempio: di notte). Inoltre una rete di distribuzione permette, proprio grazie alla delocalizzazione dei pannelli, di sfruttare la diversa insolazione e il diverso consumo spostando l'energia prodotta dove serve.
Inoltre non serve una centrale perché il solare può sfruttare tranquillamente superfici che normalmente sono inutilizzate, rendendole efficienti: tetti, ponti, muri, strade, lampioni, auto elettriche (eh si, una auto elettrica si può usare e si usa come accumulatore di emergenza) ecc... tutte queste hanno una superficie immensa ed inutilizzata che potrebbe tranquillamente sopperire a più del 90% del fabbisogno energetico mondiale. E tutto questo con pannelli ad efficienza intorno al 18% (massimo teorico circa 49%), figurati col termofotovoltaico in cui le rese teoriche sono dell'83%. Ovviamente per emergenze, picchi e fabbisogno rimanente le altre fonti sono necessarie, eolico e nucleare in primis.

Questo ovviamente nel caso ITER (e DEMO poi) non si dimostri essere al disopra delle aspettative e avere già un bilancio energetico positivo.

blu-flame ha detto...

" è estremamente efficiente se delocalizzato"

Perche?
Vogliamo spendere di piu'?

il concetto della smart grid non lo hai capito molto, vero?


"ogni consumatore installa pannelli sul proprio territorio (il proprio tetto, per esempio)"

inutile
http://allarovescia.blogspot.it/2012/10/che-menata-i-tetti.html

"quindi tutta quella (POCA) energia prodotta in eccesso viene appunto immagazzinata "

In strutture che costano una fortuna.

"e viene consumata nelle ore in cui il solare è inefficiente"

In pratica quasi senpre (il picco e' alle 19..)

"grazie alla delocalizzazione dei pannelli, di sfruttare la diversa insolazione"

Ovvero gli elettrodotti che tanto detesti

"il solare può sfruttare tranquillamente superfici che normalmente sono inutilizzate, rendendole efficienti: tetti, ponti, muri, strade, lampioni, auto elettriche"

Non direi che hanno superficie sfruttabile e' ridicolmente bassa

"una auto elettrica si può usare come accumulatore di emergenza"

Usurando le batterie.

" inutilizzata che potrebbe tranquillamente sopperire a più del 90% del fabbisogno energetico mondiale. "

Calcolo? io li ho fatti e parliamo del 2%.


"E tutto questo con pannelli ad efficienza intorno al 18% (massimo teorico circa 49%)"

Ovvero con roba di fantascienza...
fare i numeri e' piu' facile.

franzgorg ha detto...

oggi ci è cascato Attivissimo. Ho provato a fargli notare la cosa su twitter ma l'idea gli pare talmente bella che non ascolta. Fa tristezza vedere che anche lui cade nelle stesse trappole che smaschera.

Anonimo ha detto...

Elettrotecnico qui presente:


*applauso da 90 minuti*