mercoledì, marzo 31, 2010

Pollitica coccode'

Che troppa gente fa della politica presa di posizione vendicativa o affermazione di uno status o simpatia.
Gia' in questi giorni gente che inneggia al "cattivo" berlusconi o al "figo" bossi. Gente che e' contenta / scontenta che la squadra del cuore vinca o perda.
Cosi', grazie a questi MILIONI di idioti la politica e' sempre piu' uno spot pubblicitario per accontentare i PEONES infolarmati.
Basti a vedere quante volte si pronuncia la parola "berlusconi".
Ma siamo pazzi?
Parliamo di un pirla o di milioni di italiani?
La politica e' il mezzo con cui un governo affronta temi e problemi:
LA politica e' attività esercitata in qualunque campo in vista del raggiungimento di determinati fini.
Qual'e' il nostto fine: fare la ola?
Se poi vogliamo fare come Grillo che dice che per eliminare la spazzatura basta non eliminarla o come chi dice che il solare su 4 tetti e' la panacea a tutti i mali andiamo a votare solo con la nostra ideologia: Abbasso i rossi, Via berlusconi, no al nucleare, no all'eolico, no al solare che e' brutto, che belli i soldi a pioggia, viva i prodotti cinesi....
Bene, se continua cosi' faremo peggio della grecia, il primo partito che azzecca Leitmotiv, motto e jingle ci portera' allo sfascio.
Forse in qualunque gestione ci sono delle cose poco piacevoli che vanno fatte... ops ma siamo in itaGlia dove non si riesce a fare una riunione di condominio.

sabato, marzo 27, 2010

sony





Rudy Zerbi presidente della Sony music Italia ha rilasciato un'intervista il 18-02-2010
http://www.poliziadistato.it/articolo/18294-Rudy_Zerbi_chi_ama_la_musica_non_deve_rubarla
dice

"Internet è una grande opportunità. Il problema consiste nel'uso che se ne fa. Bisogna trovare per chi ama la musica il modo di fruirne legalmente."

HARG! HAAAA! Cosa succede! Sono atterrati gli alieni? il grande karma li ha avvolti?

dunque vediamo di capire, quella azienda che ha fatto di tutto per evitare che se ne potesse fruire semplicemente, la stessa che ha prodotto dei dischi che ufficialmente erano CD ma non lo erano tanto da provocare l'impossibilità di lettura su molti apparecchi come le autoradio della Ford.
Parliamo di un'azienda che per evitare la fruizione di un CD sopra ad un computer andava ad installare un virus, piu' correttamente un rootkit, rendendo inutilizzabile il computer stesso.


"per una cifra aggiuntiva mensile o annuale di pochi euro, permettere all'utente di avere a disposizione l'intero catalogo dei produttori musicali con un download ufficiale e garantito, anzichè cercare file rubati. In questa direzione ormai stiamo lavorando"

Gia', per un cliente è molto più facile selezionare un titolo da un Web server e vederselo recapitare istantaneamente anziché cercarlo faticosamente dentro in qualche motore di ricerca più o meno funzionante. Ed è quello che dice il nostro.
Santa cipolla! Ma è quello che ho sempre detto negli ultimi 15 anni. Riscuotere un euro da ogni connessione oggi in Italia al mese equivarrebbe sicuramente di più di tutto il comparto videocassetta, DVD, CD e similia. Il perché non si sia mai pensato rimane un mistero.
Ma forse perché mettono nei posti chiave delle persone che non capiscono niente. È più facile dare addosso ad un singolo napster cercando di mantenere lo status dei 33 giri che innovare. La cosa divertente e' ricordarsi che in origine dischi venivano regalati per favorire l'acquisto del grammofono. Solo successivamente con l'evoluzione tecnologica sia potuto vendere i dischi, quando cioè vi fu una base di installato sufficiente, per quanto riguarda le connessione è stata raggiunta molto tempo fa.



"Si possono comprare online brani a pochi centesimi di ottima qualità ed evitare il fastidio della ricerca di file illegali di pessima qualità con seri rischi di scaricare sui propri computer pericolosissimi virus"

Dopo tutto questo ben di Dio scivola su di una banana, fino a prova contraria il file scambiati per la musica non possono contenere virus, certo che alcune aziende poco serie che vogliono imporre il proprio formato esclusivo possono andare incontro a cose di questo tipo ma i cari e vecchi .MP3 che rappresentano ancora la scelta più interessante non possono farlo così come non possono farlo una copia precisa di un eventuale CD una bella .iso
certo che ci sono state delle aziende, per esempio Microsoft, che hanno voluto integrare all'interno del loro file oltre all'audio e al video qualcos'altro.
Rimane il fatto che come al solito non bisogna scambiare su Internet file non previsti per questo uso.

Ma ripeto anche qui e' stato detto tutto piu' e piu' volte

lunedì, marzo 22, 2010

car audio 12V part 8 conclusione

perché condensatori non sono una buona idea da mettere nel bagagliaio.

quello di cui sopra è un amplificatore in grado di erogare la bellezza di 40 watt per Canale. Non è poco.
Per i discorsi fatti in precedenza rimane ovvio che l'unica strada per aumentare la potenza è l'aumento della tensione, quando si superano i 20 W diviene obbligatorio aumentare la tensione sopra i 12 V.
Per questo motivo all'inizio della circuitazione, se guardate, vi è un qualcosa di simile a questo:


un circuito di controllo che pilota un transistor oppure un fet per poter essere collegato ad un trasformatore per poter elevare la tensione. non contenti di questo dovremmo anche raddrizzare la corrente alternata in continua e, guarda caso, avere dei condensatori.
Spesso questi survoltori hanno rendimenti relativamente bassi fino al 50%.

sostanzialmente stiamo usando l'energia di un condensatore per caricarne un altro, in più transitando attraverso qualcosa che ci toglie parte della carica.
In soldoni questo ci dice una cosa molto banale che se mettiamo un condensatore all'esterno che ha la possibilità di essere drenato da altre fonti e che non sarà mai carico al 100% sarà nettamente inferiore ad un condensatore 10 volte più piccolo situato all'interno del prodotto che non potrà essere scaricato da altre utenze e si troverà ad una distanza di pochi millimetri dall'amplificatore.
Se questo non vi sembra abbastanza pesante poi al fatto che esiste una latenza tra quando l'amplificatore ha fame di energia e il survoltore capisce di aver bisogno di cambiare passo per poter erogare l'energia richiesta. Nel momento che il colpo di bassi è finito si comincerà a riempire nuovamente il condensatore interno all'apparecchio continuando a drenare dall'esterno. A quel punto il condensatore esterno comincerà la sua fase di ricarica stressando la povera batteria. Potrebbe non aver ancora finito di caricarsi e il programma musicale richiedere nuovamente energia. In quel momento il super condensatore, panacea di tutti i mali, risulterà non solo inutile ma addirittura controproducente.
È abbastanza ovvio questo punto che anziché spendere 100 o 200 eurozzi per un condensatore esterno alla bistecchiera renderà molto meno che spendere una cinquantina di euri per un amplificatore migliore che sicuramente integrerà già di suo dei condensatori maggiorati.
E' per questo motivo che da pischiello taroccavo gli ampli sostituendo i condensatori interni con dei Panasonic da urlo. Sono passati 20 anni ma non e' cambiato nulla, montate dei costosi condensatori flash grade (i panasonic non vengono piu' distribuiti) e scoprirete un pianeta nuovo.

concludendo l'unico modo per poter alimentare qualche centinaio di watt in auto e' fornire ad ogni amplificatore una sua batteria scegliendo magari fra quelle con una bassa resistenza interna e caricate con un alternatore separato. Tutto il resto sono bugie.

Per lo stesso motivo, salvo limitare l'autonomia a pochi minuti o rendere l'automobile un macigno poco guidabile, non si dovrebbe andare oltre i 1000 W (500x2) RMS continui per l'alimentazione dei quali sono già necessarie un paio di batterie del peso complessivo di 60 Kg e una linea di alimentazione gia' poco malleabile.


Una soluzione piu' elegante sarebbe modificare l'alternatore per erogare una tensione piu' consona, 80V (magari duale +-40), e trasferirli nel bagagliaio dove una batteria della stessa tensione alimenterebbe direttamente i finali.
Anziche' lavorare con un centinaio di ampere e relativi smazzi ci si porterebbe a spasso poco piu' di 10A, una corrente molto piu' gestibile. Le perdite sarebbero molte meno e la potenza, a parita' di tutto il resto, sarebbe almeno il doppio.

la cosa strana di tutta la storia che nessuno ci provi: ma e' piu' bello avere le lucine albero natalizie che un suono migliore.

sabato, marzo 20, 2010


Scusate se mi incazzo sempre quando vedo cessi televisivi che DICHIARANO di avere 100 Hz o addirittura 200 o 300.
Scusate se mi incazzo sempre quando dicono di avere contrasti milionari.
Scusate se mi incazzo sempre quando dicono di avere tutti i colori del mondo.

Soprattutto quando parliamo di televisori LCD tft di marchi sconosciuti e pompati come pseudoled.

evidentemente NEC per un 24 pollici a elevate prestazioni: P-IPS, contrasto 1000:1 e straordinariamente veloce (60Hz) dichiarare

"Il MultiSync PA241W si pone come il nuovo indiscusso riferimento nel settore professionale desktop" ....Dimenticavo: chiedono 1500 euretti per la bestiolina...


e' forse eccessivo o sono imbecilli coloro i quali pensano di avere un tv da 200Hz lcd con contrastone da 1000000000000000:1?

venerdì, marzo 19, 2010

car audio 12V part 7

questo è lo schema di come dovrebbe essere collegato correttamente, o quasi, un condensatore enorme ai nostri amplificatori.
Come prima cosa dovrebbe avere un dispositivo che a riposo scarichi attraverso la resistenza r3 la carica del condensatore. Cosa migliore sarebbe poter andare in questa configurazione attraverso un sistema automatico sensibile anche agli urti. questo serve ad ottenere che il condensatore, se non stiamo ascoltando della musica, sia scarico.
All'accensione dell'autoradio la posizione intermedia del commutatore prevede di caricare condensatore attraverso una resistenza limitatrice che evita lo stress al nostro impianto e contemporaneamente evita la bruciatura del fuse a monte. Dopo quei 4 o 5 s necessari alla ricarica morbida si può inserire a pieno titolo nel circuito. Il diodo ha una doppia funzione, come del resto avveniva con la seconda batteria, evitare di scaricare il condensatore sugli utilizzatori meno nobili come il clacson ed evitare di dover mettere un secondo fusibile a protezione della linea.
ovviamente l'installatore pongide dirà, come mi è capitato, che tutto ciò che c'è sulla linea, fusibili compresi, diminuiscono la resa. Un po'come dire che il peso dei freni peggiora le prestazioni alla nostra automobile, sicuramente vero ma poco importante.
ma la cosa più divertente è che il condensatore serve a poco come vedremo.

giovedì, marzo 18, 2010

car audio 12V part 6



l'apocalisse del bidello che si eleva a progettista non è finita, questo è un altro abominio che non è difficile trovare sulle auto con grossi amplificatori.
Per evitare il costo ed il peso di una batteria il nostro genio decide di collegare un enorme condensatore, ancora piu' costoso ma trendy, sperando così di porre fine al problema.
quando dico enorme intendo enorme in una maniera eccezionale, capacità solitamente che si scontrano solo nelle grosse cabine elettriche dell'industria delle quali per entrare è necessario operare precauzioni altrettanto particolari.
Pensando ad un ragionamento superficiale l'idea viene: un condensatore è in grado di erogare enorme quantità di energia in minimo tempo e la natura del segnale musicale spesso è di natura impulsiva. Per questo motivo all'interno degli amplificatori ci sono dei gruppi di condensatori.
Vedremo poi perché la cosa non può funzionare,se non molto marginalmente rispetto a quanto aspettato, ma lo schema di cui sopra ci pone grossi interrogativi.
Il condensatore offre all'impianto elettrico dell'automobile sicuramente una marcia in più che calmierando le richieste energetiche da parte di molti utilizzatori riducendo quindi le oscillazioni... ma di poco.
La cosa invece che farà sicuramente è un aumento dei consumi energetici, per caricare contestatore dovrà transitare dai cavi l'energia a lui destinata. All'accensione di una freccia la stessa energia vera richiesta parzialmente anche dal condensatore che diverrà di fatto interrogato in continuazione. Questo porterà ovviamente a una minore quantità di energia globale.
Un altro problema di un circuito così fatto consiste nella natura stessa del condensatore: la capacità di rilascio istantanea di enormi quantità di energia. Durante il primo collegamento, la sostituzione della batteria, una qualsiasi motivazione per la quale venga sezionato l'impianto, ovvero qualunque manutenzione potrebbe rendere pericoloso quest'oggetto.
Anche un incidente potrebbe provocare la fusione della lamiera e conseguente versamento di metallo liquido, o addirittura aeriforme, verso contenitore della benzina normalmente di materiale plastico.
ecco facilmente spiegato il perché i rifasatori sono solitamente blindati.
Il genio della lampada per i motivi descritti sopra solitamente non mette il fusibile, gli succedono le stesse cose che capitano con il precedente discorso dalla batteria ma in maniera ancora più grave. l'installatore vuole collegare i condensatore, non sa progettare la linea e per evitare sforzi collega in maniera brutale in parallelo tutto questo.
In caso di guasto, per esempio una guaina che si danneggia per il sole o per un topo il risultato potrebbe essere simile a quello di una saldatrice ma molto più violento. Provate a pensare a schizzi di metallo che volano all'interno dell'abitacolo di un'autovettura perforando deboli corpi di carne.

mercoledì, marzo 17, 2010

phenom

Il prezzo del phenom II e' mooolto interessante, prestazioni molto vicine agli I7 ma prezzo da 775.
In piu' le mainboard hanno grafica integrata che non rallentano il processore, interessante, no?
Nei negozi sembra non esistere e dai grossisti solo su ordinativo.

Si vede che son tutti ricchi.

car audio 12V part 5

per caricare una o più batterie secondarie lontane anche molto l'industria ha costruito dei carica batterie appositi. La differenza sostanziale rispetto al solito alternatore consiste in due sottili fili suppletivi che partono dall'apparecchio che vanno direttamente sui morsetti della batteria per leggere correttamente la tensione che questa possiede. In questa maniera si potrà regolare la corrente di carica in maniera perfetta indipendentemente dalla resistenza dei conduttori, che comunque dovranno essere sufficientemente grossi per far transitare correttamente l'energia che serve.

In teoria questa dovrebbe essere la soluzione finale ma ovviamente qualche genio ha deciso che una soluzione del genere è troppo complicata e allora prova a vendere un condensatore.

lunedì, marzo 15, 2010

car audio 12V part 4

un discreto sistema per evitare tutto il caos di prima è quello di montare due carica batterie, uno è il solito dell'automobile con la sua batteria e tutto rimarrà come nell'automobile di serie. Il secondo alternatore verrà trascinato dalla medesima cinghia e spesso si riesce a montare al posto di qualche altro accessorio magari previsto ma non montato in quella versione.
Così facendo si ottiene un completo controllo di entrambe le batterie, si evitano ritorni e tutta una serie di problematiche come quelle che avevo visto prima.
L'unica cosa a non essere perfetta al 100%, ma cmq assai vicina, è la ricarica delle batterie secondarie ma a questo vi è una soluzione assai elegante.

PS
si noti che non e' disegnato per i fini del ns articolo ma la R del primo fusibile va conteggiata 2 volte. Per proteggere la linea serve un fusibile anche all'ingresso della batteria. Mentre non e' necessario con il diodo se montato vicino alla 2nda batt non permettendo il ritorno.

venerdì, marzo 12, 2010

car audio 12V part 3



questa bruttura è un brutto scherzo che spesso ho visto installato da alcuni dei"migliori"installatori di autoradio. Sostanzialmente è una buona intenzione che ha portato all'inferno.

La prima cosa brutta è la mancanza della protezione della linea. Il fusibile che manca immediatamente dalla partenza dell'alternatore verso la batteria secondaria è considerato inutile da molti con scuse variegate.
Si parte dal "tanto brucia sempre"poiché non si mette uno specifico per questo uso a quello "tanto non serve a nulla perché non brucia" che viene detto da chi continua a pensare che il fusibile bada in base al carico e non alla dimensione del cavo che deve proteggere.
Già, anche un bistrattato fusibile va progettato e porta con se qualche calcolo.
se provate a calcolare la corrente di un eventuale cortocircuito della resistenza R3 alimentata dalle due batterie potreste capire che può succedere qualcosa di molto brutto.

La seconda bruttura consiste nel fatto che le due batterie sono interconnesse e verranno utilizzate da tutti indifferentemente. Quindi se ho acceso i fari o qualsiasi altra cosa in auto la tensione scenderà rendendo inutile il "guadagno" ottenuto non mettendo il diodo. Per lo stesso motivo le batterie tenderanno a rubarsi la carica l'un l'altra. Sostanzialmente avro' 2 batterie mai cariche.
Nonostante sei in giro in auto con un impianto pericoloso per la tuasalute non avrai comunque la tensione corretta per via del fatto che comunque la batteria non sarà caricata integralmente. L'alternatore vedrà la carica della prima batteria ma non della seconda poiché esiste la resistenza della linea che porta al bagagliaio.

car audio 12V part 2


per ovviare all'inconveniente di avere una sorgente di energia troppo lontana, perché poi tutto sommato è quello il problema, un installatore diligente dovrebbe configurare la questione come sopra:
nel bagagliaio dove dovrà normalmente montare gli amplificatori metterà una o più batterie che alimenteranno da vicino le sorgenti di potenza.
per caricare queste batterie è necessario avere un fusibile che protegga la linea, un diodo che eviti un ritorno e comunque un alternatore che sappia farsi carico delle nostre bistecchiere.


per via del diodo che perde della tensione e della resistenza del cavo le batterie secondarie non saranno mai cariche oltre l'80% e comunque, anche motore acceso, ci sarà una tensione inferiore rispetto a quella prevista. Dal momento che la potenza deriva dal quadrato della tensione, se l'alimentatore interno all'amplificatore non è stabilizzato vi è la possibilità che il il grandioso amplificatore da 200 W ne eroghi solamente 170. Per l'amante dei numeri un vero disastro.
ovviamente per la stessa motivazione, in particolar modo se pensiamo di utilizzare l'autoradio anche a vettura ferma, dovremmo pensare di comprare una batteria maggiore almeno del 30% e aggiungere anche un disgiuntore.

Installatore dell'autoradio per evitare di acquistare una batteria più grande ma soprattutto di calcolare il diodo necessario o di pensare che esiste già pronto utilizzerà una scorciatoia che vedremo nel prossimo articolo.

giovedì, marzo 11, 2010

car audio 12V part 1


il bello di aver fatto un blog che parla di qualcosa che non sono la FUFFA inventata dal marketing e che le cose mantengono il loro valore, nel bene e nel male, a distanza anche di molto tempo.

Negli ultimi tempi qualcuno mi ha fatto notare qualcosa che dissi qui
http://allarovescia.blogspot.com/search/label/audio

in particolar modo sembra suscitare molte cose il post in questione
http://allarovescia.blogspot.com/2008/05/7000watts.html

La famosa autoradio da 7000 W era collegata con uno schema simile a quello di sopra, idoneo solamente fino a un massimo di poco più di un centinaio di watt COMPLESSIVI. Il perché è molto semplice: la resistenza del cavo e quella interna alla batteria sollecitata anche da quello che sono i carichi normali dell'autovettura portano un abbassamento di tensione tale per cui la distorsione diverrebbe molto alta. Aumentando ancora la potenza si andrebbe incontro anche alla possibilità di avere una serie di guasti come già descritto nel post precedente.

per ovviare a ciò gli installatori di idraulica, OPS, di autoradio, utilizzano tutta una serie di procedure, molte sbagliate, che andremo ad analizzare una per una.

Un'altra cosa che si può notare, per chi ha l'occhio allenato, e che alcune di queste soluzioni sono le stesse che alcuni installatori, e addirittura alcuni cantieri, usano sbagliando sulle barche.

venerdì, marzo 05, 2010

asSESSOri 3 parking


Parcheggio
L'assessore alla mobilità ha il compito di provvedere alla distribuzione del parcheggio.
E infatti noto che una volta finito di utilizzare l'oggetto autovettura è necessario parcheggiarla. Questa caratteristica, apparentemente banale, è pressoché sconosciuta all'assessore medio che ha una sola ed esclusiva intenzione: boicottare il motivo della sua esistenza in cambio di una serie di populiste cazzate necessarie alla sua rielezione.
Ecco quindi il nostro assessore al traffico che decide che la zona debba essere abbellita, si tolgono 20 o 30 parcheggi, si mette una pista ciclabile che non usa nessuno, 12 alberelli e due panchine in acciaio inox neorealiste e costose come opere d'arte.
Lo scopo della questione è farsi amare da coloro i quali abitano nella via, far vedere alla popolazione una miglioria, beccare una bustarella consistente per aver speso un milione di euro e poter rilasciare un paio di interviste sull'opera al giornale locale.
Gli effetti collaterali saranno cadute sul pavè dei due ruote quando piove un aumento della pressione nervosa degli automobilisti che saranno in giro cercando parcheggio nella zona.
L'aumento di inquinamento di quest'opera corrisponderà circa a 10 anni di progressi tecnologici nel mondo del autovettura poiché il percorso medio in città va dai tre ai 5 km (enea.it) ed il poveraccio che arriva in zona anziché sbattere la auto dove poteva prima dovrà percorrere un paio di giri dell'isolato incrementando l'inquinamento del 20% poiché il suo percorso diventerà 600 o 700 m in più a velocità non corretta e rallentando anche coloro i quali devono transitare nella zona.
La zona divenuta carina di carina ha solo il rossetto per il resto è un bidone.
Non contento di questo il personaggio che ha tradito i suoi elettori decide che il parcheggio è diventato una risorsa di valore, certo quando di una qualsiasi cosa non ve n'è a sufficienza diventa più cara. L' assessore decide quindi dopo aver fatto sparire parte della risorsa di rendere il parcheggio un introito per il comune e mette le famigerate strisce blu.
Per l'automobilista diventa un dramma, non ci sono più parcheggi e quei pochi che ci sono sono diventati a pagamento. Nella speranza di trovare un posto senza dover sborsare quei soldi imposti, in realtà già versati una prima volta attraverso la tassa di circolazione, compie un ulteriore giro dell'isolato aumentando ancora di più l' inquinamento.
A questo punto possiamo tranquillamente affermare che un quarto del inquinamento nelle metropoli è dato dall'impossibilità di parcheggio.
Basterebbe togliere qualche sfigato alberello messo per compiacere qualche verde ipocrita, segare qualche altalena utilizzata 30 ore l'anno per prendere i voti delle mamme idiote e sistemare un po' di altre cose per incrementare i parcheggi in maniera consistente e diminuire l'inquinamento dato dal traffico cittadino almeno di 5%.
A Milano hanno avuto un'idea geniale: togliere i parcheggi alla città per donarli ai presidenti. Il risultato è stato quello di un aumento netto del traffico delle zone interessate. Meno del 10% dei parcheggi sono liberi i rimanenti hanno una qualche forma di coercizione. Stando al balcone di una di queste zone si può giocare con i bambini, come ho fatto a casa di amici, al toto passaggi: bisogna indovinare se un'auto ripasserà e quante volte. È interessante notare che ci sono delle autovetture che passano fino a otto volte girando attorno all'isolato. Se le statistiche non sono un' opinione, quelle autovetture stanno inquinando esattamente il triplo di quello che dovrebbero.
Se ciò non bastasse alla tartassata città milanese hanno inventato i parcheggi a pagamento senza parcometro, un sistema che ottiene due ottimi effetti: il primo incassare soldi ancor prima che la auto sia parcheggiata, il secondo è una diminuzione della produttività del sistema Milano a favore della ricerca del maledetto posto dove vendono il grattino di turno.
Nella città dove abito, giusto per avere un riferimento certo, negli ultimi 10 anni e nell'arco di 500 m attorno alla mia casa hanno tolto circa 600 parcheggi, trasformato una piazza e tre vie con un arredamento urbano scic, trasformato in sosta limitata ad 1 h tutti i parcheggi rimasti nell'arco di 150 m i pochi rimasti sono letteralmente assaliti.
Quando le mamme lobotomizzati vendono a prendere i loro pacchi bambino la via di viene impraticabile costringendomi a percorrerla contromano, tanto nella parte sud non uscirò comunque.
I miei amici, quando vengono a trovarmi allla sera, mi raccontano di inenarrabili percorsi alla ricerca del parcheggio, solitamente arrivano a parcheggiare, non dopo due giri del isolato ovvero due semafori, nei posti riservati ad un condominio che stanno finendo di vendere a 420 m di distanza. Quando sara' abitato sara' da ridere. La loro auto per far questo ha inquinato come fare 10 km a 90 all'ora. Sostanzialmente gli è costato / inquinato di più arrivare al parcheggio da casa mia che a casa mia.
Nonostante questa sia una situazione facilmente comprensibile, stanno pensando di togliere anche una zona di parcheggio dove in questo momento sostano 20 auto.
Il cartello dice, stiamo MIGLIORANDO le strade per VOI.
Dove stia la miglioria ad allargare il marciapiedi fino a meta' carreggiata facendo sparire i parcheggi ditemelo voi.

lunedì, marzo 01, 2010

asSESSOri 2




L'assessore alla mobilità ha il compito di provvedere alla diminuzione della trafficosita'.
Deve quindi favorire gli spostamenti all'interno della propria città, regione, nazione. L' aumento degli spostamenti tipicamente è un aumento della produttività, del Pil e del benessere.
Il suo compito è favorire attraverso strade, rotaie e regole che un maggior numero di persone e merci si possano spostare il più favorevolmente possibile. Ovviamente dovranno altresi' evitarsi, per quanto possibile, eventuali effetti collaterali come rumore, smog, costi, incidenti e similia.
Per questo gli viene dato un mandato.
Questa qualità, apparentemente banale, è pressoché sconosciuta all' assessore medio che ha una sola ed esclusiva intenzione: boicottare il motivo della sua esistenza in cambio di una serie di populiste cazzate necessarie alla sua rielezione.
Molte delle cose che fa un politico della mobilità hanno spesso conseguenze a distanza di decenni.
Alcune città (giappone, usa) già negli anni 60 obbligavano all'acquisto di un box al neo possessore di una autovettura o in altre al possesso di un contratto d'affitto di un posto auto all'interno di un silo. In Lombardia si è fatto di tutto per rendere difficoltoso la costruzione di un posto auto, si è favorito la costruzione di abitazione in raso la strada così da non poter neppure costruire un marciapiede.
Anziché allargare le carreggiate all'interno dei centri storici quando ancora era possibile in maniera da operare una specie di tangenziale passante si è preferito chiudere centri storici facendo passare le auto all'esterno. Aumentando il traffico, a quel punto, sembrava normale aumentare il cerchio di chiusura aumentando contemporaneamente la lunghezza della percorrenza delle autovetture, dei camion e spesso anche degli autobus.
La cosa più assurda e che questa tendenza in atto anche nelle cittadine di strada, quei piccoli agglomerati urbani che sono nati attorno una grande via di comunicazione e la loro genesi è proprio quella di essere stati come un fungo appiccicati a questa arteria. Ovviamente i residenti che hanno acquistato la casa proprio in virtù della vicinanza a quella strada oggi schifano il rumore e l'inquinamento. Ma non erano andati li proprio per la strada?
Il peggio che abbia mai visto e' la piu' completa idiozia del comune di villasanta nell'arco di 25 anni dove l'imbecille di turno chiuse la cittadina al traffico mano a mano fino alla paralisi da sensounico per favorire la nuova strada parallela e poi su questa, quando finalmente scaricava li traffico con un percorso DOPPIO in lunghezza, mettere semafori un restrigimento di carreggiata 3 rotonde e, udite udite, 5 pericolosi dossi sulla tangenzialina!
Per le migliaia di auto che giornalmente siano obbligate al tragitto, chissenfrega!
Se non e' essere stupidi questo nulla lo e' piu'.