domenica, aprile 26, 2009

ampollarum III- classe D

Si parla di roba squisitamente a transistor.... Perche la equiparo alle valvole?
Vediamo:

La ventata di libidine folle dei classe D e' finalmente finita...

Ma cos'erano?

Gia', ne hanno parlato in tanti ma pochi in realtà ha capito che cos'erano.

Vediamo di ricapitolare cosa sono le classi di funzionamento. Speriamo che qualcuno non ne abbia male di queste esemplificazioni eccessive.

La classe B consiste in un transistor, o qualsivoglia semiconduttore, in cui a riposo è sostanzialmente fermo. Questo vuol dire che quando dovrà erogare potenza nel passaggio per lo zero il transistor si spegnerà e si riaccenderà solo con un piccolo ritardo. Questa classe possiede un ottimo rendimento ma purtroppo una qualità tutt'altro che elevata.

La classe A è considerata da molti il massimo poiché il transistor non vanno mai a riposo ma il difetto consiste nel avere un amplificatore ottimo per le serate invernali o per cuocere le uova visto il notevole consumo energetico.

La soluzione per la maggior parte di amplificatori consiste nel polarizzare i finali in classe AB, una via di mezzo quindi, nella quale una piccola tensione viene comunque sempre applicata per evitare lo spegnimento dei transistor durante il passaggio sullo zero.

Da qualche anno gli alimentatori, per esempio sono tutti così quelli dei computer, anziché usare la strategia del rubinetto per dosare l'energia usano quella dell'interruttore. Se devo far passare tanta energia accenderò a spegnerò migliaia di volte l'interruttore di seguito. Se mediamente l'avrò tenuto più acceso la tensione salirà altrimenti sarà il contrario. Queste alimentatori vengono chiamati switching o pwm. Visto che gli alimentatori e gli amplificatori sono molto simili a qualcuno è venuta l'idea di applicare lo stesso concetto anche nel mondo dell'audio ed ha inventato la classe D. Per anni è rimasta poco più che una curiosità poi è successo che qualcuno si è accorto di questi piccoli mostri. In particolare quelli di una determinata marca sono stati chiamati amplificatori classe T ma noi, che sappiamo la storiella, li continueremo chiamare da maniera corretta: CLASSE D. Dopotutto la differenza nel dittering non cambia la sostanza.

Sostanzialmente è successo quello che era capitato con i valvolari negli anni 80: qualcuno aveva messo insieme dei giocattoli che suonavano incredibilmente bene, per essere dei giocattoli.
In particolare una serie di amplificatori sotto i € 100 in contenitore plastico aveva lasciato tante orecchie stupite.
In realtà la storia racconta sempre la medesima cosa: si era preso qualcosa di funzionante, un piccolo chip, si era dotato di un montaggio di alta qualità ed il prezzo era rimasto maledettamente basso e le dimensioni schifosamente contenute per via dell'elevatissimo rendimento della classe.
Utilizzando il 95% dell'energia prodotta dall'alimentatore quest'ultimo poteva essere meno della metà di un amplificatore tradizionale ed è comunque stupefacente vedere un oggetto grande con un telefono cellulare collegato ad un alimentatore relativamente modesto fare la voce così grossa.
Fiumi di inchiostro, anche sulle riviste specializzate, sono stati spesi sulla qualita' di questi chip, che di veramente buono hanno una grande potenza erogata.


Poi, così com'è iniziata, improvvisamente, è quasi finita la follia.

Ci si è resi conto che tutto sommato un amplificatore completo in un contenitore normale cominciava a costare una cifra tutto sommato vicino a quella di un amplificatore vero e si è cominciato a notare che pur suonando molto bene forse forse il vecchio amplificatore analogico era meglio e poteva raggiungere potenze decisamente superiori senza avere una serie di effetti collaterali.
Gia', la grande efficienza permette ad un alimentatore idoneo ad un 20W in classe AB di buttarne fuori quasi il doppio.... ma all'aumentare delle potenze le grandi forze in gioco, ricordiamoci che stiamo parlando di onde quadre, chiedono un pegno di generazione di RF non facilmente eliminabile: la qualita' viene a trovarsi pesantemente abbassata dal rumore.

Anche questa volta, come successo per le valvole, ci ha lasciato un'eredità.
Quando la complessità è veramente notevole e si hanno mezzi per poterla dominare il risultato è interessante, tanto interessante che oggi questo tipo di amplificatori viene regolarmente utilizzato dove serve potenza a basso prezzo con grande efficienza come ad esempio nei subwoofer nelle automobili o in molti radioloni che prima erano veramente conciati male ed oggi possono suonare un pochino meglio.

La classe D e' destinata a rimanere fra noi ma non come ALTA fedelta'.

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, BluFlame. Probabilmente l'anno prossimo cambiero' ampli (quello vecchio ormai ha tutti i potenziometri che scricchiolano, gli ho dato lo spray, migliorando la situazione... ma senza risolverla del tutto) e le tue note sono state utilissime per me.
Spero che tu prosegua!

blu-flame ha detto...

se ha tutti i potenziometri che scricchiolano ed e' di qualita... cambia i pot. costano una cifra irrisoria, e' piu' il tempo di smontaggio.... che ha gia' fatto in parte

elf ha detto...

Una ingenuita': affermi che gli ampli in classe D non sono Hi-Fi a causa del rumore dello switching; il rumore delle onde quadre e', se non sbaglio, scomponibile in armoniche di ordine dispari, fastidiose per l'orecchio umano.

Per ridurre questo rumore non posso far lavorare l'amplificatore a frequenze almeno un ordine di grandezza sopra la massima frequenza udibile dall'orecchio (quindi a minimo 100 - 200 KHz)? Le armoniche di primo e terzo ordine, quelle piu' fastidiose, sono comunque sopra i 30 KHz e posso escluderle con un filtro pasa-basso.

Secondo: non capisco l'affermazione "Gia', la grande efficienza permette ad un alimentatore idoneo ad un 20W in classe AB di buttarne fuori quasi il doppio". Non capisco se parli di un confronto fra alimentatori switching e lineare nel quale, a parita' di potenza assorbita dalla rete e con fattore di potenza ragionevolmente vicino ad 1, il primo eroga una potenza maggiore del secondo (maggiore efficienza: uno switching puo' superare il 90%, uno lineare raggiunge appena il 60) o se il confronto e' fra amplificatori di classe D e AB (in questro caso sono senza indizi).

Terzo: lo scatolotto in plastica non e' grande quanto un cellulare, ma quanto un piccolo dizionario (16 x 9 x 4 cm) ;)

elf

blu-flame ha detto...

-sono comunque sopra i 30 KHz e posso escluderle con un filtro pasa-basso.

Ni, tutti gli ampli (quasi) hanno un passa basso... ma prova ad appoggiarci sopra un cellulare e scopri che la RF arriva a impestare anche DOPO il low pass.

Anche quelli con un design molto attento e con un dittering concepito per limitare la cosa quando superano il centinaio di wattonzi erogati hanno talmente rumore che fra un brano e l'altro senti proprio il masticaggio dello switch...

per l'efficienza gli alimentatori e gli ampli in classse B sono MOLTO simili. Cambia solo che i buoni ampli lineari hanno meno, o nulla, retroazione poiche' migliora le misure in ambito statico (le solite insomma) ma peggiora la qualita' audio (vedi ampollarum I)

elf ha detto...

Grazie per la spiegazione.

elf

_Jack_ ha detto...

Mitticco T-amp; io ne ho uno della prima serie e me lo tengo gelosamente; ho pure le casse di cartone (soundpax) che continuano a lasciare stupito chiunque le veda. Al tutto, ho unito un lettore CD portatile, e ne ho fatto il mio hi-fi da valigia.
Per curiosità, una volta gli ho attaccato anche le Minima: suona dannatamente bene! :D

Anonimo ha detto...

La tua analisi può essere condivisibile oppure no. Io, dalla mia piccola esperienza, posso dirti che amplificazioni in classe D e T (a basso costo) ben realizzate non temono la concorrenza sonica di ampli ben più costosi. Possiedo vari piccoli, economici ma ben realizzati, ampli che montano i chip ta2024 e 2020 della Tripath e, sopratutto (per il mio gusto), il 2024 se ben implementato sfodera prestazioni notevolissime (profondità dell'immagine estensione in frequenza, contenuto armonico, trasparenza, ecc, ecc). Con una piccola scheda da pochi euro si ascolta alla grande, Nella mia esperienza alcuni Rotel, Nad per non parlare di ampli entry level,e non solo, di grande diffusone ne sono usciti con le ossa rotte. Possiedo anche un piccolo stupefacente ampli in classe D con chip Yamaha dall'ottimo suono. Ascolto musica con buoni impianti da un ventennio, mio padre possiede un ottimo pre e finale Yamaha col quale i miei piccoli ampli se la giocano (a parte la potenza, è chiaro). Accoppiati a casse abbastanza efficienti (dai 90 db in su) anche la pressione sonoro è più che sufficiente per un'ascolto casalingo. Bisogna fare un uso intelligente delle possibilità tecnologiche. Certo, se vogliono propinarci un ampli con tale tecnologia ad un prezzo alto, magari attraverso l'utilizzo di un buon confezionamento, sta a noi non cascarci. Questa non è una tecnologia a "fine corsa" esistono molteplici testimonianze della bontà di tali oggetti. Certo non ne sentirai parlare nelle riviste di hi-fi sostenute da produttori di ampli a volte ridicolizzati dalle prestazioni di tali aggeggini e che osteggiano tali prodotti (come criticarli). A differenza del passato oggi l'hifi è alla portata di molti: Una buona scheda, un dac sotto i 100 euro e un paio di diffusori di discreta qualità (l'unico componente sul quale non è possibile miniaturizzare e risparmiare più di tanto).In questo momento ho in sottofondo musica amplificat con una schedina con ta2024 con un suono stupendo( non ti dico quanto l'ho pagata). Quando torno a casa da mio padre ascolto sempre il suo bell'impianto con piacere (costato,al tempo, bei soldoni) ma poi torno a casa mia e mi godo il mio economico ma sonicamente validissimo impianto (ho un paio di diff. vintage Esb stupendi, perfettamete ricodizionati e pagati una fesseria). Credo che lo scetticismo su questi apparecchi sia smentita da tante persone con l'orecchio fino che se li godono ogni giorno. Saluti

Anonimo ha detto...

Senza dimenticare che fior fiore di produttori , dopo averla denigrata, hanno sposato questa tecnologia....Credo che tu sia abbastanza disinformato...

blu-flame ha detto...

le aziende soddisfano le richieste del pubbblico...

Anonimo ha detto...

Le aziende, in questo settore, non soddifano le richieste del pubblico (almeno di quello meno abbiente) ma cercano di spacciare normali prodotti hi fi come oggetti che gli faranno vedere la Madonna a cifre altissime. E infatti sono disturbatissimi dall'avvento di questi piccoli e miracolosi ampli e impediscono alle riviste del settore di parlane bene pena il ritiro delle loro grasse inserzioni ( che se un lettore intelligente si rende conto che con cifre comprese tra i 50 e i 300 eu può avere la qualita di ampli che toccano i 3000 che fa? Li compra) Grazie all'avento della classe D - T è possibile ascoltare a ottimi livelli: Topping, Trends e Virtue, ognuno nella sua classe di prezzo (ripeto a cifre comprese tra i 50 e i 300 eu), hanno fatto sfracelli e raccolto un'infinità di meritatissimi consensi. Sei mai andato sul sito TNT audio? Be allora fallo per renderti conto che, se questa tecnologia non passa sulle riviste ufficiali e proprio perchè da fastidio.

Anonimo ha detto...

Sono state fatte delle prove a confronto tra un semplice e banale SI T amp e questo ha fatto il mazzo, sulla bontà sonora, ad ampli NAd e Rotel (oltri ai soliti consumer Pioneer e compagni) (a parte la potenza, è chiaro), e le implementazioni più attente e studiate di questi chip vanno ben oltre.....

Anonimo ha detto...

Stavo navigando e mi sono imbatutto nel tuo blog. Sono un appassionato di hi fi e mi ha colpito la tua saccenza e disinformazione sulle amplificazioni in classe D. Grazie a questa tecnologia è possibile mettere su amplificazioni di elevata qualitá a basso costo. Tripath, e Texas instrumens prima, Hipex, Class d audio Icepower, Abletec, Digiamps e tantissimi altri stanno immettendo sul mrcato grandi cose a piccoli prezzi. Molte grandi aziende hanno fiutato quanta qualitá sia possibile ottenere oggi dalla d class (teac, pioneer, nad, rotel, onkyo solo per citarne alcune). Credo che prima di scrivere bisogna informarsi.....

Anonimo ha detto...

La tua analisi è ridicola e sbagliata blu flame.....La classe D è sempre più presente sul mercato con ampli di ottima qualità.

blu-flame ha detto...

Quello che vedo e' che quando gli ampli arrivano intorno ai 100W diventano ENOMEMENTE costosi.
Per esempio pioneer ha fatto un ampli D da 70W da 18Kg: scherziamo?
Non parliamo di quelli hiend che si sono dati alla classe D pur non avendone la tecnologia per moda...

e' come le valvole un vecchio ampli philips primi anni 60 brucia meta' degli ampli da megatoni di danari di oggi. I grandi progettisti sono tali.

Comunque non ho detto che MAI si puo' fare ma che e' antieconomico salire oltre i 100W e forse un po idiota se si rincorre la qualita'. Se si rincorre pompa il pippero ovviamente i riusultati sono diversi come in taluni casi si usavano le classi B.

Crown, che non e' certo una piccola nad o rotel nell'ambito PA da un paio di anni fa ampli da discoteca fino a 500W ma la stessa azienda per usi HiFi fa altre scelte.

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo ... Ma hai detto tutto e niente...

Francesco ha detto...

Sono allibito ragazzi...vorrei sapere se questi giocattoli in classe d (che dicono suonino divinamente)chi li ha progettati se sono in regola contro le distorsioni che "uccidono" la musica....vedi la Tim o tid,quella di incrocio e via dicendo.bisognerebbe chiedere a scienziati come aloia ,o matti otala (buonanima) cosa pensano di questi giocattoli.

blu-flame ha detto...

questi giocattoli in classe d ()chi li ha progettati se sono in regola contro le distorsioni

Li ha inventati philips e lei li ha utilizzati solo per le cose low budget.
In relata' la roba hi-end son ampli rebrandizzati al volo per accontentare il peone
Spesso infatti il core e' un affare (modulo) altrui calato as is nell'ampli.

Anonimo ha detto...

mi lascia stupito la conclusione non da grande studioso ma da tifoso sportivo...
Che significa che non sono eliminabili le armoniche ?
Mi fa ricordare la vecchia querelle contro i cd, quando si diceva che non era eliminabile il Jitter..
Ma santoiddio, possibile che non si riesca mai a comprendere dove va la storia?
Giocattoli una minchia, questa è modernità, se ancora non sono stati usati questi amli su larga scala da grossi marchi è perchè evidentemente non ci sono margini di guadagno, vedete i cinesi, gente intelligente e non cretina come gli italiani...e ho detto tutto..:)

blu-flame ha detto...

"Che significa che non sono eliminabili le armoniche ?"
Che le armoniche prodotte all'interno della fascia audio, non essendo diversificabili dal segnale se non con una pesante controreazione (e non e' un bene)te li puppi.

"Mi fa ricordare la vecchia querelle contro i cd, quando si diceva che non era eliminabile il Jitter.."
In effetti un due telai se non hai un trasporto anche del clock non puoi non avere jitter. Certo, oggi puoi prendere il segnale e storarlo rigenerando il clock ma capisci che non e' la stessa cosa e soprattutto non economicamente percorribile negli anni dei CD.




"Ma santoiddio, possibile che non si riesca mai a comprendere dove va la storia?"
Dove va? Tu lo sai?

"Giocattoli una minchia, questa è modernità, se ancora non sono stati usati questi amli su larga scala da grossi marchi è perchè evidentemente non ci sono margini di guadagno,vedete i cinesi, gente intelligente e non cretina come gli italiani...e ho detto tutto."

Allora.
A distanza di 8 anni, mica ciuffoli, alcuni marchi nella PA come crown hanno fatto roba notevole per quanto non hifi.
Gli HiFi in D ci sono stati, molto costosi e deludenti, ed erano tutti basati sullo stesso ibrido: in pratica erano lo stesso ampli.
Il margine di guadagno per un'azienda e' una cosa strana. E' piu' facile per un coreano vendere un TV per idioti da 200E a 2000E scrivendoci sopra 4k che un oggetto veramente di alta qualita'.
Siccome "classeD" non e' un'etichetta richiesta ma permette un facile risparmio (margini di guadagno) sugli ampli di plastica come i samsung da 5Wch dichiarati 600. Fare un ampli lineare sarebbe costato il doppio.

Invece su di un'amplio da 100W serio in grado al cambiare dell'impedenza dell'altoparlante (ricordi che e' un'impedenza?) di aumentare la corrente... farlo in classe D o in classe AB costa la stessa cifra ma generalmente con risultati migliori per il lineare e di piu' semplice progettazione.

Perche' il case, la distribuzione, il postvendita, la progettazione e gli stipendi sono gli stessi. Ma il progetto e' MOLTO piu' semplice, non esiste RF, e non sei obbligato alle ENORMI bobine d'uscita che cambiano l'impedenza vista dall'ampli e la rotazione di fase risultante.

Poi s parliamo di prodotti cinesi da 100E: non hanno rivali, ma non paragonarmeli ad un ampli serio, qualunque classe sia.




Ermanno ha detto...

Eccolo qua, il solito saccente che non sa di cosa parla (quando parla di classe D).
Mio caro la musica la si ascolta con le orecchie non con la calcolatrice e tu appunto ascolti con la calcolatrice e questo è il male.
Classe D non significa solo scatolette da 100 euro, queste sono servite solo per avviare la ricerca.
La classe D non produrrà mai apparecchi da alta fedeltà! Ho capito bene?
Questo ci dice che tu non hai mai ascoltato nulla in classe D, forse qualche scatolotto. Ma un Nuforce lo hai mai sentito? Uno qualsiasi, anche il piccolo integrato IA7 per esempio. Non fartelo mai portare a casa per provarlo, perchè se le orecchie le hai ancora intatte sarebbero dolori per le tue elettroniche e per le tue convinzioni.
Ascolta prima ti prego!
Ermanno

blu-flame ha detto...

Wow, proprio vero che i fanboy non lesinano legnate quando gli si tocca l'oggetto conturbante del loro desiderio.

il signor ermanno mi da del saccente

La cosa oltremodo divertente e' che usa lo stile TIPICO del peones medio che mi ha dato del saccente sulle valvole.

Come vedete, ho fatto proprio bene ad accomunarli!

E' un classico che "il mio ampli fa schifo nelle misure' pero' l'orecchio..."

Avro' sentito questa STONZATA almeno 10.000 volte.

Il problema di questa cosa e' che e' una leggenda metropolitana messa in giro da chi non sa leggere le misure. Usata da chi deve vendere i bidoni che non riescono a funzionare.

Certamente un ampli puo' essere meglio di quello che un set di misura ridotto puo' indicare.
Ma un ampli che va male nelle misure e' certamente un bidone.

Una differenza lessicale sottile: andare meglio del previsto (avendo superato le misure) o toppare le misure.

Per capire la questione ti consiglio di leggere gli altri articoli.

Mi dispiace che in italia ci siano ancora cosi' ebeti che insistono nel dire che la calcolatrice non e' tutto. In particolar modo quando questa e' usata proprio per progettare il tanto amato nuforce. Anzi, il nuforce e' una calcolatrice...

E, si, da quando philips li ha inventati, qualcuno mi e' passato sotto le orecchie.

Poi che qualche ampli in classe D, con casse di un certo tipo, non sia cosi' tremendo, puo' capitare. Soprattutto se devi muovere un sub. Ma alla fine hanno piu' di qualche problemino se le casse sono reattive.
Diciamo che a parita' di prezzo, se mi trovo a che fare con casse un poco reattive, il nuforce fa una pessima figura.
Stiamo parlando di un'ampli da 1500E, non lontano dal il prezzo a cui ho visto scambiare un finale Threshold e piu' di un NAD-Griphon (ma era qualche anno fa).

Poi se non voglio un ampli a cui dovro' affiancare un pre mi compro un onkio a9000r che costa la stessa cifra, ha la stessa potenza, non sembra uscito dalla cantina, ha qualche ingresso, qualche uscita e con i soldi risparmiati del pre mi faccio una vacanza.
Sarei disposto a scommettere che l'onkio suona meglio pur non avendolo mai sentito.

Poi, posso sbagliarmi sull'onkio, i saccenti come me, spesso dubitano. Mentre sono piu'sicuro del nuforce.

Francesco ha detto...

Vorrei intervenire sulla diatriba "misure".per me le misure sono importantissime così come l'ascolto.però, sae un ampli va male su un carico induttivo e frana su un carico capacitivo e monta protezioni in tensione corrente senza costanti di tempo.....magari su un carico reattivo tende ad autooscillare....ed è strapieno di controreazione....non venite a dirmi che questo mostro suona bene a prescindere.un caro saluto

Francesco ha detto...

dimenticavo...esiste un ampli in classe d che non pesa due kg e costa 30.000€.suona anche bene.

Francesco ha detto...

Un devialet....francese

blu-flame ha detto...

x francesco
Non dico che in linea teorica si possa fare un classe D che suoni anche bene. Dico solo che e' tanto difficile che e' stolto farlo.
La deviatlet, esteticamente stupendi non li conoscevo, non e' molto chiara sul sito ma a quanto sembra non sono dei classe D. Meglio non sono solo dei classe D. Stando al sito.

Da sempre si cerca di coniugare la roba potente e bozza come i classe B o C con la qualita' di un classe A. Spesso con risultati ridicoli o bizzarri.

L'azienda che piu' si e' prodigata in tal senso e' stata technics.
Prima con i newclassA, eccezionali prodotti di indiscutibile valore dal prezzo irrisorio. Passavano dalla classe A alla C grazie ad processore a 4 bit che gestiva la classe istante per istante. Colpo di bassi in classe C e rifinitura in classe A.

Poi, piu' costoso ma anche intrigante, la mos classAA.
Prendi un ampli bozzo con due darligtonacci in classe B. Tanto sugo come del resto la D. Poi prendi un ampli in classe A velocissimo a mosfet che potrebbe andare in RF dal cesello veloce. Li unisci con un whetstone e con una retroazione.
Ora e' comprensibile che dove esistano ancora personaggi che non riescano a fare nulla di nuovo anche solo comprendere il funzionamento e' dura.

Il devialet sembra che abbia fatto la medesima cosa, anche se non spiega come. Se ha usato un whetstone e' solo una "banale" copia con un D al posto di un B.
Il sito e' pieno di cose con estetiche belle, curate e affascinanti ma pochi dati tecnici. Sono anche coscienti dei problemi di un'alimentazione PWM anche se non dicono come hanno risolto (visto che dicono di averlo fatto).

Lasciamo perdere "l'impianto migliore del mondo" con in giro mostri come le IRS o le tannoy

Probabilmente non suonano male ma se la tirano troppo.

Dopotutto se prendi un SUV lo abbassi, lo allarghi e abbassi il motore e i sedili alla fine puo' anche fare le curve e non uccidere gli occupanti. Pero' se compri una berlina e' molto piu' facile, no?

Ermanno ha detto...

Non passavo da un po' e guarda cosa ti trovo, un offesa in risposta alla parola saccente. Bene ora, il fanboy, ti dimostra che non sei solo saccente:
"...la ventata di libidine folle del classe D è finalmente finita..."
Tutti matti quelli che l'han comprato insomma!
"...tanti ne hanno parlato ma pochi in realtà hanno capito cos'erano..."
Matti e ignoranti!
Segue un banale riassunto sulle classi di amplificazione che solo questo fenomeno conosce ed ora le conosciamo anche noi. Grazie!
Ad un certo punto tu, solo tu, ti accorgi che la "follia" è finita.
"...ci si è resi conto...la classe D è destinata a rimanere fra noi..."
Ma perchè parli al pluralis maestatis?
Anonimo ti avverte che sei "abbastanza disinformato" e tu rispondi: "...le aziende soddisfano le richieste del pubblico..."
Ma perchè non scrivere plebe, già plebe, senti come suona simile a peone?
Ti fanno notare che la classe D ha portato il bel suono anche a classi meno abbienti o semplici studenti, per esempio, che noi alla loro età solo ci sognavamo.
Ma tu dritto per la tua strada e così insegni che tutto quello che sta sotto i 200 euro è roba da idioti o da peones, appunto.
Mi sta a cuore una redistribuzione del bel suono anche ai ceti in difficoltà? Dev'essere perchè io e qualcun altro non ricordiamo più cos'è l'impedenza!? Sfotti pure!? Oddio sono confuso. Ma no sono solo un pelino incazzato.
Ti abbiamo dato del saccente, che peraltro ti calza a pennello, e ci vediamo apostrofati con un offesa. Ebeti!
Che è solo l'ultima delle offese e delle dimostrazioni di arroganza di cui è pieno questo inutile articolo da nullafacenti.
Quando riuscirai a purificare la melma che ti ritrovi tra un orecchio e l'altro vedrai che ti si apriranno nuovi orizzonti sonori.
Al momento sei solo un megalomane, zoticone e maleducato, spocchioso ma soprattutto inutile recensore.
A mai più risentirci!

blu-flame ha detto...

un offesa in risposta alla parola saccente.

Se ti offendi, ok. Non e' un mio problema.
Ma la parola saccente mi fa alzare solo un sopracilio.
Mi da un po piu' fastidio "non sai di cosa parli"

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Bene ora, il fanboy, ti dimostra che non sei solo saccente:
"...la ventata di libidine folle del classe D è finalmente finita..."
Tutti matti quelli che l'han comprato insomma!
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Vedi se un fanboy monta un 15Wx2 con un alimentarore da router da 2A collegato con un cavo capello declamandolo come se fosse un classe' DR3vhc qualcosa e' fuori contrlollo.
Mi sembra la recensione della fiat-punto-mito di alcuni giornali che ne parlavano come la elise. Certo la punto va meglio di un suv, enormemente. Ma la lotus e' un'altro pianeta.

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Segue un banale riassunto sulle classi di amplificazione che solo questo fenomeno conosce ed ora le conosciamo anche noi. Grazie!
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Non tutti sanno cosa sono le classi. Vorrebbe essere un blog easy, chi e' piu' preparato si va a leggere nelson pass che e' molto piu' figo.


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Ti fanno notare che la classe D ha portato il bel suono anche a classi meno abbienti o semplici studenti, per esempio, che noi alla loro età solo ci sognavamo.
Ma tu dritto per la tua strada e così insegni che tutto quello che sta sotto i 200 euro è roba da idioti o da peones, appunto.
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Non e' cosi'.
Innanzi tutto non e' vero che non esistevano cose simili.
il TDA2008 e' un classe B con rendimenti molto simili.
Il problema "delle classi meno abbienti" non era che non esistevano i trics, ma era che lelettronica non costava poco come ora.
Non esistevano ancora gli SCHIAVI in cina.
I 78xx costavano una botta, oggi in negozio lo paghi 1E per fare cifra tonda ma se ne compri 10 costano come un sacchetto di patatine.
La classe D esiste da mezzi secoli ma era troppo costosa, oggi con stamperie diverse e cinesi costa 10E
Un trasformatore era costruito in italia, al massimo in EU e spesso finito a mano perche non investivamo in automazione.
Tanto che smisi di costruire perche il trasfo mi costava piu' di un ampli finito jap.


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Mi sta a cuore una redistribuzione del bel suono anche ai ceti in difficoltà?
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Sai, se si parls di caratteristiche e' una cosa, se si parla di costi e' altro. Se dicima "HiFi" vuol dire un sacco di cose, per esempio 16Wch (vado a memoria, rileggi la DIN). Alla norma non interessa altro che sei dentro o fuori.
Comunque, oggi, si puo' sentire BENE con i soldi di un cellulare. Nota pero' che "i ceti in difficoltà" tendono a preferire un cello da 800E a rate che un ottimo telefono a 150E e un impianto HiFi.
Nessuno ha un telefono che ha piu' di un paio di anni. Per la cronaca ne possiedo uno del 2012.


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Ti abbiamo dato del saccente, che peraltro ti calza a pennello, e ci vediamo apostrofati con un offesa. Ebeti!
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se ti riconosci in quelli che continuano a dar contro alla calcolatrice, la scienza che ha creato i classe D e alla fisica... o sei ignorante, e ci si puo' rimediare, o se pensi di stare dalla perte del Verbo del Dio Orecchia Impanata sei una persona stupida. Mi sembra banale logica.
ci sono degli studi, ci sono dei calcoli, ci si costruisce un modello... se tutto cio' per te e nulla hai TU OFFESO MIGLIAIA DI RICERCATORI.

blu-flame ha detto...



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l'altro vedrai che ti si apriranno nuovi orizzonti sonori.
Al momento sei solo un megalomane, zoticone e maleducato, spocchioso ma soprattutto inutile recensore.
A mai più risentirci!
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Se avessi voluto, come molti b-log o sitalelli italici, tanto pubblico avrei:
osannato il 4k
leccato il gnao per la presentazione del 8K
masturbato per le cassettine sovraprezzate sonos dicendo che "ha bassi incredibili mai sentiti prima" (mai sentite, ma le recensioni arrivano a vette che sembra che parlino delle tannoy westminster)
A lodare impiantini cinokrean e il loro subwoofer, ovviamente incensando i superbassi prodotti dal midrange a lato.
E magari mettere un po di telefoni cool non dicendo certo che spendere 1400E per un telefono banalotto non e' molto furbo, soprattutto se non sei un riccone.
E invece il titolo e' "alla rovescia" serve per capottare il tutto.
mi piacerebbe avere una superplatea ma scrivere che qualunque stronzata e' cool e figa non e' nelle mie corde. Il click bait mi fa incazzare.

Quindi se non vuoi fare 2 stronzissime misure sulle cose di cui sei fan e capire i risultati senza PRECONCETTI non e' il poto che fa per te. Ci sono forum che s dici "classeD" pe 3 volte diventi imperatore.
Altri per le scie comiche
altri...
non mi faccio un problema.