mercoledì, febbraio 20, 2008

dossi again!




La versione inglese dell'ACI, che da noi è una semplice emanazione statale di recupero dei crediti, ha fatto delle ricerche sui dossi dal punto di vista del loro impatto ambientale. Come al solito gli inglesi sono molto pragmatici, riconoscono l'inutilità di alcune norme e anziché blaterare a vanvera in genere ci fanno uno studio. Poi magari vincono l'ignobel....

Comunque questa ricerca non fa altro che confermare la menata lapalissiana che ho sempre detto, vi risparmio i links all'interno del blog: a causa delle continue accelerazioni e frenate, su una strada intervallata dai rallentatori le emissioni di monossido di carbonio crescerebbero dell’82%, mentre quelle di ossidi di azoto del 37%.

In soldoni vuol anche dire che su una strada con dei dossi, dossi normali non come quelli italiani che forse sarebbe meglio rinominare piramidi, il consumo raddoppia.



Bisogna anche dire un'altra cosa: gli inglesi hanno un parco circolante principalmente composto da autovetture a benzina. Il corollario consiste nel fatto che con le vetture turbo a gasolio la situazione peggiora clamorosamente in particolare per quanto riguarda il particolato..

Proviamo ancora una volta spannometricamente ad azzeccare una ricerca prossima ventura? una vettura senza filtro di particolato triplica l'immissione in atmosfera del famigerato PM10.

Vediamo di capire perche'!

Basta vedere il comportamento medio dell'automobilista italiano all'arrivo vicino a quei monumenti che installano ora. Il veicolo procede a una normale velocità intorno a 50 km/h, il guidatore si accorge del dosso imponendo un brusco rallentamento all'autovettura.
Quest'operazione crea un buon quantitativo di particolato proveniente da gomme e freni e l'inquinamento canceroso è proporzionale alla massa del veicolo. In parole povere i furgoncini di nome o di fatto come i suv inquinano di più. Ma anche questo è tutt'altro che la novità.

Durante la percorrenza del manufatto grazie ai trasferimenti di carico in particolare durante la discesa il nostro mezzo avrà un'efficienza di frenata ridotta e una minore manovrabilità con possibili due conseguenze: la prima un aumento degli incidenti, l' inquinamento attraverso la produzione dei pezzi di ricambio o addirittura la morte di qualcuno sono i corollari. La seconda consiste nell'esasperazione dei guidatori e provocherà nel percorso successivo un aumento di nervosismo una guida meno fluida e ancora una volta, quindi, un aumento degli incidenti.

Alla discesa dal dosso, ricordiamoci viviamo in una società basata sul tempo, sarà necessario ritornare alla velocità precedente. Ovviamente questo avviene affondando il piede sull'acceleratore una condizione di Massimo consumo e quindi inquinamento. A peggiorare le cose rispetto alla situazione inglese noi possediamo 70% delle auto vetture turbo. In quella condizione il pompaggio della turbina far sì che la maggior parte delle auto vetture a gasolio emettano la famosa fumata nera impestando di particolato canceroso quel luogo.

Sostanzialmente mettere un dosso in un luogo, come spesso accade, dove ci sono dei bambini come le scuole o gli asili equivale a cercare una malattia per questi poveretti. La cosa incredibile e che nessuna mamma si oppone alla costruzione di questi oggetti ma si limita a scavalcarli con la propria autovettura.

Fino ad ora abbiamo parlato del problema dei dossi con le auto vetture o i camion ma bisogna ricordare che sulla pubblica via esistono altri mezzi di trasporto tra i quali ad esempio le ambulanze. Pensare ad un povero malato magari con una frattura multipla con le ossa che sono appoggiate sulla carne ed ad ogni scossone soffre maledettamente.... il percorso sopra ad un dosso è una sofferenza immane.

Sulla strada e esistono anche le biciclette con i dossi che ormai si sfiorano il mezzo metro, al di là dei problemi al sedere, rendono difficoltoso il mantenere la traiettoria e causano possibilità di ribaltamento durante la frenata. Dire che è pericoloso è poco.
Molti altri mezzi come gli spalaneve hanno delle problematiche notevoli, in Italia nevica.
Gli autobus, con tutti quei poveri pendolari a appesi, non sono certo contenti di essere sbattuti come un campanellino appeso ad un gatto arrabbiato.
Le auto sportive: do per scontato che se il limite è di 30 km/h una auto omologata sia in grado di percorrere senza problemi le strade italiane, omologate anch'esse, a quella velocità. Questa cosa non succede: alcune di queste vetture toccano con il telaio. La cosa ridicola consiste nel fatto che in questo gruppo di automobili che "toccano" appare la paciosa Fiat marea.

inoltre non bisogna mai dimenticare gli effetti a lungo termine sul corpo del autovettura: gli ammortizzatori le molle, il braccetti e le boccole subiscono un consumo abnorme diminuendo la precisione di guida, la frenata e le caratteristiche dinamiche dell'autovettura durante la sua vita. Si può tranquillamente affermare che in una cittadina con molti dossi Le auto sono più pericolose.


Ancora una volta esiste un oggetto, il dosso, che viene spacciato per un manufatto che servirebbe ad ottenere un risultato: riduzione della pericolosità del traffico e miglioramento dell'inquinamento per via dell'abbassamento di velocità. Come al solito è pubblicità la realtà ci dice che ottiene esattamente gli scopi contrari a quelli per cui viene propagandato: aumento dell'inquinamento ed aumento della mortalità.
Defective by Design

2 commenti:

lawful ha detto...

ciao, sono un tuo lettore da circa tre mesi (puoi quindi aggiungermi di diritto ai sei lettori del tuo blog :P)

volevo farti i complimenti per questo tuo ultimo intervento.. io sono quasi laureato in ingegneria e devo dire che ciò che scrivi è sempre molto solido e pertinente dal punto di vista scientifico..

in più ho notato che scrivi interventi molto tecnici sull'alta definizione.. ma dove le prendi tutte queste nozioni? :P

blu-flame ha detto...

puoi quindi aggiungermi di diritto ai sei lettori del tuo blog

Ma rimani come lettore anche quando sarai a Parigi all'ente aerospaziale?
invidia, invidia, maledetta invidia....:-))))
non è che gli avanza un posto?

volevo farti i complimenti per questo tuo ultimo intervento.. io sono quasi laureato in ingegneria e devo dire che ciò che scrivi è sempre molto solido e pertinente dal punto di vista scientifico..

Su ragazzi, non fate così, se continuare in questa maniera potrei emozionarmi seriamente.

in più ho notato che scrivi interventi molto tecnici sull'alta definizione.. ma dove le prendi tutte queste nozioni? :P

È una storia lunga, comunque tieni conto che il 90% degli studi sulla percezione visiva, sulla colorimetria eccetera sono precedenti agli anni 60. Pensa che ho un libro degli anni 50 che riporta la possibilità di costruire un televisore con lo schermo piatto, spessore 4 cm, un principio che è stato utilizzato poi sui video citofoni negli anni 80. Spesso basta leggere la documentazione precedente all'arrivo del marketing, sono illustrate le caratteristiche tecniche senza aggiunta per citrulli, e accendere il cervello.