venerdì, dicembre 08, 2006

Come scegliere una macchina fotografica digitale 2


Il fotosensore, dovrebbe, per ogni punto raccolto, indicarci luminosita' e colore, oppure, se l' informazione e' in RGB, quanto rosso quanto verde e quanto blu possono formare, sempre PER IL NOSTRO OCCHIO (metamerismo), una tonalita' identica.


Ovvero il CCD dovrebbe scomporre ogni singolo raggio di luce nelle sue "componenti".

Questo pero' e' un processo costoso: i sensori a triplo ccd o il sensore foveon non sono propriamente economici o di normale produzione.

Si ricorre quindi ad un escamotage: si decide che un punto del sensore analizzera' solo per una componente, per es quella rossa, appoggiando su ogni sensore un piccolo filtro.

OK, se facciamo questo un ccd da 9.000.000 di sensori avra' una risoluzione (questa volta coincidente con l' output) di 3 milioni di punti...


Troppo poco per il costo dell' orpello... e per il pubblico voglioso di numeri.


Ma si noti una cosa: in realta' il punto corrispondente NON E' REALE ovvero non giace su di un punto preciso, ma su di una zona circondata dai sensori disposti a triangolo intorno alla zona stessa.

Cosa succede se definiamo un'altra zona utilizzando in parte altri sensori "gia usati"? Semplice, un altra zona di pari qualita'.

Con alla base di questo ragionamento, qui molto semplificato, e' nata la griglia di Bayer (vedi disegno) che equipaggia la quasi totalita' dei sensori oggi in commercio.

Si e' partiti dal fatto che l' occhio e' + sensibile al verde e si interpola e si pastrugna digitalmente fino a tirar fuori un output di 1 pixel per ogni sensore... peccato che i sensori verde, che rappresentano il 50% dei pixel, siano sordi agli altri colori.

Scopriamo cosi' che 10 megapixel finti su di un' immagine rossa possiedono una risoluzione di 2.5 megapixel..... al massimo.... e 5 sul verde.

Qui nasce un altro problemino: avendo a che fare con zone e non con punti le distorsioni ottiche degli obbiettivi, soprattutto le centriche, verranno moltiplicate per 4, la risoluzione ottica sara' necessiario che abbia una qualita' QUADRUPLA di quella apparentemente necessaria. Questo e' il motivo per il quale le ottiche per il digitale non chiudono i diaframmi piu' di quel tanto: si abbasserebbe la risoluzione sotto un limite critico. Inoltre per arrivare a risoluzioni "da pellicola" gli obbiettivi del digi dovrebbero costare il cubo.

Per questi motivi dopo il ccd viene posto un processorone che galvanizza quella che sarebbe una povera immagine, pompa i bordi e li scova, nasconde i dead pixel (ci sono e tanti), e da la parvenza che ci si aspetta. Addirittura, se l' ottica e' fissa, compensa parte delle distorsioni della stessa. Spesso arriva ad inventarsi roba che nella realta' non e' mai esistita.

Non e' un caso che gente che proviene dalle compatte digitali, passando ad una reflex digitale dove il pompaggio e' meno aggressivo trovi le immagini slavate, e' semplicemente perche' pompa e pompa si introducono artefatti, per quanto carini, non presenti certo sull'immagine ripresa e inadeguate alla classe di una reflex.

Perche' questi problemi non ci sono sulle macchine a pellicola?

In realta' alcuni ci sono, durante il processo di sviluppo si ottiene un aumento dei bordi, ma molto piu' preciso per due motivi: il processo avviene SOLO su di un colore, e di colori possono essercene 12!

Il secondo motivo e' qualitativo e si sposa con il fatto di sfruttare fino in fondo un obbiettivo: la risoluzione.... una dia a 12 strati avrebbe qualche megapixel per strato che interpolati alla digitale..... potremo equipararli forse a 100 megapixel.... di output. Quindi non avendo grosse difficolta' stringenti il sensore i limiti sono posti dalla risolvenza dell' ottica.


Qual' e' allora un parametro importante per aiutare nella selezione delle digitali?

La dimensione del sensore!!

A PARITA' DEL RESTO, un sensore piu' ampio ha meno necessita' di pompaggio elettronico, meno rumore, pecora nera dell'elettronica, ed infine necessitera' di obbiettivi ben meno costosi.

Oltretutto la riduzione dei sensori si sta' spingendo verso foto siti talmente piccoli da competere con la dimensione della lunghezza d'onda... insomma la luce fa fatica ad entrare nel fotosito con tutti i casini che ne derivano.


E questo e' solo un assaggio...


3 commenti:

Catapum ha detto...

Ottimo come sempre, ma qualcosa mi lascia perplesso però. Le ottiche per sensori più grandi, sono più costose, non meno costose. Un sensore FF comporta un'ottica o più grande o di maggior qualità, in quanto andrà ad usare anche i bordi della lente, zona non toccata dalla stessa ottica su formati ridotti.
Fra l'altro, aggiungerei che anche la brevità del cono di luce comporti una maggior qualità ed un costo minore dell'obiettivo. In questo le Mirrorless hanno un vantaggio (per ora solo teorico, si espliciterà a parità di prodotti) qualitativo e monetario.

blu-flame ha detto...

se pensi che la risoluzione ottica possa aumentare a prescindere puoi comprare questo
http://allarovescia.blogspot.it/2009/01/le-dimensioni-contano.html

Il vantaggio delle mirrorless e' quello di non poter cambiare ottica senza aver dentro polvere in quantita'

Certo in teoria dovrebbero avere migliori grandangoli, ma quanti ne hai visti sulle leica M?

Catapum ha detto...

Indubbiamente i grandangoli sono il loro punto di forza, ma no, non ne vedremo mai di eccezionali finché non prenderanno campo nel professionale e semi professionale.
Per esempio i NEX sono ottimi corpi con lenti per ora medie. Quanto alla risoluzione è molto, ma molto relativo. Se devo fare una foto da studio, con ogni probabilità, salvo destinazioni particolarissime, non avrò mai necessità di 30 o 40Mpx, ma in linea di massima, nemmeno epr un paesaggio, a meno che non debba farci enormi ingrandimenti.
Aggiungo anche che la risoluzione è più legata alla tipologia di sensore (e presto alla tipologia di lente, poiché il vetro prima o poi, cederà il passo alle nuove soluzioni), visto che l'occhio umano vede a risoluzione virtualmente infinita (nel senso che non vediamo a pixel, ovviamente) e la pupilla è quel che è come dimensioni, per tanto, in quella sezione passano eccome e ci passano anche con delle lenti davanti, come ben sappiamo. Per tanto il limite maggiore per ora, è costituito dalla tecnologia applicata ai sensori, in questi dobbiamo avere le maggiori migliorie e non è necessario ingrandirli per forza, ingrandirli, come dicevamo, implica un aumento dei prezzi (qualità dei bordi).