giovedì, febbraio 16, 2012

Andare a cagare regolarmente

Io sono sempre più convinto che al consumatore piace essere preso per il culo: non vi è altra spiegazione al fatto che lo sciampo debba essere alla pro vitamina V (sostanza non meglio identificata, probabilmente liposolubile di derivazione vegetale).

Mi piacerebbe sapere quanti barattoli di sciampo vendono questi simpatici burloni e quanti dei loro clienti, mi si scusi non sono così intelligenti, consumatori sappiano anche solo cosa sia una pro vitamina.
Io non mi reputo una persona ignorante in maniera colossale: cerco di informarmi e spero per questo motivo di non poter essere paragonato a una capra tibetana ma nonostante ciò ho dovuto farmi spiegare che cosa sia una pro vitamina da un biologo di laboratorio e sinceramente non lo ricordo così bene da poterlo spiegare correttamente. Sul fatto della lettera o del numero il mio cervello risponde con un buio assoluto.
Immagino che su milioni di potenziali acquirenti la maggior parte siano almeno nella mia situazione ma siccome l'uomo di marketing insiste con questa dicitura sicuramente vendono più sciampo e se vendono più sciampo automaticamente significa che ci sono degli imbecilli che di fronte alla parola magica, visto che non può essere nient'altro che magia una parola che non si comprende ma che sicuramente fa ricrescere capelli volare più in alto e guadagnare più soldi, credono che questa serva alla sua bisogna.

Ma la vergogna non si ferma qui il consumatore la parola magica la mangia anche sperando di cagare.
Esiste una grossa multinazionale del cibo che ovviamente deve competere con tante altre ed oggi visto che non esiste più il cliente ma ci sono tanti consumatori bisogna cercare di parlare la stessa lingua del consumatore che vuole lo sciampo di prima con tanti pixel oppure uno yogurt ad alta definizione con la presa HDMI.

Così nella pubblicità dallo yogurt per fare la cacca, uno yogurt probabilmente di merda, la pubblicità ci informa che possiede un fenomenale e popoloso batterio dal nome, squillo di trombe e rullo di tamburi:
Bifidus Actiregularis

Che nome figo, vero?
Ma la cosa strana è che solitamente quegli affari prendono il nome dato dai
Ricercatori i quali solitamente se non danno il proprio nome alla bestia che trovano e non hanno nessuna pulzella da omaggiare solitamente danno un nome che li ricordi per aspetto, colore, macchie o che derivi dal nome comune che loro hanno incontrato.

Tutti bambini conoscono ad esempio il nome della iena ridens (oggi Hyaenidae croccuta croccuta)
panthera leo (leone),
Canis lupus dingo,
Labeo bicolor (oggi qualcos'altro),
Danio nigrofasciatus,
Puntius everetti, nigrofasciatus,
Puntius pentazona
Puntius tetrazona (giusto per capire che la livrea e' tutto e io sono appassionato di pesci d'acquario)


La cosa divertente è che in teoria chiamandosi BIfido la cosa pare strana visto che i bacilli si chiamano così in quanto la maggior parte delle loro forme ricordano un bastoncello inoltre tutti quelli che si usano per fare lo yogurt o una parte di solo un paio di famiglie, generi per essere precisi.

Anche sottogenere desta stranezza: è credibile che un ricercatore che finalmente riesce a scoprire un nuovo coso, una nuova forma di vita non solo gli dà un nome ridicolo come virgolette "fai cagare regolarmente" ma questo scoprendolo nel microscopio sa gia' che questa è la funzione che questa forma di vita produce quando ingerita.
Il ricercatore quindi scoprendo un nuovo batterio sa già che non sarà come l'antrace, un vicino parente, ma bensì sarà santifico nella cura della stitichezza.

Quel ricercatore merita un Nobel.


Anche in questo caso possiamo dire che l'uomo del marketing fa quello che desidera il consumatore: raccontare una storiella incredibile in cui un soggetto inventato di sana pianta non nei meandri di un laboratorio ma sulle scrivanie di un ufficio lindo di quattro fessi che fa pubblicità produce risultati che appaiono nuovi o migliorativi rispetto al passato quando invece sono la solita minestra di sempre.

Probabilmente il batterio utilizzato nella pozione magica altro non è che il solito
"streptococcus thermophilus"

Chiamato in questa maniera perché fa parte dello stesso genere di quello che provoca la polmonite e si chiamano così perché sono di forma sferica, cocchi, che di solito crescono a coppie. La specie invece questo nome bizzarro poiché resiste alle alte temperature.

Un'altra possibilità è il cugino "lactobacillus salivaris" , oppure il "lactobacillus bulgaricus " è come vedete non hanno dei nomi particolarmente invitanti visto che ricordano catarro da neonati.

Lascio voi il motivo per cui li hanno chiamati in questa maniera assai simpatica ma molto poco fotogenica: immaginate il troione di turno mezzo scosciato ed invita ad assaggiare il suo lactobacillus salivaris per divenire invitante come lei.

La cosa che a me lascia più stupito di questo è che non esiste nessuna organizzazione di quelle che si reputano contro gli abusi verso consumatori che si mette contro a queste evidenti storture mentre per altre più banali cose fanno delle vere e proprie lotte senza quartiere magari mettendosi sul lato sbagliato della barricata.

Mi lascia stupito e milioni di donne guardino la zoccola che dice un nome sconosciuto e arcano e anziché sentirsi offese perché gli hanno dato appena delle stupide ignoranti utilizzando tra le altre cose informazioni false e anziché mandare una lettera di sdegno o mandarla verbalmente a cagare tutte le volte che la vedono in televisione vanno supermercato e acquistano lo yogurt con il bacillo sconosciuto e probabilmente inesistente sfidando il pericolo o la celia.


Ma forse sono solo sposate con il maritino che ha appena comprati un fullHD da 32" che PENSA di poter vedere da 4 metri.
Evviva i consumatori!!!

13 commenti:

Anonimo ha detto...

come dici tu, la gente (tu li chiami giustamente consumatori ma tra un po' non ci saranno più i soldi per consumare) desidera essere presa in giro, mi capita spesso di informare qualcuno del fatto che gli è stata raccontata una fiaba e che la realtà è diversa, la reazione tipica è che l'interlocutore si adira con me cercando di modificare la mua versione in modo che sia accordi alla fiaba di cui ormai è convinto, si preferisce distorcere la realtà a proprio piacimento piuttosto che cercare di accettarla com'è, preferiamo un mondo di valli di orti e mulini biachi e rifiutiamo quello in cui viviamo. brutto mondo. triste

Anonimo ha detto...

Quello che invidio di te e' che riesci ancora ad incavolarti per tutte queste cose. Io ormai ci ho rinunciato.
Visto che non leggo best-sellers, ne' riviste, ho un po' di tempo di leggere libri di storia e capolavori del passato. E li' ti scopro che, come dicevano gia' i latini, non c'e' nulla di nuovo sotto il sole. Prova a leggerti la descrizione che viene data dei giornalisti ne "Le illusioni perdute" di Balzac (bellissima l'edizione dei Meridiani). E scoprirai che, con il tempo, non sono neanche peggiorati...
Nello stesso libro troverai, qua e la', dei cenni ai muri di Parigi invasi dai manifesti pubblicitari.
Ciaooo!
Fred

AN ha detto...

guarda che con ogni probabilità deve essere un batterio creato/scoperto nei laboratori della Danone, quindi possono dargli il nome che preferiscono. Probabilmente hanno fatto anche ricerca ( di parte, quindi potrebbe essere non attendibile),e scoperto che regolarizzare l'intestino. Se la ricerca è attendibile non ci vedo niente di male nel dare a qualcosa da loro scoperto (o creato) un nome che riassume le caratteristiche del prodotto.
Il nome può anche non piacere... ma a mio avviso non c'è niente di male.

blu-flame ha detto...

an
Anche quando si fanno ricerche nei laboratori caseari in genere si pubblica: non esiste nessuna pubblicazione in merito.
Quindi rimane valida la teoria sul rinominare il solito batterio.

AN ha detto...

in realtà è pieno di pubblicazioni, basta fare ricerche su PubMed o google scholar usando il nome scentifico del batterio e non quello commerciale.

bifidobacterium animalis dn 173 010

AN ha detto...

eccone uno tra i tanti:
http://www.activia.fi/bouvier2001.pdf

blu-flame ha detto...

Appunto e' una presa in giro il bifidobacterium animalis e' il solito e se reputi la cosa normale la prox volta che ti vendono un cane anziche' chiamarlo cosi' o canis lo chiameranno amictus giocherelloni e l'aspirina non la troverai piu' la chiameranno
panacea tuctimalis
peccato che essendo tu allergico all'aspirina ed ai canidi morirai.

Le cose hanno un nome: usiamole.

rendere irriconosciblie un nome scientifico in quella maniera vuol dire non aver rispetto per la scienza e per il tuo acquirente.

AN ha detto...

guarda che il nome dell'"aspirina" è appunto acido acetilsalicilico :-)

"aspirina" è il nome commerciale registrato dalla Bayer.
La bayer può farlo e Danone no?

blu-flame ha detto...

Appunto, la bayer non puo' chiamare l'acido acetilsalicilico diversamente.

non lo fa!


La danone lo yogurto lo puo' chiamare come vuole
activia (il nome commerciale)
merdolin
facagar
power of bath-throne
ma gli ingredienti si debbono chiamare come si chiamano!
Lo zucchero e' zucchero non grassolin dimagrantis
il latte e' latte non succus supermuccanes biancaveie

Gli ingredienti devono essere tali
Fine
stop
Se danone vuole sovvertire le regole e chiamare un batterio con un nome a birillo che accetti in pagamento i soldi del monopoli.
Tanto sono soldi, no?

AN ha detto...

ma infatti tra gli ingredienti sicuramente sarà riportato il nome scientifico del batterio e non quello commerciale, anzi penso che siano obbligati per legge a farlo.

la Bayer non lo fa? hanno registrato il termine -acido acetilsalicilico- con il nome di aspirina. E poi anche tu hai fatto lo "sbaglio" di dire "all'ergico all'aspirina", va bene che aspirina ormai è usato come sinonimo di acido acetilsalicilico... però...

resta il fatto che alla Danone hanno fatto delle ricerche dove,secondo loro, il batterio ha effetti sul transito intestinale, e hanno registrato il marchio come "bifidus actiregularis". ne più ne meno di quello che ha fatto la bayer con l'aspirina.

blu-flame ha detto...

"ma infatti tra gli ingredienti sicuramente sarà riportato il nome scientifico del batterio"
NO.
E comunque indicandolo in quella maniera in pubblicita e' frode bella e bona visto che si da un nome latineggiante della specie.
Non ci sono scuse.

Se non e' per circuire gli incapaci perche dare un nome che di fatto per un non esperto e' assolutamente credibile come un nome della specie.

in pubblicita dicono che dentro vi e' quello, essendoci dentro altro la storia va da se'.

Non posso dire che nel pane che vendo vi e' dentro cannabis sativa e poi ci trovano Humulus lupulus che e' suo cugino o dire che l'Humulus lupulus che e' dentro nel pane e' schiantotasso birropienpancia.
Posso dire che il pane e' al luppolo, posso dire che il mio pane si chiama enrico ma se dentro vi e' una pianta comune mica mi posso inventare come si chiama, no?

AN ha detto...

no ?

http://cdn.blisstree.com/files/2011/01/activia-490x417.jpg


sono obbligati per legge a farlo.

blu-flame ha detto...

be' sulla confezione che ho letto all' esxxx quando scrissi l'articolo non vi era il nome del batterio.
Magari e' una confezione per l'estero.