martedì, settembre 11, 2012

Alcoa: che palle!


È più di una settimana che ascolto decine e decine di ore di tv e radio ovunque io vada in auto o a casa di amici sulla vertenza di quelle operai sardi che stanno per essere defenestrati allegramente.

Sembra che mezzo mondo della politica o dei giornali abbia un'opinione pronta sul perché il per come e soprattutto sul fatto che per qualche motivo non bene identificato costoro non dovrebbero essere licenziati.

I grandi fetenti dei sindacati dicono che ci sono speranze, di quale tipo non è molto chiaro.
I giornalisti pompano come se fosse un'ingiustizia di questo licenziamento.
Le televisioni inquadrano dei poveri disgraziati che pensano di fare la cosa giusta a manifestare contro un'azienda che non c'entra assolutamente niente.
Parrebbe che la soluzione possa venire dall'azienda stessa, dallo stato, da altre aziende non ben identificate e a questo punto sicuramente dei marziani.

Tutte BALLE!

La realtà è molto più semplice tutte queste persone hanno deciso di essere licenziate scrivendo di proprio pugno la richiesta di chiusura dell'azienda.

Qualsiasi intervento da parte dello Stato calmerebbe le cose solo per pochi anni salvo che nel frattempo intervengano fattori.

Innanzi a tutto vediamo chi e' alcoa

Alcoa è leader mondiale nella produzione di alluminio primario e semilavorato e il più grande estrattore di bauxite e raffinatore di alumina. Oltre ad aver inventato la moderna industria dell’alluminio, la capacità d’innovazione di Alcoa è alla base delle principali conquiste nei mercati aerospaziali, automobilistico, imballaggio, edilizia e costruzioni, logistica, elettronica di consumo e industriale degli ultimi 120 anni


Insomma questa gente prende il minerale, la bauxite, e lo trasforma nei lingotti di alluminio che tutti vanno ad utilizzare compreso il loro stesso impianto che hanno nel Veneto il quale trasforma i panetti in forme più utilizzabili.

Questa trasformazione primaria è una delle industrie più energivore del mondo tanto che inizialmente venivano costruite a ridosso delle grandi centrali idroelettriche e rimane famosa quella sulle cascate del Niagara.

Per questo motivo la presidenza di questa azienda aveva più volte rilasciato delle interviste nelle quali molti anni fa parlavano di un fatto importante: se in Italia non fosse sceso il prezzo dell'energia elettrica avrebbero probabilmente dovuto chiudere.

Mi ricordo perfettamente di questa intervista, e mi ricordo perfettamente che era detta in maniera chiara, esplicita e senza rancore. Se aumentano i prezzi dell'elettricità siamo costretti a chiudere. No moneta, no cammello.

Dopo che gli italiani hanno deciso in massa di avere fonti energetiche più costose in maniera da far chiudere alcune aziende, e alcune sono già state delocalizzate, ora scoppia questo bubbone che era in pressione da tanto tempo.
All'inizio dell'anno questa azienda ci fa sapere che nonostante abbia aspettato fino adesso è stufa di non guadagnare, ricordiamo che scopo primo di qualsiasi azienda e di qualsiasi lavoratore e' il guadagno.

10 gennaio 2012

Portovesme è tra gli stabilimenti del gruppo Alcoa con i maggiori costi di produzione. Una fornitura energetica non competitiva, combinata con l'aumento dei costi delle materie prime ed il calo dei prezzi dell'alluminio, ha portato al piano di chiusura della struttura


Quindi nulla di nuovo sotto il sole: gli italiani hanno votato per licenziare queste persone, queste persone vengono licenziate.
Ma la cosa più assurda è che le stesse persone che vengono licenziate sono le stesse che hanno votato per essere licenziate.

Nel referendum fatto nel 2011 vi era una voce che diceva sostanzialmente se si voleva licenziare i dipendenti dell'alcoa o meno e nel comune di Carbonia i risultati sono stati questi:
su 25.000 elettori il 61% ha deciso di votare e i votanti hanno sostanzialmente fa un plebiscito con il 98,5% dei voti a favore del licenziamento.

ricapitolando: tutti gli operai dell'alcoa che sono andati a votare, i loro familiari, i loro vicini di casa, i loro concittadini e persino la loro moglie hanno tutti votato perché venissero licenziati.

La cosa più divertente è che si sta facendo un caso del licenziamento di questi operai inquadrandoli anche in situazioni da disperati ma senza dare informazioni reali. Non è chiaro ad esempio quante operaie siano poiché stando ad alcuni giornali sono 600, 1000, altre volte 150 e siccome la virtù sta nel mezzo anche 450.

Nessuna fonte di informazione ha spiegato che il prezzo dell'energia elettrica in Italia e a livelli stellari e che nessuna azienda che sia sana di mente, salvo regalargli sacchetti di monete, rileverà lo stabilimento.

Nessuno ha fatto notare che alcoa era semplicemente in attesa da anni di una diminuzione dal prezzo dell'energia ed è stato ad aspettare fino a quando è stato chiaro che per alimentare dei pezzi di carbone in Sardegna bisogna comprare l'energia dalla Francia.

Nessuno ha fatto notare che i lavoratori si sono suicidate votando contro il proprio interesse seguendo le indicazioni dei sindacati che perseguiva nella realtà il proprio tornaconto.

Nessuno ha fatto notare che sono solo 600 persone quando in molti altri settori migliaia di persone si trovano esattamente la stessa identica situazione, non sempre per lo stesso motivo.

Nessuno ha fatto notare che non esiste una politica per incentivare l'industria come un miglioramento dei trasporti o altro.


Sostanzialmente dovremo aspettarci anche da questo un aumento delle tasse.

Il giornalismo non esiste più, le notizie è meglio non darle ma mettere faccioni tristi di chi non potrà più ricevere uno stipendio come unica motivazione di un licenziamento.

Mi dispiace per loro ma in realta' e una semplice conseguenza nel voler continuare a bruciare petrolio.
Il resto e' noia.

13 commenti:

Roy Orbison ha detto...

La tua marea di cazzate è per me sempre motivo di profondo divertimento. Mai sottotitolo a un blog fu più azzeccato! Vai così

blu-flame ha detto...

Visto che e' una marea di castronerie prova a spiegare per quale motivo una societa' debba smettere di produrre qualcosa di cui esiste una buona richiesta.

Anonimo ha detto...

Ciao, Blu-flame.
Mi permetto di segnalarti questo articolo (Luca Ricolfi, se non lo conosci, e' un sociologo, esperto in statistica, e scrive, in genere, gli unici articoli interessanti de La Stampa): http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=10512

Per il resto: sicuramente ti posso obbiettare che un esito diverso del referendum non avrebbe salvato Alcoa, visti i tempi di realizzazione di una centrale nucleare. Ma ne sei sicuramente consapevole.
Per quanto riguarda Roy Orbison: 1) ha il classico comportamento da cafone di chi sa solo insultare. Quelli come lui non mi divertono, mi rattristano. Se non e' d'accordo, risponda motivando. 2) PER CORTESIA: CAMBI NICK E LASCI STARE IL GRANDE CANTANTE AMERICANO!!!!!

blu-flame ha detto...


il signore non ha detto nulla piu' dei post che scrivo da anni (senza essere un superqualcosa).
si puo' riassumere come dall'articolo
"quello dell’energia è solo un sovraccosto del produrre in Italia, uno dei tanti."
ma nel caso della piu' energivora industria esistente diviene...

Cmq una centrale si costruisce in 30 mesi, o almeno cosi dicevano questi tizi
http://www.candu.com
Tu sganci i danari e poco piu' di 2 anni dopo giri la chiave.

e l'alcoa avrebbe potuto aspettare30 mesi, ma con il nulla all'orizzonte....

L'inevitabile Roy Orbison ha detto...

Siete magnificamente sottomessi alla ragion di Stato e soprattutto a quella di produzione.
Non è che non si deve produrre più una cosa della quale c'è rchiesta, il punto è che NON SI DEVE PRODURRE PIù.
Ma basta col lavoro, basta con lo sfruttamento degli operai. Gli operai dell'Alcoa occupino lo stabilimento, prendano a calci in culo polizia politici e paraculo di Stato come fatto a Roma e poi decidano collettivamente cosa farsene dell'Alcoa.
Vi mancherà qualcosa? Questa è fantapolitica, pura utopia?
No, cari miei, è la base del pensiero rivoluzionario.

Roy Orbison, noto tramviere

blu-flame ha detto...

Io saro' un sottomesso, ma tu in ha bevuto troppo.
gli operai occupano un affare come uno stabilimento rubandolo ad un cattivone e poi?
muoiono di fame?

Anonimo ha detto...

Come al solito sono molto interessanti e spesso condivisibili le tue opinioni. In tan senso, essendo io Tarantino, hai opinioni in merito alle questione ILVA?

Grrazie

blu-flame ha detto...

Troppa gente ha detto troppe cose anche smaccatamente errate come costui
http://allarovescia.blogspot.it/2012/04/teste-di-rapanello.html

Alla fine capire cosa succede e' assolutamente impossibile attraverso i media ed internet.
Se siano santi o diavoli lo sa solo chi ha fatto le analisi per davvero.

Quando il rumore e' alto l'informazione e' persa.

tocia ha detto...

Ho letto l'articolo teste di rapanello e conosco personalmente quella persona. Per quanto possa valere il mio parere ti dico che non è un tecnico ed è una persona che agisce in buonafede e per fortuna che qui abbiamo pochi come lui che alzano un "polverone". Qui la situazione è critica, la viviamo dall'interno, e come al solito sentiamo la versione dei media che non è proprio quella vera. Io sono un tecnico, so qual è la verità e mi informo. Per questo, stimando te e le tue opinioni, mi auguravo un tuo parere in merito per informare i disimformati.

Grazie

_Jack_ ha detto...

Personalmente, ho sempre pensato che in generale l'industria pesante non si addica al nostro paese, e che avremmo dovuto smantellare tutti quei mostri (ecomostri) tipo ILVA e Alcoa, ma anche quei brontosauri tipo Fiat (che hanno sempre scaricato la parte sgradevole del rischio di impresa sulla previdenza sociale), in altri tempi, quando ancora sarebbe stato possibile reimpiegare altrove il personale senza gettare altra benzina sul falò della crisi economica.

blu-flame ha detto...

X tocia

"Per quanto possa valere il mio parere ti dico che non è un tecnico ed è una persona che agisce in buonafede"

Insomma gli hai appena dato del cretino: uno che blatera animosamente di qualcosa che non conosce e di cui si e' rifiutato di informarsi.


come se io facessi una guida dello sri-lanka.

"Io sono un tecnico, so qual è la verità e mi informo."
Se pensi di avere qualcosa da dire e ti piace che compaia qui verifica bene le tue fonti 2 volte e mandamelo che, se mi piace, lo pubblico.

elf ha detto...

Questa scusa del tempo necessario per costruire una centrale è davvero da miopi: se mai se inizia mai si finisce... forse tra 20 anni ci saranno altre Alcoa e altri operai da salvare, non ci vuol tanto a capirlo.

elf ha detto...

Certo Jack, chiudiamo le fabbriche, mandiamo tutti a raccogliere fiori nei prati con le caprette che fanno ciao :-) Possibile che c'è ancora gente che crede alle favole???